La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Appello dell'Isis ai lupi solitari "Adesso attaccate l'Italia"
Isis torna ancora a mettere nel mirino l'Italia. Sul suo canale Telegram,esorta i "lupi solitari" italiani ad attaccare il Paese
Luca Romano - Gio, 24/08/2017 - 21:05
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Isis torna per l'ennesima volta a mettere nel mirino l'Italia.
Sul suo canale Telegram, Isis ha esortato i "lupi solitari" italiani ad attaccare il Paese. Sul canale appare l'immagine di un uomo di spalle che impugna un coltello e che guardas una città non riconoscibile e la scritta in italiano "devi combatterli o muwahhid" (dizione araba per indicare un salafita, sunnita integralista). Lo riferisce l'organizzazione statunitense Site specializzata nel monitoraggio dell'attività jihadista sul web. La scorsa settimana, dopo l'attentato di Barcellona giovedì scorso, apparve un'altra esortazione a colpire l'Italia.
"Il prossimo obiettivo di Isis dopo la Spagna e la Russia è l’Italia", si leggeva nel canale di comunicazione usato dal Califfato su Telegram. Un annuncio che andava nella direzione di un'inchiesta americana che riguardava l'attentato di Manchester. Come ha rivelato l'Espresso da alcune intercettazioni telefoniche emergeva infatti la volontà di un giovane jihadista di colpire l'Italia. "Il 25 febbraio 2016 il ragazzo di Torino - scrive l'Espresso citando gli atti dell'inchiesta Usa - parla con un texano di Dallas. Mido chiede all'americano dell'Isis se, invece di andare a combattere in Siria, è possibile fare qualcosa in Italia, se è arrivato il momento". Un episodio inquietante che sottolinea quanto il nostro Paese possa essere a rischio.
http://www.ilgiornale.it/news/milano/ap ... 33694.html
Isis torna ancora a mettere nel mirino l'Italia. Sul suo canale Telegram,esorta i "lupi solitari" italiani ad attaccare il Paese
Luca Romano - Gio, 24/08/2017 - 21:05
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Isis torna per l'ennesima volta a mettere nel mirino l'Italia.
Sul suo canale Telegram, Isis ha esortato i "lupi solitari" italiani ad attaccare il Paese. Sul canale appare l'immagine di un uomo di spalle che impugna un coltello e che guardas una città non riconoscibile e la scritta in italiano "devi combatterli o muwahhid" (dizione araba per indicare un salafita, sunnita integralista). Lo riferisce l'organizzazione statunitense Site specializzata nel monitoraggio dell'attività jihadista sul web. La scorsa settimana, dopo l'attentato di Barcellona giovedì scorso, apparve un'altra esortazione a colpire l'Italia.
"Il prossimo obiettivo di Isis dopo la Spagna e la Russia è l’Italia", si leggeva nel canale di comunicazione usato dal Califfato su Telegram. Un annuncio che andava nella direzione di un'inchiesta americana che riguardava l'attentato di Manchester. Come ha rivelato l'Espresso da alcune intercettazioni telefoniche emergeva infatti la volontà di un giovane jihadista di colpire l'Italia. "Il 25 febbraio 2016 il ragazzo di Torino - scrive l'Espresso citando gli atti dell'inchiesta Usa - parla con un texano di Dallas. Mido chiede all'americano dell'Isis se, invece di andare a combattere in Siria, è possibile fare qualcosa in Italia, se è arrivato il momento". Un episodio inquietante che sottolinea quanto il nostro Paese possa essere a rischio.
http://www.ilgiornale.it/news/milano/ap ... 33694.html
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Re: La Terza Guerra Mondiale
DUE ANNI E MEZZO FA:
IlFattoQuotidiano.it / Cronaca
Calabria, De Raho: “Qui i terroristi possono avere basi logistiche grazie alla ‘ndrangheta”
di Lucio Musolino | 20 febbraio 2015
“Frange terroristiche possono avere basi logistiche in Calabria grazie alla ‘ndrangheta“. L’allarme è stato lanciato stamattina dal procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho a margine dell’incontro organizzato all’Università “Mediterranea” dai servizi segreti. “La provincia ionica è l’accesso del flusso di migranti. – ha aggiunto il magistrato – Il lavoro dell’intelligence in una situazione di sovrapposizione criminale è particolarmente importante. Anzi è lo strumento necessario per poter contrastare efficacemente la criminalità sia mafiosa che terroristica. La ‘ndrangheta può fornire ospitalità ai terroristi in aziende agricole in cambio di droga”. All’incontro sul lavoro dei servizi segreti ha partecipato anche il sottosegretario Marco Minniti che, di ritorno dall’Egitto, si è soffermato sull’emergenza della Libia: “Il conflitto con l’Isis è un conflitto tra democrazia e terrorismo. Non è un conflitto di religione, di civiltà. Bisogna evitare la sindrome della paura. Abbiamo a che fare con un nemico raffinatissimo che fa della propaganda un elemento fondamentale del suo agire” di Lucio Musolino
VIDEO:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... ta/342236/
di Lucio Musolino | 20 febbraio 2015
OGGI:
Serraj: "Se non ci aiutate coi migranti rischio terroristi sui barconi"
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al-Serraj, avverte l'Europa: "Se non ci aiutate a gestire i migranti, rischio terroristi sui barconi"
Gianni Carotenuto - Mer, 23/08/2017 - 17:19
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L'Europa sarà sempre più a rischio di attentati se non aiuterà la Libia ad arginare il flusso di migranti che attraversano il Mediterraneo e tra i quali si nascondono potenziali terroristi.
Così il capo del Consiglio presidenziale Fayez al-Sarraj in un'intervista al Times, rilanciata dai siti libici, in cui torna a incalzare Bruxelles: "L'Ue deve fare di più per aiutare a contrastare i trafficanti. Non possiamo far ricadere il peso solo sulla Libia e l'Italia, dal momento che è importante per tutta l'Europa".
Secondo il leader libico, capo del governo di unità riconosciuto dall'Onu, potenziali terroristi si nascondono tra le decine di centinaia di persone che entrano in Libia dal sud attraversando le frontiere in modo incontrollato. "Quando i migranti raggiungono l'Europa, si muovono liberamente - spiega al-Sarraj - Se, Dio non voglia, ci sono dei terroristi tra i migranti, questo interesserà tutta l'Unione europea".
Nell'intervista, che giunge a quasi una settimana dagli attentati di Barcellona e Cambrils, Serraj ricorda che Libia e Italia hanno mandato diverse richieste di aiuto al resto dell'Europa sulla questione migranti. Richieste e avvertimenti che riguardano anche il "tessuto sociale e democratico" dell'Italia, che per il premier libico è in pericolo, pervaso da una crescente intolleranza verso i migranti che si riflette nell'aumento del sostegno a partiti anti-immigrazione.
