IN ATTESA DEL BOTTO, CHE SENTIREMO, QUANDO LA NAVE ITALIA AVRA' TOCCATO IL FONDO.
De Luca e le clientele, Renzi non condanna
Ma in commissione di garanzia Pd il caso esplode
Il premier a Radio24 (audio). “Imbarazzo? No. L’ex sindaco di Salerno ha metodo che non è il mio, ma se
tutti facessero come lui avremmo un punto in più di Pil”. Ricchiuti: “Mi attivo per avviare una procedura”
Referendum Costituzionale
“Non condivido i metodi di De Luca, ma se tutto il Sud fosse stato amministrato come Salerno, avremmo un punto di Pil in più”. Matteo Renzi, ospite di Radio24, li chiama i “metodi di De Luca” e lì dentro racchiude tutte le uscite del presidente della Campania nell’ultima settimana. Compresa quella in cui invita i sindaci campani a ricorrere alle clientele “come Cristo comanda” per raggiungere l’obiettivo
^^^^^^^
Referendum, Renzi: “Non condivido metodi De Luca, ma se Sud amministrato come fa lui, avremmo 1% di Pil in più”
Referendum Costituzionale
“L’audio del presidente campano con i sindaci la imbarazza?”, chiede Radio24. Lui: “No. L’ex sindaco di Salerno ha un metodo che non è il mio, ma se tutti facessero come lui avremmo un punto in più di Pil”
di F. Q. | 21 novembre 2016
COMMENTI (397)
1,2 mila
Più informazioni su: Campania, Governo Renzi, Matteo Renzi, Referendum Costituzionale 2016, Regione Campania, Rosy Bindi, Vincenzo De Luca
“Non condivido i metodi di Vincenzo De Luca, ma se tutto il Sud fosse stato amministrato come Salerno, avremmo un punto di Pil in più”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi li chiama i “metodi di De Luca” e lì dentro racchiude tutte le uscite del presidente della Regione Campania nell’ultima settimana, compresa l’incitazione al voto clientelare. Quindi non solo le parole su Rosy Bindi sulle quali il governatore ha poi chiesto scusa, ma anche e soprattutto l’intervento davanti a diversi sindaci campani il cui contenuto è stato pubblicato dal Fatto Quotidiano e poi con un audio esclusivo da ilfattoquotidiano.it (notizia ripresa ieri e oggi con alcuni articoli dal Corriere della Sera). Renzi, sul punto, non aveva risposto durante la puntata di Otto e mezzo di venerdì.
E si può dire che non lo fa nemmeno ora, a una domanda precisa di Alessandro Milan durante 24Mattino, su Radio24. Domanda di Milan: “C’è questo audio del governatore De Luca che agli amministratori in sostanza dice non deve fregarvene niente se vi piace Renzi, ma soldi porta tanti soldi per la Campania. Questa cosa non la imbarazza, messa così?”. Risposta di Renzi: “Anche questo è un grandissimo tema di approfondimento per chi vuole capire il quesito referendario”. Milan precisa: “Ma è legato al referendum” e d’altra parte De Luca parlava per spostare voti, con i grandi complimenti al sindaco di Agropoli: “Fai quello che caXXo vuoi, ma porta 4mila persone a votare“.
