Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 07/01/2013, 0:55
Il Partito Agenda
(Marco Travaglio).
06/01/2013 di triskel182
A grande richiesta, dopo vent’anni di Partito Azienda, abbiamo il Partito Agenda.
Un brivido elettrizzante di sollievo misto a entusiasmo ha scosso l’intera Nazione l’altroieri, quando all’hotel Plaza che già fu di De Michelis & his girls, il sempre brioso prof. Mario Monti ha sollevato con agile gesto da prestigiatore il drappo di broccato che celava il logo e il nome della sua lista.
Per il primo è stata scomodata l’agenzia di comunicazione più giovane e trasgressiva d’Italia, la Proforma di Bari, famosa per le campagna sbarazzine di Vendola ed Emiliano.
E ne è valsa la pena: i creativi hanno sudato sette camicie per convincerlo a rimpiazzare il suo simbolo preferito (bara di mogano ravvivata da lumino, cipresso e ciuffo di crisantemi) con una scia chimica tipo Frecce Tricolori.
Per il nome si sospetta una consulenza di Lina Wermuller: scartati il poco moderato “Film d’amore e d’anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza”, fra l’altro sgradito presso la Santa Sede, il troppo sgarzolino “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, lo scarsamente riformista “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova… si sospettano moventi politici” e il troppo allusivo “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada”, si è optato per un più sobrio ma sempre travolgente “Scelta civica con Monti per l’Italia”.
Un nome talmente pregnante da rendere superfluo il rito stantio delle domande dei cronisti e soprattutto delle risposte del premier, che infatti ha girato i tacchi con sobrio saluto.
Al primo diffondersi del lieto annunzio, s’è reso necessario il transennamento di via del Corso, causa il riversarsi sul luogo del relitto di folle oceaniche festanti che non riuscivano a trattenere l’entusiasmo:“Evvai!”,“Finalmente!”, “Era ora!”, “Ci voleva!”, “Erano anni!”, “Marione sei tutti noi!”, “ ’a Professo’, c’hai du’ palle tante”, “Fajela vede’!”.
Fendendo la marea umana in delirio senza toccare terra, l’idolo delle masse si è tosto recato negli studi de La7 e lì, vincendo la proverbiale ritrosia alle telecamere, ha distillato le travolgenti parole d’ordine destinate a mobilitare ed entusiasmare milioni di fans, grazie anche al calore umano irradiato dalla sua espressione
da termosifone spento
e dalla sua voce monocorde da navigatore satellitare.
“La mia natura sta totalmente cambiando, pensavo che avrei sempre escluso di candidarmi a qualcosa”, “Decisamente non provo alcuna passione per la politica”, “L’operazione che è venuta da un’ampia cerchia di forze (Udc e Fli, ndr) ha l’obiettivo di un Monti-bis. Se questo non sarà conseguito ci saranno altre considerazioni da fare”. “Ringrazio tutti gli amici (Fini e Casini, ndr) per l’entusiastico apporto fornitomi”.
Non male anche la promessa di “ridurre la pressione fiscale” (dopo B. che giurava di ridurre le tasse e poi le lasciava com’erano, dopo il Pd che prometteva di tagliarle e poi le aumentava, abbiamo uno che le aumenta e intanto dice che le riduce).
Scaldati i cuori dell’elettorato tv e catturato il pubblico radio facendosi immortalare con due cuffioni da dj, l’allegro bocconiano si è dedicato al popolo del web, twittando un giovanile “wow!” alla notizia dei 100mila follower, dopo che il nipotino Spread gli ha spiegato che diavolo sono i follower.
Fra un tweet e l’altro, quello che un anno fa era un mostro sacro che incuteva timore a tutti e dialogava con l’Europa, ora è ridotto a trattare con un Cesa e un Bocchino, a polemizzare con un Fassina e a studiare le mosse di uno Stracquadanio e di una Bertolini, s’è rituffato nell’appassionante gioco delle liste.
Per cui promette “massimo rigore”: il rigor Montis.
Dopo la Gauche Caviar e la Droite Chiavar, arriva le Centre Dormir.