Serraj rilancia poi il suo piano in cinque punti per risolvere la crisi dei migranti, che contempla anche un rafforzamento dei controlli alle frontiere meridionali (misura che trova l'appoggio del governo italiano). Il premier torna infine ad accusare le ong europee di attrarre profughi dall'Africa in Libia. A detta di al-Sarraj, le loro navi e non le coste italiane sono divenute il "primo obiettivo" dei migranti.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 33346.html
IlFattoQuotidiano.it / Cronaca
Calabria, De Raho: “Qui i terroristi possono avere basi logistiche grazie alla ‘ndrangheta”
di Lucio Musolino | 20 febbraio 2015
“Frange terroristiche possono avere basi logistiche in Calabria grazie alla ‘ndrangheta“. L’allarme è stato lanciato stamattina dal procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho a margine dell’incontro organizzato all’Università “Mediterranea” dai servizi segreti. “La provincia ionica è l’accesso del flusso di migranti. – ha aggiunto il magistrato – Il lavoro dell’intelligence in una situazione di sovrapposizione criminale è particolarmente importante. Anzi è lo strumento necessario per poter contrastare efficacemente la criminalità sia mafiosa che terroristica. La ‘ndrangheta può fornire ospitalità ai terroristi in aziende agricole in cambio di droga”. All’incontro sul lavoro dei servizi segreti ha partecipato anche il sottosegretario Marco Minniti che, di ritorno dall’Egitto, si è soffermato sull’emergenza della Libia: “Il conflitto con l’Isis è un conflitto tra democrazia e terrorismo. Non è un conflitto di religione, di civiltà. Bisogna evitare la sindrome della paura. Abbiamo a che fare con un nemico raffinatissimo che fa della propaganda un elemento fondamentale del suo agire” di Lucio Musolino
VIDEO:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... ta/342236/
di Lucio Musolino | 20 febbraio 2015
OGGI:
Serraj: "Se non ci aiutate coi migranti rischio terroristi sui barconi"
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al-Serraj, avverte l'Europa: "Se non ci aiutate a gestire i migranti, rischio terroristi sui barconi"
Gianni Carotenuto - Mer, 23/08/2017 - 17:19
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L'Europa sarà sempre più a rischio di attentati se non aiuterà la Libia ad arginare il flusso di migranti che attraversano il Mediterraneo e tra i quali si nascondono potenziali terroristi.
Così il capo del Consiglio presidenziale Fayez al-Sarraj in un'intervista al Times, rilanciata dai siti libici, in cui torna a incalzare Bruxelles: "L'Ue deve fare di più per aiutare a contrastare i trafficanti. Non possiamo far ricadere il peso solo sulla Libia e l'Italia, dal momento che è importante per tutta l'Europa".
Secondo il leader libico, capo del governo di unità riconosciuto dall'Onu, potenziali terroristi si nascondono tra le decine di centinaia di persone che entrano in Libia dal sud attraversando le frontiere in modo incontrollato. "Quando i migranti raggiungono l'Europa, si muovono liberamente - spiega al-Sarraj - Se, Dio non voglia, ci sono dei terroristi tra i migranti, questo interesserà tutta l'Unione europea".
Nell'intervista, che giunge a quasi una settimana dagli attentati di Barcellona e Cambrils, Serraj ricorda che Libia e Italia hanno mandato diverse richieste di aiuto al resto dell'Europa sulla questione migranti. Richieste e avvertimenti che riguardano anche il "tessuto sociale e democratico" dell'Italia, che per il premier libico è in pericolo, pervaso da una crescente intolleranza verso i migranti che si riflette nell'aumento del sostegno a partiti anti-immigrazione.
Serraj rilancia poi il suo piano in cinque punti per risolvere la crisi dei migranti, che contempla anche un rafforzamento dei controlli alle frontiere meridionali (misura che trova l'appoggio del governo italiano). Il premier torna infine ad accusare le ong europee di attrarre profughi dall'Africa in Libia. A detta di al-Sarraj, le loro navi e non le coste italiane sono divenute il "primo obiettivo" dei migranti.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 33346.html
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Re: La Terza Guerra Mondiale
………………ARMIAMOCI,……E PARTITE…………………….
• [Dal discorso alle truppe] Tebani, abbiamo lance, spade, frecce, mortaretti, [...] tricchi tracche e castagnole. E con queste armi potenti, dico armi potenti, noi, noi, spezzeremo i reni [...] a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e ai suoi fratelli! [...] Valoroso soldato tebano, mio padre da lassù ti guarda e ti protegge. Armiamoci, e partite! Io vi seguo dopo! (Totokamen)
https://www.youtube.com/watch?v=NRiz7onITF4
Visto che lo chiede il nuovo profeta degli STRUMPTRUPPEN, senz’altro avranno giù sottoscritto la loro adesione a partecipare:
Alessandro Sallusti
Littorio Feltri
Paolo Guzzanti
Silvio Berlusconi
Matteo Salvini
Antonio Tajani
Trump chiederà all'Italia più soldati in Afghanistan «Sconfiggiamo i talebani»
Il nostro contingente potrà salire a 1.200 unità Russiagate, scoperta un'email che porta a Putin
Roberto Fabbri - Ven, 25/08/2017 - 08:54
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Donald Trump ha intenzione di chiedere uno sforzo supplementare in Afghanistan anche all'Italia.
Secondo indiscrezioni il presidente degli Stati Uniti, che ha annunciato tre giorni fa di voler incrementare l'impegno militare americano per stroncare la guerriglia endemica dei talebani, potrebbe chiedere al nostro governo di incrementare fino a 1200 uomini il nostro contingente nel Paese asiatico: attualmente esso conta circa 900 unità.
La svolta indicata da Trump in Afghanistan dovrebbe riguardare nelle sue intenzioni diversi Paesi membri della Nato che attualmente mettono a disposizione della missione internazionale «Resolute Support» circa 5000 uomini. Di fronte al progressivo avanzare sul terreno dei talebani, il presidente americano si è convinto della necessità di rafforzare la missione militare nel Paese invece di ritirarla come aveva promesso in campagna elettorale, ma ha indicato un chiaro cambio di obiettivi: non più la costruzione di un regime democratico a Kabul, bensì il conseguimento di successi militari contro i terroristi islamici. Il risultato cui si punta è quello di impedire che l'Afghanistan torni a trasformarsi (come accadeva prima del 2001) in un «santuario» per il terrorismo di Al Qaida e affini, e questo è un obiettivo che non ha una scadenza temporale. Al contrario, somiglia a una sorta di impegno sine die alla sorveglianza di un territorio strategico per la sicurezza dei Paesi occidentali.
Tornando a Washington, il cosiddetto Russiagate minaccia di provocare nuovi seri guai all'inquilino della Casa Bianca. Un ulteriore - e per Trump sicuramente preoccupante - capitolo si è infatti aperto con la scoperta da parte degli investigatori del Congresso di una mail di un importante esponente della campagna elettorale dell'allora candidato repubblicano su un possibile incontro con il presidente russo Vladimir Putin.
L'autore dell'imbarazzante messaggio - che risale al giugno 2016, lo stesso in cui si svolse un incontro alla Trump Tower fra il figlio maggiore del presidente americano ed esponenti russi legati al Cremlino - è Rick Dearborn, che oggi è vice capo dello staff di Donald Trump: sembra che riferisse degli sforzi di una persona non identificata, probabilmente dello Stato della West Virginia, per combinare un incontro con Putin. Nel giugno 2016, Dearborn era a capo dell'ufficio del senatore Jeff Sessions, oggi ministro della Giustizia, ma era anche impegnato nella campagna di Trump. Non è chiaro se sia stato lui ad organizzare i due incontri fra Sessions e l'allora ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergei Kislyak.
