Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao peanuts.Ho trovato questo.
Risultati del sondaggio sulla RAI libera dai partiti
Hanno partecipato al sondaggio sul futuro della RAI libera dai partiti 95.000 persone. Il 99% dei partecipanti vuole una RAI finalmente svincolata, libera e indipendente dai partiti. Il 75% è favorevole alla vendita di due dei tre canali tramite un'asta pubblica. Il 99% vuole trasparenza e una riduzione delle consulenze esterne della RAI, in modo da poter sfruttare maggiormente la forza lavoro interna. Una RAI libera dai partiti secondo i partecipanti dovrebbe occuparsi di cultura (75%), tematiche ambientali ed energetiche (60%), inchieste giornalistiche e approfondimenti (52%), informazione internazionale (49%). Seguono economia, cronaca politica, cinema, serie tv e tematiche locali, sport, tecnologia e scienza.
Guarda il dettaglio dei risultati.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!
http://www.beppegrillo.it/2013/04/risul ... a_rai.html
http://www.beppegrillo.it/google_cse.ht ... ai&x=0&y=0
Ciao
Paolo11
Risultati del sondaggio sulla RAI libera dai partiti
Hanno partecipato al sondaggio sul futuro della RAI libera dai partiti 95.000 persone. Il 99% dei partecipanti vuole una RAI finalmente svincolata, libera e indipendente dai partiti. Il 75% è favorevole alla vendita di due dei tre canali tramite un'asta pubblica. Il 99% vuole trasparenza e una riduzione delle consulenze esterne della RAI, in modo da poter sfruttare maggiormente la forza lavoro interna. Una RAI libera dai partiti secondo i partecipanti dovrebbe occuparsi di cultura (75%), tematiche ambientali ed energetiche (60%), inchieste giornalistiche e approfondimenti (52%), informazione internazionale (49%). Seguono economia, cronaca politica, cinema, serie tv e tematiche locali, sport, tecnologia e scienza.
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=jNz_TOPw ... ploademail
#NOTAP - Giù le mani dal nostro mare!
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Crisi: “O esce dall’Euro o l’Italia rischia il default”
A dirlo due autorevoli quotidiani
Pubblicato il 23/09/2014 da Redazione Due
Crisi? L’Italia deve uscire dall’euro. A scrivere è Roger Bootle, amministratore delegato di Capital Economics e vincitore del Wolfson economics prize. E lo fa con un articolo sul Telegraph. La sua analisi è impietosa: o esce dall’euro o l’Italia va diretta verso un gran default.
Secondo Bootle, tutti i Paesi del G7, tranne l’Italia e il Giappone, hanno ormai superato il livello di PIL di cui godevano prima della Grande Recessione. L’economista sottolinea come, dal 1999, il tasso medio annuo di crescita dell’economia italiana è stato solo dello 0.3%, in altre parole nullo. I problemi italiani non finiscono qui:
Con un tasso di disoccupazione al 12.6% e tanta capacità produttiva inutilizzata, è possibile che i salari e gli altri costi inizieranno a scendere notevolmente, come hanno fatto in Spagna, Grecia e Irlanda. Ma anche se questo accadrà e anche se dovesse finire per rendere i prodotti italiani più competitivi, acuirà l’alto grande problema del paese: il debito.
L’Italia, scrive l’economista, è molto vicina a quella situazione che gli economisti definiscono “trappola del debito”, in cui il rapporto debito/Pil aumenta in modo esponenziale. L’unica via di fuga possibile è l’inflazione, o il default. Dato che il paese non ha a disposizione la prima opzione, non potendo contare su una propria valuta, l’Italia è in corsa per un immenso default sovrano.
Dello stesso avviso anche Wolfgang Munchau che proprio oggi, sull’Economist, lancia l’allarme:
“La situazione economica italiana è insostenibile e porterà a un default sul debito a meno che non ci sia un improvviso e duraturo cambiamento nella crescita. Se così non fosse, il futuro dell’Italia nell’eurozona sarebbe in dubbio, e di fatto lo sarebbe il futuro dell’euro stesso“.
