Re: Assenza di dibattito pubblico sulla legge elettorale.
Inviato: 29/03/2012, 0:05
Nuova legge elettorale, coro di no in rete
"Al solito, è spartizione democristiana"
Su Twitter centinaia di commenti sulla bozza di riforma che dovrebbe mandare in soffitta il Porcellum.
Quasi tutti negativi.
Al centro delle polemiche il non ritorno delle preferenze e la non comunicazione preventiva delle alleanze.
"Così si finisce dalla padella alla brace"
DAL Porcellum al "Casinum".
Il copyright è del leghista Gianluca Pini,
e pazienza se il pulpito da cui viene la predica non è proprio il massimo,
visto che fu il collega di partito Roberto Calderoli a ideare l'attuale legge elettorale che tutti vorrebbero cambiare.
In rete la discussione sulla riforma elettorale pende proprio sul Casinum:
perché la nuova riforma non è molto intuitiva ("è una supercazzola"), e poi perché
- si dice -
è tagliata su misura rispetto alle ambizioni del leader Udc.
"Con la nuova legge elettorale saremo sempre alla mercé di uno Scilipoti qualsiasi",
scrive Luigi su Twitter.
"Le preferenze sono l'elemento indispensabile per una riforma della legge elettorale",
dice Roberto.
E Mario:
"La nuova legge elettorale è una vergognosa tutela per le nomenklature di partito senza manco la governabilità".
A conti fatti, le stesse cose che accadevano (e accadono) e si dicevano (e si continuano a dire) riferendosi al vecchio Porcellum.
Insomma, cambiare tutto per non cambiare nulla?
È davvero difficile trovare un solo commento positivo in giro,
compreso tra quelli di chi non nascondono la propria vicinanza a uno dei tre partiti che si stanno mettendo d'accordo,
cioè Pd, Pdl e Udc.
"Torna la vecchia spartizione in salsa democristiana per la coalizione",
commenta Adolfo.
"Dalla padella alla brace";
"tutti candidati premier, poi in una cantina si decide chi guida il governo";
"è un assist per il Monti bis";
"dal Porcellum alla supercazzola";
"i capi-Casta e il loro motto: resistere resistere resistere".
E poi Matteo ironizza:
"Ritorno al passato: legge elettorale da Prima Repubblica;
economia indietro di 15 anni;
torna Lotta Continua in edicola.
E i miei capelli?".
Ecco invece un paio di valutazioni positive.
Geremia commenta su un blog:
"Cerchiamo di avere fiducia.
Una buona notizia è la volontà di seppellire il Porcellum;
l’altra notizia non è buona, non è chiara, ma intanto chissà,
il fascino di certi capipopolo scema, scema, e forse emerge un pochino di classe dirigente".
E Antonio, pragmaticamente:
"Siamo tutti a lamentarci del Porcellum, ma chi lo deve cambiare, o provare a cambiare, se non questo Parlamento?".
Il problema più sentito, prima ancora delle analisi su maggiore o minore governabilità, è quello delle preferenze.
La bozza non prevede la possibilità di scegliere il proprio candidato,
ma saranno le segreterie dei partiti
- ancora una volta -
a decidere chi entrerà in Parlamento.
"Ecco che il solco tra cittadini e politica continua ad aumentare",
sottolinea Michele.
Luca:
"Credo che con questa nuova legge elettorale l'astensione aumenterà ancora".
Tutti i sondaggi politico-elettorali danno come primo partito tra gli italiani quello dell'astensionismo,
"a parole i politici si stracciano le vesti, ai fatti a loro va benissimo così",
ragiona Sandro.
Giovanni,
sulla pagina Facebook del Popolo della Libertà:
"Ha vinto Casini, ha perso il bipolarismo e han perso i cittadini che non sceglieranno chi li governa".
Arturo, sulla bacheca fb di Bersani:
"I tre affamatori degli italiani si sono accordati per poter continuare a farlo".
Seconda questione, le alleanze.
Votare al buio un partito,
senza sapere con chi eventualmente si alleerà il giorno dopo le elezioni,
non sembra gradire a nessuno.
"È peggio delle Prima Repubblica.
Perché lì, almeno, c'era il proporzionale puro, che è la forma più democratica che ci sia",
spiega Giacomo.
Infine, quello sbarramento che dovrebbe essere fissato al 4 o 5%:
"Stritoleranno definitivamente ogni dissenso, lasciando milioni di cittadini senza rappresentanza",
scrive Alessandro.
Il coro, alla fine, è praticamente unanime:
la nuova legge elettorale, così com'è, sembra incorporare in sé un po' di Prima e un po' di Seconda Repubblica.
