Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?

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camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:
camillobenso ha scritto:TG7 ore 13,30.

Sono un indiano e un pakistano i responsabili dell'esecuzione dei due coniugi bresciani gestori della pizzeria aperta di giorno e di notte.

La rabbia della gente, aggiunge Gaia Tortora.



Attenzione alla rabbia della gente,..........e a chi la strumentalizza ed indirizza.
Non mi sembra un dato tale da spostare il dibattito sulla immigrazione.

Quanto segui la strumentalizzazione della Lega sui fatti quotidiani inerenti fatti dell'immigrazione?

E quella dei quotidiani della destra?
I killer di Brescia confessano: "Guadagnava solo Frank, ​abbiamo deciso di ucciderli"
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 60781.html


Brescia, è ancora giallo sul movente
Uno dei killer ci sfotteva in tv / Video
Tensione: gli insulti della gente / Guarda
Arrestati un indiano e un pakistano

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... sunti.html
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

Questa notizia prendiamola con le dovute pinze, ma non troppo, in attesa di conferma di altre fonti.

Nel mondo odierno, ma anche nel passato, la disinformazione l'ha fatta da leoni.

Se così fosse, diventa anche inutile cercare di coinvolgere l'Onu.

Saremmo dentro ad un pasticcio gigantesco.





InfoDirekt, Vienna: gli Usa finanziano il traffico di migranti


Scritto il 17/8/15 • LIBRE nella Categoria: segnalazioni


Sarebbero gli Stati Uniti a finanziare il traffico di migranti africani dalla Libia verso l’Italia.

Lo afferma l’austriaco “InfoDirekt”, che dice di averlo appreso da un rapporto interno dello Österreichischen Abwehramts (i servizi d’intelligence militari di Vienna): ed “InfoDirekt” è un periodico notoriamente vicino alle forze armate.

Il titolo dice: “Un Insider: gli Stati Uniti pagano i trafficanti (di immigrati) in Europa”.

Il testo non dice molto di più.

Dice che i servizi austriaci valutano il costo per ogni persona che arriva in Europa molto più dei 3 mila dollari o euro di cui parlano i media.

«I responsabili della tratta chiedono cifre esorbitanti per portare i profughi in Europa».

Si va dai 7 ai 14 mila euro, secondo le aree di partenza e le diverse organizzzioni di trafficanti; e i fuggiaschi sono per lo più troppo poveri per poter pagare simili cifre.

La polizia austriaca che tratta i richiedenti asilo sa questi dati da tempo; ma nessuno è disposto a parlare e fare dichirazioni su questo tema, nemmeno sotto anonimato.


Da parte dei servizi, «si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti».

Sarebbero «le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l’Ucraina un anno fa».



Chiara allusione alle “organizzazioni non governative” americane, cosiddette “umanitarie” e per i “diritti civili”, bracci del Dipartimento di Stato o di Georges Soros.


L’articolo termina con un appello «a giornalisti, funzionari di polizia e di intelligence» perché «partecipino attivamente nella ricerca di dati a sostegno delle accuse qui espresse.

L’attuale situazione è estremamente pericolosa e il lavoro informativo può prevenire l’intensificarsi della crisi».

In un successivo articolo, il giornale austriaco rivela che «anche in Austria c’è il “business dei profughi”».

Una “azienda per i richiedenti asilo” ha ottenuto dallo Stato 21 milioni per assisterli nelle pratiche e nutrirli.


E’ una vera e propria azienda a scopo di lucro, con sede in Svizzera, la Ors Service Ag, ed è posseduta da una finanziaria, la British Equistone Partners Europa (Pee), che fa capo a Barclays Bank: ossia alla potentissima multinazionale finanziaria nota anche come “la corazzata Rotschild”, che ha come principali azionisti la banca privata Nm Rotschild e la loro finanziaria satelletite Lazard Brothers.

«Presidente di Barclays è stato per anni il figlio Marcus Agius Rothschild.