Anche Beppe Grillo, in un post del 15 agosto, era giunto alle medesime conclusioni, riportando un articolo dello stesso Telegraph. “Fuori dall’Euro per non morire“, questo il titolo del post.
http://www.lafucina.it/2014/09/23/crisi ... a-default/
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Fuori dall'euro per non morire
E' un fatto incontrovertibile che il disastro che dura da 14 anni in Italia coincide con l'adesione all'Unione economica e monetaria dell'UE UEM. L'Italia è in depressione da quasi sei anni. Il crollo è stato costellato da false riprese, sopraffatte ogni volta dai dilettanti monetari responsabili della politica UEM. L'ultima ripresa è svanita dopo un solo trimestre. L'economia è di nuovo in recessione tecnica. La produzione è crollata del 9.1% dal suo picco, indietro a livelli di 14 anni fa. La produzione industriale è scesa a livelli del 1980.
Ci vogliono errori di politica economica madornali per realizzare un tale risultato in una economia moderna. L'Italia non ha subito niente di simile durante la Grande Depressione, facendo segnare una crescita del 16% tra il 1929 e il 1939. Nemmeno Mussolini era così maniacale da perseguire i suoi deliri sul Gold Standard fino all'amaro finale. Le autorità italiane intravvedono segnali di ripresa, come le guardie della fortezza nel Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, ingannati dalle illusioni ottiche dell'orizzonte senza vita. I prestiti bancari alle imprese sono ancora in calo a un tasso del 4.5%. Moody's dice che quest'anno l'economia si contrarrà dello 0.1%. Société Génerale prevede -0.2%.
Il crollo della proprietà immobiliare non ha ancora toccato il fondo. La Banca d'Italia ha detto che il numero dei mesi necessari per vendere una casa è salito a 9,4, da 8,8 della fine dell'anno scorso. L'indice del peggioramento delle condizioni di mercato è passato da 19.6% a 34.7% in tre mesi. "Non possiamo andare avanti più a lungo", hanno dichiarato alla filiale di Taranto dell'associazione degli industriali italiana, Confindustria, in una lettera aperta al Presidente della Repubblica. La regione sta diventando un "deserto industriale", hanno avvertito, con le piccole imprese sull'orlo della chiusura e dei licenziamenti di massa. Il mix letale di contrazione economica e inflazione zero sta portando la traiettoria del debito in Italia a crescere in maniera esponenziale, nonostante l'austerità e un avanzo primario del 2% del PIL.
Nel primo trimestre il debito pubblico è salito al 135.6%, dal 130.2% dell'anno prima. Questo è un effetto meccanico, il risultato dell'onere dell'interesse composto su una base nominale statica. I tassi di interesse reali sullo stock del debito italiano di € 2.100 miliardi - con una scadenza media di 6,3 anni - sono in realtà in aumento a causa dell'arrivo della deflazione.
Il rapporto del debito può arrivare al 140% entro la fine dell'anno, in acque inesplorate per un paese che in realtà si indebita in D-Marks. "Nessuno sa quando i mercati reagiranno" ha detto un banchiere italiano.
La recessione sta erodendo le entrate fiscali così gravemente che il premier Matteo Renzi dovrà venirsene fuori con nuovi tagli, dai 20 ai 25 miliardi di €, per soddisfare gli obiettivi di disavanzo dell'UE, perpetuando il circolo vizioso.
Il compito è senza speranza. Uno studio del think-tank Bruegel ha rilevato che l'Italia deve realizzare un avanzo primario del 5% del PIL per stabilizzare il debito con un'inflazione al 2%. L'avanzo sale al 7.8% a inflazione zero. Qualsiasi tentativo di raggiungere questo obiettivo porterebbe ad una implosione autodistruttiva dell'economia italiana.
http://www.beppegrillo.it/2014/08/fuori ... orire.html
Articolo riportato tempo addietro da Grillo
Ciao
Paolo11
A dirlo due autorevoli quotidiani
Pubblicato il 23/09/2014 da Redazione Due
Crisi? L’Italia deve uscire dall’euro. A scrivere è Roger Bootle, amministratore delegato di Capital Economics e vincitore del Wolfson economics prize. E lo fa con un articolo sul Telegraph. La sua analisi è impietosa: o esce dall’euro o l’Italia va diretta verso un gran default.
