[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/viewtopic.php on line 175: Undefined array key "forum_id"
Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • quo vadis PD ???? - Pagina 205
Pagina 205 di 311

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 14:22
da soloo42000
iospero ha scritto:RICORDIAMOCI
Adesso in Parlamento con i numeri che ci sono può passare solo ciò che è votato da centrosinistra ,
che può scegliere di votare o con 5 Stelle o con gli altri.

Renzi provi fare un governo e scelga lui i ministri anche tra il centrodestra e il centro, ma lasci fuori tutti quelli della passata legislatura che abbiano avuto incarichi di governo.
Napolitano faccia il Pdr e non il politico.

Solo CSX.
Ma QUALE CSX?

Innanzitutto condizione per l'accettabilita` dovrebbe essere l'assenza di salvacondotti.

Dovrebbero poi esserci contentini innocui/utili per le due parti PD-PdL.
Che so io, abolizione (non restituzione) IMU prima casa sotto certi valori catastali
in cambio di riduzione cuneo fiscale sul lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Poi non dovrebbero esserci ministri impresentabili.
Tipo i soliti personaggi... Fornero, Brunetta, Gelmini, Monti, ...

Infine il programma dovrebbe essere ridotto all'osso in modo di lasciare
al Parlamento la massima liberta` legislativa ovviamente in alcun modo
condizionata alla partecipazione alla maggioranza di governo.

Se queste condizioni fossero attuabili avremmo gia` il governo di large intese da
settimana.
Evidentemente se non ci siamo arrivati e` perche`, come disse Bersani a suo tempo,
ci sono state inaccettabili preclusioni da una parte (M5S) e inaccettabili condizioni dall'altra (PdL).

Vediamo che fa Renzi, sempre se sara` lui, ma dal discorso di Napolitano la vedo davvero dura...


soloo42000

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 15:43
da iospero
Governo: Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: "Meglio le larghe intese che niente"

Adesso in Parlamento con i numeri che ci sono può passare solo ciò che è votato da centrosinistra ,
che può scegliere di votare o con 5 Stelle o con gli altri.
Devono ricordarselo TUTTI, se non sono diventati fessi questa posizione deve contare, hanno il coltello per il manico e non devono fare Karakiri .
Renzi scelga dei personaggi che non devono rendere conto a Berlusconi.

E al sen. Zanda che affermava di essere pronto a votare la non eleggibilità di Berlusconi , questo è il momento per dire al centrodestra cambiate cavallo , il vostro cavaliere non può correre.

Ma perchè NO :shock: :shock: :shock:

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 16:15
da Amadeus
il tappo umano farà da idraulico liquido? 8-)

ROMA - Ressa sotto la sede nazionale del Pd in via del Nazareno dove tra poco comincerà la Direzione. Nella stretta via che è luogo di passaggio di colonne di turisti che da Fontana di Trevi vanno a piazza di Spagna, si è formato un tappo umano che rende impossibile muoversi in una calca di turisti, giornalisti, cameraman e curiosi. Non mancano anche militanti del Pd.

Tra le teste spunta un cartello tenuto da un ragazzo con la scritta: "Avete dilapidato un tesoro, vergogna". Peraltro nella piazzetta del Nazareno sostano i pullmini delle televisioni. Per i partecipanti alla Direzione sembra quasi impossibile superare la barriera umana.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 16:22
da Amadeus
raga sul sito dell'huffington post c'è la diretta streaming ( come siamo modennnni! :mrgreen: ) dell'assemblea pd

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 18:11
da mariok
Anche su La7 e su youdem.

Pallosa. Se ho ben capito si va, lega permettendo, ad un incarico Amato.

Occhio ai c/c :mrgreen:

Comunque c'è Letta che briga, malgrado la Bindi che gli è contro.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 18:20
da mariok
comunque la sensazione è che il PD è ancora saldamente in mano ai "veci".

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 23/04/2013, 20:53
da pancho
mariok ha scritto:comunque la sensazione è che il PD è ancora saldamente in mano ai "veci".
Se volete salvare il PD dite almeno voi dove intendete parare.

Non si tratta di "veci" o no ma di obiettivi che non sono condivisi e ognuno, quindi, tende ad imporre i propri.

Ognuno di noi ha i propri "veci" all'interno che non sono altro che posizioni diverse che per per taluni sono antiquate e per altri innovative.

Non e' una questione anagrafica. E' di posizione.

Qualora non vi trovate daccordo vuol dire che partite da posizioni diverse rispetto la direzione che voi stessi avete votato.

Non vi ritenete rappresentati o uscite o rassegnatevi a essere minoranza nel partito.