Nel frattempo Jared Kushner, genero di Trump e suo consigliere alla Casa Bianca, è arrivato in Israele per i previsti colloqui con il premier Benjamin Netanyahu e con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas. Nell'incontro con Netanyahu è emersa la generica intenzione di Washington di lavorare per la pace in Medio Oriente, ma senza un dichiarato impegno per il conseguimento dell'obiettivo dei due Stati (israeliano e palestinese) che era stato il caposaldo della diplomazia Usa nella regione sotto le precedenti amministrazioni.
Secondo Times of Israel l'Autorità Palestinese si lamenta della mancanza di chiarezza da parte americana. In un incontro domenica con alcuni deputati israeliani, Abbas ha detto di aver incontrato una ventina di volte esponenti dell'amministrazione Trump ma di non aver capito quale sia la loro posizione.
• [Dal discorso alle truppe] Tebani, abbiamo lance, spade, frecce, mortaretti, [...] tricchi tracche e castagnole. E con queste armi potenti, dico armi potenti, noi, noi, spezzeremo i reni [...] a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e ai suoi fratelli! [...] Valoroso soldato tebano, mio padre da lassù ti guarda e ti protegge. Armiamoci, e partite! Io vi seguo dopo! (Totokamen)
https://www.youtube.com/watch?v=NRiz7onITF4
Visto che lo chiede il nuovo profeta degli STRUMPTRUPPEN, senz’altro avranno giù sottoscritto la loro adesione a partecipare:
Alessandro Sallusti
Littorio Feltri
Paolo Guzzanti
Silvio Berlusconi
Matteo Salvini
Antonio Tajani
Trump chiederà all'Italia più soldati in Afghanistan «Sconfiggiamo i talebani»
Il nostro contingente potrà salire a 1.200 unità Russiagate, scoperta un'email che porta a Putin
Roberto Fabbri - Ven, 25/08/2017 - 08:54
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Donald Trump ha intenzione di chiedere uno sforzo supplementare in Afghanistan anche all'Italia.
Secondo indiscrezioni il presidente degli Stati Uniti, che ha annunciato tre giorni fa di voler incrementare l'impegno militare americano per stroncare la guerriglia endemica dei talebani, potrebbe chiedere al nostro governo di incrementare fino a 1200 uomini il nostro contingente nel Paese asiatico: attualmente esso conta circa 900 unità.
La svolta indicata da Trump in Afghanistan dovrebbe riguardare nelle sue intenzioni diversi Paesi membri della Nato che attualmente mettono a disposizione della missione internazionale «Resolute Support» circa 5000 uomini. Di fronte al progressivo avanzare sul terreno dei talebani, il presidente americano si è convinto della necessità di rafforzare la missione militare nel Paese invece di ritirarla come aveva promesso in campagna elettorale, ma ha indicato un chiaro cambio di obiettivi: non più la costruzione di un regime democratico a Kabul, bensì il conseguimento di successi militari contro i terroristi islamici. Il risultato cui si punta è quello di impedire che l'Afghanistan torni a trasformarsi (come accadeva prima del 2001) in un «santuario» per il terrorismo di Al Qaida e affini, e questo è un obiettivo che non ha una scadenza temporale. Al contrario, somiglia a una sorta di impegno sine die alla sorveglianza di un territorio strategico per la sicurezza dei Paesi occidentali.
Tornando a Washington, il cosiddetto Russiagate minaccia di provocare nuovi seri guai all'inquilino della Casa Bianca. Un ulteriore - e per Trump sicuramente preoccupante - capitolo si è infatti aperto con la scoperta da parte degli investigatori del Congresso di una mail di un importante esponente della campagna elettorale dell'allora candidato repubblicano su un possibile incontro con il presidente russo Vladimir Putin.
L'autore dell'imbarazzante messaggio - che risale al giugno 2016, lo stesso in cui si svolse un incontro alla Trump Tower fra il figlio maggiore del presidente americano ed esponenti russi legati al Cremlino - è Rick Dearborn, che oggi è vice capo dello staff di Donald Trump: sembra che riferisse degli sforzi di una persona non identificata, probabilmente dello Stato della West Virginia, per combinare un incontro con Putin. Nel giugno 2016, Dearborn era a capo dell'ufficio del senatore Jeff Sessions, oggi ministro della Giustizia, ma era anche impegnato nella campagna di Trump. Non è chiaro se sia stato lui ad organizzare i due incontri fra Sessions e l'allora ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergei Kislyak.
Nel frattempo Jared Kushner, genero di Trump e suo consigliere alla Casa Bianca, è arrivato in Israele per i previsti colloqui con il premier Benjamin Netanyahu e con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas. Nell'incontro con Netanyahu è emersa la generica intenzione di Washington di lavorare per la pace in Medio Oriente, ma senza un dichiarato impegno per il conseguimento dell'obiettivo dei due Stati (israeliano e palestinese) che era stato il caposaldo della diplomazia Usa nella regione sotto le precedenti amministrazioni.
Secondo Times of Israel l'Autorità Palestinese si lamenta della mancanza di chiarezza da parte americana. In un incontro domenica con alcuni deputati israeliani, Abbas ha detto di aver incontrato una ventina di volte esponenti dell'amministrazione Trump ma di non aver capito quale sia la loro posizione.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
TENSIONE IN ESTREMO ORIENTE
Corea del Nord, missile verso il Giappone
Tokyo: minaccia gravissima|Foto|Lancio
Il missile è passato sopra il territorio del Giappone per poi finire in mare a circa 1.180 chilometri da Cape Erimo nell’isola di Hokkaido. Le autorità di Tokyo hanno invitato i cittadini di Tohoku a trovare riparo nei rifugi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà d’urgenza
La potenza missilistica di Pyongyang GRAFICO
Sirene di allarme in Giappone VIDEO
Corriere della Sera
Corea del Nord, missile verso il Giappone
Tokyo: minaccia gravissima|Foto|Lancio
Il missile è passato sopra il territorio del Giappone per poi finire in mare a circa 1.180 chilometri da Cape Erimo nell’isola di Hokkaido. Le autorità di Tokyo hanno invitato i cittadini di Tohoku a trovare riparo nei rifugi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà d’urgenza
La potenza missilistica di Pyongyang GRAFICO
Sirene di allarme in Giappone VIDEO
Corriere della Sera
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Re: La Terza Guerra Mondiale
•Ultima ora•
Giappone: "Missile Nord coreano ci ha sorvolato". La nuova sfida di Kim
http://www.ilfattoquotidiano.it/
Giappone: "Missile Nord coreano ci ha sorvolato". La nuova sfida di Kim
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Re: La Terza Guerra Mondiale
UncleTom ha scritto:•Ultima ora•
Giappone: "Missile Nord coreano ci ha sorvolato". La nuova sfida di Kim
http://www.ilfattoquotidiano.it/
Missile nordcoreano sorvola il Giappone e finisce in mare. Tokyo: “Mettetevi al riparo”
Seul sgancia otto bombe al confine (Video)
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Missile nordcoreano sorvola il Giappone e finisce in mare
Ha viaggiato per circa 2700 chilometri. Il premier giapponese: «Farò il massimo sforzo per proteggere la popolazione»
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Pubblicato il 29/08/2017
Ultima modifica il 29/08/2017 alle ore 13:49
FRANCESCO SEMPRINI
Questa volta Kim Jong-Un potrebbe davvero aver superato qualsiasi linea rossa. Non solo quella tracciata da Donald Trump, ma anche dalla comunità internazionale, Russia e Cina comprese. Perché questa volta il missile partito dalla Corea del Nord «ha sorvolato lo spazio aereo giapponese», avverte il premier nipponico Shinzo Abe. L’ennesima provocazione di Pyongyang è giunta alle 5 e 57 del mattino ora locale, le 22 e 57 in Italia, e secondo il Comando americano del Pacifico avrebbe impattato le acque del mar del Giappone intorno alle 6 e 29, ovvero le 23 e 29 italiane. La Corea del Sud risponde con veemenza, sganciando otto bombe vicino al confine con la Corea del Nord, in una dimostrazione di «forza travolgente» - come l’hanno definita i media locali - in risposta al test missilistico compito da Pyongyang. Lo scrive il quotidiano britannico Independent.