Secondo Bootle, tutti i Paesi del G7, tranne l’Italia e il Giappone, hanno ormai superato il livello di PIL di cui godevano prima della Grande Recessione. L’economista sottolinea come, dal 1999, il tasso medio annuo di crescita dell’economia italiana è stato solo dello 0.3%, in altre parole nullo. I problemi italiani non finiscono qui:
Con un tasso di disoccupazione al 12.6% e tanta capacità produttiva inutilizzata, è possibile che i salari e gli altri costi inizieranno a scendere notevolmente, come hanno fatto in Spagna, Grecia e Irlanda. Ma anche se questo accadrà e anche se dovesse finire per rendere i prodotti italiani più competitivi, acuirà l’alto grande problema del paese: il debito.
L’Italia, scrive l’economista, è molto vicina a quella situazione che gli economisti definiscono “trappola del debito”, in cui il rapporto debito/Pil aumenta in modo esponenziale. L’unica via di fuga possibile è l’inflazione, o il default. Dato che il paese non ha a disposizione la prima opzione, non potendo contare su una propria valuta, l’Italia è in corsa per un immenso default sovrano.
Dello stesso avviso anche Wolfgang Munchau che proprio oggi, sull’Economist, lancia l’allarme:
“La situazione economica italiana è insostenibile e porterà a un default sul debito a meno che non ci sia un improvviso e duraturo cambiamento nella crescita. Se così non fosse, il futuro dell’Italia nell’eurozona sarebbe in dubbio, e di fatto lo sarebbe il futuro dell’euro stesso“.
Anche Beppe Grillo, in un post del 15 agosto, era giunto alle medesime conclusioni, riportando un articolo dello stesso Telegraph. “Fuori dall’Euro per non morire“, questo il titolo del post.
http://www.lafucina.it/2014/09/23/crisi ... a-default/
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Fuori dall'euro per non morire
E' un fatto incontrovertibile che il disastro che dura da 14 anni in Italia coincide con l'adesione all'Unione economica e monetaria dell'UE UEM. L'Italia è in depressione da quasi sei anni. Il crollo è stato costellato da false riprese, sopraffatte ogni volta dai dilettanti monetari responsabili della politica UEM. L'ultima ripresa è svanita dopo un solo trimestre. L'economia è di nuovo in recessione tecnica. La produzione è crollata del 9.1% dal suo picco, indietro a livelli di 14 anni fa. La produzione industriale è scesa a livelli del 1980.
Ci vogliono errori di politica economica madornali per realizzare un tale risultato in una economia moderna. L'Italia non ha subito niente di simile durante la Grande Depressione, facendo segnare una crescita del 16% tra il 1929 e il 1939. Nemmeno Mussolini era così maniacale da perseguire i suoi deliri sul Gold Standard fino all'amaro finale. Le autorità italiane intravvedono segnali di ripresa, come le guardie della fortezza nel Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, ingannati dalle illusioni ottiche dell'orizzonte senza vita. I prestiti bancari alle imprese sono ancora in calo a un tasso del 4.5%. Moody's dice che quest'anno l'economia si contrarrà dello 0.1%. Société Génerale prevede -0.2%.
Il crollo della proprietà immobiliare non ha ancora toccato il fondo. La Banca d'Italia ha detto che il numero dei mesi necessari per vendere una casa è salito a 9,4, da 8,8 della fine dell'anno scorso. L'indice del peggioramento delle condizioni di mercato è passato da 19.6% a 34.7% in tre mesi. "Non possiamo andare avanti più a lungo", hanno dichiarato alla filiale di Taranto dell'associazione degli industriali italiana, Confindustria, in una lettera aperta al Presidente della Repubblica. La regione sta diventando un "deserto industriale", hanno avvertito, con le piccole imprese sull'orlo della chiusura e dei licenziamenti di massa. Il mix letale di contrazione economica e inflazione zero sta portando la traiettoria del debito in Italia a crescere in maniera esponenziale, nonostante l'austerità e un avanzo primario del 2% del PIL.