Questi ha sposato la figlia di Edmund de Rothschild: Katherine Juliette.

Di conseguenza, ha il controllo anche della British Broadcasting Corporation (Bbc), ed uno dei tre amministratori del comitato direttivo del gruppo Bilderberg».

I Rotschild non disdegnano nessun affare: e quello degli immigrati da “accogliere” e curare con denaro pubblico è certo l’industria di cui hanno previsto (sanno) che crescerà in modo esponenziale.


Thierry Meyssan (“Reseau Voltaire”) rilancia l’informazione perché vi trova confermato un suo lungo e complesso articolo da lui postato quattro mesi fa, in cui fra l’altro sosteneva che l’ondata di rifugiati in Europa non è l’effetto collaterale accidentale dei conflitti in Medio Oriente, ma un obiettivo strategico degli Stati Uniti.

Meyssan chiamava la strategia Usa “la teoria del Caos”, e la faceva risalire a Leo Strauss (1899-1973), il filosofo padre e guru dei neocon annidati nel potere istituzionale Usa.

«Il principio di questa dottrina strategica può essere così riassunto: il modo più semplice per saccheggiare le risorse naturali di un paese sul lungo periodo non è occuparlo, ma distruggere lo Stato.

Senza Stato, niente esercito.

Senza esercito nemico, nessun rischio di sconfitta.


Da quel momento, l’obiettivo strategico delle forze armate Usa e dell’alleanza che esse guidano, la Nato, consiste esclusivamente nel distruggere Stati.

Ciò che accade alle popolazioni coinvolte non è un problema di Washington».


«Le migrazioni nel Mediterraneo, che per il momento sono soltanto un problema umanitario (200.000 persone nel 2014), continueranno a crescere fino a divenire un grave problema economico.


Le recenti decisioni della Ue (…) non serviranno a bloccare le migrazioni, ma a giustificare nuove operazioni militari per mantenere il caos in Libia (e non per risolverlo)».

E’ proprio così: la strategia americana sembra effettivamente quella di trascinare gli europei in avventure militari in Libia come in Siria e in Ucraina; una volta impantanati fino al collo in quelle paludi del caos, per cui non abbiamo alcuna preparazione militare, dovremo implorare l’aiuto della sola superpotenza rimasta, a cui ci legheremo più che mai perché “ci difende dal caos”.


Una sola ultima considerazione: la sinistra dell’accoglienza, come sempre la sinistra, “fa l’interesse del grande capitale, a volte perfino senza saperlo”: ad essa s’è aggiunta, con Bergoglio, la Chiesa di Galantino.

(Maurizio Blondet, “Negri e scafisti finanziati dagli Usa?”, dal blog di Blondet del 14 agosto 2015).
pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

@ iospero
Salvini e a quelli che la pensano come lui
Immigrazione e emigrazione sono una piaga dell'umanità e non solo del nostro millennio, chi pensa di risolverla fa solo della demagogia.
L'accoglienza è possibile e dovrebbe essere alla base di ogni civiltà, dovrebbe essere insegnata nelle scuole e diventare una prassi normale per ogni paese, dove lo Stato dovrebbe organizzarsi e non improvvisare, le risorse bisogna cercarle dove ci sono e ci sono abbastanza per tutti.
Certo è giusto risalire alle cause primarie del fenomeno e cercare gli opportuni rimedi possibili,
certo è corretto risalire ai responsabili principali ! e poi che fare ?
Alla fine il dovere per tutti noi resta sempre l'accoglienza , la prima cosa urgente da fare , perchè le persone non possono aspettare che si risolvano le complesse problematiche internazionali.
E' sbagliato come fa Salvini ed altri , tirarsi fuori dai problemi e lasciare agli altri trovare la soluzione dell'immediato, come prima cosa organizzarsi per dare la giusta accoglienza a chi arriva poi darsi da fare
per cambiare laddove è possibile a livello internazionale.
Nessuno credo sia desideroso di lasciare la propria terra natia e rischiare la propria vita , quindi tutti dobbiamo farci carico per trovare le soluzioni possibili per migliorare l'esistenza del genere umano.
"Tutti per uno, uno per tutti!» dovrebbe essere il nostro motto
Hai ragione a sottolineare che l'accoglienza e' un fatto importante nella vita delle persone. E' un fatto di civilta.