http://www.lastampa.it/2017/08/29/ester ... agina.html
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Re: La Terza Guerra Mondiale
TENSIONE IN ESTREMO ORIENTE
Corea del Nord, missile verso il Giappone
Trump: «Tutte le opzioni sono sul tavolo»
Seul, 8 bombe a confine|foto|Borse giù
SE LE BORSE VANNO GIU', SIGNIFICA CHE QUALCHE PREOCCUPAZIONE QUESTA VOLTA C'E'
BORSE E VALUTE
Kim spaventa i mercati.
L'euro sfonda 1,2 dollari
· Moneta unica forte: pro e contro
· I listini in tempo reale
di FLAVIO BINI
^^^^^
Il missile nordcoreano affossa i mercati. L'euro sfonda quota 1,2 dollari
Tornano a crescere la tensioni dopo la nuova minaccia di Pyongyang. Impatto negativo sulle Borse asiatiche: Tokyo chiude in calo dello 0,45% con il netto rafforzamento dello yen. Continua a crescere la valuta europea, che torna ai livelli del 2015. Sale ancora la fiducia dei consumatori tedeschi. Il petrolio tenta la ripresa dopo il netto calo di ieri per i danni in Texas dell'uragano Harvey
di FLAVIO BINI
MILANO - Ore 14.10. Il missile lanciato dalla Corea del Nord e che ha sorvolato il territorio giapponese riaccende la preoccupazione dei mercati mentre il presidente Usa Trump afferma che "tutte le opzioni sono sul tavolo". In forte calo i listini europei: Milano cede l'1,69%, Londra l'1,03%, Francoforte l'1,77% e Parigi l'1,30%. In flessione anche le Borse asiatiche. Tokyo ha archiviato la seduta in calo, con l'indice Nikkei in calo dello 0,45%, appesantita soprattutto dal rafforzamento dello yen, valuta rifugio per eccellenza. Ieri Wall Street ha invece chiuso ieri chiuso con gli indici poco mossi.
Ma è soprattutto l'euro questa mattina ad occupare la scena. La valuta europea prosegue la sua corsa e questa mattina ha sfondato la soglia psicologica del cambio 1,2 sul dollaro, e si attesta a quota 1,12041 sul biglietto verde, contro l'1,1970 visto al termine della giornata di ieri, e rivedendo i livelli toccati a gennaio 2015. "Durante il meeting di Jackson Hole non sono state date guidance specifiche di politica monetaria, dovremmo quindi aspettare le prossime riunioni della Bce e della Fed per ottenere maggiori dettagli sulle rispettive strategie future", rileva Patrice Gautry, Chief Economist di Union Bancaire Privée - UBP. "In attesa delle prossime indicazioni, mercati e valute rimarranno dipendenti dai dati e l’euro potrebbe tornare a toccare nuovi massimi contro il dollaro, in quanto il dibattito sul tetto del debito pubblico statunitense (il cosiddetto debt ceiling) appare piuttosto confuso".
Stabile lo spread, il differenziale apre a 171 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,07%. Sempre sul fronte dei titoli di Stato, in agenda oggi l'asta di 6 miliardi di Bot semestrali. Tra i dati macroeconomici, cresce ancora la fiducia dei consumatori tedeschi, salita al 10,9 a settembre dal 10,8 di agosto e oltre le attese. Si tratta del quinto rialzo consecutivo e del livello massimo da 16 anni. In Giappone il tasso di disoccupazione resta stabile a luglio al 2,8%, ai minimi dal 1994. Attesi dalla Francia il pil nel secondo trimestre e la spesa per consumi a luglio, dagli Stati Uniti l'indice dei prezzi delle case a giugno e la fiducia dei consumatori ad agosto.
Il petrolio prova a rialzare la testa dopo il drastico calo delle quotazioni dovuto alle consgenze dell'uragano Harvey, che ha costretto molti impianti texani a fermare le trivellazioni. Dopo una prima risalita nel pomeriggio riprende a calare. ll greggio Wti con consegna a ottobre è salito fino a 46,55 dollari al barile, a fronte del 46,57 della chiusura di ieri, mentre il Brent è scambiato a 51,57 dollari. Il clima di incertezza fa salire anche l'oro: il metallo viene scambiato a 1319 dollari l'oncia, in rialzo dello 0,72%.
http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... P4-S1.4-T1
Corea del Nord, missile verso il Giappone
Trump: «Tutte le opzioni sono sul tavolo»
Seul, 8 bombe a confine|foto|Borse giù
SE LE BORSE VANNO GIU', SIGNIFICA CHE QUALCHE PREOCCUPAZIONE QUESTA VOLTA C'E'
BORSE E VALUTE
Kim spaventa i mercati.
L'euro sfonda 1,2 dollari
· Moneta unica forte: pro e contro
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Il missile nordcoreano affossa i mercati. L'euro sfonda quota 1,2 dollari
Tornano a crescere la tensioni dopo la nuova minaccia di Pyongyang. Impatto negativo sulle Borse asiatiche: Tokyo chiude in calo dello 0,45% con il netto rafforzamento dello yen. Continua a crescere la valuta europea, che torna ai livelli del 2015. Sale ancora la fiducia dei consumatori tedeschi. Il petrolio tenta la ripresa dopo il netto calo di ieri per i danni in Texas dell'uragano Harvey
di FLAVIO BINI
MILANO - Ore 14.10. Il missile lanciato dalla Corea del Nord e che ha sorvolato il territorio giapponese riaccende la preoccupazione dei mercati mentre il presidente Usa Trump afferma che "tutte le opzioni sono sul tavolo". In forte calo i listini europei: Milano cede l'1,69%, Londra l'1,03%, Francoforte l'1,77% e Parigi l'1,30%. In flessione anche le Borse asiatiche. Tokyo ha archiviato la seduta in calo, con l'indice Nikkei in calo dello 0,45%, appesantita soprattutto dal rafforzamento dello yen, valuta rifugio per eccellenza. Ieri Wall Street ha invece chiuso ieri chiuso con gli indici poco mossi.
Ma è soprattutto l'euro questa mattina ad occupare la scena. La valuta europea prosegue la sua corsa e questa mattina ha sfondato la soglia psicologica del cambio 1,2 sul dollaro, e si attesta a quota 1,12041 sul biglietto verde, contro l'1,1970 visto al termine della giornata di ieri, e rivedendo i livelli toccati a gennaio 2015. "Durante il meeting di Jackson Hole non sono state date guidance specifiche di politica monetaria, dovremmo quindi aspettare le prossime riunioni della Bce e della Fed per ottenere maggiori dettagli sulle rispettive strategie future", rileva Patrice Gautry, Chief Economist di Union Bancaire Privée - UBP. "In attesa delle prossime indicazioni, mercati e valute rimarranno dipendenti dai dati e l’euro potrebbe tornare a toccare nuovi massimi contro il dollaro, in quanto il dibattito sul tetto del debito pubblico statunitense (il cosiddetto debt ceiling) appare piuttosto confuso".