Nel primo trimestre il debito pubblico è salito al 135.6%, dal 130.2% dell'anno prima. Questo è un effetto meccanico, il risultato dell'onere dell'interesse composto su una base nominale statica. I tassi di interesse reali sullo stock del debito italiano di € 2.100 miliardi - con una scadenza media di 6,3 anni - sono in realtà in aumento a causa dell'arrivo della deflazione.
Il rapporto del debito può arrivare al 140% entro la fine dell'anno, in acque inesplorate per un paese che in realtà si indebita in D-Marks. "Nessuno sa quando i mercati reagiranno" ha detto un banchiere italiano.
La recessione sta erodendo le entrate fiscali così gravemente che il premier Matteo Renzi dovrà venirsene fuori con nuovi tagli, dai 20 ai 25 miliardi di €, per soddisfare gli obiettivi di disavanzo dell'UE, perpetuando il circolo vizioso.
Il compito è senza speranza. Uno studio del think-tank Bruegel ha rilevato che l'Italia deve realizzare un avanzo primario del 5% del PIL per stabilizzare il debito con un'inflazione al 2%. L'avanzo sale al 7.8% a inflazione zero. Qualsiasi tentativo di raggiungere questo obiettivo porterebbe ad una implosione autodistruttiva dell'economia italiana.
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Articolo riportato tempo addietro da Grillo
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ti ringrazio, appena ho tempo leggerò le varie cose. Ma tu leggendo un po' tutto hai una idea sulel intenzioni riguardo alla forza lavoro? Teniamo presente che una vendita di canali comporterebbe un esubero di personale in certi settoripaolo11 ha scritto:Ciao peanuts.Ho trovato questo.
Risultati del sondaggio sulla RAI libera dai partiti
Hanno partecipato al sondaggio sul futuro della RAI libera dai partiti 95.000 persone. Il 99% dei partecipanti vuole una RAI finalmente svincolata, libera e indipendente dai partiti. Il 75% è favorevole alla vendita di due dei tre canali tramite un'asta pubblica. Il 99% vuole trasparenza e una riduzione delle consulenze esterne della RAI, in modo da poter sfruttare maggiormente la forza lavoro interna. Una RAI libera dai partiti secondo i partecipanti dovrebbe occuparsi di cultura (75%), tematiche ambientali ed energetiche (60%), inchieste giornalistiche e approfondimenti (52%), informazione internazionale (49%). Seguono economia, cronaca politica, cinema, serie tv e tematiche locali, sport, tecnologia e scienza.
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Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!
http://www.beppegrillo.it/2013/04/risul ... a_rai.html
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Paolo11
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao peanuts.Penso che quella proposta potrebbe andare in porto solamente se al governo ci fosse il M5S le tre reti come sai sono spartite fra i partiti.
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=EYFzosyq ... ploademail
Castaldi (M5S): "Banda larga è uguale a SVILUPPO. Lo stato intervenga!"
http://www.youtube.com/watch?v=KOR18Yfo ... ploademail
Endrizzi (M5S): "Morti sul lavoro, basta politici ai funerali"
Ciao
Paolo11
Castaldi (M5S): "Banda larga è uguale a SVILUPPO. Lo stato intervenga!"
http://www.youtube.com/watch?v=KOR18Yfo ... ploademail
Endrizzi (M5S): "Morti sul lavoro, basta politici ai funerali"
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=T21rUu_N ... ploademail
M5S sul Jobs Act: la chiamano legge delega, ma è solo una delega in bianco!
Ciao
Paolo11
M5S sul Jobs Act: la chiamano legge delega, ma è solo una delega in bianco!
