Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 27/11/2012, 5:26
Sotto le macerie - 9
Non so se quanto sta accadendo sia frutto di una raffinata regia che cala le carte al momento giusto come avvenuto nella Prima Repubblica con “La notte della Repubblica” che incorporava la “Strategia della tensione”, oppure tutto avviene così per caso.
Rimane il fatto che osservando la Seconda Repubblica si sente forte l’impronta di Licio Gelli e della sua P2.
Il detto “ Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi”, e l'associato detto meneghino “L’erba grama non muore mai” sono valorizzati proprio dal vecchio Maestro Venerabile, classe 1919, cioè 100 anni tra sette.
Ma non c’è solo lui,…ovviamente.
Nel 2008 Licio Gelli dichiara: "L'unico che può andare avanti è solo Berlusconi ...
► 3:05► 3:05
http://www.youtube.com/watch?v=w6VbeDKjZCA
ed inoltre, anche se non c’è stata una svolta autoritaria, è ancora in grado di realizzare il Piano di Rinascita Democratica.
Ma poi il Caimano rovina tutto con le pupette e nel gennaio del 2011, con un’intervista a Il Tempo, Gelli scarica Berlusconi, ma poi si schermisce che il suo Piano non sia stato realizzato, contraddicendo l'intervista a "Odeon tv" del 2008.
Però in quei tre anni ha lavorato perché si attuasse.
**
Anche Gelli scarica Berlusconi “Sta disfacendo l’Italia”
In un'intervista al Tempo, il fondatore della P2 dà un giudizio negativo sul premier e sul governo e parla del "puttanaio delle ultime settimane": il Cavaliere "non avrebbe dovuto farlo, o quantomeno avrebbe dovuto utilizzare sistemi più riservati"
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 28 gennaio 2011Commenti (0)
Berlusconi sta disfacendo l’Italia. Parola di Licio Gelli. Anche il fondatore della P2 scarica quindi il premier, che è stato uno degli appartenenti alla loggia massonica.
Gelli esprime un giudizio “negativo” sul Cavaliere e sul suo governo in un’intervista al Tempo.
Alla domanda su che cosa sia cambiato nei loro rapporti, replica: “E’ venuto meno rispetto a quei principi che noi pensavamo lui avesse.
E ricordi che l’ho avuto per sette anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo. L’ho anche aiutato, quando ho potuto”. Berlusconi ha deluso il Gran maestro. Come mai?
“Ma pensi anche questo puttanaio delle ultime settimane – risponde Gelli -. Sia chiaro, è vero che può fare ciò che gli pare e piace, come e quanto vuole, ma bisogna anche avere la capacità di ‘saperlo fare’, e poi esiste pur sempre un limite.
Invece lui continua. Ha prima disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l’Italia. Ma nessuno gli dice nulla. Ha commesso un reato? Se è vero ciò che gli viene attribuito (e credo che almeno in parte sia vero), allora sì: non avrebbe dovuto farlo, o, quantomeno, avrebbe dovuto utilizzare sistemi più riservati”.
Gelli parla poi del ‘Piano di rinascita democratica’, il piano eversivo della P2: ”Non solo lo rifarei, ma vorrei anche riuscire ad attuarlo, se solo avessi venti anni di meno.
All’epoca, se avessimo avuto quattro mesi di tempo ancora, saremmo riusciti ad attuarlo.
In quel momento avevamo in mano tutto: la Gladio, la P2 e un’altra organizzazione, che ancora oggi non è apparsa ufficialmente, non creata da noi ma da una persona che è ancora viva tutt’oggi, nonostante abbia oramai tanti anni.
Avevamo tre organizzazioni, ancora quattro mesi di tempo e avremmo sicuramente messo in pratica il Piano.
Che, sia chiaro, era valido allora e sarebbe valido anche adesso.