Detto questo ti faccio presente che su questo termine "accoglienza" se ne e' fatto abuso per decenni e per secoli. E' servito per non affrontare e risolvere i problemi. Stessi problemi che ora si notano sugli sprechi mentre interi popoli muoiono di fame.

Ma allora quanto ancora dobbiamo andare avanti con queste "scappatoie" dei lor signori e da quelli che si soffermano solo sul presente?

Le guerre come la fame nel mondo e come pure il terrorismo sono figli di un'unico padre e cioe' di quel capitalismo disumano che per mantenere i loro privilegi e i loro loschi interessi gestiscono tutto questo.

Possiamo parlare una buona volta schiettamente affrontando le vere cause che portano a questo.

Visto che i figli se ne sono andati ora potrei avere qualche camera libera e sarei disposto ad ospitare qualche disagiato. Ma per quanto tempo? Per sempre? Sarebbe questa la soluzione?

Non pensate che l'essere umano oltre che alla pancia con il solito assistenzialismo del c...o ha il sacrosanto diritto alla sua dignita?

Ora purtroppo le societa' sono la hanno trasformate in egoiste ( non a cso) e quindi chi se ne frega se il vicino crepa quando anch'io sono in difficolta o posso esserlo in qualsiasi momento?

O qui ci si muovo in modo radicale, casomai anche fallendo l'impresa, o non ci sara' altra via se non quella che stiamo proseguendo.

La carita umana, per un credente come me, e' un valore al di sopra del quale non ci puo essere altro ma purtroppo sono le politiche a risolvere i problemi terreni e se li risolvi o dai una mano a risolverli, avrai sicuramente un posto anche dall'altra parte.

Quindi, per concludere, stiamo attenti su questi temi perche ci hanno sempre usato. La storia ce lo insegna.

Tutti i movimenti che hanno cercato di trovare strade diverse o cmq tentato, sono falliti per per l'idea stessa dell'obiettivo che si erano dati ma per la forze distruggente del potere economico e ora anche finaziario.

Occhio quindi. E' l'ultima chance poiche dopo ci sara' il nulla o diventeremo tutti anarchici magari individualisti. Sia chiaro che non sarebbe un difetto ma un alto segno di umanita'

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
paolo11
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da paolo11 »

Immigrazione o L'ONU o la Nato, non vedo altre soluzioni.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

La carita umana, per un credente come me, e' un valore al di sopra del quale non ci puo essere altro ma purtroppo sono le politiche a risolvere i problemi terreni e se li risolvi o dai una mano a risolverli, avrai sicuramente un posto anche dall'altra parte.
pancho


Caro pancho, proviamo ad ammettere che l'informativa dei servizi segreti militari austriaci sia esatta.

In questo caso come la mettiamo????
pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:La carita umana, per un credente come me, e' un valore al di sopra del quale non ci puo essere altro ma purtroppo sono le politiche a risolvere i problemi terreni e se li risolvi o dai una mano a risolverli, avrai sicuramente un posto anche dall'altra parte.
pancho


Caro pancho, proviamo ad ammettere che l'informativa dei servizi segreti militari austriaci sia esatta.

In questo caso come la mettiamo????
Consolida ulteriormente quello che ho fin'ora scritto. Purtroppo io fra tanti altri abbiamo a suo tempo sempre detto e non ci siamo mai stancati di dirlo anche in questi ultimi decenni questo ma eravamo solo noi e d essendo 4 gatti ci passavano per cassandre comuniste.