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.tzetze.it/redazione/2014/09/ ... _5_stelle/
di Ferdinando Imposimato su Facebook. Nel mirino il presidente Napolitano. Secondo l'ex magistrato, il Capo dello Stato starebbe violando il diritto di opposizione del Movimento 5 Stelle, penalizzando così il 25% degli italiani rappresentati in Parlamento dai 5 Stelle. Questo il suo messaggio:
Signor Presidente della Repubblica, lei che rappresenta l'unità nazionale (art 87 della Costitutzione ) e dovrebbe tutelare
anche l'opposizione come parte essenziale della democrazia, che è alternanza, non crede sia stato leso il diritto dell'opposizione del M5S, secondo partito del Parlamento, escludendo un suo rappresentante sia dal CSM che dalla Consulta?Protesto contro questa discriminazione, che penalizza il 25% degli italiani e molti altri che non si riconoscono in questo governo. E i "professoroni" che pontificano sulla Costituzione, cosa dicono ? Preferiscono il silenzio e l'indifferenza? O si vuole preparare , col senato delle regioni . il terreno per una Consulta al servizio della maggioranza e non della Costituzione, penalizzare i magistrati e minarne la indipendenza, garanzia dei cittadini e non privilegio dei magistrati?
Ciao
Paolo11
di Ferdinando Imposimato su Facebook. Nel mirino il presidente Napolitano. Secondo l'ex magistrato, il Capo dello Stato starebbe violando il diritto di opposizione del Movimento 5 Stelle, penalizzando così il 25% degli italiani rappresentati in Parlamento dai 5 Stelle. Questo il suo messaggio:
Signor Presidente della Repubblica, lei che rappresenta l'unità nazionale (art 87 della Costitutzione ) e dovrebbe tutelare
anche l'opposizione come parte essenziale della democrazia, che è alternanza, non crede sia stato leso il diritto dell'opposizione del M5S, secondo partito del Parlamento, escludendo un suo rappresentante sia dal CSM che dalla Consulta?Protesto contro questa discriminazione, che penalizza il 25% degli italiani e molti altri che non si riconoscono in questo governo. E i "professoroni" che pontificano sulla Costituzione, cosa dicono ? Preferiscono il silenzio e l'indifferenza? O si vuole preparare , col senato delle regioni . il terreno per una Consulta al servizio della maggioranza e non della Costituzione, penalizzare i magistrati e minarne la indipendenza, garanzia dei cittadini e non privilegio dei magistrati?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Per fare chiarezza circa i compensi degli Eurodeputati, alleghiamo breve scheda sintetica.
Ogni portavoce in Parlamento europeo del M5S riceve mensilmente:
1) Indennità parlamentare
Dal 2009 il Parlamento Europeo (PE) ha deciso di uniformare questa indennità alla media europea per tutti i MEP (Member of the Europen Parliament). Gli europarlamentari del M5S percepiscono 6200 €/mese NETTI; da impegno sottoscritto all'atto della candidatura 1000 €/mese NETTI dovrebbero essere destinati allo staff comunicazione per acquisto di materiale funzionale al loro lavoro. A seguito di confronto con i funzionari della DG Finanza, è emerso che i MEP non possono effettuare donazioni con cadenza mensile regolare nei confronti della medesima società. Per far fronte, così come previsto, alle spese necessarie al funzionamento dello staff comunicazione, è stata destinata quindi quota parte dei fondi del gruppo (Fondi 400).
Ad ogni modo, per far fronte all'impegno sottoscritto, i portavoce europei del M5S intendono comunque destinare almeno 1000 euro/mese netti per finalità da valutare a seguito di risposta scritta da parte della DG finanza e degli uffici legali del PE, già interpellati.
2)Indennità di soggiorno
Si tratta di una indennità di soggiorno di 304 €/presenza, che viene erogata esclusivamente quando il MEP è presente ad attività istituzionali riconosciute ed ufficiali (non viene erogata per parte di luglio, agosto, dicembre, gennaio, i fine settimana -indipendentemente dal fatto che il MEP sia comunque al lavoro in parlamento o sul teritorio- e durante le cosiddette settimane verdi, circa una settimana al mese). Non tiene inoltre conto del fatto che il MEP ha doppie spese di soggiorno durante le attività di plenaria a Strasburgo (hotel Strasburgo+casa Bruxelles). Come tutte le indennità forfettarie, e’ destinata ESCLUSIVAMENTE alle finalità per cui e’ prevista: ogni utilizzo differente è formalmente e severamente vietato dal regolamento e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP. L’eventuale eccedenza può essere restituita al PE.
