lucfig ha scritto:Domanda ai forumisti:
Che differenza c'è tra la coppia Compagnie delle Indie e India dei primi 900 e Troika e Grecia (ma vale anche Troika ed Italia oppure tra Troika e Spagna)?
Credo che dalla risposta comprendiamo la nostra democrazia perduta.
Dal confronto di quanto riportato da Wikipedia, emerge che il computerino di quel robot chiamato “uomo”, a distanza di 400 anni, sembra programmato nello stesso identico modo, anche se opera in scenari differenti.
Società anonima, sarebbe divenuta l'impresa commerciale più potente della sua epoca, fino ad acquisire funzioni militari e amministrative regali nell'amministrazione dell'immenso territorio indiano, per la Compagnia delle Indie orientali, alla fine fa il paro con:
Ci sono state opinioni critiche sulla troika inserendola tra gli attori attivi e forti di quel generale panorama definito anche autoritarismo emergenziale, basato su un'emergenza interpretata dai governi dell'Unione europea in modo fazioso in quanto farebbe risalire i disastri bancari e finanziari realmente avvenuti a cause in larga parte fittizie (il cosiddetto "debito eccessivo dei bilanci pubblici")[13]
• Sulla ingerenza della troika si è espresso anche Mario Monti, il quale ha sottolineato come, nei paesi incapaci di riportare in regola i conti, le procedure di salvataggio prevedano aiuti esterni di quella tipologia che, in genere, si accompagna all'arrivo dei rappresentanti della "troika", che si traduce in "una presenza molto intrusiva e di fatto una cessione di sovranità asimmetrica"[14]. Successivamente lo stesso Mario Monti parlerà degli interventi della Troika come una forma di neocolonialismo.[15]
Al di là di quella forma ipocrita di perbenismo che certe organizzazioni o istituzione tendono ad accreditare verso l’esterno, quando gli uomini robot, tendono ad associarsi, alla fine rispondono sempre allo stesso obiettivo per cui sono programmati.
Raggiungere il binomio denaro e potere. Lo ha fatto a suo tempo la Compagnia delle Indie Orientali e lo sta facendo ora la troika, che si nasconde dietro un falso perbenismo delle istituzioni.
Come ben spiegato, il termine Troika è una derivazione giornalista attribuito a tre istituzioni, che in pratica, dovrebbero aiutare le nazioni a rimettersi in careggiata.
In realtà sappiamo che non è così. La Troika, ha preso parte solo al caso Greco, e dovendo operare con banditi nazionali che in realtà hanno mandato a fondo il Paese, non potevano mettere in pratica quelle cure per cui viene giustificata la sua esistenza, in quanto si tratta di un patto tra banditi.
In realtà si tratta di una partita di giro tra banditi.
Ufficialmente, anche su Wikipedia leggiamo la natura banditesca di quelle istituzioni.
l'intervento della troika ha permesso nel settembre 2011 di convincere la Germania ad attivare il cosiddetto "fondo salva-stati", per garantire alla Grecia ossigeno economico e scongiurare il rischio di insolvenza sovrana dello Stato;[5] nel negoziare gli aiuti alla Grecia, la troika ha richiesto in cambio l'istituzione di politiche di austerità, mediante diversi tagli alla spesa pubblica.
E’ una raffinata versione di organizzazioni banditesche.
1) L’industria degli armamenti tedesca ha scelto proprio la Grecia per mantenere il suo volano produttivo e quindi non entrare in crisi.
2) La Grecia non era in grado di onorare l’impegno del riarmo.
3) La Germania mette quindi di mezzo le sue banche a sostegno del credito. In sostanza le banche tedesche garantiscono il credito all’industria bellica tedesca allungando i tempi di pagamento greci, naturalmente con debito interesse.
4) Ma malgrado questa formula, lo Stato Greco non è in grado di assolvere ai suoi impegni.
5) Vengono quindi chiamate in causa le banche greche, che anticipano il denaro alla banche tedesche per conto dello Stato.
