SE L'Italia è messa male una parte di colpa ricade sul Vaticano.Che ha interferito per anni in uno stato Laico.
Da "Il Profeta" di Gibran Khalil Gibran
ALLORA uno dei giudici della città si fece avanti e disse: Parlaci del Delitto e della Pena.
Ed egli rispose, dicendo:
É quando il vostro spirito va errando sul vento,
Che voi, soli e incauti, commettete un torto agli altri e quindi a voi stessi.
E per quel torto commesso voi dovete bussare e attendere per qualche tempo inascoltati alla porta dei beati.
Come l'oceano è il vostro sé-divino; Esso rimane per sempre incontaminato. E come l'etere esso eleva soltanto quelli che hanno ali. Proprio come il sole è il vostro sé divino;
Esso non conosce ì passaggi della talpa né cerca le fosse del serpente.
Ma il vostro sé-divino non dimora da solo nel vostro essere. Molto in voi è tuttora uomo, e molto in voi non è ancora uomo, Non altro che un pigmeo informe che cammina addormentato nella nebbia andando alla ricerca del proprio risveglio. E dell'uomo in voi io ora voglio parlare.
Poiché è lui e non il vostro sé divino né il pigmeo nella nebbia che conosce il delitto e la pena del delitto.
Spesse volte io vi ho sentito parlare di uno che commette un torto come se egli fosse non uno di voi, ma un estraneo a voi e un intruso nel vostro mondo.
Ma io dico che proprio come il santo e il giusto non può innalzarsi oltre quanto dì più alto è in ciascuno di voi,
Così il malvagio e il debole non può cadere più in basso di quanto è più basso anche in voi.
E come una singola foglia non diventa gialla se non con la tacita consapevolezza dell'intero albero,
Così il malfattore non può far torto senza la volontà nascosta dì tutti voi.
Come una processione voi camminate insieme verso il vostro sé-divino.
Voi siete la via e i viandanti e quando uno di voi cade in basso egli cade per quelli dietro di lui, un avvertimento contro la pietra d'inciampo.
Sì, ed egli cade per quelli avanti a lui, i quali, benché più veloci e più sicuri di piede, tuttavia non rimossero la pietra d'inciampo. E questo anche, benché la parola stia pesante sopra i vostri cuori:
L'assassinato non è irresponsabile per il suo assassinio.
E il derubato non è senza colpa nell'essere derubato. L'onesto non è innocente degli atti del malvagio,
E quello dalle mani pulite non è immacolato nelle azioni del furfante.
Sì, il colpevole è spesse volte la vittima del danneggiato.
E ancora più spesso il condannato è colui che porta il carico per quello senza colpa e senza biasimo.
Voi non potete separare il giusto dall'ingiusto e il buono dal malvagio;
Poiché essi stanno insieme davanti al volto del sole proprio come il filo nero e il filo bianco sono intessuti insieme.
E quando il filo nero si spezza, il tessitore deve esaminare tutta la tela, e deve controllare anche il telaio.
Se qualcuno di voi volesse portare in giudizio una moglie infedele, fate in modo che egli valuti anche il peso del cuore del marito di lei sulla bilancia, e ne effettui la stima dell'anima con misurazioni.
E fate in modo che colui che vorrebbe frustare chi ha recato offesa rivolga lo sguardo allo spirito dell'offeso.
E se qualcuno di voi volesse punire nel nome dell'onestà e impone l'accetta sull'albero cattivo, fate in modo che egli si occupi delle sue radici;
E in verità egli troverà le radici del bene e del male, le feconde e le infeconde, tutte intricate insieme nel cuore silenzioso della terra.
E voi giudici che vorreste essere giusti,
Quale giudizio pronunciate su colui che sebbene onesto nella carne è tuttavia un ladro nello spirito?
Quale punizione applicate a colui che uccide nella carne eppure è lui stesso ucciso nello spirito?
E come perseguite colui che nell'azione è un imbroglione e un vessatore,
Il quale tuttavia è anche leso e oltraggiato?
E come punirete quelli il cui rimorso è già più grande dei loro misfatti?
Il rimorso non è forse la giustizia che è amministrata da quella vera e propria legge che voi vorreste servire?
Tuttavia voi non potete imporre il rimorso sull'innocente né sollevarlo dal cuore del colpevole.
Non chiamato esso giungerà nella notte, affinché gli uomini possano svegliarsi e guardare a fondo su se stessi.
E voi che vorreste comprendere la giustizia, come lo potrete se non riguarderete tutti i fatti nella pienezza della luce?
Solo allora voi saprete che quello che sta ritto e quello che è caduto non sono che uno stesso uomo situato nel lusco e brusco tra la notte del suo sé-pigmeo e il giorno del suo sé-divino.
E che la pietra d'angolo del tempio non è più alta della pietra più bassa nelle sue fondamenta.
http://www.ilprofeta.info/rivelazione.asp?id=136