L'Ultimo tango a Parigi - 4
Cause ed effetti - 2
Gli effetti del secondo tipo.
1) Sostiene Maucat:
Il problema è che tutti questi dibattiti all'acqua di rose alla fine diventano stucchevoli e noiosi, senti sempre le stesse cose e mai un vero tentativo pratico di risoluzione... sono solo degli esercizi di oratoria...
Direi che questa è la doglianza che va per la maggiore. Questa doglianza l’avevo resa nota un po’ di settimane fa per quanto riguarda Ballarò che viaggia sempre sugli stessi schemi.
Questa doglianza la elevava due giorni fa un amico disturbato dalla presenza della Santanché a Servizio pubblico, dichiarando di aver chiuso anche con Santoro, dopo aver chiuso progressivamente con tutte le altre trasmissioni politiche.
Si tratta del fenomeno di saturazione da video. Lo si riscontra anche con la carta stampata. C’è chi compra il giornale per rimanere informato, ma gli articoli che legge sono sempre più rari, perché “raccontano sempre le stesse cose”.
E’ una cosa abbastanza normale perché il nostro computerino funziona in questo modo.
Solitamente durante le feste di Natale ci si lascia andare con il cibo. In modo particolare al 25 dicembre o al successivo 1° gennaio. Spesso si fa un pasto solo, pranzo, dove capita di rimpinzarsi di tutto.
All’ora di cena, al solo vedere il cibo, il sensore della vista trasmette l’informazione al cervello che istantaneamente elabora il dato e valutando la saturazione delle varie sostanze ingurgitate ore prima e adesso in trasformazione, fornisce la risposta “stop” attraverso un senso di nausea da overdose di cibo. L’esatto contrario avviene quando le varie sostanze non sono presenti nel corpo, e di conseguenza la vista del cibo ti stimola al punto che a volte mangeresti anche le gambe del tavolo. Quest’ultimo fenomeno era diffuso durante l’ultima guerra e nel primo dopo guerra.
Allo stesso modo il computerino si comporta anche in altre occasioni, sesso compreso.
La mancanza di input stimolanti producono la saturazione di tutti i contenitori politici che si guardano, anche perché il livello degli attori è tendenzialmente scadente e noioso.
Ma c’è di più, anche il livello d’impegno dei conduttori è scadente. Da questo appiattimento ripetitivo nasce il rifiuto a vedere i vari programmi televisivi che si occupano di politica. Come tutti voi riscontro gli stessi rifiuti, e solo un masochismo televisivo a volte mi spinge a guardare l’inguardabile.
Come anche per altri, alcuni personaggi politici mi inducono a cambiare canale, perché la valutazione immediata è che da loro non sentirai nulla di intelligente e stimolante.
Quello che invece ho notato, che da lunedì l’altro, dall’avanzata di Grillo, i meccanismi stanno cambiando. La vecchia pastetta viene abbandonata per lasciare posto ad un nuovo tipo di confronto.
Nella puntata di ieri mattina di Agorà si è sentita la differenza. Ospite di Vianello, ci stava un certo Curtaro, assessore di non so cosa al Comune di Parma del M5S.
Puntata completa
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... e.html#p=0
Sulla destra si possono selezionare gli Highlights
Quello di Curtaro è :
00.10.57
Webopinionisti: un attivista del Movimento 5 Stelle
Il conduttore chiede subito : <<Curtaro può parlare con noi??>>
Il caso di Federica Salsi è fresco e quindi il conduttore cerca nei limiti del possibile di andare con i piedi di piombo.
Poi il conduttore si rivolge ai suoi ospiti partendo da Menichini.
Qui comincia la parte interessante socio-psicologica che appartiene al sistema dei partiti, dei politici, e dei giornalisti megafoni dei partiti.
- Menichini giustifica il precedente servizio in cui è stato proibito all’inviata di Agorà di assistere.
- Ma poi compie il suo dovere cercando di mettere in evidenza le contraddizioni del M5S.
Stamani, nella seconda parte di Agorà verrà smentito da quel ragazzetto perbene (per il momento lo ritengo così) di Pippozzo Civati, che non ha nessuna remora a precisare che la democrazia non abita nei partiti italiani.
In effetti si affannano per farlo credere ai merloni doc, però loro praticano l’oligarchia.
Menichini manifesta le sue preoccupazione non sui singoli attivisti che definisce”brave persone” ma sul movimento (quindi il capo senza pronunciarlo) che ha un atteggiamento di chiusura verso l’informazione, se domani dovesse andare al governo ecc. ecc.
Qui scatta la truffa mas mediatica, anche perché viene precisata anche da gente di televisione come Vaime e non solo.
