Amadeus ha scritto:Come direbbe Floris: vieni al punto
.
dobbiamo votare Vendola perchè è l'unico lucido che ha scritto una bella lettera a Monti ?
dobbiamo stare a casa ?
questa è la proposta del PD , magari non ti piace , la reputi insufficiente ....ma non vuol dire che non c'è o che sono distratti da altro.
Di seguito, i principali emendamenti del PD in materia di sostegno all’impresa:
1. fondo di garanzia Piccole e Medie Imprese: si incrementa lo stanziamento per il Fondo destinato ad assicurare i crediti concessi alle PMI, stabilendo inoltre che almeno il 30% sia destinato agli interventi di controgaranzia sui Confidi;
2. massimo scoperto: si ripristina l’originaria versione del DDL Bersani, più incisiva rispetto a quella inserita nel decreto anticrisi, stabilendo la nullità di qualunque clausola avente ad oggetto la commissione di massimo scoperto;
3. credito d’imposta per la ricerca: si ripristina l’automatismo del credito d’imposta ricerca;
4. energia: si lega la possibilità di suddividere la rete di trasmissione nazionale in tre macro-zone al mantenimento del Prezzo Unitario Nazionale per i clienti finali e al potenziamento della rete di trasporto.
In materia di sostegno alle imprese, anche il settore pubblico può essere interessato e decisivo:
1. crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione: per risolvere i problemi dei crediti vantati dalle imprese fornitrici nei confronti della PA, si prevede che l’amministrazione, a richiesta dell’impresa, sia tenuta a “certificare” la validità della fattura emessa. Inoltre, si attribuisce il ruolo di “anticipatore” alla Cassa Depositi e Prestiti, che viene autorizzata a scontare le fatture “certificate” a prezzi di mercato.
2. investimenti da parte degli enti locali: si destina quota parte della minore spesa per interessi sul debito pubblico che si realizzerà nel 2009 alla copertura dell’esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti a residui per investimenti effettuati dagli enti locali;
3. patto di stabilità: prevedere la possibilità di sbloccare i residui passivi dei Comuni per saldare i costi dei lavori e dei servizi che, soprattutto le piccole e medie imprese, hanno già realizzato o fornito ai medesimi Enti locali. In altre parole, per rispettare le attuali regole dettate dal patto di stabilità, i Comuni sono al momento impossibilitati a pagare alle imprese opere già da loro pienamente realizzate. Tale impedimento da parte della pubblica amministrazione manifesta i propri effetti negativi soprattutto in tempo di crisi e, se risolto, darebbe una vera e propria “boccata d’ossigeno” alle casse di tante imprese italiane. Infatti, l’ANCI stima che vi sia una disponibilità, a livello nazionale, di circa 30 miliari di euro (2 punti percentuali di PIL), risorse “liquide” pronte a rientrare in circolo ma bloccate dal patto di stabilità. Porre rimedio a questa situazione davvero urgente significherebbe, oltre che a permettere alle pubbliche amministrazioni virtuose di compiere il proprio dovere di saldare i propri “debiti” alle tante imprese private che, in crisi di liquidità, certamente ne beneficerebbero, anche dare piena attuazione ad una delle direttive europee anti-crisi che invita all’accelerazione dei pagamenti da parte del pubblico nei confronti dell’impresa privata.
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Amà, tutti uguali da 40 anni. Di buone intenzioni sono lastricate le strade dell'inferno.
Le coperture, da dove arrivano le coperture?
Dove vanno a prendere i soldi?
Come si abbatte la tassazione dal 68 % al 25 %, per rendere concorrenziali le imprese con i mercati esteri nei prossimi 5 anni?
Tagliano le provincie e le municipalizzate dove hanno all'interno i loro uomini?
PROGRAMMA "RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA"
1) no al fiscal compact Ue;
2) abbattere il tasso di interesse sul debito pubblico;
3) una nuova politica antimafia;
4) contrastare l’omofobia e riconoscere i diritti civili;
5) contrastare il razzismo;
6) cittadinanza per tutti i nati in Italia;
7) stop al precariato;
8) ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori;
9) detassazione delle tredicesime;
10) reddito minimo per i disoccupati;
11) premiare le imprese che investono in ricerca e creano occupazione a tempo indeterminato;
12) archiviare progetti come la Tav in Val di Susa e il ponte di Messina;
13) impedire la privatizzazione dei beni comuni a partire dall’acqua.
14) valorizzare l’agricoltura di qualità libera da Ogm;
15) eliminare l’Imu sulla prima casa ed estenderla agli immobili commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie;
16) istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze, colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi;
17) tetto massimo per le pensioni d’oro;
18) abrogare la controriforma pensionistica della Fornero;
19) una legge sul conflitto di interessi;
20) libero accesso a internet;
21) ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra;
22) taglio delle spese militari a partire dall’acquisto dei caccia bombardieri F-35;
23) limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali.
Nessuno che spieghi mai come trovare le coperture?
Anche le sore Ggina, Pina, Camilla e Cesira, sono capaci di fare politica in questo modo.