Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Inviato: 29/01/2014, 17:45
il Fatto 3.11.12
“M5S e Idv arrivano al 25-30% ”
Opinione comune tra i sondaggisti: “Crescono a ogni errore degli altri
di Carlo Tecce
Renato Mannheimer (Ispo) non è grillino.
È un sondaggista, docente di analisi dell'opinione pubblica, che diffonde le sue rilevazioni a Porta a Porta e sul Corriere della Sera. È lui, proprio Mannheimer, che non fissa limiti: “Dove arriva il Movimento Cinque Stelle? Corre, corre fortissimo. Non può essere fermato, più sbagliano i partiti e più guadagna. Adesso è oltre il 20 per cento, con l'Italia dei Valori andrebbe al 25 almeno e il 30 – più o meno nei paraggi del Pd – non è un'illusione ottica”. Un po' di pessimismo, professore: “Non potrei nemmeno dire, ecco, Beppe Grillo sbaglia con questa dichiarazione, distrugge con questa iniziativa, s'immobilizza con questa investitura: no, non posso dirlo”. E perché? Cos'è che la trattiene? “Una realtà in continuo movimento. L'autolesionismo dei partiti classici, a parte il Pd che regge bene il confronto interno. Gli elettori del Movimento sono giovani, istruiti, seguaci: non andranno via, non presto. La sorpresa, che ormai sorpresa non è, sarà certamente il M5S”.
In tempi non sospetti, ad agosto, Roberto Weber (Swg) ammoniva Pier Luigi Bersani: “Il Pd aspetti a cantare vittoria. La grande incognita è Beppe Grillo”. Weber, come se la passa l'incognita? “Una bellezza. Io calcolo una crescita di 0,75 al mese, e quanti ne mancano al voto? ”. Circa cinque. “Perfetto. Adesso siamo al 23, ci teniamo bassi? ”. Il giusto. “Ottimo. Oggi siamo al 27”. E domani? “Tanto, tantissimo. Il 30 non è un utopia”. E cos'è? “Le conseguenze di un disastro. I partiti che sommano errori a errori”. Pesiamo l'Italia dei Valori e Antonio Di Pietro. “Questo no, non mi interessa”. E perché? “Non aggiunge e non toglie nulla. Il M5S è autonomo. Tutti i flussi spiegano che l'Idv ha già donato abbastanza al Movimento. C'è un residuo di quattro o cinque punti che conserva Di Pietro, ma sono assolutamente marginali per chi va fortissimo e straripa ovunque”.
Nicola Piepoli risponde da Parigi: “Qui s'intercetta il futuro”. Professore, lo può rubare e impiantarlo in Italia? “Ce l'abbiamo il futuro. E lei l'avrà saputo”. Ci stupisca. “Il Movimento Cinque Stelle è un fenomeno incredibile. Io l'ammetto: mi sono sbagliato”. Apprezzata la sincerità, racconti. “Sì, allora. Comincio dal voto siciliano. Un attimo prima, il mio istituto dava il M5S tra il 15 e il 16 per cento”. Ci ha beccato, quasi. “Ma stiamo parlando di Sicilia, non si rende conto? Grillo è andato lì a nuoto. Ha riempito le piazze, ha sfidato i palazzi. Ed è riuscito a sfondare in un'isola difficile, ora lo vedo già superare la boa del 20”. Benedice il matrimonio con Di Pietro? “Perché mi chiede il permesso? ”. Non si preoccupi, un parere basta: “No, non capisce. Volevo dire che Grillo può fare qualsiasi cosa. Può inventarsi alleanze con chiunque, l’importante che non siano uomini e donne che ricordano la Casta. Lei forse l’avrà saputo, ma oltre il M5S c’è tanta nebbia. A Parigi, però, c’è un clima molto piacevole”.
“M5S e Idv arrivano al 25-30% ”
Opinione comune tra i sondaggisti: “Crescono a ogni errore degli altri
di Carlo Tecce
Renato Mannheimer (Ispo) non è grillino.
È un sondaggista, docente di analisi dell'opinione pubblica, che diffonde le sue rilevazioni a Porta a Porta e sul Corriere della Sera. È lui, proprio Mannheimer, che non fissa limiti: “Dove arriva il Movimento Cinque Stelle? Corre, corre fortissimo. Non può essere fermato, più sbagliano i partiti e più guadagna. Adesso è oltre il 20 per cento, con l'Italia dei Valori andrebbe al 25 almeno e il 30 – più o meno nei paraggi del Pd – non è un'illusione ottica”. Un po' di pessimismo, professore: “Non potrei nemmeno dire, ecco, Beppe Grillo sbaglia con questa dichiarazione, distrugge con questa iniziativa, s'immobilizza con questa investitura: no, non posso dirlo”. E perché? Cos'è che la trattiene? “Una realtà in continuo movimento. L'autolesionismo dei partiti classici, a parte il Pd che regge bene il confronto interno. Gli elettori del Movimento sono giovani, istruiti, seguaci: non andranno via, non presto. La sorpresa, che ormai sorpresa non è, sarà certamente il M5S”.
In tempi non sospetti, ad agosto, Roberto Weber (Swg) ammoniva Pier Luigi Bersani: “Il Pd aspetti a cantare vittoria. La grande incognita è Beppe Grillo”. Weber, come se la passa l'incognita? “Una bellezza. Io calcolo una crescita di 0,75 al mese, e quanti ne mancano al voto? ”. Circa cinque. “Perfetto. Adesso siamo al 23, ci teniamo bassi? ”. Il giusto. “Ottimo. Oggi siamo al 27”. E domani? “Tanto, tantissimo. Il 30 non è un utopia”. E cos'è? “Le conseguenze di un disastro. I partiti che sommano errori a errori”. Pesiamo l'Italia dei Valori e Antonio Di Pietro. “Questo no, non mi interessa”. E perché? “Non aggiunge e non toglie nulla. Il M5S è autonomo. Tutti i flussi spiegano che l'Idv ha già donato abbastanza al Movimento. C'è un residuo di quattro o cinque punti che conserva Di Pietro, ma sono assolutamente marginali per chi va fortissimo e straripa ovunque”.
Nicola Piepoli risponde da Parigi: “Qui s'intercetta il futuro”. Professore, lo può rubare e impiantarlo in Italia? “Ce l'abbiamo il futuro. E lei l'avrà saputo”. Ci stupisca. “Il Movimento Cinque Stelle è un fenomeno incredibile. Io l'ammetto: mi sono sbagliato”. Apprezzata la sincerità, racconti. “Sì, allora. Comincio dal voto siciliano. Un attimo prima, il mio istituto dava il M5S tra il 15 e il 16 per cento”. Ci ha beccato, quasi. “Ma stiamo parlando di Sicilia, non si rende conto? Grillo è andato lì a nuoto. Ha riempito le piazze, ha sfidato i palazzi. Ed è riuscito a sfondare in un'isola difficile, ora lo vedo già superare la boa del 20”. Benedice il matrimonio con Di Pietro? “Perché mi chiede il permesso? ”. Non si preoccupi, un parere basta: “No, non capisce. Volevo dire che Grillo può fare qualsiasi cosa. Può inventarsi alleanze con chiunque, l’importante che non siano uomini e donne che ricordano la Casta. Lei forse l’avrà saputo, ma oltre il M5S c’è tanta nebbia. A Parigi, però, c’è un clima molto piacevole”.