Re: G R E C I A
Inviato: 24/01/2015, 19:11
da Huffingtonpost.it
Dimitris Liakos, consigliere economico di Tsipras: "Renzi è un nostro alleato, bene Draghi ma sul debito non cambiamo idea"
Pubblicato: 23/01/2015 19:34
ATENE - Dimitris Liakos ha 43 anni, è l’economista responsabile del programma fiscale di Syriza, il partito di sinistra greco che si candida a guidare il paese dal prossimo 25 gennaio. E’ il consigliere economico di Alexis Tsipras, è l’uomo che per conto del leader in questi mesi ha intessuto rapporti con i vertici economici e politici europei.
Liakos risponde al telefono nell’ultimo giorno di campagna elettorale, commentando positivamente la decisione di Draghi sul Quantitative Easing: “Va nella giusta direzione”. Nulla cambia dunque nelle intenzioni e nelle volontà del partito favorito: “Il nostro programma resta quello”. Il nemico è uno e l’obiettivo è chiaro: “Far finire – dice - le politiche di austerità”. Anche con l’aiuto del premier italiano Matteo Renzi: “In questa battaglia lo consideriamo un nostro alleato”.
Liakos, la decisione presa ieri dalla Bce apre sì uno spiraglio per la Grecia ma obbliga di fatto il prossimo governo a fare i conti con la Troika. Questo cambia le prospettive per quanto riguarda la questione della rinegoziazione del vostro debito?
“Quella di Draghi è una decisione che va nella direzione giusta, è una misura che Syriza auspicava già dal 2010. Per quanto riguarda il nostro programma nulla cambia: la prospettiva di rinegoziare il debito non è un’idea solo nostra ma anche di funzionari europei come ad esempio Moscovici (attuale commissario Ue agli affari economici, ndr)“.
Si dice che Tsipras abbia più volte incontrato Draghi, è così?
“L’incontro è stato uno ed è avvenuto l’estate scorsa. Ci sono foto e comunicati stampa che lo testimoniano, tutto è avvenuto alla luce del sole, un incontro pubblico e nulla è stato nascosto. Niente di losco come continuano a ripetere i giornali della destra“.
La Merkel per i greci sembra essere l’emblema dell’austerity, simbolo e causa della catastrofe dell’economia ellenica. Non è un caso che nel comizio di ieri Tsipras l’abbia citata più volte. E’ davvero la Cancelliera l’ultimo ostacolo all'attuazione del vostro programma di negoziazione del debito?
“Negli ultimi anni tutto il dibattito è stato dominato dalla questione della sostenibilità del debito e questo ha portato alle conseguenze di cui sappiamo. Non si tratta di uno scontro tra Syriza e Merkel o tra Tsipras e Merkel o tra Grecia e Germania. La Merkel rappresenta la forza politica che ha imposto le politiche di austerità in tutta la zona dell’Euro. Ed è questa politica che deve cambiare. Non solo in Grecia ma a livello europeo. Lo scontro è tra politiche di austerity e politiche di sviluppo“.
In questa battaglia tra politiche tra austerità e sviluppo, Syriza come vede Renzi?
[/size]“Il vostro premier è un alleato in questo tentativo di cambiare l’Europa. Anche Renzi nel passato si è espresso contro le politiche di austerità. L’Italia è un paese molto importante per l’economia europea e mondiale. Da lunedì con la vittoria di Syriza l’agenda politica in Europa cambia e tutti gli europei sono visti come alleati in questo sforzo“.
E’ vero che Renzi vi vuole incontrare?
“Si confermo“.
Il programma economico di Syriza è abbastanza ambizioso. Crede ci siano le risorse disponibili per contrastrare la crisi umanitaria in atto in Grecia?
“L’agenda di tutti i partiti politici greci deve avere come obbiettivo il superamento di questa crisi devastante, perché le vittime sono persone non numeri. A questo sforzo dovrebbero partecipare tutti. Per quanto riguarda le coperture, tutto è stato calcolato nei dettagli, costerà 1,8 miliardi di euro come annunciato nella conferenza di Salonicco a settembre. Syriza non fa facili promesse, soprattutto quando si parla dei più poveri“.