Poveri illusi e creduloni per natura. Col vs.essere creduloni ci avete inguaiato pure noi


un salutone
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da camillobenso »

LA GUERRA E’ INIZIATA


In questi ultimi mesi, dall’inizio della bella stagione quando l’incremento del numero degli sbarchi dei migranti si è fatto sentire, anche sulla stampa nazionale abbiamo potuto leggere che il fenomeno in corso poteva dare origine alla guerra tra poveri.

Un fenomeno inevitabile per un Paese che riparte solo a parole secondo le sparate dell’immarcescibile La Qualunque. Già definito “Il Bomba” dai tempi della scuola.

Un Paese senza lavoro e in grave situazione finanziaria da anni. Molti anni.

Ma adesso l'andazzo ha preso un’altra piega.

Lo scontro si è spostato verso l’alto. Ed in modo particolare ha coinvolto la Chiesa Cattolica.

Quando Francesco dieci giorni fa ha esternato che respingere i migranti è un atto di guerra, ho avuto la netta sensazione che si fosse messo nei guai per la prima volta dall’inizio del suo potificato.

• Papa Francesco: “Respingere gli immigrati è un atto di guerra” - La ...
http://www.lastampa.it/2015/08/07/itali ... agina.html 7 ago 2015 ... Per Papa Francesco respingere in mare gli immigrati è un atto di guerra. Lo ha affermato questa mattina nel dialogo a braccio con i ragazzi del ...


• Papa Francesco, nuovo appello per i migranti: "Respingerli è un atto ...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08 ... a/1942364/ 7 ago 2015 ... “Respingere gli immigrati è un atto di guerra”. Papa Francesco ha rinnovato il suo forte appello a favore dell'accoglienza degli immigranti ...



Il 10 di agosto su Libero Belpietro scriveva:

Che il Papa dica di accogliere i migranti sbarcati sulle nostre coste a me pare una non notizia. Che altro dovrebbe predicare il Pontefice? Respingeteli tutti? Dato che il Vangelo insegna ad amare il prossimo tuo come te stesso, a soccorrere i pellegrini in difficoltà e a spezzare il pane con chi ne ha bisogno, è evidente che Bergoglio deve benedire l’immigrazione come se fosse un bene di Dio.

Ma poi per non smentire la nomea, Belpirla continua:

Semmai la notizia è che tanti senza Dio si emozionino di fronte alle parole del Papa al punto da fare titoloni in prima pagina come se Francesco avesse detto andate e fornicate con chi vi pare. Va bene che siamo in Italia e ogni sottana che si agita all’ombra del Cupolone, in particolare quella bianca, pare l’evento del secolo, ma non esageriamo.

Ovviamente Maurizio non sa mai contenersi nei suoi torcibudella. Francesco, è riconosciuto sulla stampa nazionale, e suppongo anche su quella internazionale, come l’unico punto di riferimento in questo stramaledetto mondo.

Ovvio che alle parole di Francesco sia conseguito un certo consenso. Ma lui falso e bigotto cattolico con i classici paraocchi del nonno, robusti come quelli di una volta, non arriva a capire e quindi a tollerare.

CONTINUA
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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CONTINUA

LA GUERRA E’ INIZIATA


Francesco, come capo della Chiesa Cattolica non poteva affermare quello che ha detto.

Nunzio Galantino, segretario della CEI, non ha fatto altro che insistere sulla linea papale, in linea di principio. Anche se io sono convinto, come anche riportato da La Stampa, che le mire della CEI puntano a ben altro che la sola polemica sui migranti.

Comunque il dado è tratto. La guerra è iniziata.

La destra classica, che mal tollera questo Papa, perché fa il Papa secondo le origini cristiane, mentre loro erano abituati a ben altro andazzo, è scesa in campo contro il Vaticano.

Ed è qui che credo che Francesco si sia messo nei guai. Il potere ecclesiastico si è sempre ripiegato nell’ultimo secolo sul potere politico.

Francesco, interpretando i principi dell’origine della Chiesa Cristiana, entra obbligatoriamente in contraddizione con il potere politico.