Con il caso Salsi scatta il meccanismo di difesa della casta. E’ una cosa normalissima nella lotta politica, poco edificante come tutta la lotta politica ma la realtà è questa. La politica non è fatta per giovani educande delle Orsoline, perché nella vasca si aggirano certi squali che farebbero impallidire e fuggire gli squali della serie cinematografica: Squalo I,..II,..III.
L’osservazione di Amà (Amadeus per chi legge) è pertinente perché va a spiegare una realtà nascosta, che produce l’insoddisfazione di Maucat, di mario, la mia e di molti altri, oltre che spiegare il rapporto di Grillo con la televisione.
Damilano mi ha fatto un pò pena....le domande erano irritanti al punto giusto, ma quanto a tirare fuori un pò di "voce" per sostenerle e ribattere al vuoto pneumatico ...ciccia.... Pierferdi , fiutato il pericolo è passato da modalità "sto in una botte de fero" a modalità " aggressivo-difensivo "e ne ha fatto un sol boccone.
La chiave sta tutta qua.
I giornalisti, per varie ragioni, hanno rinunciato al loro mestiere di fare domande, quelle che potrebbero classificarli come appartenenti al quarto potere. Ancora resistono i giornalisti anglosassoni, ma i nostri, perché “aggià a campà”, “tengo famiglia”, voglio salire più in alto possibile nella mia carriera, magari diventando anche come voi politici, ..rinunciano a fare domande e si comportano da inginocchiati perenni.
Quando si azzardano a fare una domanda fuori dagli schemi, succede la reazione di monsignore e la conseguente osservazione di Amà.
I contenitori politici della seconda Repubblica sono tutti funzionali al potere.
Ergo, l’osservazione che potrà scandalizzare qualcuno, è che nella realtà, per dirla con l’attualità i partiti tradizionali sono tutti identici a Grillo in materia.
Ci mandano i loro rappresentanti alla condizione che ricevano un trattamento che non metta in difficoltà né loro né il partito.
Altrimenti non ce li manderebbero se facessero domande scomode. In questo caso sono ancora peggiori di Grillo perché il profeta delle 5 Stelle che conosce il mezzo televisivo e gli squali che lo frequentano, vuole evitare che dilettanti allo sbaraglio vengano sbranati dagli squali in servizio permanente effettivo, mentre i partiti hanno volutamente creato un sistema castale di comunicazione per ingannare gli elettori.
E il proseguimento della puntata di Agorà lo dimostra chiaramente.
Lo squalo Sechi dopo aver fornito un tipo di comunicazione sul comportamento che dovranno avere una volta in Parlamento i 5 Stelle, e sul tipo di esercizio della governabilità anche condivisibile perché è la realtà, si rifugia nel paragone della prima Forza Italia che istruiva i suoi digiuni di tutto sul come comportarsi in Tv.
Ma incoerentemente, successivamente, avendo bisogno dell’odore del sangue, infierisce insistentemente sul Curtaro cercado di estorcergli una risposta a cui evidentemente non si sente di rispondere pensando sempre all’autorizzazione ricevuta. La domanda sulla permanenza nell’euro o meno. Ovvio che il Curtaro ha una sua opinione, ma allo squalo Sechi non basta che il ragazzetto gli abbia notificato che la domanda esula dai suoi compiti istituzionali nel governo di Parma. Sechi vuole un secondo caso Salsi, non accorgendosi nell’orgasmo, che stava per dare ragione a Grillo.
Nota per il caso Salsi.
Chi si occupa di radio e di televisione in questi giorni ha dimostrato che Grillo ha ragione dal punto di vista tecnico per quello che succede in tv, di proprietà della casta ed ad essa legata in perfetta simbiosi.
Ma dal mio punto di vista invece Grillo ha torto marcio sul modo di approccio con Federica Salsi.
Non è certo quello il modo di comportarsi verso chi ha sbagliato su di una caso decisamente minore. In modo particolare quando si tratta di una donna che non presenta le caratteristiche delle donne squalo al seguito del cavalier banana.
Né tanto meno può essere accettato il comportamento dei consiglieri di Bologna che l’hanno isolata come un’appestata per aver letto in consiglio comunale mail scriteriate e irricevibili. Non si tratta di forma, ma di educazione alla tolleranza e all’educazione civile che in alcuni dei suoi attivisti sembra mancare completamente. Non può procedere pareggiando il suolo come un rullo compressore. Occorre sempre saper discriminare. Educarne uno per educarne mille non può essere una scusante accettabile.
Ha colto nel giusto il ragazzetto Pippo Civati stamani ad Agorà.
“A volte Grillo è pesante come la peperonata”.
Che l’attuale tv sia al servizio della casta, lo possiamo vedere dal caso Ballarò-Polverini.
Un presidente di Regione è stato creato dal niente attraverso 19 partecipazioni quasi consecutive a Ballarò.
La Polverini è un errore di Floris o gli è stato imposto dall’alto???