Come se ne viene fuori ?
Re: Come se ne viene fuori ?
"Una spiccata attività di delinquere"... riferito a Sallusti, non mi sembra proprio campato in aria.
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Re: Come se ne viene fuori ?
mariok ha scritto:"Una spiccata attività di delinquere"... riferito a Sallusti, non mi sembra proprio campato in aria.
Infatti...........
Re: Come se ne viene fuori ?
Ballarò. Stefano Fassina ha spiegato che per l'istituzione di una patrimoniale, occorrerà che a livello di Ue si costringa i "paradisi fiscali" a stipulare un accordo per l'individuazione e la conseguente tassazione dei capitali depositati in quei paesi.
Non ha ovviamente detto se ha un'idea sulle probabilità e sui tempi necessari perché ciò accada.
Non ha ovviamente detto se ha un'idea sulle probabilità e sui tempi necessari perché ciò accada.
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Re: Come se ne viene fuori ?
mariok ha scritto:Ballarò. Stefano Fassina ha spiegato che per l'istituzione di una patrimoniale, occorrerà che a livello di Ue si costringa i "paradisi fiscali" a stipulare un accordo per l'individuazione e la conseguente tassazione dei capitali depositati in quei paesi.
Non ha ovviamente detto se ha un'idea sulle probabilità e sui tempi necessari perché ciò accada.
Dal Sabatini-Colletti, definizione di Tecnico:
1 (f. -ca) Chi è esperto e specializzato in un determinato settore; chi ha una particolare competenza in un campo: sentire il parere di un t.; si contrappone spesso a teorico o a politico, con valore tanto negativo che positivo: lui è più che altro un t.; un governo di t.
Stefano Fassina, di base dovrebbe essere questo, un tecnico dell’economia, in questo caso prestato alla politica, visto che è stato scelto come responsabile economico del Partito dei defunti.
Come un’adolescente pudica che affronta per le prime volte discorsi sessuali nel mondo degli adulti, con voce bassa, sommessa e contenuta, Peppone Bersande nell’era Full Monty, ha osato più volte pronunciare: <<Bisogna fare la patrimoniale>>.
Ma lo diceva con tono così basso e poco convincente per non disturbare chi è stato tanto così tanto bravo a ridarci credibilità nel mondo, perché in materia di patrimoniale la pensa diversamente.
Come l’ha sempre pensata diversamente il suo attuale compagno di merende il caimano-banana ex duce del berlusconismo, che ha posto da subito il niet sulla patrimoniale minacciando il ritiro del sostegno al governo, mentre l’altro compagno di merende, monsignor Casini, evita di affrontare l’argomento per non trovarsi le valigie fuori dalla porta quando rientra a casa la sera.
Il caimano-banana, in quei giorni in cui era stato detronizzato, era fortemente convinto che quella vicenda fosse solo temporanea e che grazie al suo genio militare, quel posto se lo sarebbe ripreso prima o poi, era solo una questione di tempo. Era risorto dall’oltretomba altre volte, poteva farlo ancora. Aveva quindi bisogno di un motivo più che sufficiente perchè i suoi amici sostenitori squali continuassero a sorreggerlo in cambio dell’opzione del divieto di toccare i loro patrimoni.
Ma anche lo stesso Monty, incurante di aver fatto la prima figura del Pinocchio nella sua nuova veste di politico (la definizione di tecnico è stata abusata ed è inappropriata), non è mai stato favorevole alla patrimoniale perché anche lui è legato ad un potente gruppo di bucanieri, non dello stesso giro del caimano-banana, certamente più raffinati e più colti,….ma sempre bucanieri, che pretende che dai loro forzieri non escano soldi per il condominio Italia.
Quest’uscita di Fassina è una via di mezzo tra il pensiero degli amici di Full Monty e del caimano-banana, e di quello della pudica Alice che guida il partito dei defunti.
Vorrebbe si applicare la patrimoniale ma ci inserisce un elemento, la Ue, e i paradisi fiscali, in modo tale che la sua realizzazione non avvenga mai, o come si dice in gergo, “a babbo morto”. E qui prima che “babbo capitalismo” tiri le cuoia hai voglia,….. campa cavallo…..
E’ un po’ come per il Sol dell’avvenire………….
Perché insisto con :
Il Paese allo sbando – 92
Diario di un disastro annunciato – 23 ottobre 2012 – 3
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 28
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 14
Perché in quel partito non c’è più speranza, neppure tra i giovani.
