Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 30/09/2012, 22:51
Il Paese allo sbando – 39
Diario di un disastro annunciato – 30 settembre 2012 - 1
La cronaca politica di questi giorni amari che precedono il disastro, non può essere nulla di diverso dal copione che stanno recitando gli attori della politica italiana, impegnatissimi come non mai affinché la rappresentazione dell’ultimo atto della “La tragicommedia italiana di inizio secolo”, abbia un successo strepitoso.
Purtroppo, piaccia o non piaccia, la responsabilità di questo disastro è di quei 42 milioni di italiani adulti che hanno facoltà di votare.
Citano Joblack ed Amadeus:
….. oggi Fini e Casini spingono per una lista civica "Mille per l'Italia", appoggiata anche da "mont e zemolo".
Joblack
……..Certo che Fini E Casini sono proprio alla canna del gas....attaccati a Monti come naufraghi alla rete dei tonni. ……
Amadeus
Con questi italiani i due ectoplasmi Casini e Fini hanno certamente gioco facile:
Ugo Tognazzi Alberto Sordi - Bertoldo Bertoldino e Cacasenno (parte 1)
http://www.youtube.com/watch?v=YpfBTddC38I
dove il solito mirabolante Albertone nazionale, nei panni del frate che vende le reliquie e la piuma dell’Agnolo Gabriello rappresenta tutto il mondo politico italiano, indistintamente di destra e di sinistra.
Totò: Pasquale
http://www.youtube.com/watch?v=PwYdZ0HFHMk
dove Totò rappresenta gli italiani degli ultimi 50 anni e Pasquale il potere.
Don Camillo benedice il trattore comunista
http://www.youtube.com/watch?v=mBow3jlOeHQ
Peppone e la patria
http://www.youtube.com/watch?v=SrXHKi0e ... re=related
Don Camillo monsignore ma non troppo - Fascisti!! (è un vecchio vizio di famiglia)
http://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv ... re=related
.. I comunisti siamo noi - don Camillo e Peppone
http://www.youtube.com/watch?v=UXiFb_6B ... re=related
Il difetto principale del merlame tricolore, come è diffusamente noto, è la memoria, i politici ne sono perfettamente consapevoli e così hanno buon gioco.
Youtube,com, purtroppo non dispone di documentazione (oppure sono io che sono sufficientemente imbranato nel non saperla cercare) relativa ai ripetuti festeggiamenti della coalizione di destra, FI, An, U Dc, Lega, dopo le vittorie degli ultimi undici anni. Berlusconi, Fini, Casini, Bossi, Buttiglione, che sui palchi italiani saltavano al grido di "chi non salta comunista è"
E’ disponibile solo questo filmato:
Berlusconi salta al grido "chi non salta comunista è"
http://www.youtube.com/watch?v=UeCnihqB6Qs
Gli italiani il passato non se lo ricordano più ed oggi sono qui come dei merli doc ad ascoltare ancora una volta monsignor Casini e Fini che li fanno fessi come se niente fosse.
Fini e Casini, ma anche altri, hanno ridotto la democrazia in macerie. Le parole con loro perdono di significato, vengono completamente svuotate del loro significato. I due politici da museo delle cere di madame Tassauds, rimescolano in continuazione la minestra riscaldata come vogliono loro, perché sono fermamente convinti che gli italiani siano totalmente scemi, e di conseguenza, gli si può raccontare di tutto e di più oltre naturalmente anche il contrario, tanto questi bevono di gusto di tutto ed applaudono entusiasti come i romani accorsi il 10 giugno 1940 a Piazza Venezia ad ascoltare il brigante Musolino.
Fini, dalla Gruber questa settimana, approfittando della freschissima notizia della pubblicazione della lettera di Lavitola alla cara salma, dichiara: <<Bisogna che gli italiani sappiano chi è Silvio Berlusconi>>.
Falso, tremendamente falso. Solo una parte di italiani ha accettato subdolamente per interessi personali di ignorare chi fosse SB.
E una parte di questa era il gruppo politico di An e dei suoi elettori, che per anni sono stati grati al caimano per averli sdoganati. Sapevano come tutti quanti chi fosse in realtà il caimano, ma per convenienza politica hanno messo generosamente il capino sotto la sabbia.
Lo stesso dicasi per Casini, orfano della Dc. Il cacciaballiere lombardo gli stava a pennello per combattere la sinistra che finirà per dimostrarsi una finta sinistra.
Entrambi hanno sempre difeso Berlusconi dalla magistratura; una vittima, ha sempre fastidiosamente ripetuto per convenienza monsignor Casini.
Casini e Fini, da vecchie volpi della prima Repubblica, hanno sempre giocato la partita ritenendo che al momento in cui la salma avesse abbandonato la politica potessero diventare, uno o l'altro, il successore naturale, visto che il caimano si circondava per ovvie ragioni di ciofeche (vedi Angelino). Per tanti anni Fini e Casini si sono tenuti d’occhio perché entrambi aspiravano alla successione al trono.