3) Indennità di assistenza parlamentare:
Ogni MEP ha a disposizione una cifra per i collaboratori che non rientra nelle disponibilità dirette del MEP ma viene gestita direttamente dal Parlamento Europeo ESCLUSIVAMENTE a remunerazione di collaboratori regolarmente assunti secondo le normative del PE o dello Stato membro. L'importo mensile massimo utilizzabile per stipulare questi contratti è di 21.209 €/mese. Eventuali eccedenze accumulate durante l'anno solare e non utilizzate restano nelle casse del PE.
4) Indennità per spese generali
I parlamentari europei ricevono mensilmente un'indennità forfettaria pari a 4.299 € destinati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE alle spese legate all'esercizio del mandato (ad esempio spese di cancelleria degli uffici di Bruxelles e Strasburgo e in Italia, spese per affitto di uffici locali, spese di comunicazione, software, hardware, ecc). L'utilizzo di questi fondi è vincolato al regolamento del PE e a tal proposito viene tenuto un conto corrente separato e dedicato che è soggetto al controllo degli organi preposti del Parlamento Europeo. L'eventuale residuo potrà essere restituito esclusivamente al PE al termine del mandato. Ogni altro utilizzo (es. spese personali del deputato) è FORMALMENTE e SEVERAMENTE vietato dallo Statuto del PE e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP.
5) Fondi 400
Si tratta di fondi destinati alla promozione dell'attività politica del gruppo parlamentare europeo EFDD, che rientrano nella esclusiva disponibilità del gruppo politico EFDD e non gestiti dai singoli MEP che possono solo richiederne l’utilizzo per i fini previsti nel regolamento del Parlamento Europeo, rispettando la procedura interna del PE e certificata da sistema di auditing. I portavoce europei del M5S stanno valutando, insieme alle altre delegazioni del gruppo e ai funzionari, le modalità per utilizzare i suddetti fondi per eventi e attività di promozione dell'attività politica europea sul territorio, sempre nel rispetto dei vincoli imposti dal PE.
6) Partito politico Europeo e Fondazione Europea
Tutte le delegazioni parlamentari hanno dei fondi a disposizione per costituire dei partiti politici europei e delle fondazioni europee, la somma prevista per le delegazioni facenti parte del gruppo EFDD ammonta a circa 3 milioni di euro. La delegazione del MoVimento 5 Stelle HA RINUNCIATO TOTALMENTE alla possibilità di usufruire di questi fondi.
Quanto sopra è verificabile consultando il sito del PE.
A corredo di quanto sopra si sottolinea che:
- Il regolamento del Parlamento Europeo è molto severo e prevede responsabilità personali di ogni singolo MEP in relazione all'uso delle indennità (anche personali) e dei fondi citati. I portavoce M5S hanno richiesto e sollecitato i funzionari del Parlamento circa le modalità di impiego lecito di queste risorse per evitare di incorrere in sanzioni ed illeciti. Ogni destinazione differente delle indennità dovrà, come forma di tutela del MEP, essere preventivamente autorizzata dal PE in forma scritta." I portavoce del M5S al Parlamento Europeo
http://www.beppegrillo.it/#ad-image-0
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Paolo11
Ogni portavoce in Parlamento europeo del M5S riceve mensilmente:
1) Indennità parlamentare
Dal 2009 il Parlamento Europeo (PE) ha deciso di uniformare questa indennità alla media europea per tutti i MEP (Member of the Europen Parliament). Gli europarlamentari del M5S percepiscono 6200 €/mese NETTI; da impegno sottoscritto all'atto della candidatura 1000 €/mese NETTI dovrebbero essere destinati allo staff comunicazione per acquisto di materiale funzionale al loro lavoro. A seguito di confronto con i funzionari della DG Finanza, è emerso che i MEP non possono effettuare donazioni con cadenza mensile regolare nei confronti della medesima società. Per far fronte, così come previsto, alle spese necessarie al funzionamento dello staff comunicazione, è stata destinata quindi quota parte dei fondi del gruppo (Fondi 400).