Certe affermazione sono fatte merla merlorum. Finché ci sono merli c’è speranza.
Se viene da queste parti con quelle proposte, il giovane Fassina che passa per sinistro in un partito di destri, gli fanno fare il ritorno Milano-Roma a piedi di corsa in 2 ore e 30 minuti, mentre “Italo”, il supertreno di Luchino ciuff ciuff, fa lo stesso percorso in 2 ore e 45 minuti (quando funziona).
Vabbè che è un pischello,…..ma allora si guardi Totò per capire come funziona il mondo:
Toto' - da 'Guardie e ladri' - La fine dell'inseguimento
http://www.youtube.com/watch?v=LMG9O3w4M58
<<Vieni qua !!>> la guardia Fabrizi.
<<A chi???>> risponde il ladro Totò
Non bisogna mai dimenticare l’affermazione di Travaglio, perché è una pietra miliare:
<<I ricchi in Italia e i ladri, che spesso sono la stessa cosa, non vogliono essere tassati>>
Ma questo vale anche per la Ue dove in questo momento è dominata dalla destra. Figuriamoci poi i Paesi dei paradisi fiscali che hanno trovato l’Eldorado e arriva Fassina a dirgli: <<Basta, …..la festa è finita……….>>.
Fassina,… <<A chi???>>.
Re: Come se ne viene fuori ?
Altra prova che la cura Merkel-Monti non funziona.
I DATI RESI NOTI DA EUROSTAT
Debito pubblico, ancora un record
Nel secondo trimestre del 2012 è schizzato al 126,1% del Pil
Ancora un record per il debito pubblico italiano. Secondo quanto reso noto dall'Eurostat, nel secondo trimestre del 2012 il dato è schizzato al 126,1% del Pil. Nel primo trimestre aveva già raggiunto il picco di 123,7%, il più alto dal '95 quando era al 120,9%. L'Italia si conferma seconda solo alla Grecia, il cui debito è ora al 150,3%.
DINAMICA NEGATIVA DELLA CRESCITA- In termini assoluti, il debito italiano nel secondo trimestre dell'anno in corso è stato di 1.982.239 milioni di euro, contro i 1.954.490 del trimestre precedente e i 1.910.024 del secondo trimestre 2011. Il debito italiano è cresciuto di 2,3 punti percentuali di Pil rispetto ai tre mesi precedenti e di 4,4 rispetto al secondo trimestre 2011, quando era al 121,7%. L'Italia ha però prestato ai Paesi dell'Eurozona in difficoltà (Grecia, Portogallo e Irlanda) l'equivalente dell'1,9% del Pil. Il rapporto debito-Pil, ricorda Eurostat, è calcolato sulla base della somma del Pil degli ultimi quattro trimestri. Sul dato del secondo trimestre 2012 pesa quindi anche la dinamica negativa della crescita.
GLI ALTRI PAESI - La crescita del rapporto debito/pil riguarda tutti i Paesi sotto programma di assistenza finanziaria dell'Eurozona. La Grecia ha visto risalire il suo debito al 150,3%. Balzo in avanti anche per il debito portoghese, passato dal 112% al 117,5%, e quello irlandese, cresciuto dal 108,5% al 111,5%. Anche il rapporto debito/Pil della Spagna è in netto aumento: dal 72,9 dei primi tre mesi del 2012 al 76% di fine giugno. I cinque debiti più alti, che hanno oltrepassato la soglia psicologica del 100% del rapporto con il Pil, sono quindi la Grecia (150,3%), l'Italia (126,1%), il Portogallo (117,5%), l'Irlanda (111,5%) e il Belgio (102,5%). I meno indebitati sono invece l'Estonia (7,3%), la Bulgaria (16,5%) e il Lussemburgo (20,9%). In totale, nel secondo trimestre sono stati registrati aumenti del rapporto debito/pil in 20 stati membri e cali in appena sei. Uno (il Lussemburgo) è invece rimasto stabile. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Grecia (+13,4%), Cipro (+8,3%, salito all'83,3%), e Portogallo (+5,6%), mentre i cali più marcati sono avvenuti in Lituania (-2,3%), Lettonia e Ungheria (entrambe -1,3%). Rispetto invece al secondo trimestre del 2011, 23 sono i paesi che han visto salire il loro rapporto debito/pil, e solo quattro lo han visto scendere. Gli aumenti maggiori sono stati per Cipro (+16,5%), Portogallo (+10,8%), Irlanda (+10%) e Spagna (+9,3%), mentre i cali più significativi sono avvenuti in Grecia (-8,5%) e Lettonia (-1,5%).