Stabile lo spread, il differenziale apre a 171 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,07%. Sempre sul fronte dei titoli di Stato, in agenda oggi l'asta di 6 miliardi di Bot semestrali. Tra i dati macroeconomici, cresce ancora la fiducia dei consumatori tedeschi, salita al 10,9 a settembre dal 10,8 di agosto e oltre le attese. Si tratta del quinto rialzo consecutivo e del livello massimo da 16 anni. In Giappone il tasso di disoccupazione resta stabile a luglio al 2,8%, ai minimi dal 1994. Attesi dalla Francia il pil nel secondo trimestre e la spesa per consumi a luglio, dagli Stati Uniti l'indice dei prezzi delle case a giugno e la fiducia dei consumatori ad agosto.
Il petrolio prova a rialzare la testa dopo il drastico calo delle quotazioni dovuto alle consgenze dell'uragano Harvey, che ha costretto molti impianti texani a fermare le trivellazioni. Dopo una prima risalita nel pomeriggio riprende a calare. ll greggio Wti con consegna a ottobre è salito fino a 46,55 dollari al barile, a fronte del 46,57 della chiusura di ieri, mentre il Brent è scambiato a 51,57 dollari. Il clima di incertezza fa salire anche l'oro: il metallo viene scambiato a 1319 dollari l'oncia, in rialzo dello 0,72%.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
...NOTIZIE A SPIZZICHI E BOCCONI...
Missile nordcoreano sorvola spazio del Giappone
Russia: "Sanzioni hanno fallito, intervenga Onu"
Il razzo è caduto in mare. Milioni di persone svegliate da un messaggio sui cellulari: "Al riparo". Oggi
riunione di urgenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Mosca: "No soluzioni unilaterali"
DI F.Q.
Missile nordcoreano sorvola spazio del Giappone
Russia: "Sanzioni hanno fallito, intervenga Onu"
Il razzo è caduto in mare. Milioni di persone svegliate da un messaggio sui cellulari: "Al riparo". Oggi
riunione di urgenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Mosca: "No soluzioni unilaterali"
DI F.Q.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
29 ago 2017 15:05
1. NON SI FA ATTENDERE LA RISPOSTA DELLA COREA DEL SUD: SGANCIATE OTTO BOMBE VICINO AL CONFINE CON LA COREA DEL NORD IN UNA DIMOSTRAZIONE DI "FORZA TRAVOLGENTE" - COME L'HANNO DEFINITA I MEDIA LOCALI - IN RISPOSTA AL TEST MISSILISTICO COMPITO DA PYONGYANG
2. DONALD TRUMP E IL PRIMO MINISTRO GIAPPONESE SHINZO ABE SI SONO DETTI D'ACCORDO SUL FATTO CHE LA COREA DEL NORD "PONE UNA GRAVE E CRESCENTE MINACCIA DIRETTA AGLI STATI UNITI, ALLA COREA DEL SUD E AL GIAPPONE, MA ANCHE AGLI ALTRI PAESI DEL MONDO" - VIDEO
Ansa.it
Non si fa attendere la risposta di Seul dopo la nuova provocazione di Kim. Le Forze armate della Corea del Sud - secondo quanto riporta il quotidiano britannico Independent - hanno sganciato otto bombe vicino al confine con la Corea del Nord in una dimostrazione di "forza travolgente" - come l'hanno definita i media locali - in risposta al test missilistico compito da Pyongyang.
Nella notte - infatti - un missile balistico a medio raggio è stato lanciato dalla Corea del Nord: si tratta del primo disegnato per trasportare una testata nucleare secondo quanto riportano i media sudcoreani.
"Azioni che minacciano e destabilizzano e aumentano solo l'isolamento del regime nord coreano. Tutte le opzioni sono sul tavolo", afferma il presidente americano Donald Trump, commentando il nuovo lancio da parte di Pyongyang. "Il mondo - sottolinea il leader Usa - ha ricevuto l'ennesimo messaggio della Corea del Nord forte e chiaro: questo regime ha segnalato il suo disprezzo per i paesi vicini, per tutti i membri delle Nazioni Unite e per gli standard minimi di comportamento accettabile a livello internazionale".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro giapponese Shinzo Abe si sono detti d'accordo sul fatto che la Corea del Nord "pone una grave e crescente minaccia diretta agli Stati Uniti, alla Corea del Sud e al Giappone, ma anche agli altri paesi del mondo". Lo afferma la Casa Bianca riferendo del colloquio telefonico fra i due leader. Trump e Abe si sono impegnati "a mantenere alta la pressione sulla Corea del Nord e a fare il possibile per convincere il resto della comunità internazionale a fare lo stesso".
Milioni di giapponesi sono stati svegliati questa mattina da un messaggio di testo arrivato sui loro telefoni cellulari che li esortava a mettersi al riparo, mentre il missile balistico nordcoreano sorvolava il Paese. Lo riporta il quotidiano britannico Independent. Allo stesso tempo, le emittenti radio e televisive hanno interrotto i programmi per avvisare i cittadini attraverso il sistema di allerta satellitare 'J-Alert', mentre i treni ad alta velocità sono stati sospesi temporaneamente.
Il messaggio di testo, spiega il giornale, recitava: "Un missile e' stato lanciato dalla Corea del Nord. Per cortesia ritiratevi in un edificio solido o un seminterrato". Pochi minuti dopo e' arrivato un secondo messaggio: "Un missile nordcoreano ha sorvolato questa zona. Se trovate oggetti sospetti per cortesia non li toccate mai".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà oggi d'urgenza su richiesta di Usa, Corea del Sud e Giappone "sulle minacce a pace e stabilità" dopo il lancio del per missile. Lo riporta l'agenzia Yonhap, citando un funzionario del ministero degli Esteri di Seul. Il vettore ha volato per circa 2.700 chilometri, ha raggiunto un'altezza massima di 550 chilometri, ha sorvolato il Giappone ed e' finito nel Pacifico al largo di Hokkaido.
Il presidente Donald Trump e il premier nipponico Shinzo Abe hanno avuto una telefonata sulla vicenda, convenendo di tenere viva la pressione su Pyongyang.
In risposta la Corea del Sud ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe MK-84 su target al Pilseung Range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale Park Su-hyun ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-yong ha avuto un colloquio con la controparte americana H.R. McMaster sull'ultima "provocazione" del Nord.
Il premier giapponese Shinzo Abe ha confermato che il missile lanciato dalla Corea del Nord ha sorvolato lo spazio aereo giapponese, all'altezza dell'isola di Hokkaido, ed è poi caduto in mare spezzandosi in tre parti. La tv pubblica giapponese ha anche riferito che non ci sono segni di danni sul territorio giapponese. Abe ha dichiarato che farà il massimo sforzo per proteggere la popolazione del Giappone.
"Il lancio del missile nord coreano sul territorio giapponese è un atto di un'estrema gravità e costituisce una seria minaccia per la sicurezza dell'intera regione", ha detto Abe, garantendo la piena cooperazione militare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Dopo un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump, Abe ha spiegato che adesso non è il momento opportuno per il dialogo, ma non si può allentare in nessun modo la pressione sul regime di Pyongyang.
