Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Inviato: 29/04/2014, 12:35
29 APR 2014 11:13
1. SE APRITE I GIORNALI DI OGGI, SCOPRITE CHE LA NOTIZIA DEL GIORNO È CHE BERLUSCONI È SEMPRE BERLUSCONI (CI SI CASCA TUTTI DA VENT’ANNI, COME FOSSE LA PRIMA VOLTA) -
2. CHE IL BANANA, IN EUROPA, SIA ORMAI CONSIDERATO UN ANZIANO MACCHIETTISTA IN DISARMO È UN FATTO PIÙ CHE RISAPUTO: BASTA LEGGERE I GIORNALI E I SITI WEB STRANIERI -
3. ORA DEVE CONQUISTARE IL CENTRO DELLA SCENA PER NON FINIRE TERZO ALLE SPALLE DI GRILLOMAO E ANCHE QUESTA VOLTA MINACCIA DI RIUSCIRCI. GRAZIE A UN TALENTO NATURALE A COSTRUIRSI DEI FANTA-NEMICI (IERI I “COMUNISTI”, OGGI LA GERMANIA) CONTRO I QUALI LANCIARE CROCIATE CHE HANNO IL SOLO SCOPO DI DISTRARRE IL PUBBLICO -
4. E I PALAZZI DEL POTERE CHE HANNO TRAFFICATO PER “L’AGIBILITÀ POLITICA” DI UN BERLUSCONI MAI SAZIO SI MERITANO FINO IN FONDO QUESTO ETERNO RITORNO DEL CAIMANO -
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - SORPRESA! BERLUSCONI E' SEMPRE BERLUSCONI
Ha un talento naturale per le gaffe internazionali, si ritiene al di sopra delle leggi (specie quando non gli riesce di farsele su misura), ha scarso senso delle istituzioni, vive la separazione dei poteri dello Stato come una tassa incomprensibile, tende a occupare ogni spazio mediatico possibile e immaginabile, si costruisce da vent'anni dei fanta-nemici (ieri i "comunisti", oggi la Germania) contro i quali lanciare crociate che hanno il solo scopo di distrarre il pubblico. Se aprite i giornali di oggi, scoprite che la notizia del giorno è che Berlusconi è sempre Berlusconi.
Il proprietario di Farsa Italia ha provocato la "viva indignazione" dei politici di Berlino perché l'altro giorno ha detto che i tedeschi negavano perfino l'esistenza dei lager. E nonostante sia libero per gentile concessione del "sistema", ha anche attaccato Re Giorgio perché non gli ha concesso autonomamente la grazia. Ma chi l'avrebbe mai detto, eh?
Che il Banana, in Europa, sia ormai considerato da anni un anziano macchiettista in disarmo è un fatto più che risaputo: basta leggere i giornali e i siti internet stranieri. Oggi i popolari tedeschi scoprono che il Caimano è un personaggio imbarazzante, capace di sparare puttanate "inqualificabili", ma si tengono ben stretti Forza Italia nel Ppe perché anche quei venti deputati berlusconiani possono essere decisivi nel derby con i socialisti europei.
E' il trionfo dell'ipocrisia su scala continentale e nazionale. Anche il Berlusca, maxi-evasore con truffa conclamato che non riconosce le sentenze, pretende la grazia dal Quirinale e "sfida" il Tribunale di sorveglianza in ogni modo, nella speranza di ottenere quegli arresti che ne sancirebbero un martirio ideale per la rimonta elettorale, è in tutto e per tutto, solo e unicamente se stesso.
Deve conquistare il centro della scena e anche questa volta minaccia di riuscirci. Ci si casca tutti da vent'anni, ma è sempre come fosse la prima volta. E i palazzi del potere che hanno trafficato per "l'agibilità politica" di un Berlusconi mai sazio si meritano fino in fondo questo eterno ritorno del Caimano.
2 - QUELLI CHE "ALLORA SILVIO NON E' UNO STATISTA"
Il Berlusconi che grida al complotto mondiale della magistratura, ovviamente azionata dai "poteri forti", ha quasi vent'anni di vita. Si proclama vittima dai tempi dell'"avviso di garanzia ricevuto mentre presiedevo il G8 di Napoli", nel novembre del 1994. Che poi era un invito a comparire del quale diede notizia il Corriere mentre era in corso un vertice internazionale sulla criminalità. Ma sono dettagli, per carità. Ciò non di meno, oggi, 29 aprile 2014, Repubblica titola il suo editoriale "Se questo è uno statista".
