Come se ne viene fuori ?

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mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Amadeus ha scritto:Casini non avrà molta voce in capitolo, a lui interessa salire sul carro del vincitore, che questa volta è un tipo rispettabile.
L'agenda la detta Monti mica Casini.
Non so quanta voce in capitolo avrà Casini. Certo è che Monti, con questa operazione di "riciclaggio" un po' di rispettabilità l'ha persa.

Vedremo comunque come saranno fatte le liste. Dare un potere di veto ad un "consulente" come Bondi, da un lato si presta a non poche critiche sul piano della democrazia (argomento sul quale per la verità Monti non pare molto sensibile), dall'altro rappresenta un'umiliazione per il piercasinando, che penso avrà non pochi problemi con i suoi dinosauri, nel caso venissero tagliati.

Pare che, stando ai criteri dettati da Monti (non più di 15 anni di attività parlamentare: requisito che pare copiato dal PD), Buttiglione e Cesa dovrebbero rimanere fuori. Vedremo se anche lui introdurrà un sistema di deroghe.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:Casini non avrà molta voce in capitolo, a lui interessa salire sul carro del vincitore, che questa volta è un tipo rispettabile.


L'agenda la detta Monti mica Casini.

Agenda Bondi

(Marco Travaglio).
30/12/2012 di triskel182


Non vorremmo essere nei panni di Enrico Bondi, chiamato da Monti a selezionare degli aspiranti candidati del Partito Agenda.

Non perchè sia un tipo facilmente impressionabile, anzi: sopravvissuto a Montedison, Telecom, Parmalat e Premafin spolpate da politici e prenditori tipo Gardini, Tanzi e Ligresti, firmatario nel ’97 dell’appello dei manager per abrogare il falso in bilancio, non si farà certo spaventare dalle facce e soprattutto dalle mandibole dei cosiddetti moderati.

Il guaio è che non sono chiare le regole d’ingaggio della sua nuova missione.

Che rischia di somigliare alla scena di Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks: quando il cattivo arruola una sporca dozzina per assaltare il villaggio.

Si siede dietro un banchetto ed esamina i curricula dei candidati in fila indiana: “Precedenti penali?”.

Il primo risponde: “Stupro, assassinio, incendio doloso, stupro”.

E lui: “Hai detto due volte stupro”.

“Sì, ma mi piace tanto lo stupro!”.

“Ottimo, firma qua. Avanti il prossimo…

Precedenti penali?”.

“Atti di libidine in luogo pubblico”.

“Non è mica tanto grave”.

“Sì, ma in una chiesa metodista!”.

“Ah carino! Arruolato, firma qua!”.


Immaginiamo il reclutamento per l’Agenda Monti.

Bondi s’installa nelle segrete di Castel Sant’Angelo (le location le offre il Vaticano) e inizia l’esame del sangue ai candidati.

“Mi chiamo Cordero di Montezemolo”.

“Precedenti penali?”.

“Condanna in primo grado a un anno per abusivismo edilizio”.

“È un po’ pochino, ma è un buon inizio. Arruolato”.

“Sono Casini, nessun precedente penale”.

“Allora hai sbagliato lista”.

“Però ho portato in Parlamento tanti condannati, da Drago a Cuffaro, votato tutte le leggi vergogna e assicurato stima e amicizia a Dell’Utri prima della sentenza, su carta intestata della Presidenza della Camera”.

“Ok, passa, ma puoi fare di meglio”.

“Aho’, so’ Lorenzo Cesa”.

“Con quella faccia qualche precedente devi averlo per forza”.

“A’ dotto’, io ce l’ho messa tutta, ma nun ce l’ho fatta”.

“Spiegati meglio”.

“Ner ’93 fui latitante pe’ quarche ggiorno, poi me feci carcera’ a Regginaceli.

Confessai 17, dico 17 tangenti.

Ar primo grado m’han dato 3 anni, ma ’n appello li ggiudici ’nfamoni m’hanno assorto pe’ ’n vizio de forma. Che devo fa’?”.

“Prometti che ci riprovi”.

“So’ vent’ani che tento de recupera’, ma a Roma nun s’aresta più nessuno”.

“Vabbè, entra”.

“Benedetto Della Vedova”.

“Precedenti?”.

“Solo 4 mesi per spaccio a un vecchio corteo radicale per liberalizzare le droghe”.

