soloo42000 ha scritto:è tutta gente che il cervello lo fa funzionare, che ha la disponibilità di affrontare e discute i problemi, e lo smarrimento nasce sempre alla fine quando si accorge che non c’è via d’uscita. Tutti, e sottolineo tutti, alla fine se ne escono con : “Ma per chi dobbiamo votare a questo punto,…….io non voto più”.
L’esercizio di fare un’analisi approfondita lo possono fare tutti singolarmente. E alla fine si accorgeranno che la fase che stiamo attraversando offre un panorama politico fatto di mele marce, di mele scadenti, e di qualche mela sana che ovviamente da sola non può risolvere i problemi che abbiamo di fronte.
Io capisco tutti gli scoramente, i disorientamenti e le confusioni del mondo.
Ma capisco anche che siamo UOMINI, ovvero esseri dotati di intelletto, volonta` e capacita` di decisione.
Alla fine le chiacchiere stanno a zero. E questo vale anche per i 50enni ex PCI.
Se alla fine della fiera fra Vendola, Bersani e Brunetta hanno dubbi perche` "so' ttutti ugguali".
O se non capiscono che stando a casa lasciano il campo ai marchionne de' noantri.
Se non capiscono questo allora e` giusto che vincano i liberisti.
Perche` vuol dire che la SX e` morta ALLA BASE.
La' dove e` necessario il CORAGGIO di andare in salita, i nostri veci si "smarriscono", poverini.
Mentre i nipoti sono condannati alla fame, loro si sentono "non rappresentati".
E allora non votano, votano Grillo, o il mignottaro, hanno la tessera CGIL, ma gli piace Maroni.
Ma scherziamo?
E questi avrebbero a modello il socialismo, il Che e La Resistenza?
Sono rammolliti, altro che storie.
Per questo ho parlato di CORAGGIO.
Lo so che e` difficile.
Ma questi sono i tempi che ci e` stato dato di vivere.
Stiamo a casa, o lottiamo.
Con gli strumenti che abbiamo.
Ciao.
soloo42000
Direi proprio di no, i “veci” sono tutt’altro che rammolliti e per di più hanno esperienza e soprattutto valori, quello che ad esempio i giovani non hanno.
Cosa vogliono lo hanno ben chiaro ma non possono chiederlo a chi negli ultimi 30 si è comportato da piazzista solo per gli interessi personali che in combutta con altri li ha trasformati in bottega e li ha fregati regolarmente.
Andiamo sul pratico perché questo non è il paradiso e di santi non ce ne sono da nessuna parte.
Partiamo dalla vecchia Dc. Alcide De Gasperi ha governato dal 1945 al 1953. Piaccia o no grazie alla sua formazione trentina e austriaca, ha consentito all’Italia di venire fuori dal dopoguerra.
Non esiste nulla di illegale per quanto visto negli ultimi 40 anni che possa essergli attribuito. Rimane il mistero dei fondi del Tesoro americano versati al Tesoro italiano nel 1947, relativi al pagamento dell’ultima tranche ai prigionieri italiani negli Usa impiegati a prestare la propria opera nei campi di prigionia e non solo.
Di quei soldi non si è più saputo nulla e nessun militare prigioniero o erede ha mai visto una sola lira. Incaricato della gestione è stato incaricato il giocoliere, astro nascente, Giulio Andreotti. Che fine gli abbia fatto fare non lo so. Ma sono portato a credere che già da giovane abbia fatto fesso De Gasperi con un gioco di magia.
Con la guerra fredda fondi cospicui arrivavano alla Dc e non solo dagli Usa, e altrettanto avveniva da Mosca al Pci.
Ma quelli della Dc non si accontentavano e ne hanno fatte di tutti i colori. Occorre però ammettere, che pur famelici, hanno sempre avuto il limite che la pecora doveva essere tosata ma non fatta morire. Quando arriva San Bettino martire, tutti gli equilibri si sono rotti. Er sorbettino, c’aveva una fame arretrata, ma una fame arretrata che in pochi anni si è rifatto degli anni perduti, costringendo i demo falsi cristiani a seguirlo sul suo terreno. Conseguenza il fallimento del Paese nel 1992.
Quando cessano i soldi di Mosca il Pci comincia a traballare. Muore Berlinguer nel 1984, e da quella data al 1992, sarà della partita con la maggioranza pentapartita.