Dimitris Liakos, consigliere economico di Tsipras: "Renzi è un nostro alleato, bene Draghi ma sul debito non cambiamo idea"
Pubblicato: 23/01/2015 19:34
ATENE - Dimitris Liakos ha 43 anni, è l’economista responsabile del programma fiscale di Syriza, il partito di sinistra greco che si candida a guidare il paese dal prossimo 25 gennaio. E’ il consigliere economico di Alexis Tsipras, è l’uomo che per conto del leader in questi mesi ha intessuto rapporti con i vertici economici e politici europei.
Liakos risponde al telefono nell’ultimo giorno di campagna elettorale, commentando positivamente la decisione di Draghi sul Quantitative Easing: “Va nella giusta direzione”. Nulla cambia dunque nelle intenzioni e nelle volontà del partito favorito: “Il nostro programma resta quello”. Il nemico è uno e l’obiettivo è chiaro: “Far finire – dice - le politiche di austerità”. Anche con l’aiuto del premier italiano Matteo Renzi: “In questa battaglia lo consideriamo un nostro alleato”.
Liakos, la decisione presa ieri dalla Bce apre sì uno spiraglio per la Grecia ma obbliga di fatto il prossimo governo a fare i conti con la Troika. Questo cambia le prospettive per quanto riguarda la questione della rinegoziazione del vostro debito?
“Quella di Draghi è una decisione che va nella direzione giusta, è una misura che Syriza auspicava già dal 2010. Per quanto riguarda il nostro programma nulla cambia: la prospettiva di rinegoziare il debito non è un’idea solo nostra ma anche di funzionari europei come ad esempio Moscovici (attuale commissario Ue agli affari economici, ndr)“.
Si dice che Tsipras abbia più volte incontrato Draghi, è così?
“L’incontro è stato uno ed è avvenuto l’estate scorsa. Ci sono foto e comunicati stampa che lo testimoniano, tutto è avvenuto alla luce del sole, un incontro pubblico e nulla è stato nascosto. Niente di losco come continuano a ripetere i giornali della destra“.
La Merkel per i greci sembra essere l’emblema dell’austerity, simbolo e causa della catastrofe dell’economia ellenica. Non è un caso che nel comizio di ieri Tsipras l’abbia citata più volte. E’ davvero la Cancelliera l’ultimo ostacolo all'attuazione del vostro programma di negoziazione del debito?
“Negli ultimi anni tutto il dibattito è stato dominato dalla questione della sostenibilità del debito e questo ha portato alle conseguenze di cui sappiamo. Non si tratta di uno scontro tra Syriza e Merkel o tra Tsipras e Merkel o tra Grecia e Germania. La Merkel rappresenta la forza politica che ha imposto le politiche di austerità in tutta la zona dell’Euro. Ed è questa politica che deve cambiare. Non solo in Grecia ma a livello europeo. Lo scontro è tra politiche di austerity e politiche di sviluppo“.
In questa battaglia tra politiche tra austerità e sviluppo, Syriza come vede Renzi?
[/size]“Il vostro premier è un alleato in questo tentativo di cambiare l’Europa. Anche Renzi nel passato si è espresso contro le politiche di austerità. L’Italia è un paese molto importante per l’economia europea e mondiale. Da lunedì con la vittoria di Syriza l’agenda politica in Europa cambia e tutti gli europei sono visti come alleati in questo sforzo“.
E’ vero che Renzi vi vuole incontrare?
“Si confermo“.
Il programma economico di Syriza è abbastanza ambizioso. Crede ci siano le risorse disponibili per contrastrare la crisi umanitaria in atto in Grecia?
“L’agenda di tutti i partiti politici greci deve avere come obbiettivo il superamento di questa crisi devastante, perché le vittime sono persone non numeri. A questo sforzo dovrebbero partecipare tutti. Per quanto riguarda le coperture, tutto è stato calcolato nei dettagli, costerà 1,8 miliardi di euro come annunciato nella conferenza di Salonicco a settembre. Syriza non fa facili promesse, soprattutto quando si parla dei più poveri“.