I due leader hanno inoltre concordato sull'importanza della Russia e della Cina nella questione diplomatica nordcoreana. In un incontro separato con la stampa il ministro degli Esteri nipponico Taro Kono ha definito la scelta del lancio del missile nordcoreano a sud della costa dell'Hokkaido come una decisione opportunistica per la Corea del Nord. Un razzo sull'isola di Guam, secondo Kano avrebbe provocato reazioni molto più gravose per Pyongyang da parte degli Stati Uniti.
La Cina critica il lancio del missile balistico della Corea del Nord, finito nel Pacifico dopo il sorvolo del Giappone, ma invita le parti all'"autocontrollo" mettendo in guardia che l'inasprimento del pressing su Pyongyang "non risolverà fondamentalmente il problema".
Pechino "s'oppone" alle mosse del Nord in violazione delle risoluzioni dell'Onu, ha affermato Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri. "La situazione resta altamente sensibile e tutti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo e i negoziati".
"E' chiaro a tutti che l'opzione delle sanzioni alla Corea del Nord si è ormai esaurita". Così il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov a Ria Novosti. "Maggiori sanzioni - ha aggiunto - non risolveranno il problema". "Ora l'Onu deve passare una risoluzione che dica chiaramente no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali al di fuori di quelle approvate dal Consiglio di Sicurezza".
Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-un risalgono a tre giorni fa quando, nella notte tra venerdì e sabato in Europa (sabato mattina a Pyongyang) tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell'arco di 30 minuti: uno è esploso subito, gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri.
1. NON SI FA ATTENDERE LA RISPOSTA DELLA COREA DEL SUD: SGANCIATE OTTO BOMBE VICINO AL CONFINE CON LA COREA DEL NORD IN UNA DIMOSTRAZIONE DI "FORZA TRAVOLGENTE" - COME L'HANNO DEFINITA I MEDIA LOCALI - IN RISPOSTA AL TEST MISSILISTICO COMPITO DA PYONGYANG
2. DONALD TRUMP E IL PRIMO MINISTRO GIAPPONESE SHINZO ABE SI SONO DETTI D'ACCORDO SUL FATTO CHE LA COREA DEL NORD "PONE UNA GRAVE E CRESCENTE MINACCIA DIRETTA AGLI STATI UNITI, ALLA COREA DEL SUD E AL GIAPPONE, MA ANCHE AGLI ALTRI PAESI DEL MONDO" - VIDEO
Ansa.it
Non si fa attendere la risposta di Seul dopo la nuova provocazione di Kim. Le Forze armate della Corea del Sud - secondo quanto riporta il quotidiano britannico Independent - hanno sganciato otto bombe vicino al confine con la Corea del Nord in una dimostrazione di "forza travolgente" - come l'hanno definita i media locali - in risposta al test missilistico compito da Pyongyang.
Nella notte - infatti - un missile balistico a medio raggio è stato lanciato dalla Corea del Nord: si tratta del primo disegnato per trasportare una testata nucleare secondo quanto riportano i media sudcoreani.
"Azioni che minacciano e destabilizzano e aumentano solo l'isolamento del regime nord coreano. Tutte le opzioni sono sul tavolo", afferma il presidente americano Donald Trump, commentando il nuovo lancio da parte di Pyongyang. "Il mondo - sottolinea il leader Usa - ha ricevuto l'ennesimo messaggio della Corea del Nord forte e chiaro: questo regime ha segnalato il suo disprezzo per i paesi vicini, per tutti i membri delle Nazioni Unite e per gli standard minimi di comportamento accettabile a livello internazionale".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro giapponese Shinzo Abe si sono detti d'accordo sul fatto che la Corea del Nord "pone una grave e crescente minaccia diretta agli Stati Uniti, alla Corea del Sud e al Giappone, ma anche agli altri paesi del mondo". Lo afferma la Casa Bianca riferendo del colloquio telefonico fra i due leader. Trump e Abe si sono impegnati "a mantenere alta la pressione sulla Corea del Nord e a fare il possibile per convincere il resto della comunità internazionale a fare lo stesso".
Milioni di giapponesi sono stati svegliati questa mattina da un messaggio di testo arrivato sui loro telefoni cellulari che li esortava a mettersi al riparo, mentre il missile balistico nordcoreano sorvolava il Paese. Lo riporta il quotidiano britannico Independent. Allo stesso tempo, le emittenti radio e televisive hanno interrotto i programmi per avvisare i cittadini attraverso il sistema di allerta satellitare 'J-Alert', mentre i treni ad alta velocità sono stati sospesi temporaneamente.
Il messaggio di testo, spiega il giornale, recitava: "Un missile e' stato lanciato dalla Corea del Nord. Per cortesia ritiratevi in un edificio solido o un seminterrato". Pochi minuti dopo e' arrivato un secondo messaggio: "Un missile nordcoreano ha sorvolato questa zona. Se trovate oggetti sospetti per cortesia non li toccate mai".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà oggi d'urgenza su richiesta di Usa, Corea del Sud e Giappone "sulle minacce a pace e stabilità" dopo il lancio del per missile. Lo riporta l'agenzia Yonhap, citando un funzionario del ministero degli Esteri di Seul. Il vettore ha volato per circa 2.700 chilometri, ha raggiunto un'altezza massima di 550 chilometri, ha sorvolato il Giappone ed e' finito nel Pacifico al largo di Hokkaido.
Il presidente Donald Trump e il premier nipponico Shinzo Abe hanno avuto una telefonata sulla vicenda, convenendo di tenere viva la pressione su Pyongyang.
In risposta la Corea del Sud ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe MK-84 su target al Pilseung Range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale Park Su-hyun ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-yong ha avuto un colloquio con la controparte americana H.R. McMaster sull'ultima "provocazione" del Nord.
Il premier giapponese Shinzo Abe ha confermato che il missile lanciato dalla Corea del Nord ha sorvolato lo spazio aereo giapponese, all'altezza dell'isola di Hokkaido, ed è poi caduto in mare spezzandosi in tre parti. La tv pubblica giapponese ha anche riferito che non ci sono segni di danni sul territorio giapponese. Abe ha dichiarato che farà il massimo sforzo per proteggere la popolazione del Giappone.
"Il lancio del missile nord coreano sul territorio giapponese è un atto di un'estrema gravità e costituisce una seria minaccia per la sicurezza dell'intera regione", ha detto Abe, garantendo la piena cooperazione militare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Dopo un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump, Abe ha spiegato che adesso non è il momento opportuno per il dialogo, ma non si può allentare in nessun modo la pressione sul regime di Pyongyang.
I due leader hanno inoltre concordato sull'importanza della Russia e della Cina nella questione diplomatica nordcoreana. In un incontro separato con la stampa il ministro degli Esteri nipponico Taro Kono ha definito la scelta del lancio del missile nordcoreano a sud della costa dell'Hokkaido come una decisione opportunistica per la Corea del Nord. Un razzo sull'isola di Guam, secondo Kano avrebbe provocato reazioni molto più gravose per Pyongyang da parte degli Stati Uniti.
La Cina critica il lancio del missile balistico della Corea del Nord, finito nel Pacifico dopo il sorvolo del Giappone, ma invita le parti all'"autocontrollo" mettendo in guardia che l'inasprimento del pressing su Pyongyang "non risolverà fondamentalmente il problema".
Pechino "s'oppone" alle mosse del Nord in violazione delle risoluzioni dell'Onu, ha affermato Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri. "La situazione resta altamente sensibile e tutti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo e i negoziati".