Strano che non se ne sia accorto.

Ieri oltre a Ostellino, su Il Giornale interviene anche Feltri.

Dato che Feltri pone un tema evidente, con cui mi trovo d’accordo(adesso pioverà ininterrottamente fino alla fine del mese di settembre), la guerra si sta spostando anche ai quartieri alti ed è destinata a perdurare nel tempo perché sono due posizioni confliggenti senza soluzione.

Fatti salvi i principi della solidarietà umana, a cui i cattolici sono legati, come ha sostenuto anche pancho, rimane il dato pratico dimensionale.

Quanti se ne possono ospitare? Abbiamo i fondi sufficienti per ospitarli?

Agli indigeni locali della Lega viene spontaneo, anche se cretino, affermare:

“ Ma dobbiamo far venire qui tutta l’Africa?”
. Anche se diventa spontaneo ribattere con cretinate a cretinate evidenti:
“ Sì,….la mettiamo tutta a casa tua”.

^^^^^^^^^^^^



Se Galantino è un piazzista "da sacrestia"
Conciato com'è, il nostro Paese, nonostante l'ottimismo fatuo di Matteo Renzi, non essendo all'altezza di provvedere ai propri cittadini più sfortunati, non lo è neppure di assistere gli extracomunitari che bussano alle sue porte
Vittorio Feltri - Lun, 17/08/2015 - 22:38


Nunzio Galantino è un nome che abbiamo imparato di recente. Trattasi di un vescovo sconosciuto fino a quando non è diventato segretario generale della Cei (Conferenza episcopale italiana).
Al grande pubblico egli si è segnalato alcuni giorni orsono, avendo attaccato brutalmente sia il nostro governo sia i politici (definiti «piazzisti da bar») contrari all'immigrazione incontrollata, per esempio Matteo Salvini e Beppe Grillo.

Tutte le opinioni sono lecite, anche quella di Galantino, cui ovviamente riconosciamo il diritto di manifestare i propri pensieri. Persino questo: bisogna accogliere tutti i disperati che per vari motivi abbandonano la loro patria allo scopo di sfuggire alla miseria e alle persecuzioni di regimi autoritari, e che intendono trovare qui una vita migliore.
Pensiero nobile, cristiano e apprezzabile sotto il profilo umano. Il modo in cui è stato espresso - abbastanza volgare - non è, invece, altrettanto nobile; anzi, è assai scorretto, direi irritante. Forse monsignor Galantino dovrebbe ripassarsi il Concordato (ideato da Benito Mussolini e rinfrescato da Bettino Craxi) nel quale, grosso modo, è scritto che i preti hanno facoltà di predicare ciò che vogliono, ma non sono autorizzati a interferire nelle questioni di Stato italiane. Ma questo è solo un consiglio gratuito che diamo volentieri al vescovo senza la pretesa che lo ascolti.
Ciò che, viceversa, impone una spiegazione - visto che egli la sa tanto lunga - è come potremmo fare, e con quali mezzi, a ospitare gioiosamente centinaia di migliaia di stranieri bisognosi di soccorso, vitto, alloggio, e magari argent de poche . Sappiamo anche noi: il fenomeno della migrazione dei popoli è sempre esistito e sempre esisterà, dato che il mondo cambia forme di cattiveria, ma non cessa mai di essere cattivo, mentre i cristiani hanno (avrebbero) l'obbligo di essere solidali con i sofferenti, cercando di nutrirli e di alleviarne i disagi fisici e psicologici.

