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Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 30/12/2012, 14:22
da paolo11
Insomma possono cambiare i Papi provenienti da qualsiasi nazione.
Per L'Italia non cambia niente.L'intromissione nello stato Italiano non è cambiato.
Quindi mi viene da pensare che all'interno ci sia una casta di cardinali o altro, che hanno i loro buoni motivi nell'intromissione delle faccende Italiane.
Bisognerebbe spezzare queste catene che legano la politica al Vaticano.E qui ci vuole una persona che non si faccia condizionare dal Vaticato.
Abbiamo un politico che lo può fare?Fino ad ora non l'abbiamo avuto.
Grillo lo può fare?
Ciao
Paolo11
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 01/01/2013, 10:35
da erding
Noi Siamo Chiesa: “Il Vaticano ha perso l’occasione di stare zitto”
di Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di “Noi Siamo Chiesa”
Forse ci siamo troppo abituati agli interventi nella politica italiana della segreteria di Stato e della Presidenza della CEI. Sono interventi a volte espliciti ma spesso sotto traccia che si intuiscono o che si vengono a conoscere in seguito. Questa abitudine non può però farci stare sempre zitti. Sulla presa di posizione dell’Osservatore Romano a favore di Mario Monti e sulla omogenea linea dei vescovi e dell’Avvenire ci permettiamo di obiettare:
--si può fare finta di niente? si può in modo credibile cambiare cavallo senza adeguate spiegazioni, senza fare una radicale autocritica sull’appoggio garantito per troppi anni al centrodestra e a Berlusconi in particolare? ci si è dimenticati delle troppe violazioni della legalità, della corruzione dilagante ai vertici della Repubblica, del malgoverno della crisi, delle politiche di rifiuto dell’accoglienza dei profughi, delle immoralità personali ? Ci domandiamo se fosse giusto, se fosse evangelico pagare con questo silenzio benefici, privilegi, appoggio alle “campagne” organizzate dai vertici della CEI.
--tutte le realtà presenti nel mondo cattolico impegnate sui problemi sociali, sulle questioni della laicità, nel volontariato, nel pacifismo attivo, nella cooperazione internazionale, anche nella politica democratica sono forse composte da cattolici di serie B tanto da essere ignorate, e a volte penalizzate, perché inutili nelle grandi strategie del “do ut des” con le istituzioni? Romano Prodi è ancora nella lista nera dei cattolici adulti? Non ci sono anche cattolici che esprimono obiezioni vivaci nei confronti delle politiche del governo Monti per quanto riguarda l’equità e il welfare?
--le gerarchie dovrebbero avere -riteniamo- il mandato evangelico di invitare a un impegno civile positivo, alla solidarietà a favore degli ultimi, all’intervento a favore di una politica di disarmo e di pace, alla difesa della democrazia, alla tutela dei soggetti più deboli e di ogni forma di vita famigliare, alla difesa dei beni comuni…. La gerarchia non ha però il mandato di sponsorizzare in campagna elettorale questo o quello, con l’obiettivo non dichiarato di intrecciare poi rapporti di scambio nel corso della legislatura. Questo tipo di interventismo episcopale è anche censurabile sotto il profilo degli stessi patti concordatari e delle reciproche “indipendenze “ e “sovranità” previste dalla Costituzione nei rapporti Stato-Chiesa cattolica.
--questo nuovo orientamento politico dei vertici ecclesiastici, per il momento e per il modo con cui è fatto, non pensiamo che possa essere molto credibile e quindi efficace sia nei confronti della vasta area dell’astensione dal voto e della protesta presente anche nel mondo cattolico, sia nei confronti dell’orientamento di voto, sia nei confronti di un ipotetico rilancio di un partito unico dei cattolici.
Ci sembra piuttosto esprimere, in uno scenario mutato e a prescindere dai valori evangelici, la volontà di riprendere la politica dei veti, delle “campagne”, della difesa e delle pretesa di privilegi che hanno caratterizzato la stagione del ruinismo.
Ancora una volta ci troveremo di fronte a Pastori il cui magistero sarà da disattendere per essere conseguenti con la nostra fede? Fino a quando?
(28 dicembre 2012)
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... E.facebook
Riporto da un commento:
"Lo Spirito santo continua ad operare, ma non abita necessariamente a Roma."
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 01/01/2013, 10:50
da iospero
Don Gallo: “Tutta colpa del maggiordomo? Non credo, dietro vedo lo scontro tra i cardinali”
di Gianni Barbacetto - 2012
La mia non è una riflessione di gioia. Io mi sento dentro la Chiesa, e la vedo ridotta così”. Don Andrea Gallo pensa agli scandali del Vaticano, alla richiesta di rinvio a giudizio del maggiordomo del Papa. “Da 53 anni sono presbitero di questa Chiesa e oggi vedo la sede apostolica in difficoltà. Non ne sono contento. Sono triste, addolorato. Il Papa dovrebbe essere il centro della carità mondiale e invece è il centro di scandali, di contese, di corvi, di scontri attorno allo Ior, la banca del Vaticano. Un tempo la Chiesa era considerata una ‘comunità perfetta’, comunità di credenti al servizio della carità. Oggi appare un centro di potere attorno a cui si muovono gruppi come l’Opus Dei, Cl, i Legionari di Cristo...”.
