Re: Diario della caduta di un regime.
Inviato: 23/02/2015, 20:17
4. E ORA SOTTO CON LE TV
Pittibimbo è ansioso di mettere le mani sulla tv, visto che tanto il patto del Nazareno non serve più. “Rai, arriva la riforma. Gasparri insulta il premier. Il senatore di Fi: ‘E’ un vero imbecille’. Il padre del capo del governo annuncia una querela” (Repubblica, p. 13). Gasparri aveva scritto su Twitter: “Sei davvero una persona spregevole, torna nella loggia del babbo”.
La Stampa riporta: “Lite a distanza con Gasparri sulla Rai. ‘Matteo è un ditta torello, finirà male’. Il premier: non può essere disciplinata da una legge che porta il suo nome” (p. 4). Messaggero: “Rai, via la Gasparri anche per decreto’. L’annuncio del premier: a marzo la riforma, non vogliamo che i vertici siano nominati da una legge che porta quel nome” (p. 9).
5. ULTIME DA FARSA ITALIA
Il CaiNano studia come tenere a bada il partito: “Non ricandidare i fittiani, Berlusconi ci pensa. Il leader tentato dall’espulsione per i Ricostruttori. E Fitto strizza l’occhio al Carroccio” (Corriere, p. 8). Tiene banco anche il nodo delle alleanze: “Fi e Lega, divorzio alla veneziana. Toti: ‘Salvini è solo un narcisista’. La candidatura di Tosi contro Zaia in Veneto spacca il centrodestra” (Stampa, p. 7).
E nel casino generale, torna in cattedra Sciaboletta Scajola: “Forza Italia non esiste più da tempo. E’ rimasto solo Silvio Berlusconi, un po’ appannato, stanco, ormai avanti con gli anni eppure, nonostante i problemi familiari e giudiziari che sappiamo, i ricattini delle Olgettine e tutto il resto, ancora con una buona dose di autorità carismatica. Ma da solo, senza una rete sul territorio, a quanto può arrivare? Tra il 12 e il 16%. Un po’ poco, direi”. E il Cerchio magico? “Non è immaginabile che la linea politica dei moderati italiani sia dettata da Maria Rosaria Rossi e Deborah Bergamini… o dall’avvocato Niccolò Ghedini, un ottimo penalista, ma che insomma…beh…” (Corriere, p. 8).
6. PAPI SILVIO E LA “ROBA” DI CASA
Affari&Finanza di Repubblica si occupa delle finanze di Arcore: “Fininvest, vendite di fine stagione e adesso la famiglia passa alla cassa. La corsa dei titoli del gruppo sull’onda del patto del Nazareno è finita. Le cessioni non mettono comunque in discussione il controllo degli asset più pregiati ma consentono di rimpinguare i dividendi che alimentano i patrimoni di Silvio Berlusconi e dei suoi figli” (p. 2).
7. TOGHE ROTTE
Incerti se farsi asfaltare subito o rate, i magistrati italiani litigano sullo sciopero. “Responsabilità civile, i magistrati si spaccano e bocciano lo sciopero. Il presidente dell’Anm: rischiavamo di passare per una casta. Richiesta di incontro a Mattarella. La legge vicina al sì finale. Niente più filtro sui ricorsi, e il ‘travisamento del fatto e delle prove’ come colpa grave. Il segretario di Mi: ‘Prima le ferie, adesso questo, domani cosa ci aspetta?” (Repubblica, p. 13).
Pittibimbo è ansioso di mettere le mani sulla tv, visto che tanto il patto del Nazareno non serve più. “Rai, arriva la riforma. Gasparri insulta il premier. Il senatore di Fi: ‘E’ un vero imbecille’. Il padre del capo del governo annuncia una querela” (Repubblica, p. 13). Gasparri aveva scritto su Twitter: “Sei davvero una persona spregevole, torna nella loggia del babbo”.
La Stampa riporta: “Lite a distanza con Gasparri sulla Rai. ‘Matteo è un ditta torello, finirà male’. Il premier: non può essere disciplinata da una legge che porta il suo nome” (p. 4). Messaggero: “Rai, via la Gasparri anche per decreto’. L’annuncio del premier: a marzo la riforma, non vogliamo che i vertici siano nominati da una legge che porta quel nome” (p. 9).
5. ULTIME DA FARSA ITALIA
Il CaiNano studia come tenere a bada il partito: “Non ricandidare i fittiani, Berlusconi ci pensa. Il leader tentato dall’espulsione per i Ricostruttori. E Fitto strizza l’occhio al Carroccio” (Corriere, p. 8). Tiene banco anche il nodo delle alleanze: “Fi e Lega, divorzio alla veneziana. Toti: ‘Salvini è solo un narcisista’. La candidatura di Tosi contro Zaia in Veneto spacca il centrodestra” (Stampa, p. 7).
E nel casino generale, torna in cattedra Sciaboletta Scajola: “Forza Italia non esiste più da tempo. E’ rimasto solo Silvio Berlusconi, un po’ appannato, stanco, ormai avanti con gli anni eppure, nonostante i problemi familiari e giudiziari che sappiamo, i ricattini delle Olgettine e tutto il resto, ancora con una buona dose di autorità carismatica. Ma da solo, senza una rete sul territorio, a quanto può arrivare? Tra il 12 e il 16%. Un po’ poco, direi”. E il Cerchio magico? “Non è immaginabile che la linea politica dei moderati italiani sia dettata da Maria Rosaria Rossi e Deborah Bergamini… o dall’avvocato Niccolò Ghedini, un ottimo penalista, ma che insomma…beh…” (Corriere, p. 8).
6. PAPI SILVIO E LA “ROBA” DI CASA
Affari&Finanza di Repubblica si occupa delle finanze di Arcore: “Fininvest, vendite di fine stagione e adesso la famiglia passa alla cassa. La corsa dei titoli del gruppo sull’onda del patto del Nazareno è finita. Le cessioni non mettono comunque in discussione il controllo degli asset più pregiati ma consentono di rimpinguare i dividendi che alimentano i patrimoni di Silvio Berlusconi e dei suoi figli” (p. 2).
7. TOGHE ROTTE
Incerti se farsi asfaltare subito o rate, i magistrati italiani litigano sullo sciopero. “Responsabilità civile, i magistrati si spaccano e bocciano lo sciopero. Il presidente dell’Anm: rischiavamo di passare per una casta. Richiesta di incontro a Mattarella. La legge vicina al sì finale. Niente più filtro sui ricorsi, e il ‘travisamento del fatto e delle prove’ come colpa grave. Il segretario di Mi: ‘Prima le ferie, adesso questo, domani cosa ci aspetta?” (Repubblica, p. 13).