Il Vangelo parla chiaro, però trascura di indicarci - come del resto Galantino - quale sia il modo di moltiplicare i pesci, cioè i soldi in misura sufficiente a soddisfare le esigenze primarie e secondarie dei richiedenti asilo.
È probabile che sua eccellenza, vivendo in una dimora adeguata al proprio rango, ignori che i connazionali attraversano, causa la nota crisi, un momento di enormi difficoltà: disoccupazione, economia zoppicante, debito pubblico insanabile, consumi in ribasso, produzione industriale in calo. Cosicché la informiamo noi, sforzandoci di essere sintetici al massimo: l'Italia è in bolletta marcia. Pertanto non è in grado di pagare gli arretrati delle pensioni decurtate illegittimamente da Mario Monti, di fornire un tetto a coloro che campano in auto o in tenda, di foraggiare il welfare e di investire in infrastrutture e servizi. Conciato com'è, il nostro Paese, nonostante l'ottimismo fatuo di Matteo Renzi, non essendo all'altezza di provvedere ai propri cittadini più sfortunati, non lo è neppure di assistere gli extracomunitari che bussano alle sue porte.
Non è un concetto complicato, lo capisce chiunque e immagino sia alla portata anche del segretario generale della Cei. Se egli però, a differenza di noi comuni mortali, fosse in possesso di una magica formula finalizzata a trasformarci da poveri cristi in signori abbienti, lo pregheremmo di rendercene partecipi. Nel qual caso gli garantiremmo di obbedire alle sue esortazioni circa l'opportunità di accogliere tutti. Se poi volesse anche suggerirci un sistema per allargare i confini del nostro territorio, permettendoci di dare spazio ai nuovi venuti, gliene saremmo grati. Infatti lo avvertiamo che, non essendo agevolmente praticabile la compenetrazione dei solidi, sarà arduo trasferire mezza Africa e mezzo Vicino Oriente in Italia, stivale stretto e montuoso.
In mancanza di una risposta, saremo costretti a ribaltare le sue accuse e a considerare Galantino un «piazzista da sacrestia».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 60726.html
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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LA GUERRA E’ INIZIATA


Anche Ostellino si è messo l'elmetto.


Il Papa predica un mondo che non c'è
Bergoglio se ne frega dei costi dell'accoglienza. La politica non può perché deve rispondere all'etica della responsabilità

Piero Ostellino - Lun, 17/08/2015 - 16:53


Ciò che separa la predicazione pontificia della «dottrina dell'accoglienza» (degli immigrati) dalle istituzioni pubbliche italiane, apparentemente sorde a tale dottrina, si chiama etica della responsabilità.

È, cioè, il calcolo dei costi economici e sociali che le istituzioni fanno dell'adesione alla dottrina dell'accoglienza e, al tempo stesso, la constatazione dell'indifferenza del Papa per tali costi.

Papa Francesco se ne frega dei costi perché proietta apparentemente la remunerazione morale dell'adesione alla dottrina in quella entità metafisica che chiamiamo Paradiso. Le istituzioni pubbliche non posso fregarsene perché a fondamento della politica c'è, appunto, l'etica della responsabilità, il laico e realistico calcolo delle conseguenze delle proprie azioni. È, inoltre, perfettamente inutile che alcuni laici invitino la Chiesa a farsi carico dell'immigrazione accogliendola, ad esempio, nei giardini vaticani, perché, nella fattispecie, la Chiesa ragiona esattamente come le istituzioni pubbliche, cioè non prende neppure in considerazione la provocazione perché ne calcola i costi e non li vuole affrontare. Il Papa dovrebbe sapere che non può chiedere alla politica di non tenere conto del fondamento morale sul quale essa si fonda e che si chiama etica della responsabilità, cioè il calcolo delle conseguenze di ogni propria azione, se non vuole passare, agli occhi di chi fa politica, come un cinico opportunista. La separazione fra la predicazione pontificia della dottrina dell'accoglienza (degli immigrati) e il realismo delle istituzioni pubbliche segnala la distanza che corre fra questo pontificato e la realtà effettuale. Il mondo è quello che è, ed è perfettamente inutile, per non dire concettualmente disonesto, che Papa Francesco ne immagini uno che non c'è e faccia carico alla politica di non tenerne conto.