Redazione online
24 ottobre 2012 | 11:51
http://www.corriere.it/economia/12_otto ... f212.shtml
I DATI RESI NOTI DA EUROSTAT
Debito pubblico, ancora un record
Nel secondo trimestre del 2012 è schizzato al 126,1% del Pil
Ancora un record per il debito pubblico italiano. Secondo quanto reso noto dall'Eurostat, nel secondo trimestre del 2012 il dato è schizzato al 126,1% del Pil. Nel primo trimestre aveva già raggiunto il picco di 123,7%, il più alto dal '95 quando era al 120,9%. L'Italia si conferma seconda solo alla Grecia, il cui debito è ora al 150,3%.
DINAMICA NEGATIVA DELLA CRESCITA- In termini assoluti, il debito italiano nel secondo trimestre dell'anno in corso è stato di 1.982.239 milioni di euro, contro i 1.954.490 del trimestre precedente e i 1.910.024 del secondo trimestre 2011. Il debito italiano è cresciuto di 2,3 punti percentuali di Pil rispetto ai tre mesi precedenti e di 4,4 rispetto al secondo trimestre 2011, quando era al 121,7%. L'Italia ha però prestato ai Paesi dell'Eurozona in difficoltà (Grecia, Portogallo e Irlanda) l'equivalente dell'1,9% del Pil. Il rapporto debito-Pil, ricorda Eurostat, è calcolato sulla base della somma del Pil degli ultimi quattro trimestri. Sul dato del secondo trimestre 2012 pesa quindi anche la dinamica negativa della crescita.
GLI ALTRI PAESI - La crescita del rapporto debito/pil riguarda tutti i Paesi sotto programma di assistenza finanziaria dell'Eurozona. La Grecia ha visto risalire il suo debito al 150,3%. Balzo in avanti anche per il debito portoghese, passato dal 112% al 117,5%, e quello irlandese, cresciuto dal 108,5% al 111,5%. Anche il rapporto debito/Pil della Spagna è in netto aumento: dal 72,9 dei primi tre mesi del 2012 al 76% di fine giugno. I cinque debiti più alti, che hanno oltrepassato la soglia psicologica del 100% del rapporto con il Pil, sono quindi la Grecia (150,3%), l'Italia (126,1%), il Portogallo (117,5%), l'Irlanda (111,5%) e il Belgio (102,5%). I meno indebitati sono invece l'Estonia (7,3%), la Bulgaria (16,5%) e il Lussemburgo (20,9%). In totale, nel secondo trimestre sono stati registrati aumenti del rapporto debito/pil in 20 stati membri e cali in appena sei. Uno (il Lussemburgo) è invece rimasto stabile. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Grecia (+13,4%), Cipro (+8,3%, salito all'83,3%), e Portogallo (+5,6%), mentre i cali più marcati sono avvenuti in Lituania (-2,3%), Lettonia e Ungheria (entrambe -1,3%). Rispetto invece al secondo trimestre del 2011, 23 sono i paesi che han visto salire il loro rapporto debito/pil, e solo quattro lo han visto scendere. Gli aumenti maggiori sono stati per Cipro (+16,5%), Portogallo (+10,8%), Irlanda (+10%) e Spagna (+9,3%), mentre i cali più significativi sono avvenuti in Grecia (-8,5%) e Lettonia (-1,5%).
Redazione online
24 ottobre 2012 | 11:51
http://www.corriere.it/economia/12_otto ... f212.shtml
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 93
Diario di un disastro annunciato – 24 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 29
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 15
Rombo di tuono
Da altro 3D, da un post di Amà,
Che cosa si aspetta a breve?
«Ah, a me ormai viene in mente anche la torre di Babele...».
Cioè?
«Sento arrivare il grande crollo. Non c'è solo Formigoni.
Bisognerebbe chiederlo direttamente all’ottantaseienne premio Nobel se il crollo che sente arrivare è circoscritto alla terra del Celeste o riguarda l’intero Bel Paese.