“Radicale, droghe? Ma sei matto? Non senti l’odore d’incenso, non vedi quante tonache? Se ti sente un cardinale siamo fottuti. Ti prendo solo se ti cuci la bocca e vai a ripetizione dagli altri”.

“A dotto’, so’ Lusciano Ciocchetti detto Er Ciocca de l’Uddiccì”.

“Quindi pregiudicato?”.

“No, ’ncenzurato. Però ero er vice d’a Porverini. E c’ho pure ’n pacchetto de 30 mila preferenze. Po’ basta’?”.

“Mah, ora consulto l’Agenda, intanto vieni avanti”.

“Beppe Pisanu, 11 volte deputato, già amico di Calvi e Carboni, poi di B: sono abbastanza nuovo?”.

“Ma sì, dai, c’è di peggio”.

Esaurita la fila, Bondi si accorge che ne manca uno: “Qui vedo scritto Corrado Passera. Come sarebbe a dire che non viene più? Ma caXXo, quello è un fuoriclasse: una condanna per i falsi in bilancio dell’Olivetti, un’indagine per frode fiscale e una serie di conflitti d’interessi da Guinness. Possibile che ce lo siamo fatto scappare? E allora diciamolo che vogliamo perdere!”.

“Scusi, ci sarei anch’io…”.

“Da dove viene questo sibilo?”.

“Lei non mi può vedere, non mi nota mai nessuno. Sono, anzi sarei Franco Frattini. Altro non saprei dire”.

“Ah sì figliolo, mi avevano avvertito, tranquillo, un posto te lo troviamo. Ora mettiti lì, accanto a quel ficus che un po’ ti somiglia… (Dio mio che tristezza ’sto Centro, quasi quasi chiamo Tanzi e Ligresti…)”.

Da Il Fatto Quotidiano del 30/12/2012.
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

Il guaio è che non sono chiare le regole d’ingaggio della sua nuova missione.

il guaio??? :mrgreen: per Travaglio è una manna!!! può fantasticare a dismisura sui peggiori scenari inciucieschi .... :mrgreen:

sono d'accordo con Mariok sul fatto che Monti ha perso punti con questo non meglio precisato posizionamento "centrista" ...vedremo le prossime mosse.

potrebbe anche darsi che i succitati dinosauri di Casini vengano buttati giù dalla rupe Tarpea senza troppi patemi , non sappiamo appunto quali sono i criteri che Monti ha in testa e Casini non può fare il delicato, per lui è l'ultimo metrò.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

E’ la prima volta che mi capita di sentire chi interviene nei vari talk in questi ultimi 4 anni che abbia il coraggio di dire la verità su quello che ci aspetta dietro l’angolo.

Lo ha fatto questa sera Massimo Mucchetti, vice direttore del Corriere della Sera, che oggi si candida per i defunti.

Spero che domani sia disponibile la replica della 7.

E’ preferibile ascoltare direttamente da quanto ha detto l’interessato.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

mariok ha scritto:
Amadeus ha scritto:Casini non avrà molta voce in capitolo, a lui interessa salire sul carro del vincitore, che questa volta è un tipo rispettabile.
L'agenda la detta Monti mica Casini.
Non so quanta voce in capitolo avrà Casini. Certo è che Monti, con questa operazione di "riciclaggio" un po' di rispettabilità l'ha persa.

Vedremo comunque come saranno fatte le liste. Dare un potere di veto ad un "consulente" come Bondi, da un lato si presta a non poche critiche sul piano della democrazia (argomento sul quale per la verità Monti non pare molto sensibile), dall'altro rappresenta un'umiliazione per il piercasinando, che penso avrà non pochi problemi con i suoi dinosauri, nel caso venissero tagliati.

Pare che, stando ai criteri dettati da Monti (non più di 15 anni di attività parlamentare: requisito che pare copiato dal PD), Buttiglione e Cesa dovrebbero rimanere fuori. Vedremo se anche lui introdurrà un sistema di deroghe.
Caro mariok.Per il sottoscritto Monti a perso tutta la sua credibilità.
Quando ha detto a 60 milioni di Italiani che finito il suo mandato tornava al vecchio lavoro.
Quindi una persona che si rimangia ciò che ha detto non vale niente,come uomo.E diventa poco credibile.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Sotto le macerie - 45

Lo Stato Montificio - 6


Gioco al massacro - 6


La conferma che gli extraterrestri esistono e sono tra noi, come sostiene Medvedev, è l’avvenuta repentina trasformazione di Terminator 123.