6) Ma anche uno studente somaro al primo anno di economia sapeva che anche con questa pezza lo Stato Greco non era in grado di pagare se non in tempi lunghissimi.
7) Ovvio quindi che questa insolvenza mette in crisi il sistema bancario tedesco, che a questo punto s’inventa il fondo salva Stati. A questo fondo abbiamo partecipato anche noi con il famoso prestito di 60 ,miliardi alla Grecia.
8) Quei soldi sono finiti alle banche greche che hanno salvato dal crac da insolvenza le banche tedesche, ma anche quelle francesi che avevano partecipato in parte al riarmo greco.
9) Le famose riforme dell’austeriti, in realtà sono una bufala, perché non è stato fatto nulla per l’espansione dell’economia greca al fine di ripagare il debito.
10 ) Si è pensato solo di spremere le classi medio basse, perché quelle alte sono quasi esentasse insieme alla chiesa ortodossa.
11) I banditi tedeschi e della Troika stanno ripetendo lo stesso dolcetto o scherzetto con Tsipras. Vogliono nuovamente spremere i greci per riavere il rimanente dei soldi prestati per comprare gli armamenti tedeschi.
12) L’usterità e le riforme non c’entrano assolutamente niente. E’ come per un privato che non ha soldi. Il suo debito lo puo’ ripagare solo lavorando, oppure rubando i soldi ad altri
Compagnia britannica delle Indie orientali
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Compagnia britannica delle Indie Orientali (British East India Company), fino all'Atto di Unione del 1707 Compagnia inglese delle Indie Orientali, nacque il 31 dicembre 1600[1], quando la regina Elisabetta I d'Inghilterra accordò una "carta" o patente reale che le conferiva per 21 anni il monopolio del commercionell'Oceano Indiano
Prima delle compagnie commerciali europee create nel XVII secolo per conquistare "le Indie" e dominare i flussi commerciali con l'Asia, essa trovò il suo posto accanto alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, la celebreVOC (Vereenigde Oostindische Compagnie), e prese il sopravvento sulla Compagnia francese delle Indie Orientali, che condusse alla rovina conquistando tutti i suoi possedimenti in India. Essa segnò profondamente il futuro Impero britannico.
Società anonima, sarebbe divenuta l'impresa commerciale più potente della sua epoca, fino ad acquisire funzioni militari e amministrative regali nell'amministrazione dell'immenso territorio indiano. Colpita in pieno dall'evoluzione economica e politica del XIX secolo, declinò progressivamente e poi scomparve nel 1874.
………..Nel 1670il reCarlo II accordò per decreto alla Compagnia il diritto di acquisire nuovi territori, di battere moneta, di comandare truppe armate e di esercitare la giustizia sui propri territori. Essa si avviava quindi a divenire una formidabile macchina di potere, in India ma anche in Inghilterra. Stanco del lobbismo politico e al fine di ridurre questa influenza, il Parlamento decise di rompere il monopolio della Compagnia e di permettere nel 1698 la creazione di una compagnia rivale, la "Compagnia Inglese per il Commercio verso le Indie Orientali" (English Company Trading to the East Indies). Ciò nonostante quest'ultima non sarebbe mai riuscita a competere con la "vecchia" Compagnia e alla fine le due si fusero insieme nel 1702.
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Troika (politica europea)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il termine troika (dal russo тройка, trojka, terzina), nell'ambito della politica dell'Unione europea, indica l'organismo di controllo informale costituito da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale.
A seguito della grande recessione, la troika si è occupata dei piani di salvataggio dei paesi all'interno della zona euro il cui debito pubblico è in crisi, per scongiurare il rischio di insolvenza sovrana, fornendo assistenza finanziaria in cambio dell'istituzione di politiche di austerità.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'uso del termine è nato in ambito giornalistico nel 2010, in occasione degli interventi di rappresentanti dellaCommissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale volti alla risoluzione della crisi economica della Grecia:[1][2][3][4] l'intervento della troika ha permesso nel settembre 2011 di convincere la Germania ad attivare il cosiddetto "fondo salva-stati", per garantire alla Grecia ossigeno economico e scongiurare il rischio di insolvenza sovrana dello Stato;[5] nel negoziare gli aiuti alla Grecia, la troika ha richiesto in cambio l'istituzione di politiche di austerità, mediante diversi tagli alla spesa pubblica. Inoltre la troika ha chiesto misure per ridurre corruzione ed evasione fiscale[6], la riduzione del cuneo fiscale[7] e riforme strutturali per migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione.