La parte peggiore di entrambe.
(28 marzo 2012)© Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-8
"Al solito, è spartizione democristiana"
Su Twitter centinaia di commenti sulla bozza di riforma che dovrebbe mandare in soffitta il Porcellum.
Quasi tutti negativi.
Al centro delle polemiche il non ritorno delle preferenze e la non comunicazione preventiva delle alleanze.
"Così si finisce dalla padella alla brace"
DAL Porcellum al "Casinum".
Il copyright è del leghista Gianluca Pini,
e pazienza se il pulpito da cui viene la predica non è proprio il massimo,
visto che fu il collega di partito Roberto Calderoli a ideare l'attuale legge elettorale che tutti vorrebbero cambiare.
In rete la discussione sulla riforma elettorale pende proprio sul Casinum:
perché la nuova riforma non è molto intuitiva ("è una supercazzola"), e poi perché
- si dice -
è tagliata su misura rispetto alle ambizioni del leader Udc.
"Con la nuova legge elettorale saremo sempre alla mercé di uno Scilipoti qualsiasi",
scrive Luigi su Twitter.
"Le preferenze sono l'elemento indispensabile per una riforma della legge elettorale",
dice Roberto.
E Mario:
"La nuova legge elettorale è una vergognosa tutela per le nomenklature di partito senza manco la governabilità".
A conti fatti, le stesse cose che accadevano (e accadono) e si dicevano (e si continuano a dire) riferendosi al vecchio Porcellum.
Insomma, cambiare tutto per non cambiare nulla?
È davvero difficile trovare un solo commento positivo in giro,
compreso tra quelli di chi non nascondono la propria vicinanza a uno dei tre partiti che si stanno mettendo d'accordo,
cioè Pd, Pdl e Udc.
"Torna la vecchia spartizione in salsa democristiana per la coalizione",
commenta Adolfo.
"Dalla padella alla brace";
"tutti candidati premier, poi in una cantina si decide chi guida il governo";
"è un assist per il Monti bis";
"dal Porcellum alla supercazzola";
"i capi-Casta e il loro motto: resistere resistere resistere".
E poi Matteo ironizza:
"Ritorno al passato: legge elettorale da Prima Repubblica;
economia indietro di 15 anni;
torna Lotta Continua in edicola.
E i miei capelli?".
Ecco invece un paio di valutazioni positive.
Geremia commenta su un blog:
"Cerchiamo di avere fiducia.
Una buona notizia è la volontà di seppellire il Porcellum;
l’altra notizia non è buona, non è chiara, ma intanto chissà,
il fascino di certi capipopolo scema, scema, e forse emerge un pochino di classe dirigente".
E Antonio, pragmaticamente:
"Siamo tutti a lamentarci del Porcellum, ma chi lo deve cambiare, o provare a cambiare, se non questo Parlamento?".
Il problema più sentito, prima ancora delle analisi su maggiore o minore governabilità, è quello delle preferenze.
La bozza non prevede la possibilità di scegliere il proprio candidato,
ma saranno le segreterie dei partiti
- ancora una volta -
a decidere chi entrerà in Parlamento.
"Ecco che il solco tra cittadini e politica continua ad aumentare",
sottolinea Michele.
Luca:
"Credo che con questa nuova legge elettorale l'astensione aumenterà ancora".
Tutti i sondaggi politico-elettorali danno come primo partito tra gli italiani quello dell'astensionismo,
"a parole i politici si stracciano le vesti, ai fatti a loro va benissimo così",
ragiona Sandro.
Giovanni,
sulla pagina Facebook del Popolo della Libertà:
"Ha vinto Casini, ha perso il bipolarismo e han perso i cittadini che non sceglieranno chi li governa".
Arturo, sulla bacheca fb di Bersani:
"I tre affamatori degli italiani si sono accordati per poter continuare a farlo".
Seconda questione, le alleanze.
Votare al buio un partito,
senza sapere con chi eventualmente si alleerà il giorno dopo le elezioni,
non sembra gradire a nessuno.
"È peggio delle Prima Repubblica.
Perché lì, almeno, c'era il proporzionale puro, che è la forma più democratica che ci sia",
spiega Giacomo.
Infine, quello sbarramento che dovrebbe essere fissato al 4 o 5%:
"Stritoleranno definitivamente ogni dissenso, lasciando milioni di cittadini senza rappresentanza",
scrive Alessandro.
Il coro, alla fine, è praticamente unanime:
la nuova legge elettorale, così com'è, sembra incorporare in sé un po' di Prima e un po' di Seconda Repubblica.
La parte peggiore di entrambe.
(28 marzo 2012)© Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-8