Se ne è accorto pure Giannelli che sul Corriere ha pubblicato stamani questa vignetta:

Immagine

http://www.corriere.it/foto_del_giorno/ ... bb97.shtml

Terminator123 ha spostato la levetta incorporata da “Normale” a “Combat”.

Chi se l’aspettava che il contenuto professore molto british che non suda mai, che non alza mai la voce perché su Urano non sapendo cosa volesse dire “ridere”, non è stato programmato in tal senso e qui si trova in grande difficoltà, potesse trasformarsi in una macchina da guerra, ruotando solo una levetta?

Crozza aveva già individuato da subito la sua natura extraterrestre.
http://www.youtube.com/watch?v=0KmGPWmITvw

La programmazione base è stata fatta con termini più forti di quelli che si usano sulla Terra nella zona dello stivale.

La prima uscita ieri mattina nella versione “Combat” a “Uno mattina” ha fatto strage. Tanto che oggi a differenza del suo rivale, il Sciagura, che occupa ogni giorno gli schermi tv, ha preferito non replicarsi e recarsi presso una clinica per robot per una riprogrammazione con termini un pò più soft.

- Fassina, Vendola, la CGIL e la FIOm devono essere “silenziati”, questa è la condizione per cui può prendere in considerazione un’alleanza con il Pdd.
-
- Ha fatto cenno alla “statura” accademica di Brunetta irritando a morte i bucanieri.

Titoli d’apertura e articoli in prima pagina ad eccezione dell’Avvenire che riporta una piccola foto del premier e il titolino:

Fronti caldi

Monti

<<Estremismi
Da silenziare>>
No di Pd e Pdl.

*

Sara Ventroni scrive stamani sull’Unità:

Toro scatenato

CI ERAVAMO FATTI TUTTI UN’ALTRA
IDEA. LO PENSAVAMO TIMIDO. LO CRE-
DEVAMO IMPACCIATO. LO SAPEVAMO
POST IDEOLOGICO. Non fosse altro per-
Ché, a bassa voce, il Professore,ci aveva
Spiegato che destra e sinistra non esi-
stono più. (Infatti, esiste solo il falso centro
che è una destra mascherata per soliti
merli boccaloni – ndt)
E invece ci ha sorpresi. Sotto quel loden
patrizio nasconde un’anima caliente da
toro scatenato. E’ partito il conto alla
rovescia. Il primo round della campagna
elettorale si annuncia rovente.
Colpi sotto la cinta e picadora a portata
Di mano.

****

Cofferati risponde così.


il Fatto 4.1.12
L’ex segretario Cgil Sergio Cofferati
“Il premier è ostile, ma non può zittire nessuno”

di Salvatore Cannavò

Sono esterrefatto”. Sergio Cofferati, ex segretario della Cgil e oggi parlamentare europeo del Pd, commenta così la richiesta fatta da Monti al Pd di “silenziare” le posizioni di Stefano Fassina e della Cgil.

“Non mi sarei mai aspettato una sortita del genere. Un conto è chiedere di non tener conto di alcune posizioni, cosa di per sé già sbagliata e negativa, un altro chiedere di silenziare che vuol dire non far parlare. Sono esterrefatto”.


Perché fa così paura la Cgil? Il sindacato non si è mai tirato indietro da scelte difficili.

Devo dire che è difficile comprendere la ragione di una ostilità così profonda. La Cgil nella sua storia ha ricoperto diverse funzioni e ruoli, dal piano Di Vittorio alla lotta contro il terrorismo fino alla politica dei redditi all’inizio degli anni ’90.

Se non ci fosse stata la Cgil non saremmo mai entrati nell’euro. Non ricordarsene è un’omissione incomprensibile. La riforma delle pensioni è stata fatta nel 1995 con un contributo decisivo della Cgil.

Monti fonda le proprie posizioni sul “bene” dell’Europa.

Al momento di entrare nell’euro, su posizioni antieuropeiste c’erano Berlusconi e Romiti, non la Cgil.

Se siamo in Europa è grazie anche al sindacato e la Cgil, a differenza di molti altri soggetti, non è mai stata antieuropeista. In tutta la sua storia.

D>Ma come si spiega queste posizioni?
Mi pare molto strumentale, si usa la Cgil per cercare di condizionare il Pd.

D>E il Pd è condizionabile?
Non credo proprio. La cinghia di trasmissione tra sindacato e partito non esiste più.

