Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Inviato: 04/03/2012, 19:19
Credo che sia questa la strada per un rinnovamento della democrazia
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
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Nella sua analisi a Salvati, come a molti altri, sfugge un piccolo dettaglio: che in Italia il fenomeno della corruzione ha le dimensioni di oltre 60 miliardi di € all'anno.Anche in altri Paesi, nel giudizio dei loro cittadini, i partiti non se la cavano bene, ma non sono caduti nei sondaggi ai livelli infimi in cui si trovano i partiti italiani.
Quoto al 1000 per 1000!Amadeus ha scritto:
mi piacerebbe tanto sapere cosa intende il giornalista per "normalità" politica ed economica .
a parte la definizione , anche nella "normalità" c'è sempre bisogno di esperti nel risolvere i problemi o gestire i soldi .
I politici tout court non sono più ritenuti esperti di niente , capaci di niente, la loro affidabilità è pari allo zero.
non si va da nessuna parte se non si cambia rotta .
@mariokmariok ha scritto:Quoto al 1000 per 1000!Amadeus ha scritto:
mi piacerebbe tanto sapere cosa intende il giornalista per "normalità" politica ed economica .
a parte la definizione , anche nella "normalità" c'è sempre bisogno di esperti nel risolvere i problemi o gestire i soldi .
I politici tout court non sono più ritenuti esperti di niente , capaci di niente, la loro affidabilità è pari allo zero.
non si va da nessuna parte se non si cambia rotta .
Questa storia del governo "dei tecnici" vista come un'anomalia è una panzana che ci stanno rifilando per legittimare la spartizione del potere, i vari "manuali Cencelli", che ci hanno venduto come "normalità" costituzionale.
La nostra costituzione (art. 92) stabilisce che "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri". Punto Non è scritto da nessuna parte che deve farlo su designazione dei partiti, né tanto meno che la sua scelta debba essere limitata agli esponenti politici. La separazione dei poteri, in primis di quello esecutivo da quello legislativo, è anzi uno dei pilastri dello stato di diritto.
Se c'è un'anomalia, io non la vedo nella composizione di questo governo e forse nemmeno nel fatto che, di fronte al baratro finanziario, esso goda (provvisoriamente) del sostegno di un ampio schieramento parlamentare.
L'anomalia, per me, è che esponenti del PD trattino, per esempio, con Ghedini sulla legge anti-corruzione o che si parli di riformare la giustizia d'intesa con i berlusconiani e con i pregiudicati.
Se i partiti (parlo di quelli di centrosinistra, perché sono il mio riferimento) vogliono dare una prova di aver capito a che livello di esasperazione hanno portato la gente, devono fare un passo indietro anche rispetto alla gestione dell'esecutivo e cercare di impegnarsi e qualificarsi nel fare leggi più decenti e serie riforme, soprattutto portando in parlamento gente più presentabile e preparata, non peones schiaccia-bottoni agli ordini di un capo che siede a palazzo Chigi.
E' sulla capacità di fare leggi giuste e coerenti, di riformare lo stato e di dare chiari indirizzi all'esecutivo che si distinguono i partiti, non nell'occupare posti di governo e sottogoverno.
Qui, Ama' non si tratta d'essere politici o tecnici.Amadeus ha scritto:E certo, siamo stufi di vedere gente poco preparata -per non dire altro- e che ha continuamente bisogno di consulenti pagati come star di hollywood.
I partiti -visto che non si sono smossi di una virgola per riformarsi- farebbero bene a tirare fuori, oltre ad un programma decente, anche dei nomi DEGNI per un ipotetico governo in caso di vittoria.
Io un governo di cs con i soliti "galletti del pollaio" ( che in queste ore si stanno azzuffando alla grande) non lo voto manco morta.
la gente vuole persone competenti e non professionisti della chiacchiera.
l'agire tecnico diventa politico perchè fai parte di una compagine e non di un'altra , ovvio.
secondo me se si vuole "svoltare" il paese i tecnici devono aumentare , non dico che devono esserci sempre governi tecnici, ma le compagini di governo devono allargarsi di più verso queste figure che alla fine del mandato tornano al loro lavoro.
l'agire politico senza l'agire tecnico si è visto dove ci ha portato... l'agire politico "esclusivo" si è incartato e, post monti, difficilmente potrà tornare tutto come prima, i partiti tradizionali sembrano non tenerne conto se non proponendo grandi ammucchiate a garanzia di galleggiamento.
mi piacerebbe tanto sapere cosa intende il giornalista per "normalità" politica ed economica .
a parte la definizione , anche nella "normalità" c'è sempre bisogno di esperti nel risolvere i problemi o gestire i soldi .
I politici tout court non sono più ritenuti esperti di niente , capaci di niente, la loro affidabilità è pari allo zero.
non si va da nessuna parte se non si cambia rotta .