Qualora invece ritenete chi vi siano lobbies tali da non permettere in nessun modo alcun cambiameno, allora vi dico di non votarle e poi, nomi e cogmomi alla mano, fate campagna contro e se avete la maggioranza, sbatteteli fuori.

Non siete ancora soddisfatti di questo? Traetene le conseguenze

tutto qui.


un salutone da Juan

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 24/04/2013, 10:22
da iospero
Dice Bersani
Ci sono dirigenti che parlano di Presidenzialismo senza conscerlo. Così non si va verso la Francia ma verso il Sudamerica di 20 anni fa
Non comprendo che cosa voglia dire.
Mi sembra che se si volesse fare un presidenzialismo alla francese bisognerebbe pure bilanciare il potere dei cittadini rafforzando la democrazia diretta.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 24/04/2013, 11:31
da iospero
L'assemblea del PD , la Direzione PD deve rispondere
Pd, Serracchiani accusa: “Perché il governissimo?”. Ma Bersani non risponde
La direzione nazionale dà una delega in bianco a Napolitano e non affronta nessuno dei motivi che hanno portato alla frana in Parlamento. La presidente del Friuli: "Perché si è scelto Marini? Perché i no a Prodi e a Rodotà?". Il leader: "Non confondere governo e Quirinale". La "scissione" ormai è più generazionale che politica.

Prima di continuare senza risposte si deve rispondere a quanto sopra, adesso si fa il governo del presidente , dove ci fanno intendere non c'è l'inciucio, si fa quanto decide Napolitano, ma la cosa non può reggere a lungo.
Le riforme Costituzionali si potrebbero fare in breve tempo, ormai i testi dovrebbero essere già scritti da un pezzo.

Re: quo vadis PD ????

Inviato: 24/04/2013, 11:39
da soloo42000
Cronaca di Civati, non un inciucione qualunque dell'ultimo minuto,
sul come e perche` PD e M5S si sono schiantati contro il muro.

soloo42000

Perdere un treno pur avendo sessanta giorni a disposizione

Questa è una storia che i giornali di oggi non hanno raccolto e che invece la dice lunga sul tempo e le occasioni che abbiamo perduto dopo le elezioni.

La notizia è interessantissima, almeno per me: i deputati e i senatori del M5S hanno votato ieri su ciò che la loro delegazione doveva portare a Napolitano.

Si sono misurate due posizioni: quella oltranzista, per cui bisognava soltanto dire di no al governo delle larghe intese e sottrarsi all’alleanza Pd, Pdl e Sc; e quella aperturista, secondo la quale sarebbe stato il caso di fare nomi, al Presidente della Repubblica, per provare ad aprirsi un varco nelle maglie sempre più strette di quello che i grillini chiamano inciucio.

Fin qui, niente di speciale. La cosa più curiosa è però registrare che la prima ipotesi è passata per un solo voto. E i nomi che, per un solo voto non sono stati fatti, sono quelli delle quirinarie, per capirci, e altri nomi di quel cambiamento che non c’è stato (si vocifera che anche nel M5S qualcuno abbia fatto il nome di Matteo Renzi).

Ora, a me pare clamoroso, e vi spiego perché. Sono giorni che il M5S arriva in ritardo su ogni partita, aiutato dai malintenzionati (almeno per me) del Pd.

All’appuntamento dello streaming, avrebbero potuto offrire a Bersani un nome diverso dal suo, anche per stressare la sua volontà di cambiamento, ma non lo hanno fatto. Eliminato Bersani, soprattutto grazie ai toni sprezzanti del capogruppo Lombardi, così, si sono eliminati anche loro. E anche se avevano il tono di chi la sa lunga, anzi lunghissima, non se ne sono nemmeno accorti.

Per di più, né loro, né gli altri si sono accorti che in quel non-dialogo, ad un certo punto, Vito Crimi diceva: sul merito delle proposte possiamo anche essere d’accordo. Che non so se vi rendete conto, che cosa significa, di questi tempi, essere d’accordo sul merito delle proposte.

Personalmente, lo scrivevo da settimane, prima dello streaming, ma non c’è stato modo di discuterne concretamente. O, meglio, hanno preferito così: fuori Bersani, ne avrebbero discusso volentieri. Solo che preferivano non trovare altre soluzioni, fare altri nomi. Li avrebbero fatti dopo. Cioè, mai.

Poi si è passati al romanzo Quirinale, hanno fatto le primarie, c’erano i nomi di Rodotà e Prodi, e mi sono detto: dai che ce la facciamo. E invece, sempre per le responsabilità del Pd (che non nascondo di certo) e i suoi tentativi di fare le larghe intese dall’altra parte, ci si è cullati con l’idea che Rodotà potesse diventare Presidente, senza considerare quello che stava succedendo intorno. Che andava, semplicemente, nella direzione opposta.