D>Eppure Bersani oscilla tra due posizioni: ha intenzione di candidare Guglielmo Epifani ma intanto candida Carlo Dell’Aringa. Che giudizio dà su quest’ultimo?

Carlo Dell’Aringa l’ho conosciuto negli anni ’70 quando io ero segretario dei chimici Cgil e lui collaborava con l’allora Federchimica. Me lo ricordo come una persona molto competente e per niente “moderato”, nel senso negativo del termine. Non rappresenta un orientamento di politica economica conservatore, tutt’altro. Io l’ho conosciuto come un innovatore.

D>Lo vedrebbe bene come ministro del Lavoro?
Secondo me è una persona che ha ottime competenze.

D>Quindi lo vedrebbe bene?
Penso che se il centrosinistra vincerà le elezioni di possibili ministri ne avrà diversi, per fortuna, anche con sensibilità diverse.

D>Sul piano dei contenuti, quale sarebbe l’agenda di un governo progressista?
Al primo posto c’è lo sviluppo. Per questa servono molte risorse e le risorse vanno cercate in due direzioni. In Europa con gli “eurobond” e con una tassa sulle transazioni finanziarie. In Italia tassando la ricchezza e destinando a investimenti – in infrastrutture e sapere – la lotta all’evasione. Lo sviluppo deve produrre ricchezza che va ridistribuita in una lotta netta alla povertà.

D>Al secondo posto?
Poi c’è il lavoro. Occorre rimettere mano alla riforma Fornero prosciugando il vastissimo numero dei contratti atipici e quindi prosciugando la precarietà. Al terzo posto vedo i diritti, del lavoro e di cittadinanza.

D>Va ritoccata la riforma delle pensioni?
La riforma ha tre problemi: il primo è quello degli esodati. Il secondo è dato dalla parificazione dell’età tra donne e uomini che non tiene conto delle condizioni di vita delle donne che, dunque, vanno compensate. Il terzo è l’indicizzazione delle pensioni che va recuperata.

D>È compatibile oggi un’agenda di centrosinistra con l’agenda di Monti?
Il programma di Bersani, desumibile dal documento di Italia Bene Comune, la base programmatica delle primarie, segna una distanza evidentissima con la cosiddetta Agenda Monti. Le differenze sono ben chiare.


****

NB

D>Eppure Bersani oscilla tra due posizioni: ha intenzione di candidare Guglielmo Epifani ma intanto candida Carlo Dell’Aringa. Che giudizio dà su quest’ultimo?


Nella terra del gattopardo tutto rimane lo stesso malgrado i cambiamenti apparenti.

Questo perché i piazzisti sanno che gli italiani hanno la memoria cortissima.

Si sono già tutti dimenticati di “ ‘O presepe di Veltroni” con le belle statuine Calearo e Boccuzzi.

Bersande le ha sostituite con Dell’Arringa ed Epifani, così tiene buoni tutti quanti.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

camillobenso ha scritto:E’ la prima volta che mi capita di sentire chi interviene nei vari talk in questi ultimi 4 anni che abbia il coraggio di dire la verità su quello che ci aspetta dietro l’angolo.

Lo ha fatto questa sera Massimo Mucchetti, vice direttore del Corriere della Sera, che oggi si candida per i defunti.

Spero che domani sia disponibile la replica della 7.

E’ preferibile ascoltare direttamente da quanto ha detto l’interessato.
Caro camillobenso .Ho visto la trasmissione.Mughetti con i chiari di luna che ci sono.Prevede se non si cambia arriveranno sommosse, o agli anni di piombo
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Sotto le macerie - 46

Lo Stato Montificio - 7


Gioco al massacro - 7


La posta in campo è ovviamente alta, si tratta di individuare il solito raggruppamento che consenta la vita facile e serena ai poteri forti.

Come avvenuto nel secolo precedente e all’inizio del nuovo millennio, i poteri forti avevano a disposizione le persone e gli schieramenti adatti.

Quando crolla la Dc e i partiti consociati, i pf, individuano in Silvio Berlusconi il loro uomo. Ma dura poco e dovranno aspettare altri 6 anni prima che ritorni al potere e faccia il loro gioco, anche se nella fase intermedia non hanno consentito lo sviluppo dell’ipotetico Cs.

all’altezza della situazione, non è certamente più vincente e quindi lo hanno abbandonato al suo destino, come i loro predecessori avevano fatto nel 1944 con Benito Mussolini.

Hanno trovato in Mario Monti il loro uomo. Solo che non ha un esercito alle spalle e lo devono costruire in 50 giorni.