Ad ogni modo, per far fronte all'impegno sottoscritto, i portavoce europei del M5S intendono comunque destinare almeno 1000 euro/mese netti per finalità da valutare a seguito di risposta scritta da parte della DG finanza e degli uffici legali del PE, già interpellati.
2)Indennità di soggiorno
Si tratta di una indennità di soggiorno di 304 €/presenza, che viene erogata esclusivamente quando il MEP è presente ad attività istituzionali riconosciute ed ufficiali (non viene erogata per parte di luglio, agosto, dicembre, gennaio, i fine settimana -indipendentemente dal fatto che il MEP sia comunque al lavoro in parlamento o sul teritorio- e durante le cosiddette settimane verdi, circa una settimana al mese). Non tiene inoltre conto del fatto che il MEP ha doppie spese di soggiorno durante le attività di plenaria a Strasburgo (hotel Strasburgo+casa Bruxelles). Come tutte le indennità forfettarie, e’ destinata ESCLUSIVAMENTE alle finalità per cui e’ prevista: ogni utilizzo differente è formalmente e severamente vietato dal regolamento e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP. L’eventuale eccedenza può essere restituita al PE.
3) Indennità di assistenza parlamentare:
Ogni MEP ha a disposizione una cifra per i collaboratori che non rientra nelle disponibilità dirette del MEP ma viene gestita direttamente dal Parlamento Europeo ESCLUSIVAMENTE a remunerazione di collaboratori regolarmente assunti secondo le normative del PE o dello Stato membro. L'importo mensile massimo utilizzabile per stipulare questi contratti è di 21.209 €/mese. Eventuali eccedenze accumulate durante l'anno solare e non utilizzate restano nelle casse del PE.
4) Indennità per spese generali
I parlamentari europei ricevono mensilmente un'indennità forfettaria pari a 4.299 € destinati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE alle spese legate all'esercizio del mandato (ad esempio spese di cancelleria degli uffici di Bruxelles e Strasburgo e in Italia, spese per affitto di uffici locali, spese di comunicazione, software, hardware, ecc). L'utilizzo di questi fondi è vincolato al regolamento del PE e a tal proposito viene tenuto un conto corrente separato e dedicato che è soggetto al controllo degli organi preposti del Parlamento Europeo. L'eventuale residuo potrà essere restituito esclusivamente al PE al termine del mandato. Ogni altro utilizzo (es. spese personali del deputato) è FORMALMENTE e SEVERAMENTE vietato dallo Statuto del PE e soggetto alla ripetizione dell’indebito nei confronti del MEP.
5) Fondi 400
Si tratta di fondi destinati alla promozione dell'attività politica del gruppo parlamentare europeo EFDD, che rientrano nella esclusiva disponibilità del gruppo politico EFDD e non gestiti dai singoli MEP che possono solo richiederne l’utilizzo per i fini previsti nel regolamento del Parlamento Europeo, rispettando la procedura interna del PE e certificata da sistema di auditing. I portavoce europei del M5S stanno valutando, insieme alle altre delegazioni del gruppo e ai funzionari, le modalità per utilizzare i suddetti fondi per eventi e attività di promozione dell'attività politica europea sul territorio, sempre nel rispetto dei vincoli imposti dal PE.
6) Partito politico Europeo e Fondazione Europea
Tutte le delegazioni parlamentari hanno dei fondi a disposizione per costituire dei partiti politici europei e delle fondazioni europee, la somma prevista per le delegazioni facenti parte del gruppo EFDD ammonta a circa 3 milioni di euro. La delegazione del MoVimento 5 Stelle HA RINUNCIATO TOTALMENTE alla possibilità di usufruire di questi fondi.