VIDEO:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11 ... u/3206725/
0:00 / 3:16
Ma Renzi va avanti sulla stessa frequenza: “Pur di non parlare del quesito, siamo a discutere di tutto, quindi parliamo anche di De Luca. Enzo De Luca ha un metodo che come noto non è il mio e di fronte alle sue dichiarazioni su Rosy Bindi io sono stato tra i più duri a dire che aveva profondamente sbagliato e lui ha chiesto scusa. Nel merito i soldi per la Campania: sì, stiamo portando molti soldi per la Campania perché è una vergogna che alcune regioni non siano messe nelle condizioni di fare ciò che serve al Paese: se Pompei crolla fa una figuraccia tutto il Paese, non solo la Campania, da quando ci siamo noi fa notizia perché funziona; su Bagnoli abbiamo messo soldi per la bonifica e commissariato dopo anni”. Renzi cita anche la Reggia di Caserta che “con il nuovo direttore registra il 70% in più di biglietti“. E conclude ricordando l’impegno per Bagnoli, su cui “abbiamo messo i soldi e commissariato per restituire ai napoletani una delle aree più belle del mondo”. Di fronte a questo “De Luca, che ha un metodo che non è mio, da sindaco di Salerno è stato uno degli amministratori che ha fatto meglio, un esempio di buona amministrazione. Ci sono due De Luca in testa: quello di Crozza e quello che ha fatto il sindaco a Salerno, ha rovesciato quella città. Non condivido il suo metodo ma vedo che se tutto il Sud fosse stato amministrato come Salerno, avremmo un punto di Pil in più e io ho un problema di Pil perché il Nord è ripartito anche se ancora si può fare meglio ma se non parte il Sud siamo rovinati”.
Una linea che d’altra parte riflette la battuta che Renzi ha fatto nel fine settimana a Caserta: De Luca è arrivato in ritardo all’iniziativa in sostegno del Sì e Renzi ha detto di perdonarlo “a patto che non faccia dichiarazioni, l’altro giorno mi è toccato anche difenderti”. Nel Pd per il momento tutto tace, ad eccezione della senatrice Lucrezia Ricchiuti che a ilfatto.it ha annunciato che si attiverà per avviare una procedura contro De Luca alla commissione di garanzia nazionale del partito, della quale la parlamentare fa parte. Per il momento c’è un esposto alla Procura del leghista Roberto Calderoli: un’iniziativa, spiega l’ex ministro, per “verificare se ci sono fatti penalmente rivelanti”.
Sulla vicenda delle firme false a Palermo “il M5s chiede chiarezza” e presa di responsabilità: “Non ho visto il Pd fare altrettanto quando il presidente della regione Campania incita al voto di scambio”. Lo afferma il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio riferendosi alla riunione di Vincenzo De Luca con alcuni sindaci in cui aveva detto che avendo ricevuto “fiumi di denaro” per la regione chiedeva agli amministratori di portare i cittadini a votare “Si” al referendum.(ANSA).
“Ho chiesto al Presidente Rosi Bindi di acquisire l’intervento del Presidente Vincenzo De Luca rivolto a circa 300 amministratori pubblici della Campania e riunire al più presto l’ufficio di Presidenza della Commissione per la valutazione delle sue indicazioni, tali da inquinare, se sviluppate, l’intero risultato referendario”. Lo afferma Carlo Giovanardi.
“Nella lettera alla Presidente Bindi ho messo in rilievo come nel suo discorso il Presidente De Luca si sia innanzitutto vantato del ‘fiume di soldì che stanno arrivando in Campania grazie al Governo Renzi” per far vincere il Sì, indicando “come esempio di clientelarismo da imitare l’attuale sindaco di Agropoli Franco Alfieri, già a suo tempo destituito dalla carica di sindaco, prosciolto dall’accusa di corruzione e abuso per avvenuta prescrizione quando era assessore ai Lavori pubblici”.
“L’Alfieri – afferma Giovanardi – fra l’altro è indagato dalla Procura di Vallo della Lucania per voto di scambio e per altri reati connessi con il suo legame con la famiglia Marotta di Agropoli che controlla città e territorio”.
Giovanardi infine ricorda altri “suggerimenti” di De Luca per la raccolta voti: dal lavoro “sulle imprese” per portare i dipendenti a votare la riforma e sulle organizzazioni professionali. Il senatore ricorda infine un altro passaggio delle parole di De Luca: “Se ognuno di voi chiama i 10, 20 imprenditori sul piano dell’amicizia, del rapporto personale, dell’amministrazione al di là di tutte le questioni, per cortesia fai questa cosa, dimmi, non ci facciamo prendere in giro, tu se vuoi dare una mano però mi devi dire quanti voti porti, se non mi vuoi dare una mano, massima libertà, grande chiarezza fra di noi, se no veramente ci prendiamo in giro”.