Ma non sono sicuri di vincere. La lista Monti alla Camera annovera due vecchie chiaviche come Casini e Fini che dal 1994 sono costretti a trovare riparo sotto un grande ombrello per poter esistere. Finito il rapporto con Berlusconi hanno trovato il loden di Monti sotto cui riparare. L’Italia dei Carini non è che possa dare un grande contributo.

I vecchi arnesi della Prima Repubblica hanno rivisto l’ennesima possibilità di sopravvivere. Mastella vorrebbe aderire, come Pisanu, Frattini, La Malfa.

Oggi ha dichiarato Casini: <<Il vero scontro è tra Pd e il centro>>

Il disperato di Hardcore è arrivato a dichiarare che è meglio votare Pd che il “centrino”. Segno evidente che la guerra del Pdl sarà concentrata tutta sul “centrino”, cercando di portargli via il massimo dei consensi.

Monti, che per le anime belle delle finto centro “sinistro” era ritenuto un timido, un’impacciato, un post ideologico, ha tolto la pelle da pecora mostrando la sua vera natura di lupo.

Terminator deve obbligatoriamente tirare fuori gli artigli e picchiare duro se vuole tentare di vincere.

Il solito dinosauro fuggito da museo delle cere di Londra, monsignor Casini, oggi ha dichiarato che loro sono in campo per vincere.

Questo può farlo solo se è in grado di picchiare botti da orbi. Recuperare 30 punti sarebbe un’impresa gigantesca anche per il miglior Berlusconi.

Penso che Federico Geremicca, nell’articolo pubblicato stamani su La Stampa, abbia ragione quando afferma che “ forse – il peggio deve ancora venire”.

Monti, comunque, verrà attaccato da due fronti, lato Pd e lato Pdl.

Tutti i sondaggisti sono concordi che la Lista Monti cresce sottraendo voti al Pd. Bersande, se vuole sopravvivere deve picchiare più duro di quanto ha iniziato a fare la lista Monti.

Però corre il rischio che dopo le elezioni non riesca a trovare un accordo con la destra di Monti.

Se lo facesse, poi, tradirebbe il suo elettorato.

E’ un gioco al massacro che ci vede sempre più vicini alla dimenticata Grecia.


La Stampa 4.1.13
I veti e le ipoteche
di Federico Geremicca


Era inevitabile che dovesse finire così.


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E il peggio - forse - deve ancora venire, visto che Monti e Bersani hanno ormai individuato, l’uno nell’altro, il principale ostacolo lungo la via che porta a Palazzo Chigi.
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Ieri è stato il professore ad aprire le ostilità, e il canovaccio della polemica sembra già scritto.


Argomenti e contestazioni non appaiono - purtroppo - particolarmente nuovi: infatti riguardano la capacità del Pd e del suo alleato principale (Vendola) di procedere sulla via delle riforme necessarie al Paese.

Si immaginava una campagna elettorale centrata su programmi e proposte: l’aria che tira, invece, sembra preparare una Grande Guerra a colpi di propaganda.

Quel che è nuovo, però, sono il tono e la durezza delle repliche fatte giungere (Bersani in testa) dal quartiere generale del Pd all’indirizzo di Monti.

Valga per tutti il commento di Anna Finocchiaro, capo dei senatori Pd e politico solitamente accorto nei toni: «Durante l’esperienza del suo governo, Monti ha avuto modo di verificare in Parlamento l’affidabilità e la lealtà del Pd nei confronti del suo esecutivo.

E Monti - ha spiegato Finocchiaro - sa bene, a proposito di innovazione e riformismo, quale sia stato il nostro contributo. Cercare oggi di mettere sullo stesso piano Pd e Pdl, per fini di propaganda, accusarci di conservatorismo al fine di fare di tutta l’erba un fascio, non fa onore alla sincerità e al realismo di Monti».

E per la prima volta anche Pier Luigi Bersani è parso seriamente infastidito dall’invito rivoltogli da Monti ad aver coraggio e a mettere da un canto posizioni come quelle frequentemente espresse da personalità del centrosinistra come Susanna Camusso, Nichi Vendola e Stefano Fassina. «Tutti i difetti del Pd si scoprono oggi? Per un lungo anno non si sono visti? - ha chiesto polemicamente il leader dei democratici -. Io ribadisco rispetto, ma chiedo rispetto: per tutto il Pd. Siamo un partito liberale, che non chiuderà mai la bocca a nessuno e troverà sempre una sintesi».