Quanto sopra è verificabile consultando il sito del PE.
A corredo di quanto sopra si sottolinea che:
- Il regolamento del Parlamento Europeo è molto severo e prevede responsabilità personali di ogni singolo MEP in relazione all'uso delle indennità (anche personali) e dei fondi citati. I portavoce M5S hanno richiesto e sollecitato i funzionari del Parlamento circa le modalità di impiego lecito di queste risorse per evitare di incorrere in sanzioni ed illeciti. Ogni destinazione differente delle indennità dovrà, come forma di tutela del MEP, essere preventivamente autorizzata dal PE in forma scritta." I portavoce del M5S al Parlamento Europeo
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/ ... tadinanza/
Ciao a tutti, sappiamo che volete avere notizie sulle principali proposte del Movimento 5 Stelle. Noi ci siamo occupati del reddito di cittadinanza. La proposta è pronta, dopo i 10.000 suggerimenti ricevuti dai cittadini italiani. Reddito, vita dignitosa e diritto al lavoro, questi sono i principi fondamentali contenuti nella proposta di legge. La proposta quindi non è solo reddito, bensi siamo partiti dai bisogni primari del cittadino, del disoccupato, per ricostruire i servizi di cui ha bisogno. Ma soprattutto la proposta mira a creare lavoro, difatti contiene aiuti per le imprese, aiuti per i disoccupati che vogliono tra loro creare delle imprese, riattiva la vita sociale, riavvicina il cittadino alla vita economica e sociale della propria città, ma soprattutto dà respiro all’economia del paese con questo grande sostegno economico. Parte di quanto contenuto nella proposta è stato già presentato sotto forma di emendamento ed è stato accolto. Sono piccoli passi per aiutare il disoccupato nella ricerca del lavoro, quindi fascicolo elettronico del cittadino, banche dati interoperabili, e conferimento di posti vacanti in un’unica Banca dati nazionale. Per parlare anche di reddito di cittadinanza ci vedremo al circo Massimo per Italia 5 Stelle, il 10 11 12 ottobre. Come sapete il Movimento Cinque Stelle non prende rimborsi elettorali, quindi questo evento è autofinanziato. Se potete partecipate con un vostro contributo, grazie!” Daniele Pesco e Nunzia Catalfo, portavoce M5S in Parlamento
Ciao
Paolo11
Ciao a tutti, sappiamo che volete avere notizie sulle principali proposte del Movimento 5 Stelle. Noi ci siamo occupati del reddito di cittadinanza. La proposta è pronta, dopo i 10.000 suggerimenti ricevuti dai cittadini italiani. Reddito, vita dignitosa e diritto al lavoro, questi sono i principi fondamentali contenuti nella proposta di legge. La proposta quindi non è solo reddito, bensi siamo partiti dai bisogni primari del cittadino, del disoccupato, per ricostruire i servizi di cui ha bisogno. Ma soprattutto la proposta mira a creare lavoro, difatti contiene aiuti per le imprese, aiuti per i disoccupati che vogliono tra loro creare delle imprese, riattiva la vita sociale, riavvicina il cittadino alla vita economica e sociale della propria città, ma soprattutto dà respiro all’economia del paese con questo grande sostegno economico. Parte di quanto contenuto nella proposta è stato già presentato sotto forma di emendamento ed è stato accolto. Sono piccoli passi per aiutare il disoccupato nella ricerca del lavoro, quindi fascicolo elettronico del cittadino, banche dati interoperabili, e conferimento di posti vacanti in un’unica Banca dati nazionale. Per parlare anche di reddito di cittadinanza ci vedremo al circo Massimo per Italia 5 Stelle, il 10 11 12 ottobre. Come sapete il Movimento Cinque Stelle non prende rimborsi elettorali, quindi questo evento è autofinanziato. Se potete partecipate con un vostro contributo, grazie!” Daniele Pesco e Nunzia Catalfo, portavoce M5S in Parlamento
Ciao
Paolo11
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