E allora, in un rapido susseguirsi di incontri, ho cercato di condividere quella cosa ovvia che avete visto tutti. Che su Rodotà una parte del Pd non sarebbe mai venuta, ma non c’è stato verso. Anche i cinquanta voti in più a Rodotà spuntati alla quarta votazione (quando il candidato era Prodi) non li hanno insospettiti: pensavano fossero voti ‘veri’, che sarebbe cresciuto ancora, Rodotà, che invece, guarda caso, è sceso (i franchi tiratori avevano finito il loro lavoro). E al Colle saliva, anzi restava, Napolitano.

Ne abbiamo parlato in piazza Capranica (mentre il Pd, sullo sfondo, esplodeva), in piazza Di Pietra (fino a tarda notte), in cortile, in Transatlantico. Inutile. Eppure Prodi era il crocevia, ma ogni discorso, in un andamento ciclico perfetto, finiva non con una risposta, ma con una domanda: «perché non Rodotà?». Tanto che oltre al soldato Ryan, ad un tratto mi sono sentito un po’ come Rain Man in quella scena. Inutile spiegare che la posizione era tautologica, che Rodotà non avrebbe mai avuto i voti, che così non avremmo avuto né Prodi, né Rodotà. Inutile immaginare che qualcuno dei deputati a cinque stelle – in una sorta di dalemismo 2.0 – votasse per Prodi, confidando che qualcun altro avrebbe votato Rodotà, annullandone l’effetto malizioso e consegnando all’aula un numero di voti analogo (senza che nessuno se ne accorgesse). Quest’ultimo argomento era ancora meno compreso dei precedenti.

Va detto che il M5S ne ha tentata un’altra, alla fine del primo giorno delle votazioni (quel fantastico giovedì): avrebbe dovuto proporre al Pd un incontro per proporre un accordo su Rodotà presidente e il governo del cambiamento. Ho sommessamente fatto notare ad alcuni di loro che se avessero detto quelle cose direttamente senza proporre una-proposta-di-invito-per-un-incontro-in-cui-fare-la-proposta sarebbe stato più utile.

Solo che giovedì la riunione è finita tardi, tra loro, e non hanno esplicitato le loro intenzioni, che sarebbero emerse soltanto quando era ormai entrato Prodi nella partita. Cioè nel momento più sbagliato, condannandoci al cortocircuito perfetto. La sera precedente, si sono limitati a decidere se era il M5S a dover invitare il Pd, o il Pd a dover invitare il M5S. Hanno deciso per questa seconda soluzione, e hanno dovuto invitare il Pd a invitarli. Intanto, mentre il grillo traccheggiava, la volpe faceva capolino in Parlamento.

E così, mentre qualcuno cercava di fare campagna per Rodotà, convinto che alla fine i voti si sarebbero trovati, partiva l’ultimo treno. Una Freccia con a bordo Napolitano. E Berlusconi ad attenderlo all’arrivo. Un treno superveloce, precipitosissimo, che era impossibile rincorrere, dopo avere passato due mesi sulla banchina, fissando gli altri convogli, indicandoli con il dito, ma senza pronunciarne la destinazione. Con le proprie convinzioni, legittime e legittimate, per carità, in tasca e nessun biglietto per far partire il cambiamento.

Sia ben chiaro: a me dispiace. E mi dispiace che le cose siano andate diversamente. Ed è colpa del Pd, di sicuro. Ma la responsabilità è anche del M5S e, soprattutto, dei suoi ritardi e delle sliding doors che abbiamo lasciato chiudere. Una dopo l’altra. Senza crederci abbastanza.

Le spiegazioni possono essere due: o c’è un disegno (molto probabile, soprattutto per i leader) o c’è una grande ingenuità (molto meno, ma non tra i parlamentari, che in alcuni momenti sono stati sinceramente confusi) o entrambe le cose.

C’è però una contraddizione che non riesco a spiegarmi: perché Grillo si è posizionato a sinistra (e così a sinistra), perdendo secondo me più di un voto a destra, senza voler raggiungere l’obiettivo? Perché Rodotà era una bandiera, ma era una bandiera che parlava solo agli elettori del Pd, a quelli che a febbraio non hanno votato Pd e a quelli che forse (dopo questo disastro) non lo voteranno più. Si è collocato nello spazio di Vendola, per capirci, e ha continuato però a non voler aprire un vero confronto. E se lo ha fatto, lo ha fatto giusto con quel minuto di ritardo. Che ci farà perdere molti mesi. Forse anni. Chissà perché.