“La Fiera delle cazzate” ascoltata a livello nazionale nelle ultime 48 ore mi indurrebbe a dire qualcosa di peggio,….di molto peggio.
La passerella di vari personaggi a Otto e mezzo, Agorà,Omnibus, Ballarò, è stata orrenda. Litigano, scherzano, ridono, pontificano, accusano gli avversari, fanno salaci battute, si giustificano arrampicandosi sugli specchi, girano intorno ai problemi come in una gara mondiale di slalom, con la complicità dei conduttori, Gruber, vari mezzibusti della 7, Floris, Vianello, che non sono in grado di andare oltre il muro di gomma e si limitano alla melassa che politici, economisti, giornalisti producono nei loro contenitori, suppongo dietro compenso.
Un’incubo che dura da 48 ore e ho ragione di credere che non sia finito.
Neppure aprendo il cartaceo de IFQ, cambia la musica. Anzi,….peggiora.
In prima pagina campeggia:
TANGENTI FINMECCANICA
LE TELEFONATE DI BERLUSCONI
Il Fatto sta conficcando le ultime “banderillas” sul toro di Hardcore che in ginocchio con le zampe anteriori sta cercando di riprendere fiato dopo i colpi andati a segno negli ultimi tempi.
In seconda pagina Marco Lillo si occupa di:
MAZZETTE & ARMI, ALTRI GUAI
PER GLI AFFARI DI FINMECCANICA
Scrive Lillo,
“…………ieri è arrivata un’altra ondata di perquisizioni, avvisi di garanzia, l’arresto di Pozzessere che radono al suolo la credibilità del nostro Paese.
Sarà davvero difficile per l’Italia vendere un radar, un elicottero, una nave militare a un paese straniero d’ora in poi……………..”
A parte che sull’ultima considerazione occorre un approfondimento del tutto separato, la prima cosa che viene in mente è la musica che sta suonando la nutrita schiera di tromboni, tromboncini, oboe e clarinetti, saxsofon, del mondo politico italiano con tanto di giornalisti inginocchiati al seguito appartenenti all’Orchestra sinfonica italiana, circa la recuperata credibilità tricolore con il dopo Monty.
Se qualcuno pensa che nella Germania del Kaiser Merkel, non sanno come stanno le cose da noi allora è fesso.
Sul perché non intendono sovvenzionare il Bel Paese corrisponde ad una realtà ben precisa. Non comprendono perché devono chiedere sacrifici al popolo tedesco mentre gli sciagurati spendaccioni “Spaghetten & Mandolinen” continuano a divertirsi e a spassarsela beatamente.
Ancora nelle ultime 48 ore governo e parlamentari complici, raccontano del disastro evitato dal governo Monty.
Però quello che è accaduto in questi undici mesi ( non per sua responsabilità) dice molto chiaramente in modo netto che S.M. King George, ha sbagliato intervento e ha sbagliato persona nel dare l’incarico al presidente della Bocconi.
Doveva dare l’incarico al comandante dell’Arma dei Carabinieri con il compito di arrestarli tutti.
In questo modo, in questi undici mesi, sarebbero rientrati nelle casse dello Stato come minimo 200 miliardi di euro solo senza fare manovre e manovrine del caXXo di Monty & Co, che non sa più dove sbattere la testa per togliere gli ultimi lembi di pelle agli italiani che non fanno parte delle varie consorterie bucaniere che stanno depredando l’Italia.
Naturalmente nelle intercettazioni non poteva mancare l’interessamento del caimano-banana, capo della consorteria bucaniera dei “berluscones” nella trattativa per la fornitura all’aeronautica indonesiana.
E’ per via che la tecnologia telefonica non consente segretezza, che il migliore, l’Untissimo, pretende una legge sulle intercettazioni.
Monty ha acconsentito di sobbarcarsi l’ingrato compito di scuoiare gli italiani e salvare le consorterie bucaniere contravvenendo alla più antica regola dell’economia che ci arriva dalla notte dei tempi, da più di 6.000 anni fa. Avrebbe fatto bene almeno richiedere a S.M. King George di essere perlomeno affiancato dal comandante dell’Arma dei Carabinieri. Ma poi cosa avrebbero detto i suoi amici????
Diario di un disastro annunciato – 24 ottobre 2012 – 1
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 29
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 15
Rombo di tuono
Da altro 3D, da un post di Amà,
Che cosa si aspetta a breve?