Una scelta di comodo, perché se si fosse realizzata la successione, avrebbero ereditato una grossa coalizione. Loro come singoli partiti avevano dei limiti di crescita, e di conseguenza U Dc e An non sarebbero mai potuti diventare il partito guida della coalizione di destra.
Per assecondare il caimano, hanno votato tutte le peggiori nefandezze necessarie per la sopravvivenza politica della cara salma.
Convinti che la loro furbizia extralarge, derivante dalla vecchia militanza politica potesse condizionare il cavalier banana, non hanno tenuto conto della storia privata in azienda del ducetto brianzolo.
Banana si è sempre circondato di yesman, chi superava i confini veniva allontanato dall’azienda.
Convinto che la politica potesse essere gestita come un’azienda, Banana, non ha cambiato una sola virgola del suo modus operandi.
Basta vedere in politica quanti collaboratori si è mangiato, che ha usato, li ha spremuti come limoni e poi li ha abbandonati al loro destino.
Berlusconi pretendeva di conseguenza che in virtù della riconoscenza dovutagli, Gianfranco e Pier Ferdinando si comportassero come i devoti yesman di Finivest. Non ha capito che questo non era possibile.
Come a senso inverso, i due Bibì e Bibò della destra non avevano capito cosa pretendeva da loro la cara salma per coesistere.
Durante la crisi dell’autunno inverno del 2007, sia di FI che della coalizione di destra, il caimano pubblicamente si è lamentato della presenza al suo fianco dei due “ectoplasmi” che non gli hanno consentito di fare fino in fondo quello che aveva in mente.
Banana risolve la situazione in un tardo pomeriggio di novembre del 2007 quando sale sul predellino della sua auto in un comizio in Piazza San Babila a Milano e annuncia erga omnes la nascita del Partito delle Libertà.
Monsignor Casini intuisce immediatamente il disegno politico del caimano e si sfila subito. Non ci sta ad esser fatto fuori in quel modo e va all’opposizione.
Casini intuisce che il banana si riprometteva di assorbire l’U Dc e di fare fuori politicamente monsignor Casini, il rompicoglioni “ectoplasma”.
Berlusconi aveva preso in considerazione questa eventualità e malgrado la sceneggiata di rito accetta di buon grado la nuova situazione. Non poteva però rischiare contemporaneamente anche con Fini la stessa manfrina e accetta di conseguenza la fusione di An nel Pdl.
Per Fini si riaprono i giochi, l’amico avversario pretendente al trono si è autoescluso da solo. E’ convinto quindi di potersi giocare con maggiore respiro la partita della successione. Infatti negli anni precedenti si era meritato il soprannome di “Pitone” non per niente.
Ma le cose non vanno come Fini aveva previsto. Anche il caimano intendeva giocare nel tempo la sua partita con An come l’aveva progettata con l’U Dc.
La corda viene tirata fino al maggio del 2010, quando Fini in platea in un convegno Pdl, all’attacco di Berlusconi dal palco, si alza e pronuncia il fatidico: <<Che fai?....Mi cacci??>>.
Il disegno del caimano va in porto e Fini abbandona il campo spaccando An.
Sia Fini che Casini, in base alle loro potenzialità e capacità politica non hanno combinato assolutamente nulla nel dopo Pdl. Hanno cercato di inventarsi un Grande centro, ma il super Confusionando lo scioglie a maggio 2012 e prosegue poi in una di serie sbandamenti sussultori oscillatori, spostandosi verso una alleanza con il democristiano Pd, per poi ritornare a destra quando compare Vendola al fianco di Bersani.
Solo 20 giorni fa, Rutelli bussa al portone del convento del Pd chiedendo asilo perché la Dc voluta da monsignor Casini non si fa più. Anche altri confermano questo indirizzo.
Nella politica italiana allo sfascio totale basta un nonnulla per agitare le alleanze temporanee, smontarle e rimontarne altre.
E’ bastata la dichiarazione di Monty negli Usa, per far resuscitare con la velocità della luce il disegno di rifare la Dc.
L’obiettivo quindi è una Dc guidata dal democristiano Monty.
Subito si agita nel Pd Gentilò il mollacciò, che spinge verso la nuova Dc.
Mitraglietta Mentana gli da una mano pubblicando un sondaggio che da Monty in risalita al 50 % nel gradimento degli italiani.
Weber, riprendendo a fare sondaggi per “Agorà” ridimensiona il dato al 42 %, come alla fine di maggio.
Ma i marpioni naturalmente preferiscono giocare sull’equivoco.
“Bellezza”,… la politica è questa,…………..una fogna maleodorante a cielo aperto.