E a proposito del coraggio chiestogli dal Professore, Bersani è stato netto: «Il coraggio che mi si chiede credo di averlo dimostrato: e il coraggio non sta nel chiudere la bocca alla gente ma nel lasciarla parlare, partecipare e poi trovare una sintesi».
Pier Luigi Bersani ha risposto alla polemica di Monti - sviluppata di buon mattino su Rai1 - solo nel primo pomeriggio, dopo il lungo pranzo che lo ha visto per quasi due ore faccia a faccia con Matteo Renzi, il suo più insidioso sfidante alle primarie di un mese fa. Duro sul merito delle contestazioni fattegli dal premier, ha invece glissato sulla forte polemica che si andava sviluppando a proposito delle apparizioni tv del premier: «Io non sto lì a contare e a bilanciare i minuti delle presenze in tv... Anzi, dico una cosa e ci credo: se volete togliermi dei minuti, dateli alla Siria. Ci sono 60 mila morti e non se ne sta occupando nessuno. Insomma, cerchiamo di guardare un po’ fuori, di allargare lo sguardo... ».

Il clima si va dunque surriscaldando e per adesso a farla da protagonisti sono appunto Monti e Bersani: con Berlusconi che pare faticare molto a prendere il centro della scena. Del resto, la polemica del presidente del Consiglio pare indirizzarsi soprattutto verso l’alleanza Pd-Sel, giudicata evidentemente - la più insidiosa, e in grado di vincere le elezioni ottenendo la maggioranza sia alla Camera sia al Senato (il che sbarrerebbe del tutto la strada di un ritorno di Monti a Palazzo Chigi). Di qui, forse, l’insistere su filoni polemici non molto dissimili da quelli spesso usati da Silvio Berlusconi: l’impossibilità per il Pd di riformare davvero il Paese in ragione delle «ipoteche a sinistra» costituite dal rapporto con Vendola, oltre che con la Cgil di Susanna Camusso e la Fiom.
«In verità - ha spiegato il segretario Cgil - chi ha deciso di candidarsi dovrebbe discutere dei suoi programmi, invece di criticare gli altri. Il governo tecnico ha scelto l’inasprimento della tassazione sui lavoratori, basti pensare a come ha utilizzato l’Iva o all’Imu. La disoccupazione cresce a livelli tali che c’è solo buio, non luce: ci vorrebbe qualche coerenza tra le cose praticate e quelle che oggi si raccontano... ».

Dunque, le liste non sono ancora definite, la campagna elettorale non è ancora (ufficialmente) iniziata ma i toni sono già quasi da ultima spiaggia. Pacatezza e polemica sui fatti vanno sparendo per lasciar spazio a un clima da vigilia di rissa. Non è una novità. Ma che a gettar benzina sul fuoco stavolta sia «Monti il tecnico», sorprende. E in qualche modo, perfino scoraggia...
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:
camillobenso ha scritto:E’ la prima volta che mi capita di sentire chi interviene nei vari talk in questi ultimi 4 anni che abbia il coraggio di dire la verità su quello che ci aspetta dietro l’angolo.

Lo ha fatto questa sera Massimo Mucchetti, vice direttore del Corriere della Sera, che oggi si candida per i defunti.

Spero che domani sia disponibile la replica della 7.

E’ preferibile ascoltare direttamente da quanto ha detto l’interessato.
Caro camillobenso .Ho visto la trasmissione.Mughetti con i chiari di luna che ci sono.Prevede se non si cambia arriveranno sommosse, o agli anni di piombo
Ciao
Paolo11

E' proprio quello che ho segnalato subito ieri sera sul forum.

Era la prima volta in 4 anni che un esperto di economia raccontava agli italiani la verità.

Io mi trovo perfettamente d'accordo perché sono anni che lo segnalo. Adesso ci siamo arrivati e non è stato fatto nulla per evitarlo.

Adesso cerco la puntata speciale di Mentana e se è in rete la pubblico.
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli

Destre psichiatriche

Quindi: dal 1994 all’anno scorso avevamo un avversario che si definiva di destra senza esserlo – era solo una banda di delinquenti.
Adesso abbiamo un avversario che è invece davvero di destra, però si rifiuta di ammetterlo.
Quando ci forniranno un avversario normale – cioè di destra e pure capace di definirsi tale – ci avvisino, magari.

http://gilioli.blogautore.espresso.repu ... hiatriche/
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