La Panzana politica dell’anno? E’ di Beppe Grillo: “La crescita toglie posti di lavoro”
Ha un cognome che richiama il Grillo Parlante, ma quest’anno il leader dei Cinque Stelle ha avuto nel 2013 prestazioni da Pinocchio superiori a Silvio Berlusconi. Una sparata di Beppe Grillo contro la crescita economica in Germania, che secondo l’ex comico avrebbe ridotto l’occupazione, è ha vinto il poco ambito premio la “Panzana dell’anno”, assegnato dai lettori di Pagella Politica. Un sito indipendente e partecipativo di fact-checking politico, composto da un gruppo di giovani studiosi e ricercatori che monitorano, anche grazie ai lettori, le principali affermazioni dei politici italiani, e controllano quelle che si possono verificare perché contenenti fatti e numeri.
“La crescita non dà posti di lavoro, li toglie” (Beppe Grillo)
A gennaio, a Siena per lo Tsunami Tour, Grillo predicava la decrescita felice portando come esempio negativo la Germania, arrivando a dire che il raddoppio della produzione tedesca aveva causato una riduzione dei posti di lavoro del 15%; affermazione smentita e doppiamente ribaltata da Pagella Politica, citando dati Eurostat e Ocse (qui la scheda di Pagella politica): la produzione era aumentata, ma non del doppio, e l’occupazione complessiva aumentata. Una panzana pazzesca dunque, cioè bufala, balla, fandonia (come spiega la Treccani.it).
“Attualmente, il debito del Comune di Roma è zero” (Gianni Alemanno)
Nel sondaggio di Pagella Politica (477 partecipanti), dietro a Grillo (51% dei voti) è arrivato secondo Gianni Alemanno (20%). Da sindaco della città che poi avrebbe svelato il suo bilancio in rosso, aveva detto su La7, a Corrado Formigli, in campagna elettorale per la conferma al Campidoglio, diceva che il Comune non aveva debiti.
“Non c’entra nulla il governo sulla riduzione dello spread” (Silvio Berlusconi)
Terzo Silvio Berlusconi (con il 16%), che a gennaio 2013 assolveva il proprio esecutivo sostenendo che i governi non influenzano gli andamenti degli interessi. Il Cavaliere, per altro, aveva vinto nel 2012 il poco ambito premio di Pagella politica, sempre con una Panzana sullo spread (seguiva Grillo con un attacco alla Germania, terza Renata Polverini, governatrice del Lazio).
Altre panzane presenti nel sondaggio (inserite perché tra le più lette o commentate dell’anno):
Nichi Vendola, sulle sberle ricevute dal’Ue per l’iniquità dell’Imu
Roberto Maroni che addossa al governo Monti la responsabilità per l’estromissione della Lombardia dalla lista delle 100 regioni più competitive d’Europa
Renato Brunetta secondo cui bisogna avere una maggioranza precostituita per ricevere l’incarico di formare un governo
Mario Monti che ritiene che, in media,con i governi precedenti le tasse siano aumentate più che con il proprio governo
Ignazio Marino secondo cui Berlino nel 2012 ha superato Roma per numero di presenze turistiche.
Il sito in meno di due anni ha monitorato circa 60 mila dichiarazioni, verificandone più di mille, classificate da “Vero” a “Panzana Pazzesca” passando per “C’eri quasi”, “Nì” e “Pinocchio andante”. Ogni politico ha la sua pagella personale, un profilo molto dettagliato dal quale si può ricavare un indice di veridicità; non rappresentativo, ma interessante. Berlusconi è il meno credibile, con il 58% di veridicità complessiva su 62 dichiarazioni analizzate, mentre Grillo ha un punto in più, il 59, su 130 dichiarazioni passate al vaglio. Tra gli indici più alti si segnalano Emma Bonino (91% di veridicità su 14 dichiarazioni) e Laura Boldrini (90% su 24), bene i nuovi leader Enrico Letta (85% su 54), Matteo Renzi (78% su 99) e Angelino Alfano (69% su 31).
Il giudizio più basso ricevuto dall’attuale Presidente del Consiglio è un Pinocchio Andante, riguardava la percentuale di giovani italiani con padre non diplomato che riesce a laurearsi. Renzi, che pure cita correttamente la maggior parte di dati e di fatti, nel 2013 ha pronunciato due Panzane: una, sbagliando il posizionamento degli studenti italiani nelle classifiche internazionali; la seconda esagerando il numero di voti ricevuti alle primarie del Pd.
Il metodo di Pagella politica. Al sondaggio hanno partecipato circa in cinquecento, lettori che spesso contribuiscono al lavoro di Pagella politica, segnalando affermazioni con dati o fatti da verificare, o partecipando alla loro stesa verifica. Il controllo viene svolto attraverso il recupero e la pubblicazione di dossier e documenti ufficiali che smentiscono o confermano, del tutto o in parte, l’affermazione esaminata. Il sistema, dunque, è molto aperto, partecipato e votato alla fattualità. “Perché le bugie – recita il motto del sito, che abbassa l’altezza dei politici più avvezzi alla panzana– hanno le gambe corte”; infatti non vanno lontano. Poi ci sono le bugie che fanno allungare il naso, ma qui ormai, non c’è più la Fata Turchina che chiama i picchi ad accorciarlo.
lmastrantonio@rcs.it
http://criticalmastra.corriere.it/2014/ ... di-lavoro/