E dà conto con toni seri e gravi del nuovo "scontro istituzionale" innescato dal Banana: "Berlusconi spara sul Colle. ‘Concedermi la grazia un dovere di Napolitano'. ‘Sentenza mostruosa'. E difende Dell'Utri: ‘Torturato'". Nella provocazione, ci cascano tutti: "Palazzo Chigi: contro il Presidente accuse inaccettabili. Il gelo del Quirinale e l'incontro del 2 aprile. ‘Condizioni non cambiate, non c'è una mia iniziativa. In agosto Napolitano fu chiarissimo: solo con una domanda poteva valutare se c'erano le condizioni" (pp. 2-3).
Indignazione anche sugli altri principali giornali, ma il Cetriolo Quotidiano ci aggiunge una notizia: "Silvio a Cesano Boscone? L'ha deciso il cardinale Scola. Consultato dall'Uepe, l'arcivescovo di Milano ha indicato la struttura servita dalla Caritas ambrosiana come luogo ideale per la rieducazione" (p.3).
La fiera dell'ipocrisia va in scena anche su scala europea. La Stampa titola a tutta prima: "Merkel contro Berlusconi. Le battute sui lager irritano la Cancelliera: affermazioni assurde". Ma poi passa Repubblica e ammette: "Il fronte anti-Silvio nel Ppe. ‘Dopo il 25 maggio procedura di espulsione'. Prima delle elezioni lo strappo è impossibile: i voti di Fi servono per fare maggioranza alla Ue" (p. 6).
3 - IN CAMPAGNA DA CAIMANO
Dopo essersi fatti le pippe per settimane sul concetto di "agibilità politica" da confezionare su misura per il Cavaliere condannato, il possesso delle televisioni riporta tutti sul pianeta Terra. Scoop della Stampa: "Pascale e Rossi stoppano il Renzi-show ad Amici. Il cerchio magico di Silvio fa saltare tutto. De Filippi, lunga telefonata col premier" (p. 4). Maria Corbi racconta che la Badante e la Fidanzatina hanno convinto il Banana a mettere il veto, perché il pubblico della De Filippi sarebbe troppo giovane e facilmente conquistabile dal seduttore Renzie.
Sul Corriere, Massimo Franco parla giustamente di "mito della rimonta per sconfiggere l'ombra del declino" (p. 2). Ci siamo già passati, ma ogni volta è come se fosse la prima volta.
1. SE APRITE I GIORNALI DI OGGI, SCOPRITE CHE LA NOTIZIA DEL GIORNO È CHE BERLUSCONI È SEMPRE BERLUSCONI (CI SI CASCA TUTTI DA VENT’ANNI, COME FOSSE LA PRIMA VOLTA) -
2. CHE IL BANANA, IN EUROPA, SIA ORMAI CONSIDERATO UN ANZIANO MACCHIETTISTA IN DISARMO È UN FATTO PIÙ CHE RISAPUTO: BASTA LEGGERE I GIORNALI E I SITI WEB STRANIERI -
3. ORA DEVE CONQUISTARE IL CENTRO DELLA SCENA PER NON FINIRE TERZO ALLE SPALLE DI GRILLOMAO E ANCHE QUESTA VOLTA MINACCIA DI RIUSCIRCI. GRAZIE A UN TALENTO NATURALE A COSTRUIRSI DEI FANTA-NEMICI (IERI I “COMUNISTI”, OGGI LA GERMANIA) CONTRO I QUALI LANCIARE CROCIATE CHE HANNO IL SOLO SCOPO DI DISTRARRE IL PUBBLICO -
4. E I PALAZZI DEL POTERE CHE HANNO TRAFFICATO PER “L’AGIBILITÀ POLITICA” DI UN BERLUSCONI MAI SAZIO SI MERITANO FINO IN FONDO QUESTO ETERNO RITORNO DEL CAIMANO -
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - SORPRESA! BERLUSCONI E' SEMPRE BERLUSCONI
Ha un talento naturale per le gaffe internazionali, si ritiene al di sopra delle leggi (specie quando non gli riesce di farsele su misura), ha scarso senso delle istituzioni, vive la separazione dei poteri dello Stato come una tassa incomprensibile, tende a occupare ogni spazio mediatico possibile e immaginabile, si costruisce da vent'anni dei fanta-nemici (ieri i "comunisti", oggi la Germania) contro i quali lanciare crociate che hanno il solo scopo di distrarre il pubblico. Se aprite i giornali di oggi, scoprite che la notizia del giorno è che Berlusconi è sempre Berlusconi.