"E' chiaro a tutti che l'opzione delle sanzioni alla Corea del Nord si è ormai esaurita". Così il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov a Ria Novosti. "Maggiori sanzioni - ha aggiunto - non risolveranno il problema". "Ora l'Onu deve passare una risoluzione che dica chiaramente no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali al di fuori di quelle approvate dal Consiglio di Sicurezza".
Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-un risalgono a tre giorni fa quando, nella notte tra venerdì e sabato in Europa (sabato mattina a Pyongyang) tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell'arco di 30 minuti: uno è esploso subito, gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Mondo | Di F. Q.
Missile nordcoreano sorvola il Giappone
L'esperto: "In caso di conflitto 200mila
vittime sudcoreane nei primi 30 minuti"
^ì^^^^^^^
IlFattoQuotidiano.it / Mondo
Corea del Nord lancia missile che sorvola Giappone: “Può portare testata nucleare”. Russia: “Fallimento sanzioni”
Mondo
Dopo aver sorvolato lo spazio aereo giapponese, il missile lanciato da Kim Jong-un è caduto in mare spezzandosi in tre pezzi. Immediata la reazione del Consiglio di Sicurezza che si riunirà oggi d’urgenza, ma Pyongyang rilancia: "Usa responsabili di conseguenze catastrofiche". Mosca: "Onu pensi a risoluzione che dica no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali". Giapponesi svegliati nella notte da un sms: "Mettetevi al riparo". Corea del Sud sgancia otto bombe vicino al confine
di F. Q. | 29 agosto 2017
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577
Più informazioni su: Corea del Nord, Corea del Sud, Giappone, ONU, Stati Uniti
Kim Jong-un torna a sfidare i suoi vicini di casa e l’Occidente. Pyongyang ha lanciato un altro missile balistico verso il Giappone. Si tratta del primo vettore a medio raggio disegnato dalla Nord Corea per trasportare una testata nucleare. La notizia è stata confermata da fonti dell’esercito di Seul e da Tokyo. “Il missile ha sorvolato il nostro spazio aereo”, ha detto il premier giapponese Shinzo Abe, prima di presiedere una riunione di emergenza. Abe ha assicurato che “sarà fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese”, sottolineando che il lancio del missile da parte della Nord Corea “costituisce una minaccia molto seria e grave, non ha precedenti”. Nella notte il premier nipponico e il presidente americano Donald Trump si sono sentiti al telefono, convenendo di tenere viva la pressione sulla Corea del Nord. La Corea del Sud, invece, ha risposto alla provocazione con i fatti: le Forze armate hanno sganciato otto bombe vicino al confine di Pyongyang in una dimostrazione di “forza travolgente”, come l’hanno definita i media locali. A darne notizia il quotidiano britannico Independent.
Da parte sua, tuttavia, il governo nordcoreano aveva replicato alle accuse del Giappone, avvisando contestualmente gli Stati Uniti d’America. “La Corea del Nord ha tutte le ragioni di rispondere con dure contromisure come esercizio del suo diritto all’autodifesa” e gli “Stati Uniti saranno pienamente responsabili delle conseguenze catastrofiche che questo comporterà”, ha detto oggi l’inviato nordcoreano alle Nazioni Unite nel corso del forum sul disarmo a Ginevra. Subito dopo il lancio del missile Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, programmata per oggi. La richiesta della riunione – come riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap, citando un funzionario del ministero degli Esteri di Seul – è relativa alle “minacce a pace e stabilità” rappresentate dalle attività di Pyongyang. Anche Donald Trump ha detto la sua, sottolineando che si tratta di “azioni che minacciano e destabilizzano e aumentano solo l’isolamento del regime nord coreano. Tutte le opzioni sono sul tavolo”.
Sulle decisione del Consiglio di Sicurezza, però, arrivano le dichiarazioni preventive di Russia e Cina. “È chiaro a tutti che l’opzione delle sanzioni alla Corea del Nord si è ormai esaurita. Maggiori sanzioni non risolveranno il problema. Ora l’Onu deve passare una risoluzione che dica chiaramente no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali al di fuori di quelle approvate dal Consiglio di Sicurezza”, dice il vice ministro degli Esteri di Mosca Serghei Ryabkov. Il capo della commissione Esteri della Duma Leonid Slutzki propone la Russia come possibile mediatore “per esercitare pressioni sul programma missilistico e su quello nucleare dei nordcoreani” ma a patto che gli Stati Uniti “congelino l’attività militare nella regione”. Anche Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, sottolinea che l’inasprimento del pressing su Pyongyang “non risolverà fondamentalmente il problema. La situazione resta altamente sensibile e tutti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo e i negoziati”.
L’Unione europea, invece, si dice “pronta a sostenere” il dialogo ma annunciando che valuterà una “risposta adeguata in stretta consultazione con i partner chiave e in linea con le decisioni del Consiglio di sicurezza Onu”. Per l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, il lancio del missile è “una totale violazione degli obblighi internazionali” di Pyongyang, espressi “in varie risoluzioni Onu, e rappresenta una grave minaccia alla pace e sicurezza internazionali”.
Intanto Seul ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe MK-84 su target al Pilseung Range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale Park Su-hyun ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-yong ha avuto un colloquio con la controparte americana H.R. McMaster sull’ultima “provocazione” del Nord: l’obiettivo numero uno è prepararsi a un’eventuale altra azione di Pyongyang.
Secondo il quotidiano britannico Independent milioni di giapponesi sono stati svegliati questa mattina da un messaggio di testo arrivato sui loro telefoni cellulari che li esortava a mettersi al riparo: “Un missile – era il testo dell’sms – è stato lanciato dalla Corea del Nord. Per cortesia ritiratevi in un edificio solido o un seminterrato”. Pochi minuti dopo è arrivato un secondo messaggio: “Un missile nordcoreano ha sorvolato questa zona. Se trovate oggetti sospetti per cortesia non li toccate mai“. Le emittenti radio e televisive hanno interrotto i programmi per avvisare la popolazione attraverso il sistema di allerta satellitare ‘J-Alert‘, mentre il ferroviario ad alta velocità è stato sospeso temporaneamente.
“Non è bello essere svegliati alle 6 del mattino da altoparlanti che annunciano che un missile sta volando sopra le nostre teste”, scrive su facebook la cantante lirica italiana Gemma Bertagnolli, che si trova in Giappone per tenere un master di canto. Dopo aver sorvolato lo spazio aereo giapponese, il missile lanciato dalla Nord Corea è caduto – spezzandosi in tre pezzi – nel Mar del Giappone, a 1.180 km dalla città di Cape Erimo. La tv pubblica giapponese ha riferito non ci sono segni di danni sul territorio nipponico. I responsabili militari sudcoreani, invece, hanno reso noto che il missile ha volato per circa 2.700 chilometri ed ha raggiunto un’altezza massima di 550 chilometri quando è passato sull’isola giapponese di Hokkaido.