«Ah, a me ormai viene in mente anche la torre di Babele...».
Cioè?
«Sento arrivare il grande crollo. Non c'è solo Formigoni.
Bisognerebbe chiederlo direttamente all’ottantaseienne premio Nobel se il crollo che sente arrivare è circoscritto alla terra del Celeste o riguarda l’intero Bel Paese.
“La Fiera delle cazzate” ascoltata a livello nazionale nelle ultime 48 ore mi indurrebbe a dire qualcosa di peggio,….di molto peggio.
La passerella di vari personaggi a Otto e mezzo, Agorà,Omnibus, Ballarò, è stata orrenda. Litigano, scherzano, ridono, pontificano, accusano gli avversari, fanno salaci battute, si giustificano arrampicandosi sugli specchi, girano intorno ai problemi come in una gara mondiale di slalom, con la complicità dei conduttori, Gruber, vari mezzibusti della 7, Floris, Vianello, che non sono in grado di andare oltre il muro di gomma e si limitano alla melassa che politici, economisti, giornalisti producono nei loro contenitori, suppongo dietro compenso.
Un’incubo che dura da 48 ore e ho ragione di credere che non sia finito.
Neppure aprendo il cartaceo de IFQ, cambia la musica. Anzi,….peggiora.
In prima pagina campeggia:
TANGENTI FINMECCANICA
LE TELEFONATE DI BERLUSCONI
Il Fatto sta conficcando le ultime “banderillas” sul toro di Hardcore che in ginocchio con le zampe anteriori sta cercando di riprendere fiato dopo i colpi andati a segno negli ultimi tempi.
In seconda pagina Marco Lillo si occupa di:
MAZZETTE & ARMI, ALTRI GUAI
PER GLI AFFARI DI FINMECCANICA
Scrive Lillo,
“…………ieri è arrivata un’altra ondata di perquisizioni, avvisi di garanzia, l’arresto di Pozzessere che radono al suolo la credibilità del nostro Paese.
Sarà davvero difficile per l’Italia vendere un radar, un elicottero, una nave militare a un paese straniero d’ora in poi……………..”
A parte che sull’ultima considerazione occorre un approfondimento del tutto separato, la prima cosa che viene in mente è la musica che sta suonando la nutrita schiera di tromboni, tromboncini, oboe e clarinetti, saxsofon, del mondo politico italiano con tanto di giornalisti inginocchiati al seguito appartenenti all’Orchestra sinfonica italiana, circa la recuperata credibilità tricolore con il dopo Monty.
Se qualcuno pensa che nella Germania del Kaiser Merkel, non sanno come stanno le cose da noi allora è fesso.
Sul perché non intendono sovvenzionare il Bel Paese corrisponde ad una realtà ben precisa. Non comprendono perché devono chiedere sacrifici al popolo tedesco mentre gli sciagurati spendaccioni “Spaghetten & Mandolinen” continuano a divertirsi e a spassarsela beatamente.
Ancora nelle ultime 48 ore governo e parlamentari complici, raccontano del disastro evitato dal governo Monty.
Però quello che è accaduto in questi undici mesi ( non per sua responsabilità) dice molto chiaramente in modo netto che S.M. King George, ha sbagliato intervento e ha sbagliato persona nel dare l’incarico al presidente della Bocconi.
Doveva dare l’incarico al comandante dell’Arma dei Carabinieri con il compito di arrestarli tutti.
In questo modo, in questi undici mesi, sarebbero rientrati nelle casse dello Stato come minimo 200 miliardi di euro solo senza fare manovre e manovrine del caXXo di Monty & Co, che non sa più dove sbattere la testa per togliere gli ultimi lembi di pelle agli italiani che non fanno parte delle varie consorterie bucaniere che stanno depredando l’Italia.
Naturalmente nelle intercettazioni non poteva mancare l’interessamento del caimano-banana, capo della consorteria bucaniera dei “berluscones” nella trattativa per la fornitura all’aeronautica indonesiana.
E’ per via che la tecnologia telefonica non consente segretezza, che il migliore, l’Untissimo, pretende una legge sulle intercettazioni.
Monty ha acconsentito di sobbarcarsi l’ingrato compito di scuoiare gli italiani e salvare le consorterie bucaniere contravvenendo alla più antica regola dell’economia che ci arriva dalla notte dei tempi, da più di 6.000 anni fa. Avrebbe fatto bene almeno richiedere a S.M. King George di essere perlomeno affiancato dal comandante dell’Arma dei Carabinieri. Ma poi cosa avrebbero detto i suoi amici????