La miccia che ha fatto scoppiare gli scandali sembra essere lo Ior, la banca del Vaticano : una banca offshore nel cuore di Roma.
Lo Ior era un centro di raccolta di fondi per la carità senza fine di lucro. Poi Papa Pacelli, nel 1942, in piena guerra mondiale, lo trasformò in una vera e propria banca. Ed è diventato un centro di potere. In passato ha avuto a che fare con Michele Sindona. Poi è stato diretto da Paul Marcinkus, che in Vaticano ha trovato riparo da tre mandati di cattura internazionali. Oggi lo Ior è oggetto di sospetti per la cacciata del suo presidente, Ettore Gotti Tedeschi, e per le accuse di riciclaggio per 20-23 milioni di euro. Il Papa personal-mente ha incaricato della questione un cardinale che appartiene all’Opus Dei. Molte critiche sono state rivolte al cardinale Segretario di Stato. Dobbiamo tornare al messaggio evangelico, dobbiamo salvare la Chiesa che è anche la nostra Chiesa, questa Chiesa di cui mi dichiaro appartenente, con le sue luci e le sue ombre. La logica di potere pesa sulla Chiesa, in Vaticano e nella Cei, tra i vescovi italiani. Mentre Papa Gregorio si definiva “servus servo-rum Dei”, servo dei servi di Dio. La Chiesa deve avere non una logica di potere, ma di servizio.
L’unico “corvo”, il solo colpevole della fughe di notizie dal Vaticano è il maggiordomo del Papa...
Mai io mi chiedo: è mai possibile che un maggiordomo possa aver fatto tutto da solo? Può essere l’unico corvo, può aver organizzato lui la fuga di notizie e di documenti vaticani? Non credo. Dietro a un maggiordomo vedo figure più potenti, vedo cardinali, vedo lo scontro tra gruppi di potere, vedo l’Opus Dei, Cl, i Legionari di Cristo... Il linguaggio della Chiesa, dice il Vangelo, deve essere “sì, sì, no, no”. Invece nell’indagine sul maggiordomo del Papa ci sono oltre 40 omissis. Il popolo di Dio aspetta chiarezza. Ha il diritto di sapere che cosa è davvero successo. Mi pare che non gli abbiano neppure sospeso lo stipendio: il maggiordomo è un ostaggio e basta. Lui sta nell’anticamera, dietro di lui ci sono quelli, ben più potenti, che stanno nelle camere. Il suo è stato un arresto anomalo, un segnale alla segreteria di Stato”.
Padre Lombardi, il portavoce vaticano, sostiene che la stampa ha gettato fango sul Vaticano.
Ma è un’impalcatura che non sta in piedi. In questi scontri, i gruppi di potere del Vaticano si sono fatti male da soli. E allora ricordo che la Chiesa, la nostra Chiesa, è “semper riformanda”, come dice il Concilio, è gloriosa ma anche composta di peccatori che devono riconciliarsi davanti a Cristo e alla Croce. A dicembre dovremo ricordare i 50 anni del Concilio ecumenico Vaticano II. Con che coraggio celebreremo questo anniversario? Come ricorderemo il Concilio che ha detto che la Chiesa è una comunità di fedeli e di carità, e non di potere (Lumen Gentium)? E l’opzione per i poveri? E il primato della coscienza personale? Come faremo a parlare di “nuova evangelizzazione”?
Anche sul Concilio, dentro la Chiesa, ci sono giudizi molto diversi.
La scelta del Concilio ci deve portare alla globalizzazione della solidarietà, non ad accettare un mondo in cui i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Bisogna mettere in discussione il modello egemone di sviluppo, in vista di una solidarietà liberatrice. La Chiesa non può ridursi a una crociata sul testamento biologico, non può basare la fede sul solo principio d’autorità. È questa la fede? La diocesi di Genova nel 2011 non ha ordinato neppure un presbitero, nel 2012 uno solo. Vedo molti attorno a me che sono tentati dall’abbandono. Ma io dico no: non dobbiamo abbandonare la nostra Chiesa, dobbiamo salvare insieme la nostra barca che ci porta alla salvezza.