Certo, servirebbero delle modifiche, ma attuando il Piano non saremmo arrivati alla situazione che, in Italia, si vive oggi”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01 ... lia/88954/
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Sotto le macerie - 10
Non so se quanto sta accadendo sia frutto di una raffinata regia che cala le carte al momento giusto come avvenuto nella Prima Repubblica con “La notte della Repubblica” che incorporava la “Strategia della tensione”, oppure tutto avviene così per caso.
Rimane il fatto che osservando la Seconda Repubblica si sente forte l’impronta di Licio Gelli e della sua P2.
Il detto “ Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi”, e l'associato detto meneghino “L’erba grama non muore mai” sono valorizzati proprio dal vecchio Maestro Venerabile, classe 1919, cioè 100 anni tra sette.
Ma non c’è solo lui,…ovviamente.
Nel 2008 Licio Gelli dichiara: "L'unico che può andare avanti è solo Berlusconi ...
► 3:05► 3:05
http://www.youtube.com/watch?v=w6VbeDKjZCA
ed inoltre, anche se non c’è stata una svolta autoritaria, è ancora in grado di realizzare il Piano di Rinascita Democratica.
Ma poi il Caimano rovina tutto con le pupette e nel gennaio del 2011, con un’intervista a Il Tempo, Gelli scarica Berlusconi, ma poi si schermisce che il suo Piano non sia stato realizzato, contraddicendo l'intervista a "Odeon tv" del 2008.
Però in quei tre anni ha lavorato perché si attuasse.
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Anche Gelli scarica Berlusconi “Sta disfacendo l’Italia”
In un'intervista al Tempo, il fondatore della P2 dà un giudizio negativo sul premier e sul governo e parla del "puttanaio delle ultime settimane": il Cavaliere "non avrebbe dovuto farlo, o quantomeno avrebbe dovuto utilizzare sistemi più riservati"
di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 28 gennaio 2011Commenti (0)
Berlusconi sta disfacendo l’Italia. Parola di Licio Gelli. Anche il fondatore della P2 scarica quindi il premier, che è stato uno degli appartenenti alla loggia massonica.
Gelli esprime un giudizio “negativo” sul Cavaliere e sul suo governo in un’intervista al Tempo.
Alla domanda su che cosa sia cambiato nei loro rapporti, replica: “E’ venuto meno rispetto a quei principi che noi pensavamo lui avesse.
E ricordi che l’ho avuto per sette anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo. L’ho anche aiutato, quando ho potuto”. Berlusconi ha deluso il Gran maestro. Come mai?
“Ma pensi anche questo puttanaio delle ultime settimane – risponde Gelli -. Sia chiaro, è vero che può fare ciò che gli pare e piace, come e quanto vuole, ma bisogna anche avere la capacità di ‘saperlo fare’, e poi esiste pur sempre un limite.
Invece lui continua. Ha prima disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l’Italia. Ma nessuno gli dice nulla. Ha commesso un reato? Se è vero ciò che gli viene attribuito (e credo che almeno in parte sia vero), allora sì: non avrebbe dovuto farlo, o, quantomeno, avrebbe dovuto utilizzare sistemi più riservati”.
Gelli parla poi del ‘Piano di rinascita democratica’, il piano eversivo della P2: ”Non solo lo rifarei, ma vorrei anche riuscire ad attuarlo, se solo avessi venti anni di meno.
All’epoca, se avessimo avuto quattro mesi di tempo ancora, saremmo riusciti ad attuarlo.
In quel momento avevamo in mano tutto: la Gladio, la P2 e un’altra organizzazione, che ancora oggi non è apparsa ufficialmente, non creata da noi ma da una persona che è ancora viva tutt’oggi, nonostante abbia oramai tanti anni.
Avevamo tre organizzazioni, ancora quattro mesi di tempo e avremmo sicuramente messo in pratica il Piano.
Che, sia chiaro, era valido allora e sarebbe valido anche adesso.
Certo, servirebbero delle modifiche, ma attuando il Piano non saremmo arrivati alla situazione che, in Italia, si vive oggi”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01 ... lia/88954/
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