Re: Come se ne viene fuori ?
il che è pure vero ma mancando di equità l'intero operato viene screditato.Ancora nelle ultime 48 ore governo e parlamentari complici, raccontano del disastro evitato dal governo Monty.
secondo me va fatta una distinzione fra i bucaneros che si spingono sempre oltre il limite della legalità e coloro che appartengono ad un mondo di benestanti , privilegiati , bocconiani ( definiteli come vi pare) che con quel mondo non vogliono avere niente a che fare.
I primi rubano platealmente sperando che nessuno se ne accorga e contando sulla complicità del contesto, parimenti corrotto. i secondi utilizzano le leggi che ci sono , che consentono molte cose "storte" ma si mantengono nella legalità .
Starebbe alla Politica definire meglio i margini del "paletto" che divide ciò che è legale ( ma deleterio per i Paese) da ciò che non lo è.
per le banche il paletto è da definire a livello europeo, per molte altre cose si può partire dal basso, come forse i vari "movimenti" stanno facendo capire.
...
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Re: Come se ne viene fuori ?
Amadeus ha scritto:il che è pure vero ma mancando di equità l'intero operato viene screditato.Ancora nelle ultime 48 ore governo e parlamentari complici, raccontano del disastro evitato dal governo Monty.
secondo me va fatta una distinzione fra i bucaneros che si spingono sempre oltre il limite della legalità e coloro che appartengono ad un mondo di benestanti , privilegiati , bocconiani ( definiteli come vi pare) che con quel mondo non vogliono avere niente a che fare.
I primi rubano platealmente sperando che nessuno se ne accorga e contando sulla complicità del contesto, parimenti corrotto. i secondi utilizzano le leggi che ci sono , che consentono molte cose "storte" ma si mantengono nella legalità .
Starebbe alla Politica definire meglio i margini del "paletto" che divide ciò che è legale ( ma deleterio per i Paese) da ciò che non lo è.
per le banche il paletto è da definire a livello europeo, per molte altre cose si può partire dal basso, come forse i vari "movimenti" stanno facendo capire.
...
Sono curioso come una scimmia per conoscere la verità sul vero motivo per cui il Berluscone è caduto dal seggiolone il 12 novembre 2011.
Da queste parti circolano due scuole di pensiero, entrambi attendibili, da qui la difficoltà a sapere.
A meno che mi sia sfuggita, la stampa non ha mai pubblicato nulla di preciso e definitivo e di conseguenza neppure la rete mi viene in aiuto.
Ho digitato su Google:
“perché è caduto l'ultimo governo berlusconi news”
Dove “news” l’ha aggiunto in automatico l’elenco di Google.
Ma ha dato scarsi risultati.
L’unica nota decente è questa:
Che cosa pensa delle modalità che hanno portato alla caduta del governo Berlusconi, e alla nomina di Mario Monti come premier?
"Di Berlusconi si può dire quello che si vuole, ma quel cambiamento è stato non democratico. E non è stato il primo attuato in quel modo. Lo stesso è accaduto in Portogallo, in Slovacchia e in Grecia: e sempre a causa dei mercati finanziari, o dell'elite finanziaria. Penso che la democrazia sia in pericolo, anche se si può discutere molto sull'aiuto dato da Berlusconi alla democrazia... Ora abbiamo tecnocrati in Italia, in Grecia e alla Banca Centrale Europea. Esattamente quello che desiderava l'elite finanziaria. Questa non è una cosa buona per le persone".
http://www.gqitalia.it/viral-news/artic ... refresh_ce
**
Le due scuole di pensiero indigene sono:
1) Il Berlusca è caduto perché la Merkel, Sarkozy e Obama hanno fatto pressione su Napolità.
Il caimano era un pericolo per l’Europa e per l’America.
2) Confalonieri, i figli, Letta zio hanno premuto sul caimano-banana per i titoli Mediaset in borsa in quei giorni andavano a picco.
Catricaqua ed altri hanno raccontato, per indorare la pillola, che quando sono arrivati loro, “i magnifici Professores”, non c’erano più soldi in cassa e si rischiava di non pagare stipendi e pensioni.