Tanto per fare un esempio la metropolitana milanese è stata fonte di erogazione per tutti i partiti. Al Pci spettava la fetta più bassa perché era all’opposizione,…..ma comunque spettava, perché funzionava così.
Dopo mani pulite è ripartito tutto alla grande.
Tutto questo non è mai stato condiviso dalla base di sinistra, anche perché a farne le spese erano loro in presa diretta.
Negli ultimi 14 anni non hanno mai tollerato che non si facesse politica, che si accettasse il teorema D’Alema, che fare politica non serve, basta solo sommare i partiti.
E questa malefica teoria l’abbiamo registrata fino a 2 giorni fa, quando Bersani dichiara che non vuole fare tutto lui,… che tra il 49 % e il 51 % sceglie il 49 %.
Io non ho la pretesa che tutti vedano il livello di drammaticità della situazione, ma la sinistra avrebbe potuto salvarsi e salvare il Paese sfruttando il malgoverno Berlusconi e ottenere il 60 % dei consensi.
Ma a loro non interessa. Interessa solo stare al potere per banchettare con altri, del Paese e delle sue esigenze se ne fotte altamente, anche se a chiacchiere imita Berlusconi.
Il Pdd sotto questo punto di vista è un vuoto a perdere, un vascello fantasma di morti viventi che pensa solo a POLTRONE & FORCHETTE.
Quella che si riteneva l’ultimo scampolo di sinistra, si è alleato con il vascello dei morti viventi.
Bersani aveva la partita in mano. Ma la stessa partita ce l’aveva Vendola e non si riesce a comprendere perché abbia voluto scegliere l’avventura con i defunti quando il suo elettorato è affine agli Arancioni.
Non si comprende per quale arcana ragione si è lanciato nell’avventura delle primarie, quando usando la zucca si comprendeva benissimo che le avrebbe perse con i dati del consenso ottenuto.
Sotto questo punto di vista faccio finta di credere che Vendola sia un enigma, ma prima o poi ne dovrà rendere conto di queste continue velleità tutte fallite.
A sinistra con un ritardo spaventoso si sono mossi i residuati bellici degli Arancioni. Ma in questi giorni si apprende che vogliono agganciarsi ai defunti e per il momento Bersande ha risposto no perché pensa sempre a Casini, e il partito delle manette non sta bene in primis al Pdd, figuriamoci a se può star bene a Casini.
Al limite, quando Bersande avrà maturato la certezza che Monti è comunque un rivale e che non può accettare le truppe della sinistra, per tentare di vincere e governare alla meno peggio potrebbe essere costretto a calare le braghe agli Arancioni.
Ora, in questo valzer viennese per la conquista delle POLTRONE e delle FORCHETTE, parte di quella che un tempo era chiamata la sinistra, l’elettore di sinistra, vecio o non vecio, di questo modo di interpretare la politica ne ha piene le palle.
La risposta l’ha data la signora al supermercato di Orio al Serio, nel servizio ieri sera di Santoro :
<< Un mese fa sono stata a Roma, una bella bomba a questi qua la metterei>>
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... ta/451942/
Ma anche tutto il servizio riguarda le responsabilità della casta.
Dimenticare sempre è una caratteristica dei tricolori, eterni smemorati di Collegno.
Se si riflette che quando l'Italia era già alla fame che la Marcegaglia aveva iniziato a strillare come un'aquila che così non si poteva andare avanti, Ugo Sposetti a nome del Pd, d'accordo anche con il Pdl, ha presentato un disegno di legge che chiedeva il raddoppio del finanziamento pubblico dei partiti.
In pratica chiedeva 8 volte quanto era stato abrogato dal referendum sul finanziamento pubblico dei partiti.
Ovviamente Sposetti ci metteva solo la faccia perché era d'accordo tutto il partito, la direzione, il segretario e la presidente.
Quando scoppia lo scandalo Lusi nel Pdd cercano di tirare a campare. Ma quando dopo 2 mesi scoppia lo scandalo della Lega, allora Bersande corre ai ripari proponendo il dimezzamento del rimborso dei partiti.
In pratica il doppio di quello che gli serve.
Altro che essere disorientati e non sapere più per chi votare.