Il lancio del missile da parte del regime di Kim Jong-un ha influenzato anche le Borse europee che si muovono in territorio negativo. Sul fonte monetario l’euro sfonda quota 1,2 sul dollaro a 1,2026, ai massimi da gennaio 2015. Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-un risalgono a due giorni fa quando, nella notte tra venerdì e sabato in Europa (sabato mattina a Pyongyang) tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell’arco di 30 minuti: uno è esploso subito, gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri. Quello di oggi è il 13esimo lancio di missile balistico da parte della Nord Corea quest’anno, il primo dei quali il 4 luglio ha spinto il Consiglio di sicurezza Onu ad approvare un nuovo pacchetto di sanzioni.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08 ... i/3823378/
Missile nordcoreano sorvola il Giappone
L'esperto: "In caso di conflitto 200mila
vittime sudcoreane nei primi 30 minuti"
^ì^^^^^^^
IlFattoQuotidiano.it / Mondo
Corea del Nord lancia missile che sorvola Giappone: “Può portare testata nucleare”. Russia: “Fallimento sanzioni”
Mondo
Dopo aver sorvolato lo spazio aereo giapponese, il missile lanciato da Kim Jong-un è caduto in mare spezzandosi in tre pezzi. Immediata la reazione del Consiglio di Sicurezza che si riunirà oggi d’urgenza, ma Pyongyang rilancia: "Usa responsabili di conseguenze catastrofiche". Mosca: "Onu pensi a risoluzione che dica no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali". Giapponesi svegliati nella notte da un sms: "Mettetevi al riparo". Corea del Sud sgancia otto bombe vicino al confine
di F. Q. | 29 agosto 2017
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577
Più informazioni su: Corea del Nord, Corea del Sud, Giappone, ONU, Stati Uniti
Kim Jong-un torna a sfidare i suoi vicini di casa e l’Occidente. Pyongyang ha lanciato un altro missile balistico verso il Giappone. Si tratta del primo vettore a medio raggio disegnato dalla Nord Corea per trasportare una testata nucleare. La notizia è stata confermata da fonti dell’esercito di Seul e da Tokyo. “Il missile ha sorvolato il nostro spazio aereo”, ha detto il premier giapponese Shinzo Abe, prima di presiedere una riunione di emergenza. Abe ha assicurato che “sarà fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese”, sottolineando che il lancio del missile da parte della Nord Corea “costituisce una minaccia molto seria e grave, non ha precedenti”. Nella notte il premier nipponico e il presidente americano Donald Trump si sono sentiti al telefono, convenendo di tenere viva la pressione sulla Corea del Nord. La Corea del Sud, invece, ha risposto alla provocazione con i fatti: le Forze armate hanno sganciato otto bombe vicino al confine di Pyongyang in una dimostrazione di “forza travolgente”, come l’hanno definita i media locali. A darne notizia il quotidiano britannico Independent.
Da parte sua, tuttavia, il governo nordcoreano aveva replicato alle accuse del Giappone, avvisando contestualmente gli Stati Uniti d’America. “La Corea del Nord ha tutte le ragioni di rispondere con dure contromisure come esercizio del suo diritto all’autodifesa” e gli “Stati Uniti saranno pienamente responsabili delle conseguenze catastrofiche che questo comporterà”, ha detto oggi l’inviato nordcoreano alle Nazioni Unite nel corso del forum sul disarmo a Ginevra. Subito dopo il lancio del missile Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, programmata per oggi. La richiesta della riunione – come riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap, citando un funzionario del ministero degli Esteri di Seul – è relativa alle “minacce a pace e stabilità” rappresentate dalle attività di Pyongyang. Anche Donald Trump ha detto la sua, sottolineando che si tratta di “azioni che minacciano e destabilizzano e aumentano solo l’isolamento del regime nord coreano. Tutte le opzioni sono sul tavolo”.
Sulle decisione del Consiglio di Sicurezza, però, arrivano le dichiarazioni preventive di Russia e Cina. “È chiaro a tutti che l’opzione delle sanzioni alla Corea del Nord si è ormai esaurita. Maggiori sanzioni non risolveranno il problema. Ora l’Onu deve passare una risoluzione che dica chiaramente no a soluzione militare e no a sanzioni unilaterali al di fuori di quelle approvate dal Consiglio di Sicurezza”, dice il vice ministro degli Esteri di Mosca Serghei Ryabkov. Il capo della commissione Esteri della Duma Leonid Slutzki propone la Russia come possibile mediatore “per esercitare pressioni sul programma missilistico e su quello nucleare dei nordcoreani” ma a patto che gli Stati Uniti “congelino l’attività militare nella regione”. Anche Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, sottolinea che l’inasprimento del pressing su Pyongyang “non risolverà fondamentalmente il problema. La situazione resta altamente sensibile e tutti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo e i negoziati”.
L’Unione europea, invece, si dice “pronta a sostenere” il dialogo ma annunciando che valuterà una “risposta adeguata in stretta consultazione con i partner chiave e in linea con le decisioni del Consiglio di sicurezza Onu”. Per l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, il lancio del missile è “una totale violazione degli obblighi internazionali” di Pyongyang, espressi “in varie risoluzioni Onu, e rappresenta una grave minaccia alla pace e sicurezza internazionali”.
Intanto Seul ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe MK-84 su target al Pilseung Range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale Park Su-hyun ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-yong ha avuto un colloquio con la controparte americana H.R. McMaster sull’ultima “provocazione” del Nord: l’obiettivo numero uno è prepararsi a un’eventuale altra azione di Pyongyang.
Secondo il quotidiano britannico Independent milioni di giapponesi sono stati svegliati questa mattina da un messaggio di testo arrivato sui loro telefoni cellulari che li esortava a mettersi al riparo: “Un missile – era il testo dell’sms – è stato lanciato dalla Corea del Nord. Per cortesia ritiratevi in un edificio solido o un seminterrato”. Pochi minuti dopo è arrivato un secondo messaggio: “Un missile nordcoreano ha sorvolato questa zona. Se trovate oggetti sospetti per cortesia non li toccate mai“. Le emittenti radio e televisive hanno interrotto i programmi per avvisare la popolazione attraverso il sistema di allerta satellitare ‘J-Alert‘, mentre il ferroviario ad alta velocità è stato sospeso temporaneamente.
“Non è bello essere svegliati alle 6 del mattino da altoparlanti che annunciano che un missile sta volando sopra le nostre teste”, scrive su facebook la cantante lirica italiana Gemma Bertagnolli, che si trova in Giappone per tenere un master di canto. Dopo aver sorvolato lo spazio aereo giapponese, il missile lanciato dalla Nord Corea è caduto – spezzandosi in tre pezzi – nel Mar del Giappone, a 1.180 km dalla città di Cape Erimo. La tv pubblica giapponese ha riferito non ci sono segni di danni sul territorio nipponico. I responsabili militari sudcoreani, invece, hanno reso noto che il missile ha volato per circa 2.700 chilometri ed ha raggiunto un’altezza massima di 550 chilometri quando è passato sull’isola giapponese di Hokkaido.
Il lancio del missile da parte del regime di Kim Jong-un ha influenzato anche le Borse europee che si muovono in territorio negativo. Sul fonte monetario l’euro sfonda quota 1,2 sul dollaro a 1,2026, ai massimi da gennaio 2015. Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-un risalgono a due giorni fa quando, nella notte tra venerdì e sabato in Europa (sabato mattina a Pyongyang) tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell’arco di 30 minuti: uno è esploso subito, gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri. Quello di oggi è il 13esimo lancio di missile balistico da parte della Nord Corea quest’anno, il primo dei quali il 4 luglio ha spinto il Consiglio di sicurezza Onu ad approvare un nuovo pacchetto di sanzioni.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08 ... i/3823378/
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