L'accusa pontificia alle istituzioni pubbliche allontana la Chiesa dagli stessi credenti che vivono la loro fede come cittadini dello Stato moderno e interpretano le parole del Papa come una manifestazione di disonestà e di opportunismo intellettuali; è, in buona sostanza, un errore che il Papa commette ignorando il mondo come è, predicandone uno che non c'è e in nome del quale accusa poi la politica di non tenerne conto. Non è solo una questione di linguaggio. È una questione di sostanza che distingue la Chiesa dallo Stato, laico e contemporaneo. La politica non può abdicare all'etica della responsabilità senza rinnegare se stessa e la prova la offre la stessa Chiesa quando fa orecchie da mercante ai laici che la invitano a farsi carico dell'immigrazione ospitandola nelle proprie sedi, come, ad esempio, i giardini vaticani. La Chiesa, di fronte alla provocazione, reagisce esattamente come fanno le istituzioni politiche - rivelando di essere essa stessa una istituzione politica. Ne calcola i costi e la ignora...

C'è, dunque, una buona dose di ingenuità, da parte dei laici che invitano la Chiesa a fare ciò che essa predica. Ingenuità che rivela l'incapacità di capire che la Chiesa è essa stessa, secolarmente, un'istituzione politica; la quale fa i conti fra ciò che le conviene e ciò che le costa e si comporta di conseguenza. Ecco perché bisogna saper distinguere fra la predicazione di Cristo e i comportamenti terreni della Chiesa, che di quelli si fa forte solo nei confronti degli altri e non affatto di se stessa... Qui, siamo, che piaccia o no ai credenti, su un terreno storico e politico sul quale anche la Chiesa opera nei propri interessi istituzionali. Ecco perché occorre distinguere fra il messaggio di Cristo - che è parola di pietà e di redenzione - e la predicazione della Chiesa, che non è molto distante dai comportamenti di ogni istituzione politica. Un antico proverbio popolare - che rivela una buona dose di verità - suggerisce di fare come il prete dice, non come il prete fa. Non dico lo si debba seguire alla lettera, ma tenerne realisticamente conto non sarebbe poi tanto sbagliato.

piero.ostellino@ilgiornale.it

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 60729.html
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Ma anche Galantino non molla.


Galantino torna alla carica: "Politici, non cercate voti sulla pelle dei migranti"

Poi cita Romano Prodi: "Il populismo è un crimine di pochi capi spregiudicati"
Sergio Rame
- Lun, 17/08/2015 - 12:23


"Nessun politico dovrebbe mai cercare voti sula pelle degli altri e nessun problema sociale di mancanza di lavoro e di paura per il futuro può far venire meno la pietà, la carità e la pazienza".

Il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, torna alla carica. E spiega cosa lo "ha spinto a essere fin troppo chiaro (qualcuno ha scritto 'rude') negli interventi di questi ultimi giorni, almeno quelli non inventati, sui drammi dei profughi e dei rifugiati".

La nuova sparata di Galantino è contenuta nella lectio magistralis sull’eredità di Alcide De Gasperi, che pronuncerà domani a Pieve Tesino (Trento) e di cui il Corriere della Sera ha anticipato alcuni passi. "L'Europa che De Gasperi ha contribuito a fondare - sottolinea monsignor Galantino - era più generosa di quella di oggi e i suoi capi politici farebbero bene a ricordarsi da dove gli europei sono venuti e dopo quali terribili prove. L’Europa - rileva ancora il segretario dei vescovi italiani - non può diventare una maledizione: è un progetto politico indispensabile per il mondo". Il segretario generale della Cei sottolinea, quindi, l’importanza della politica: "Senza politica si muore. La politica come ordine supremo della carità: questa è la grande avventura per chi ne sente la missione".

Facendo poi proprie le parole di Romano Prodi, Galantino aggiunge: "I populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati davanti a un popolo che chiede di capire i passaggi complessi della storia". Infine, il segretario generale della Cei ricorda che le scelte fondamentali di De Gasperi "sono state elaborate dai partiti dentro le Camere, dove si riconosceva il ruolo delle opposizioni".

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 60788.html
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