Da Il Fatto Quotidiano del 06/01/2013.
(Marco Travaglio).
06/01/2013 di triskel182
A grande richiesta, dopo vent’anni di Partito Azienda, abbiamo il Partito Agenda.
Un brivido elettrizzante di sollievo misto a entusiasmo ha scosso l’intera Nazione l’altroieri, quando all’hotel Plaza che già fu di De Michelis & his girls, il sempre brioso prof. Mario Monti ha sollevato con agile gesto da prestigiatore il drappo di broccato che celava il logo e il nome della sua lista.
Per il primo è stata scomodata l’agenzia di comunicazione più giovane e trasgressiva d’Italia, la Proforma di Bari, famosa per le campagna sbarazzine di Vendola ed Emiliano.
E ne è valsa la pena: i creativi hanno sudato sette camicie per convincerlo a rimpiazzare il suo simbolo preferito (bara di mogano ravvivata da lumino, cipresso e ciuffo di crisantemi) con una scia chimica tipo Frecce Tricolori.
Per il nome si sospetta una consulenza di Lina Wermuller: scartati il poco moderato “Film d’amore e d’anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza”, fra l’altro sgradito presso la Santa Sede, il troppo sgarzolino “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, lo scarsamente riformista “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova… si sospettano moventi politici” e il troppo allusivo “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada”, si è optato per un più sobrio ma sempre travolgente “Scelta civica con Monti per l’Italia”.
Un nome talmente pregnante da rendere superfluo il rito stantio delle domande dei cronisti e soprattutto delle risposte del premier, che infatti ha girato i tacchi con sobrio saluto.
Al primo diffondersi del lieto annunzio, s’è reso necessario il transennamento di via del Corso, causa il riversarsi sul luogo del relitto di folle oceaniche festanti che non riuscivano a trattenere l’entusiasmo:“Evvai!”,“Finalmente!”, “Era ora!”, “Ci voleva!”, “Erano anni!”, “Marione sei tutti noi!”, “ ’a Professo’, c’hai du’ palle tante”, “Fajela vede’!”.
Fendendo la marea umana in delirio senza toccare terra, l’idolo delle masse si è tosto recato negli studi de La7 e lì, vincendo la proverbiale ritrosia alle telecamere, ha distillato le travolgenti parole d’ordine destinate a mobilitare ed entusiasmare milioni di fans, grazie anche al calore umano irradiato dalla sua espressione
da termosifone spento
e dalla sua voce monocorde da navigatore satellitare.
“La mia natura sta totalmente cambiando, pensavo che avrei sempre escluso di candidarmi a qualcosa”, “Decisamente non provo alcuna passione per la politica”, “L’operazione che è venuta da un’ampia cerchia di forze (Udc e Fli, ndr) ha l’obiettivo di un Monti-bis. Se questo non sarà conseguito ci saranno altre considerazioni da fare”. “Ringrazio tutti gli amici (Fini e Casini, ndr) per l’entusiastico apporto fornitomi”.
Non male anche la promessa di “ridurre la pressione fiscale” (dopo B. che giurava di ridurre le tasse e poi le lasciava com’erano, dopo il Pd che prometteva di tagliarle e poi le aumentava, abbiamo uno che le aumenta e intanto dice che le riduce).
Scaldati i cuori dell’elettorato tv e catturato il pubblico radio facendosi immortalare con due cuffioni da dj, l’allegro bocconiano si è dedicato al popolo del web, twittando un giovanile “wow!” alla notizia dei 100mila follower, dopo che il nipotino Spread gli ha spiegato che diavolo sono i follower.
Fra un tweet e l’altro, quello che un anno fa era un mostro sacro che incuteva timore a tutti e dialogava con l’Europa, ora è ridotto a trattare con un Cesa e un Bocchino, a polemizzare con un Fassina e a studiare le mosse di uno Stracquadanio e di una Bertolini, s’è rituffato nell’appassionante gioco delle liste.
Per cui promette “massimo rigore”: il rigor Montis.
Dopo la Gauche Caviar e la Droite Chiavar, arriva le Centre Dormir.
Da Il Fatto Quotidiano del 06/01/2013.