L’ennesima dichiarazione ad merlam, ad minchiam, ad pirlam, per i soliti cojotes tricolori, tutti con il vestitino a quadrettini bianco e azzurro dell’Asilo Mariuccia.
Il governo Monti diventa operativo il 18 di novembre 2011, e se la situazione era così grave non c’era il tempo materiale per porre rimedio, a meno di voler insistere nel far credere ad merlam che MM è in grado di moltiplicare i pani e i pesci, camminare sull’acqua, ridare la vista ai ciechi, resuscitare i morti.
Ma ammettendo per assurdo che fosse anche così, la storia dell’impresa italiana è copiosa di casi in cui gli stipendi vengono pagati con mesi di ritardo. Tardare anche nel pubblico non veniva giù il mondo, a meno che i lavorato del privato siano considerati lavoratori di categoria “Z”.
Tanto e vero, che per farsi propaganda non esitano a raccontare palle, perchè per gli esodati se ne sbattono altamente le palle, non sono così preoccupati come per il mancato pagamento di stipendi e pensioni di allora.
Comunque sia, né la prima né la seconda motivazione che circola da queste parti, è in relazione con l’annunciato disastro.
Che la situazione fosse grave è un fatto notorio da mesi prima, ma la propaganda ad minchiam è un’altra cosa.
Naturalmente i democrat si sono impossessati del caso come risulta dalla loro propaganda. E’ una loro vittoria.
http://www.deputatipd.it/PDF/Pubblicazi ... 012Web.pdf
Come lo è la Breccia di Porta Pia, la caduta del Muro di Berlino, la caduta di Gheddafi, la fine della seconda guerra mondiale.
Qual è la verità????
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Paese allo sbando – 94
Diario di un disastro annunciato – 24 ottobre 2012 – 2
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 30
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 16
Quando scendono in campo cannoniere
Non bisogna essere un Bismarck né un Nostradamus, per prevedere cosa sarebbe successo in casa Piddì.
Dalla politica dei sorrisi e del “Io di Bersani mi fido” siamo passati alla cannoniere che non sparano bon bon.
Primarie, Renzi ricorre al Garante della Privacy contro il regolamento
Nel ricorso si chiede all'autorità di "valutare la legittimità del testo" e "indicare quali correttivi" siano possibili per renderlo "rispettoso della legge". Ma il Pd risponde: "Tutto a norma di legge". E Bersani: "Regole approvate all'unanimità, è il garante a farle rispettare"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... to/391138/
Questa è un’autentica guerra per il potere di cui potremmo avere a breve macerie.
La situazione italiana si sta avvitando su se stessa.
L’ingordo
Armi e Finmeccanica, "Scajola voleva
la più grande tangente della storia"
Finmeccanica, la tangente per la maxi-commessa (saltata) e il ruolo di Berlusconi
Tra i protagonisti dell'inchiesta entra anche un altro personaggio Pdl. E' il senatore Esteban Caselli, originario dell’Argentina ed eletto nella circoscrizione estero, introdotto all’allora direttore commerciale della holding della Difesa, Paolo Pozzessere proprio dal Cavaliere. Il politico voleva, come altri, soldi da Finmeccanica. Il ruolo di Scajola e Nicolucci in una commessa da 5 miliardi (mai andata in porto) e una provvigione dell'11%
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
Commenti (264)
Negli ultimi giorni di Pompei, i provoloni dell’ex Pdl trovano un nuovo modo di farsi del male
Diffamazione, emendamento Pdl vieta di parlare male della Casta
Dal senatore Malan una norma per inasprire le sanzioni per chi offenda "corpo politico, giudiziario o amministrativo" con attribuzioni di "spese folli, inefficienze non sussistenti o paragoni falsi"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
Commenti (427)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ta/392017/
***
Stamani, mi era stato preannunciato che nei prossimi due mesi potrebbero uscire le magagne del Pd in Finmeccanica.
Nel pomeriggio è uscita questa tegola.
Indagata per truffa la segretaria di Bersani
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
Commenti (274)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ni/392065/
Diario di un disastro annunciato – 24 ottobre 2012 – 2
Perché il patatrak è inevitabile - Verso la Repubblica di Weimar – 30
La balcanizzazione del Bel Paese è cominciata - 16
Quando scendono in campo cannoniere
Non bisogna essere un Bismarck né un Nostradamus, per prevedere cosa sarebbe successo in casa Piddì.
