Re: La Questione Monti
Inviato: 08/05/2012, 18:59
Roma, 8 mag. (Adnkronos/Ign) - I suicidi degli imprenditori "dovrebbero fare riflettere chi ha portato un'economia a questo stadio non chi cerca di farla uscire da questo stadio". Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo alla tavola rotonda ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, con il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro Olli Rehn.
Durante il suo intervento il premier ha spiegato che "se il Pil non sale, è difficile mantenere gli equilibri di finanza pubblica". Sul piano della crescita Monti è convinto che "ci sia nelle prossime settimane la possibilità di andare avanti in questa direzione". Le forze parlamentari italiane "in questo momento mi sembrano inclini a chiedere ancora di piu' in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio presa a se stessa e molte di loro sono pronte a dire bisogna che il governo italiano picchi di piu' il pugno sul tavolo europeo". Lo dice il il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo al dibattito ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, presente il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro, Olli Rehn.
"Mi permetto di osservare -prosegue il premier- che il se il 16 novembre, quando siamo entrati in carica o ancora fino a queste ultime settimane avessimo a Bruxelles picchiato il pugno sul tavolo anziche' cercare di persuadere le Istituzioni europee e di dimostrare credibilita' verso la Germania e gli altri Paesi, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non la possibilita' di avere una maggiore crescita in Italia".
"Noi -ha spiegato ancora Monti- ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una Germania che continua su una linea di grande disciplina finanziaria, che puo' esserci scomoda di volta in volta, ma meno male che c'e' stata, perche' se no il comportamento finanziario dell'Italia, della Francia, della Grecia sarebbe stato come negli anni Settanta-Ottanta e i giovani italiani ne pagano ancora le conseguenze. Ma contemporaneamente avvertiamo noi italiani, avvertono tanti altri europei, hanno avvertito molto visibilmente gli elettori francesi, una esigenza di maggiore crescita. Cerchiamo una crescita che sia coerente con la disciplina di bilancio ma non possiamo piu' solo studiare in vista di misure per la crescita".
"Mi sento di esortare il mio amico Olli Rehn e l'istituzione nella quale ho passato dieci anni della mia vita a prendere un ruolo molto attivo di trascinamento in questo momento e troveranno nel governo italiano un coerente supporter, un supporter che credo in questo momento nessuno in Europa possa sospettare di essere incline all'indisciplina di bilancio. Quindi -ha concluso il presidente del Consiglio- le nuove condizioni, con una Francia che domanda crescita, con una Germania che vuole continuare ad aderire, come l'Italia, alla disciplina di bilancio, credo diano piu' spazio di prima all'agenda italiana per la crescita".
Un accenno al voto in Italia. Monti ha detto che ''i risultati elettorali spostano di poco l'agenda italiana per l'Europa, anzi ne rendono più agevole la realizzazione''.
Durante il suo intervento il premier ha spiegato che "se il Pil non sale, è difficile mantenere gli equilibri di finanza pubblica". Sul piano della crescita Monti è convinto che "ci sia nelle prossime settimane la possibilità di andare avanti in questa direzione". Le forze parlamentari italiane "in questo momento mi sembrano inclini a chiedere ancora di piu' in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio presa a se stessa e molte di loro sono pronte a dire bisogna che il governo italiano picchi di piu' il pugno sul tavolo europeo". Lo dice il il presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo al dibattito ''Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa'', in corso a Roma, presente il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro, Olli Rehn.
"Mi permetto di osservare -prosegue il premier- che il se il 16 novembre, quando siamo entrati in carica o ancora fino a queste ultime settimane avessimo a Bruxelles picchiato il pugno sul tavolo anziche' cercare di persuadere le Istituzioni europee e di dimostrare credibilita' verso la Germania e gli altri Paesi, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non la possibilita' di avere una maggiore crescita in Italia".
"Noi -ha spiegato ancora Monti- ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una Germania che continua su una linea di grande disciplina finanziaria, che puo' esserci scomoda di volta in volta, ma meno male che c'e' stata, perche' se no il comportamento finanziario dell'Italia, della Francia, della Grecia sarebbe stato come negli anni Settanta-Ottanta e i giovani italiani ne pagano ancora le conseguenze. Ma contemporaneamente avvertiamo noi italiani, avvertono tanti altri europei, hanno avvertito molto visibilmente gli elettori francesi, una esigenza di maggiore crescita. Cerchiamo una crescita che sia coerente con la disciplina di bilancio ma non possiamo piu' solo studiare in vista di misure per la crescita".
"Mi sento di esortare il mio amico Olli Rehn e l'istituzione nella quale ho passato dieci anni della mia vita a prendere un ruolo molto attivo di trascinamento in questo momento e troveranno nel governo italiano un coerente supporter, un supporter che credo in questo momento nessuno in Europa possa sospettare di essere incline all'indisciplina di bilancio. Quindi -ha concluso il presidente del Consiglio- le nuove condizioni, con una Francia che domanda crescita, con una Germania che vuole continuare ad aderire, come l'Italia, alla disciplina di bilancio, credo diano piu' spazio di prima all'agenda italiana per la crescita".
Un accenno al voto in Italia. Monti ha detto che ''i risultati elettorali spostano di poco l'agenda italiana per l'Europa, anzi ne rendono più agevole la realizzazione''.