Diario di un disastro annunciato – 30 settembre 2012 - 1
La cronaca politica di questi giorni amari che precedono il disastro, non può essere nulla di diverso dal copione che stanno recitando gli attori della politica italiana, impegnatissimi come non mai affinché la rappresentazione dell’ultimo atto della “La tragicommedia italiana di inizio secolo”, abbia un successo strepitoso.
Purtroppo, piaccia o non piaccia, la responsabilità di questo disastro è di quei 42 milioni di italiani adulti che hanno facoltà di votare.
Citano Joblack ed Amadeus:
….. oggi Fini e Casini spingono per una lista civica "Mille per l'Italia", appoggiata anche da "mont e zemolo".
Joblack
……..Certo che Fini E Casini sono proprio alla canna del gas....attaccati a Monti come naufraghi alla rete dei tonni. ……
Amadeus
Con questi italiani i due ectoplasmi Casini e Fini hanno certamente gioco facile:
Ugo Tognazzi Alberto Sordi - Bertoldo Bertoldino e Cacasenno (parte 1)
http://www.youtube.com/watch?v=YpfBTddC38I
dove il solito mirabolante Albertone nazionale, nei panni del frate che vende le reliquie e la piuma dell’Agnolo Gabriello rappresenta tutto il mondo politico italiano, indistintamente di destra e di sinistra.
Totò: Pasquale
http://www.youtube.com/watch?v=PwYdZ0HFHMk
dove Totò rappresenta gli italiani degli ultimi 50 anni e Pasquale il potere.
Don Camillo benedice il trattore comunista
http://www.youtube.com/watch?v=mBow3jlOeHQ
Peppone e la patria
http://www.youtube.com/watch?v=SrXHKi0e ... re=related
Don Camillo monsignore ma non troppo - Fascisti!! (è un vecchio vizio di famiglia)
http://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv ... re=related
.. I comunisti siamo noi - don Camillo e Peppone
http://www.youtube.com/watch?v=UXiFb_6B ... re=related
Il difetto principale del merlame tricolore, come è diffusamente noto, è la memoria, i politici ne sono perfettamente consapevoli e così hanno buon gioco.
Youtube,com, purtroppo non dispone di documentazione (oppure sono io che sono sufficientemente imbranato nel non saperla cercare) relativa ai ripetuti festeggiamenti della coalizione di destra, FI, An, U Dc, Lega, dopo le vittorie degli ultimi undici anni. Berlusconi, Fini, Casini, Bossi, Buttiglione, che sui palchi italiani saltavano al grido di "chi non salta comunista è"
E’ disponibile solo questo filmato:
Berlusconi salta al grido "chi non salta comunista è"
http://www.youtube.com/watch?v=UeCnihqB6Qs
Gli italiani il passato non se lo ricordano più ed oggi sono qui come dei merli doc ad ascoltare ancora una volta monsignor Casini e Fini che li fanno fessi come se niente fosse.
Fini e Casini, ma anche altri, hanno ridotto la democrazia in macerie. Le parole con loro perdono di significato, vengono completamente svuotate del loro significato. I due politici da museo delle cere di madame Tassauds, rimescolano in continuazione la minestra riscaldata come vogliono loro, perché sono fermamente convinti che gli italiani siano totalmente scemi, e di conseguenza, gli si può raccontare di tutto e di più oltre naturalmente anche il contrario, tanto questi bevono di gusto di tutto ed applaudono entusiasti come i romani accorsi il 10 giugno 1940 a Piazza Venezia ad ascoltare il brigante Musolino.
Fini, dalla Gruber questa settimana, approfittando della freschissima notizia della pubblicazione della lettera di Lavitola alla cara salma, dichiara: <<Bisogna che gli italiani sappiano chi è Silvio Berlusconi>>.
Falso, tremendamente falso. Solo una parte di italiani ha accettato subdolamente per interessi personali di ignorare chi fosse SB.
E una parte di questa era il gruppo politico di An e dei suoi elettori, che per anni sono stati grati al caimano per averli sdoganati. Sapevano come tutti quanti chi fosse in realtà il caimano, ma per convenienza politica hanno messo generosamente il capino sotto la sabbia.
Lo stesso dicasi per Casini, orfano della Dc. Il cacciaballiere lombardo gli stava a pennello per combattere la sinistra che finirà per dimostrarsi una finta sinistra.
Entrambi hanno sempre difeso Berlusconi dalla magistratura; una vittima, ha sempre fastidiosamente ripetuto per convenienza monsignor Casini.
Casini e Fini, da vecchie volpi della prima Repubblica, hanno sempre giocato la partita ritenendo che al momento in cui la salma avesse abbandonato la politica potessero diventare, uno o l'altro, il successore naturale, visto che il caimano si circondava per ovvie ragioni di ciofeche (vedi Angelino). Per tanti anni Fini e Casini si sono tenuti d’occhio perché entrambi aspiravano alla successione al trono.
