Re: articolo 18
Inviato: 14/03/2012, 16:51
Fornero style
Con le sue battute Elsa Fornero dimostra di aver perduto la sobrietà che Monti voleva fosse la cifra del suo governo.
Con le offese però non si fanno accordi, semmai si alimentano tensioni.
Quelle frasi infelici sulla “paccata di miliardi” e sui privilegi dei lavoratori sono il segno evidente di una difficoltà politica e tradiscono un nervosismo che un ministro dovrebbe saper controllare.
La politica è capacità di mediazione e ostinata ricerca delle soluzioni.
La sensazione diffusa invece è che siamo finiti in una “empasse”.
Eppure l’accordo con sindacati e imprese è indispensabile.
Ed è anche possibile.
Senza di esso non solo non ci sarà decisione che tenga, ma il «patto sociale»,
che resta l’unica chiave per la ricostruzione dell’Italia, può subire un colpo pesante con effetti devastanti.
Alcuni elementi, per fortuna, dimostrano che la porta del confronto non è completamente chiusa.
Ma occorrono chiare scelte di merito e di stile che consentano di spalancarla.
E allora dobbiamo dire che se è positivo che nel piano Fornero si preveda una tassazione maggiore per i contratti a termine e si pensi a contratti di apprendistato, tuttavia ci sono ancora fragilità che rischiano di aumentare il disagio sociale.
Bisogna sapere che ci sono lavoratori che, senza più la «mobilità», resteranno privi sia di un sostegno e sia di una pensione che le nuove norme hanno allontanato nel tempo.
Che la protezione sociale non può essere preclusa ai giovani finiti nel labirinto di Cococo e Cocopro e varie precarietà.
E che per i nuovi ammortizzatori servono molte risorse.
La migliore “tecnica” per salvare una trattativa che si sta mettendo male, quindi, è abbandonare sia le visioni ideologiche che i toni sprezzanti.
Sulla vita e sui diritti delle persone non si può giocare a braccio di ferro.
Anche perché alla fine della disputa non vincerebbe nessuno.
http://giubberosse.comunita.unita.it/20 ... ero-style/
Con le sue battute Elsa Fornero dimostra di aver perduto la sobrietà che Monti voleva fosse la cifra del suo governo.
Con le offese però non si fanno accordi, semmai si alimentano tensioni.
Quelle frasi infelici sulla “paccata di miliardi” e sui privilegi dei lavoratori sono il segno evidente di una difficoltà politica e tradiscono un nervosismo che un ministro dovrebbe saper controllare.
La politica è capacità di mediazione e ostinata ricerca delle soluzioni.
La sensazione diffusa invece è che siamo finiti in una “empasse”.
Eppure l’accordo con sindacati e imprese è indispensabile.
Ed è anche possibile.
Senza di esso non solo non ci sarà decisione che tenga, ma il «patto sociale»,
che resta l’unica chiave per la ricostruzione dell’Italia, può subire un colpo pesante con effetti devastanti.
Alcuni elementi, per fortuna, dimostrano che la porta del confronto non è completamente chiusa.
Ma occorrono chiare scelte di merito e di stile che consentano di spalancarla.
E allora dobbiamo dire che se è positivo che nel piano Fornero si preveda una tassazione maggiore per i contratti a termine e si pensi a contratti di apprendistato, tuttavia ci sono ancora fragilità che rischiano di aumentare il disagio sociale.
Bisogna sapere che ci sono lavoratori che, senza più la «mobilità», resteranno privi sia di un sostegno e sia di una pensione che le nuove norme hanno allontanato nel tempo.
Che la protezione sociale non può essere preclusa ai giovani finiti nel labirinto di Cococo e Cocopro e varie precarietà.
E che per i nuovi ammortizzatori servono molte risorse.
La migliore “tecnica” per salvare una trattativa che si sta mettendo male, quindi, è abbandonare sia le visioni ideologiche che i toni sprezzanti.
Sulla vita e sui diritti delle persone non si può giocare a braccio di ferro.
Anche perché alla fine della disputa non vincerebbe nessuno.
http://giubberosse.comunita.unita.it/20 ... ero-style/