Tratto da: Il Fatto Quotidiano
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 05/01/2013, 17:02
da Amadeus
Dal primo gennaio la Banca d’Italia ha sospeso la possibilità di effettuare pagamenti con le carte di credito nello stato della Città del Vaticano: i pagamenti saranno possibili soltanto in contanti. È stato sospeso cioè il sistema POS collegato con il centro di elaborazione della banca, il dispositivo utilizzato dai commercianti con cui vengono accettate le carte di credito, le carte di debito e le carte prepagate. Nei musei, nei vari negozi e nelle farmacie è accettato ora soltanto il bancomat interno emesso dallo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, che amministra il patrimonio della Santa Sede.
La Banca d’Italia ha deciso di sospendere il sistema POS all’interno del Vaticano, che è amministrato da Deutsche Bank Italia, perché non è mai stata concessa alcuna autorizzazione per la gestione del servizio: in base alle norme antiriciclaggio, lo stato della Città del Vaticano, in quanto soggetto extracomunitario, non può avere un sistema POS gestito da una banca italiana e la Deutsche Bank Italia è un soggetto di diritto italiano a tutti gli effetti, secondo le norme del Testo Unico Bancario. La banca aveva presentato l’anno scorso la richiesta di gestione del POS del Vaticano, dopo 15 anni di gestione effettiva, ma la Banca d’Italia l’ha respinta il 6 dicembre scorso.
Quindi, per quanto se ne sa finora, non si tratta di una decisione presa a causa di operazioni sospette, ma per l’applicazione della normativa sulla possibilità di gestione del POS: nella Città del Vaticano «mancano i presupposti giuridici di una legislazione bancaria e finanziaria e di un sistema di vigilanza prudenziale, ulteriori rispetto a quelli in materia antiriciclaggio», riporta il Messaggero citando la Banca d’Italia. Padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha detto che «l’interruzione sarà di breve durata». Fino al 15 gennaio sarà ancora possibile, invece, acquistare online il biglietto per visitare i Musei Vaticani.
Nei mesi scorsi, il Comitato di esperti sulle norme antiriclaggio della Commissione Europea (MONEYVAl) aveva detto che lo stato della Città del Vaticano aveva fatto «passi in avanti per rendere più trasparenti le finanze», dopo la legge 127 emanata da Papa Benedetto XVI per adeguare la normativa dello stato con gli standard internazionali e con l’istituzione dell’Autorità antiriciclaggio interna (AIF). A luglio però, durante il Consiglio Europeo, i responsabili del comitato avevano specificato che ancora «ci sono alcune importanti questioni che devono essere affrontate per poter provare pienamente l’effettività del sistema».
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 15/01/2013, 17:24
da Amadeus
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 15/01/2013, 17:28
da mariok
Secondo mia moglie se la intende col papa.
Non lo so, ma mi fido dell'intuito femminile.
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 15/01/2013, 17:30
da Amadeus
così si dice
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 21/01/2013, 12:36
da erding
TANTI SFORZI, POCHI CANDIDATI.
E LA GERARCHIA ECCLESIASTICA
VOLTA LE SPALLE A MONTI
http://www.adistaonline.it/index.php?op ... o&id=52390
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 21/01/2013, 14:48
da soloo42000
Seeee. Beato te...
Sono discepoli di Machiavelli, mica di Gesu` Cristo.
Essendo ora in difficolta` stanno attuando una tecnica di minimizzare il danno.
Impedendo alla parte avversa, il CSX di ex comunisti e cattolici adulti di vincere.
Il modo migliore per farlo e` mobilitare i loro parrocchiani beceri dietro Berlusconi e Bossi.
O in second'ordine dietro a Monti, che pero` e` gia` meno manovrabile e per di piu`
pure intenzionato a un accordo col CSX, ricambiato per altro!!!
Per questo Monti e` divenuto una seconda scelta.
Poi dopo attueranno la loro interdizione in Parlamento, stai tranquillo.
Ne hanno di pedoni da giocarsi sulla scacchiera.
Chiunque vinca o perda, loro vincono.
E del resto stavolta se perdiamo ce la siamo proprio cercata.
Francamente di colpe al PD stavolta non mi sento di darne piu` di tante.
Se dopo 20 anni ci inventiamo Ingroia e Grillo vuol dire che a SX ci godiamo
proprio come matti a perdere...
Ciao.
soloo42000
Re: THE CATHOLIC QUESTION
Inviato: 21/01/2013, 16:43
da erding
Chiunque vinca o perda, loro vincono.
Beh ... non è successo sempre cosi?
almeno da Costantino in poi ( vale per la chiesa gerarchica, non per la Chiesa popolo di Dio)
Voglio riportare un breve racconto tratto dal libro "il giardino del profeta" del grande Gibran:
<Una volta ogni cento anni Gesù di Nazareth incontra il Gesù dei Cristiani in un giardino tra le colline del Libano.
E si parlano a lungo, e ogni volta Gesù di Nazareth si allontana dicendo all'altro Gesù:
" Amico mio, temo che non andremo mai d'accordo, noi, mai d'accordo" >
Gibran
un saluto