Una scelta di comodo, perché se si fosse realizzata la successione, avrebbero ereditato una grossa coalizione. Loro come singoli partiti avevano dei limiti di crescita, e di conseguenza U Dc e An non sarebbero mai potuti diventare il partito guida della coalizione di destra.
Per assecondare il caimano, hanno votato tutte le peggiori nefandezze necessarie per la sopravvivenza politica della cara salma.
Convinti che la loro furbizia extralarge, derivante dalla vecchia militanza politica potesse condizionare il cavalier banana, non hanno tenuto conto della storia privata in azienda del ducetto brianzolo.
Banana si è sempre circondato di yesman, chi superava i confini veniva allontanato dall’azienda.
Convinto che la politica potesse essere gestita come un’azienda, Banana, non ha cambiato una sola virgola del suo modus operandi.
Basta vedere in politica quanti collaboratori si è mangiato, che ha usato, li ha spremuti come limoni e poi li ha abbandonati al loro destino.
Berlusconi pretendeva di conseguenza che in virtù della riconoscenza dovutagli, Gianfranco e Pier Ferdinando si comportassero come i devoti yesman di Finivest. Non ha capito che questo non era possibile.
Come a senso inverso, i due Bibì e Bibò della destra non avevano capito cosa pretendeva da loro la cara salma per coesistere.
Durante la crisi dell’autunno inverno del 2007, sia di FI che della coalizione di destra, il caimano pubblicamente si è lamentato della presenza al suo fianco dei due “ectoplasmi” che non gli hanno consentito di fare fino in fondo quello che aveva in mente.
Banana risolve la situazione in un tardo pomeriggio di novembre del 2007 quando sale sul predellino della sua auto in un comizio in Piazza San Babila a Milano e annuncia erga omnes la nascita del Partito delle Libertà.
Monsignor Casini intuisce immediatamente il disegno politico del caimano e si sfila subito. Non ci sta ad esser fatto fuori in quel modo e va all’opposizione.
Casini intuisce che il banana si riprometteva di assorbire l’U Dc e di fare fuori politicamente monsignor Casini, il rompicoglioni “ectoplasma”.
Berlusconi aveva preso in considerazione questa eventualità e malgrado la sceneggiata di rito accetta di buon grado la nuova situazione. Non poteva però rischiare contemporaneamente anche con Fini la stessa manfrina e accetta di conseguenza la fusione di An nel Pdl.
Per Fini si riaprono i giochi, l’amico avversario pretendente al trono si è autoescluso da solo. E’ convinto quindi di potersi giocare con maggiore respiro la partita della successione. Infatti negli anni precedenti si era meritato il soprannome di “Pitone” non per niente.
Ma le cose non vanno come Fini aveva previsto. Anche il caimano intendeva giocare nel tempo la sua partita con An come l’aveva progettata con l’U Dc.
La corda viene tirata fino al maggio del 2010, quando Fini in platea in un convegno Pdl, all’attacco di Berlusconi dal palco, si alza e pronuncia il fatidico: <<Che fai?....Mi cacci??>>.
Il disegno del caimano va in porto e Fini abbandona il campo spaccando An.
Sia Fini che Casini, in base alle loro potenzialità e capacità politica non hanno combinato assolutamente nulla nel dopo Pdl. Hanno cercato di inventarsi un Grande centro, ma il super Confusionando lo scioglie a maggio 2012 e prosegue poi in una di serie sbandamenti sussultori oscillatori, spostandosi verso una alleanza con il democristiano Pd, per poi ritornare a destra quando compare Vendola al fianco di Bersani.
Solo 20 giorni fa, Rutelli bussa al portone del convento del Pd chiedendo asilo perché la Dc voluta da monsignor Casini non si fa più. Anche altri confermano questo indirizzo.
Nella politica italiana allo sfascio totale basta un nonnulla per agitare le alleanze temporanee, smontarle e rimontarne altre.
E’ bastata la dichiarazione di Monty negli Usa, per far resuscitare con la velocità della luce il disegno di rifare la Dc.
L’obiettivo quindi è una Dc guidata dal democristiano Monty.
Subito si agita nel Pd Gentilò il mollacciò, che spinge verso la nuova Dc.
Mitraglietta Mentana gli da una mano pubblicando un sondaggio che da Monty in risalita al 50 % nel gradimento degli italiani.
Weber, riprendendo a fare sondaggi per “Agorà” ridimensiona il dato al 42 %, come alla fine di maggio.
Ma i marpioni naturalmente preferiscono giocare sull’equivoco.
“Bellezza”,… la politica è questa,…………..una fogna maleodorante a cielo aperto.