Il proprietario di Farsa Italia ha provocato la "viva indignazione" dei politici di Berlino perché l'altro giorno ha detto che i tedeschi negavano perfino l'esistenza dei lager. E nonostante sia libero per gentile concessione del "sistema", ha anche attaccato Re Giorgio perché non gli ha concesso autonomamente la grazia. Ma chi l'avrebbe mai detto, eh?
Che il Banana, in Europa, sia ormai considerato da anni un anziano macchiettista in disarmo è un fatto più che risaputo: basta leggere i giornali e i siti internet stranieri. Oggi i popolari tedeschi scoprono che il Caimano è un personaggio imbarazzante, capace di sparare puttanate "inqualificabili", ma si tengono ben stretti Forza Italia nel Ppe perché anche quei venti deputati berlusconiani possono essere decisivi nel derby con i socialisti europei.
E' il trionfo dell'ipocrisia su scala continentale e nazionale. Anche il Berlusca, maxi-evasore con truffa conclamato che non riconosce le sentenze, pretende la grazia dal Quirinale e "sfida" il Tribunale di sorveglianza in ogni modo, nella speranza di ottenere quegli arresti che ne sancirebbero un martirio ideale per la rimonta elettorale, è in tutto e per tutto, solo e unicamente se stesso.
Deve conquistare il centro della scena e anche questa volta minaccia di riuscirci. Ci si casca tutti da vent'anni, ma è sempre come fosse la prima volta. E i palazzi del potere che hanno trafficato per "l'agibilità politica" di un Berlusconi mai sazio si meritano fino in fondo questo eterno ritorno del Caimano.
2 - QUELLI CHE "ALLORA SILVIO NON E' UNO STATISTA"
Il Berlusconi che grida al complotto mondiale della magistratura, ovviamente azionata dai "poteri forti", ha quasi vent'anni di vita. Si proclama vittima dai tempi dell'"avviso di garanzia ricevuto mentre presiedevo il G8 di Napoli", nel novembre del 1994. Che poi era un invito a comparire del quale diede notizia il Corriere mentre era in corso un vertice internazionale sulla criminalità. Ma sono dettagli, per carità. Ciò non di meno, oggi, 29 aprile 2014, Repubblica titola il suo editoriale "Se questo è uno statista".
E dà conto con toni seri e gravi del nuovo "scontro istituzionale" innescato dal Banana: "Berlusconi spara sul Colle. ‘Concedermi la grazia un dovere di Napolitano'. ‘Sentenza mostruosa'. E difende Dell'Utri: ‘Torturato'". Nella provocazione, ci cascano tutti: "Palazzo Chigi: contro il Presidente accuse inaccettabili. Il gelo del Quirinale e l'incontro del 2 aprile. ‘Condizioni non cambiate, non c'è una mia iniziativa. In agosto Napolitano fu chiarissimo: solo con una domanda poteva valutare se c'erano le condizioni" (pp. 2-3).
Indignazione anche sugli altri principali giornali, ma il Cetriolo Quotidiano ci aggiunge una notizia: "Silvio a Cesano Boscone? L'ha deciso il cardinale Scola. Consultato dall'Uepe, l'arcivescovo di Milano ha indicato la struttura servita dalla Caritas ambrosiana come luogo ideale per la rieducazione" (p.3).
La fiera dell'ipocrisia va in scena anche su scala europea. La Stampa titola a tutta prima: "Merkel contro Berlusconi. Le battute sui lager irritano la Cancelliera: affermazioni assurde". Ma poi passa Repubblica e ammette: "Il fronte anti-Silvio nel Ppe. ‘Dopo il 25 maggio procedura di espulsione'. Prima delle elezioni lo strappo è impossibile: i voti di Fi servono per fare maggioranza alla Ue" (p. 6).
3 - IN CAMPAGNA DA CAIMANO
Dopo essersi fatti le pippe per settimane sul concetto di "agibilità politica" da confezionare su misura per il Cavaliere condannato, il possesso delle televisioni riporta tutti sul pianeta Terra. Scoop della Stampa: "Pascale e Rossi stoppano il Renzi-show ad Amici. Il cerchio magico di Silvio fa saltare tutto. De Filippi, lunga telefonata col premier" (p. 4). Maria Corbi racconta che la Badante e la Fidanzatina hanno convinto il Banana a mettere il veto, perché il pubblico della De Filippi sarebbe troppo giovane e facilmente conquistabile dal seduttore Renzie.
Sul Corriere, Massimo Franco parla giustamente di "mito della rimonta per sconfiggere l'ombra del declino" (p. 2). Ci siamo già passati, ma ogni volta è come se fosse la prima volta.