A me non sembra.shiloh ha scritto:@mariok,
L'unico che ha parlato di urne senza se e senza ma è Bersani.
Ha detto:
o noi o il voto.
Senza inciuci o governi con Razzi e Scilipoti.
presto vedremo quanto vale la sua parola...
In una prima fase ha tentato un difficilissimo accordo con il M5S. Per quanto difficile, concordo che era l'unica cosa da fare. Il problema, a mio giudizio, che proporsi come premier di un "governo di cambiamento", non stava obbiettivamente in piedi.
Dopo il vaffa abbastanza prevedibile dei grillini, mi sarei aspettato che passasse la mano per un incarico "terzo" (Rodotà, Zagrebelsky, tanto per intenderci), che potesse riuscire là dove lui aveva fallito.
Invece ha insistito a proporsi come premier, virando di 180°, chiedendo cioè al Pdl lo stesso tipo di appoggio chiesto al M5S, inventandosi quella bufala del "doppio registro" (cioè affidare la riforma costituzionale ad un banda di lestofanti).
Più che "o noi o il voto", mi sembra che nei fatti abbia detto "o io o il voto". Nè credo che ci si possa far abbindolare dalla storiella del "comandante e del mozzo". Al di là delle parole valgono i fatti.
Comunque, a parte gli errori commessi fin qui, la realtà mi pare è che, qualunque sia lo sbocco di questa situazione, deve passare la mano o ad un'altra personalità esterna che possa costringere Grillo ad un accordo o ad un altro candidato per sperare di battere il caimano alle elezioni.