Il termine è successivamente penetrato nella pubblicistica politica ed economica internazionale[8], nella terminologia enciclopedica[9], e persino nei comunicati ufficiali del Parlamento europeo che, all'inizio del 2014, ha espresso dubbi in merito ai metodi di lavoro della troika, avviando un'inchiesta formale.[10]
Generalmente, i rappresentanti della troika sono identificati in Jean-Claude Juncker e Olli Rehn (rispettivamente presidente della Commissione e commissario per gli Affari economici e monetari), Mario Draghi (presidente della BCE) e Christine Lagarde (direttore operativo del FMI).[11][12]
Opinioni e critiche[modifica | modifica wikitesto]
L'utilizzo di questo termine spesso sottintende un giudizio critico verso le teorie economiche neoliberiste di cui la troika si farebbe portatrice e garante. Questo triumvirato sarebbe infatti alla base di molte delle scelte economiche avvenute negli anni in Europa (secondo una logica in parte mutuata da approcci applicati anche negli Stati Uniti) che possono esser fatte rientrare in quel quadro di condotta politico-economica che giornalisticamente viene definito di "austerità".
• Ci sono state opinioni critiche sulla troika inserendola tra gli attori attivi e forti di quel generale panorama definito anche autoritarismo emergenziale, basato su un'emergenza interpretata dai governi dell'Unione europea in modo fazioso in quanto farebbe risalire i disastri bancari e finanziari realmente avvenuti a cause in larga parte fittizie (il cosiddetto "debito eccessivo dei bilanci pubblici")[13].
• Sulla ingerenza della troika si è espresso anche Mario Monti, il quale ha sottolineato come, nei paesi incapaci di riportare in regola i conti, le procedure di salvataggio prevedano aiuti esterni di quella tipologia che, in genere, si accompagna all'arrivo dei rappresentanti della "troika", che si traduce in "una presenza molto intrusiva e di fatto una cessione di sovranità asimmetrica"[14]. Successivamente lo stesso Mario Monti parlerà degli interventi della Troika come una forma di neocolonialismo.[15]
• Ricorre al termine/concetto della troika, nelle sue analisi, Roland Erne, ricercatore all'University College Dublin, studioso di dinamiche sindacali e occupazionali su scala transnazionale. Nel suo Le relazioni industriali europee dopo la crisi. Verso un interventismo regolatorio post-democratico?[16] il riferimento alla troika è forte e molto critico.
• Un resoconto brevemente analitico dei significati acquisiti dal termine troika, nell'accezione appunto critica della sociologia economica, è stato fatto dall'economista italiano Bruno Amoroso per Rai Educational nel report La Troika e i sicari dell`economia globale[17]. La spiegazione di Amoroso avveniva come presentazione al suo volume del 2013, Figli di Troika[18].
• La troika è stata accusata dal premio Nobel per l'Economia Paul Krugman di non aver saputo affrontare la situazione deficitaria con tempismo. Krugman sostiene che gli stanziamenti finanziari a favore dei Paesi in difficoltà sono stati limitati, e sono stati erogati troppo tardi rispetto alle necessità; e i finanziamenti sono stati elargiti in cambio di severi tagli alle spese e aumenti della tassazione, provvedimenti che secondo l'economista potranno causare ulteriori recessioni[19].
• L'organismo collegiale è oggetto di un'indagine avviata ai primi di gennaio del 2014 dal Parlamento Europeoper verificare il livello di democraticità e di trasparenza degli interventi, messo in discussione da alcune parti[20].