Dalla politica dei sorrisi e del “Io di Bersani mi fido” siamo passati alla cannoniere che non sparano bon bon.
Primarie, Renzi ricorre al Garante della Privacy contro il regolamento
Nel ricorso si chiede all'autorità di "valutare la legittimità del testo" e "indicare quali correttivi" siano possibili per renderlo "rispettoso della legge". Ma il Pd risponde: "Tutto a norma di legge". E Bersani: "Regole approvate all'unanimità, è il garante a farle rispettare"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... to/391138/
Questa è un’autentica guerra per il potere di cui potremmo avere a breve macerie.
La situazione italiana si sta avvitando su se stessa.
L’ingordo
Armi e Finmeccanica, "Scajola voleva
la più grande tangente della storia"
Finmeccanica, la tangente per la maxi-commessa (saltata) e il ruolo di Berlusconi
Tra i protagonisti dell'inchiesta entra anche un altro personaggio Pdl. E' il senatore Esteban Caselli, originario dell’Argentina ed eletto nella circoscrizione estero, introdotto all’allora direttore commerciale della holding della Difesa, Paolo Pozzessere proprio dal Cavaliere. Il politico voleva, come altri, soldi da Finmeccanica. Il ruolo di Scajola e Nicolucci in una commessa da 5 miliardi (mai andata in porto) e una provvigione dell'11%
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
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Negli ultimi giorni di Pompei, i provoloni dell’ex Pdl trovano un nuovo modo di farsi del male
Diffamazione, emendamento Pdl vieta di parlare male della Casta
Dal senatore Malan una norma per inasprire le sanzioni per chi offenda "corpo politico, giudiziario o amministrativo" con attribuzioni di "spese folli, inefficienze non sussistenti o paragoni falsi"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
Commenti (427)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ta/392017/
***
Stamani, mi era stato preannunciato che nei prossimi due mesi potrebbero uscire le magagne del Pd in Finmeccanica.
Nel pomeriggio è uscita questa tegola.
Indagata per truffa la segretaria di Bersani
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 24 ottobre 2012
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ni/392065/
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Re: Come se ne viene fuori ?
Dal Ritorno di Don Camillo al Ritorno di monsignore
Casini ha aggiunto: «Se questo nostro lavoro sarà condiviso da altri nel Pdl e nel Pd, magari».
Adesso che ridanno la Diccì, il Pd si spacca???????
******
Ecco Casini che annuncia:
«Faremo la lista per l'Italia»
24 ottobre 2012
Se Monti non fosse disponibile a ripetere l'esperienza di Governo «noi avremo bisogno ancora di chiedere a una personaltà di questo tipo di continuare il lavoro», ha precisato Casini, che ha ribadito l'intenzione di presentare una «lista per l'Italia» con «persone che stanno in questo Governo» e rappresentanti della «società civile».
Casini ha aggiunto: «Se questo nostro lavoro sarà condiviso da altri nel Pdl e nel Pd, magari». Quanto al Pdl, «la linea del Pdl se è quella della Santanché, non la condividiamo», mentre «Alfano è diverso, è una persona che io stimo e speriamo venga emancipato da questa scelta di Berlusconi perché ce n'è bisogno».
http://www.unita.it/italia/ed-ecco-casi ... a-1.458669
Casini ha aggiunto: «Se questo nostro lavoro sarà condiviso da altri nel Pdl e nel Pd, magari».
Adesso che ridanno la Diccì, il Pd si spacca???????
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Ecco Casini che annuncia:
«Faremo la lista per l'Italia»
24 ottobre 2012
Se Monti non fosse disponibile a ripetere l'esperienza di Governo «noi avremo bisogno ancora di chiedere a una personaltà di questo tipo di continuare il lavoro», ha precisato Casini, che ha ribadito l'intenzione di presentare una «lista per l'Italia» con «persone che stanno in questo Governo» e rappresentanti della «società civile».
Casini ha aggiunto: «Se questo nostro lavoro sarà condiviso da altri nel Pdl e nel Pd, magari». Quanto al Pdl, «la linea del Pdl se è quella della Santanché, non la condividiamo», mentre «Alfano è diverso, è una persona che io stimo e speriamo venga emancipato da questa scelta di Berlusconi perché ce n'è bisogno».
http://www.unita.it/italia/ed-ecco-casi ... a-1.458669
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