LA PORTAVOCE DI BERSANI
Moretti: se serve il segretario
farà un passo indietro
E sono contraria ad offrire al Cavaliere la guida del Senato. Bisogna dare spazio ai giovani
ROMA - «Un governo con Berlusconi io non lo voto».
Lei è la portavoce di Bersani, onorevole Alessandra Moretti, se il segretario non avrà altra via...
«Gli errori li abbiamo fatti, ma ora dobbiamo individuare una strategia alternativa per governare il Paese. Noi abbiamo molta fiducia nei parlamentari del M5S, portano istanze molto simili a quelle di una nuova classe dirigente del Pd e sento che possiamo trovare un'intesa».
D'Alema apre a Grillo e al Pdl.
«Escludo inciuci con il Pdl e sono contraria a offrire a Berlusconi il Senato. Noi stessi, penso alla nuova generazione di democratici che entrerà in Parlamento, faremmo fatica a votare la fiducia a un governo con Berlusconi, che è il nostro legittimo impedimento. Ci sarebbe una spaccatura dentro il Pd».
Sbaglia dunque D'Alema a offrire la presidenza delle Camere a Grillo e Berlusconi?
«Capisco che per D'Alema sia più facile trovare intese con la politica dell'ultimo ventennio, ma noi seguiamo Bersani. Adesso è la nuova generazione che deve parlare».
Non le sfuggirà che Bersani non fa parte della nuova generazione.
«Lo sappiamo, ma lui potrebbe farsi garante di un profondo cambiamento, di una compagine del tutto rinnovata, anche al governo».
Paradossalmente, il ruolo perfetto per Matteo Renzi.
«Nel Pd c'è una generazione che è cresciuta molto e che deve prendere la barra del timone, scardinando vecchie logiche e sostenendo colui che la democrazia ha individuato come il capitano. Penso a Renzi, ma anche a Fassina, a Orlando, a De Micheli, a Giuntella, a Moretti...».
Non esiste la possibilità che mercoledì in direzione Bersani venga disarcionato?
«Se ci venisse chiesto, se la direzione individuasse un'altra figura di garanzia per dialogare con il M5S, tutti dovremmo pancia a terra lavorare per questo. Il primo a tirarsi indietro sarebbe Bersani, pronto a fare il capitano o il mozzo senza abbandonare la nave».
Renzi candidato premier al posto di Bersani?
«Mettiamo caso che Napolitano faccia questa scelta... Se Renzi fosse ritenuto decisivo per promuovere un approccio diverso saremmo tutti pronti a lavorare per questa soluzione. Mi appello alla responsabilità dei renziani. Che senso ha accanirsi con Bersani, come fosse l'unico responsabile della sconfitta? Cerchiamo di essere responsabili. La resa dei conti sarebbe un suicidio».
D'Alema e Veltroni hanno lasciato il coordinamento di tre giorni fa in segno di dissenso?
«Devono avere generosità, sennò finiamo fagocitati. Devono lasciare spazio ad altri, non lo hanno capito? Non hanno visto che molti italiani non ci hanno votato dove, invece dei giovani, c'erano i vecchi che hanno chiesto la deroga?».
Ce l'ha con Bindi e Marini?
«Non mi faccia fare nomi, sennò succede un casino...».
Monica Guerzoni
1 marzo 2013 | 10:52
http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 09fc.shtml