Masturbazioni mentali
Oramai abbiamo ampiamente superato il Bagaglino. Il Tg3 delle 19,00, dopo le notizie apparse su tutti i quotidiani nelle ultime 48 ore, ci racconta di un governo “””impegnatissimo””” (hanno tutti il mal di testa) a studiare dove fare tagli per recuperare 4 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva di 2 punti.
Un’imbecillità di questo livello non la si vedeva da tempo, ….altro che Grillo. Se procediamo in questo modo la Grecia è dietro l’angolo.
Si stanno salvando a vicenda il Professor Monti e l’ammucchiata. Prima Monti ha salvato l’ammucchiata dal default a breve, adesso si salvano reciprocamente.
E’ gravissimo quanto sta facendo il governo dei Professori.
Hanno sbagliato la manovra economica sino dall’inizio, ed è il presidente della Corte dei Conti Giampaolino in audizione alla Camera il 23 aprile 2012 a farlo presente.
CRISI
Corte dei Conti: "Troppe tasse in Def"
Bankitalia: "Aumenti siano temporanei"
Il presidente Luigi Giampaolino, in audizione alla Camera: "La pressione fiscale salirà salirà dal 42,5 per cento del 2011 al oltre il 45 per cento per l'intero triennio successivo"
"Prendendo a riferimento il 2013 si può calcolare - dice il presidente Luigi Giampaolino - che l'effetto recessivo indotto................dissolverebbe.................circa la metà dei 75 miliardi di correzione netta attribuiti alla manovra di riequilibrio".
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -33816721/
Questo è un fatto gravissimo che un economista presidente della Bocconi abbia sbagliato i conti in concorso con il suo predecessore Tre-Monti.
56 miliardi di tasse della manovra Tre-Monti (27 di tagli) dato comunicato dalla Ragioneria dello Stato, che vanno ad aggiungersi ai 30 miliardi della manovra (di un solo) Monti.
E su questo punto nessuno fa una piega, né il Professore, né l’ammucchiata dei falliti a gogò.
La bella Passera non ha ancora varato il provvedimento sulle frequenze dopo 5 mesi. Un fulmine di guerra.
Quel provvedimento, dopo aver preso atto che le casse erano vuote (denuncia di Catricalà a Ballarò), doveva essere emanato immediatamente, nella prima settimana d’insediamento ad occhi chiusi, senza se e senza ma. A quest’ora non starebbero a masturbarsi il cervello per recuperare i 4 miliardi.
Ma non è neppure questo il punto. Rimane il fatto che Mario Monti non è un uomo di parola e non intende affatto salvare l’Italia ma le caste.
Se così non fosse, da economista, e da uomo di parola avrebbe dovuto varare subito la patrimoniale.
Spero che Maurizio Mucchetti, giornalista economico del Corriere della Sera, non mi denunci se avanzo l’ipotesi che abbia detto delle emerite cazzate quando su La7 ha dichiarato che dalla patrimoniale si potevano portare in cassa dai 200 ai 300 miliardi.
O la cazzata l’ha detta Mucchetti (ma non credo) oppure la sta dicendo Monti sostenendo la difficoltà di realizzazione, suffragato dall’ammucchiata guidata da Pierazzurro.
In questo caso è semplice, basta che entrambi dimostrino i loro dati e non si comportino come Berlusconi e Tre-Monti.
Per il momento, l’unico dato attendibile che abbiamo in materia è quello del veto iniziale del cavalier Burlesque. Sembrebbe, vista l’insistenza di Casini Royale, che ancora oggi quel veto sia valido e quindi, visto che si ha a che fare con un Italia di merli pirla, si raccontano emerite baggianate, tanto sanno che gli italioti si bevono tutto.
Il Professore si è dimenticato che in certi casi occorrono le dimostrazioni? Le sue parole per il momento non convincono. Ci dia una dimostrazione scritta delle difficoltà di realizzazione della patrimoniale.
Come mai era certo di attuarla solo un mese prima, come dichiarato dalla Gruber, eppoi quando il cavalier Burlesque si messo di traverso minacciando di far saltare il governo, improvvisamente il Professor Monti non era più sicuro di se stesso?