Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto

Amadeus ha scritto:purtroppo ci dobbiamo fare piacere questa minestra , almeno 'sto giro, sperando che sia un mezzo reset.

L'economia, la produzione industriale e la conseguente occupazione, non possono assolutamente permettersi i tempi supplementari di una classe politica incapace e marcia che non sa rinunciare all'orgia di POLTRONE & FORCHETTE.

Non abbiamo risorse oltre a quella della trasformazione dei materiali.

La visione provincialistica dell'intera Ue, a cui si deve aggiungere, sommandola, l'inazione di un'intera classe dirigente indigena che non ha fatto nulla negli ultimi 12 anni nei confronti della ridotta produttività nazionale, di fronte alle sfide durissime che ci aspettano nei prossimi anni, stanno condannando a morte 54 milioni di italiani.

Proseguo per Amà.


In una precedente segnalazione circa le sfide che ci attendono come società, mi è sembrato di cogliere da parte tua una sottovalutazione per quanto riguarda lo sviluppo iperbolico dell’automazione e dell’automazione associata all’informatica.

La sottovalutazione è possibile accettarla da parte di chi è estraneo alla materia e non riesce a vederne necessariamente l’impatto sulla società.

Ma questo non sposta di un millimetro la realtà a cui siamo forzatamente chiamati a confrontarci.

Proprio oggi a Milano si è inaugurato il primo tratto della nuova metropolitana “Lilla” tra Bignami al confine Nord di Milano e Zara.

Grande soddisfazione per l’alto contenuto tecnologico dell’automazione.
http://video.corriere.it/milano-primo-v ... 5ed48470f3

TRASPORTI: AL VIA LA LINEA 5
Inaugurata la lina 5 del la metropolitana
Atm: in un giorno 23mila passeggeri
Il sindaco Pisapia: «Milano guarda oltre la crisi»
MILANO - Nella giornata inaugurale la nuova linea 5 della metropolitana ha trasportato 23 mila passeggeri. I dati sono stati forniti da Atm sull'account Twitter «Atm informa» al termine di una domenica che la stessa azienda dei trasporti ha definito «un grande successo».
*

Per la prima volta i treni si muovono senza conduttore.

Diciamo che anche in sala controllo, con gli ulteriori avanzamenti dell’automazione, si può ridurre sensibilmente il personale.

Se questo può essere una soddisfazione da parte di tutta la milanesità, non lo è altrettanto da parte mia, in quanto se anche pochini gli uomini impiegati, servivano a garantire a costoro l’articolo 1 della Costituzione.

L’automazione è di certo materia affascinante e intrigante per chi la pratica, come è successo in passato anche al sottoscritto, ma è paragonabile all’impiego della dinamite e dell’energia atomica, se non maneggiata ed integrata in modo opportuno alla vita sociale dell’uomo.

In un testo scolastico di automazione di mezzo secolo fa veniva riportato che l’automazione era al servizio dell’uomo.

Balle.

L’automazione, è al servizio di un numero ristretto di uomini, diciamo sempre quelli che sostanzialmente detengono il potere.

Cinque anni fa, negli Usa è cominciata l’eliminazione di 14.000 cassiere dei supermercati.

Negli anni ’70, un mio cliente di Cologno Monzese, di tendenze missine, che mal sopportava i dipendenti e i sindacati, sognava la fabbrica automatica. In pratica sognava di poter entrare in fabbrica la mattina, schiacciare un bottone e dar vita ad un intero processo automatico che raggiungesse il livello di veder crescere solo il suo conto in banca. In questa paranoia ossessiva di potenza, non riusciva a comprendere chi avrebbe comprato i suoi prodotti se si eliminavano operai e impiegati.

Anche i banchieri sognano la banca automatica, il luogo in cui ci sia solo la moltiplicazione infinita dei propri utili.

Qualcosina sono riusciti a imporre. La riduzione del personale si fa sentire. Il mitico posto in banca degli anni ’60-’80 non è più tale.

Se si volesse oggi la banca automatica la si potrebbe realizzare.

Anche il compagno Agnello e il suo successore Super Marpionne hanno sempre sognato la fabbrica automatica senza la presenza di quei rompicoglioni di Landini e Susanna tutta panna tra i piedi.

Ma del personale in esubero in tutti settori della società che ce ne facciamo???? Li gassifichiamo?

Apriamo nuovamente .i campi di sterminio di
• Bełżec
• Chełmno
• Sobibór
• Treblinka
• Majdanek
• Auschwitz


Ma non c’è solo questo problemino che come società civile italiana dobbiamo affrontare, al posto del pizzino lasciato inavvertitamente sui banchi della Camera da qualche sprovveduto smemorello e prontamente pubblicato da Giulianone, circa la distribuzione delle POLTRONE in caso di vittoria del Partito dei defunti.

Bersani premier + Economia
Bindi vice premier
Veltroni Camera
D’Alema Esteri / Commissario Ue
Letta sviluppo
Franceschini segretario

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa


Sotto le macerie – 125
Cronaca di un affondamento - 75
I giorni della follia che precedono il disastro…….ovvero, l’ultima fase della dittatura delle tdc – 55
Perché Bill Emmott ha ragione da vendere - 29

Il Vanna Marchi Show - 8
Gran finalino, ultimi 13 giorni



2) 11 febbraio 2013

2-1 .. Elezioni, Monti: “Bersani infantile”.

2-2 .. Albertini a Ichino: “Schizofrenico”

2-3 .. Il presidente del Consiglio all'attacco del segretario Pd: "I risultati in Europa dello statista Berlusconi li conosciamo, quelli del candidato di sinistra ancora no".


2-4 .. Monti ai democratici: "Nessun accordo se ci saranno veti di Sel sul lavoro".

2-5 .. Poi qualche tono "berlusconiano": "Io insultato e aggredito".

2-6 .. Albertini: “La lista Monti non è la succursale del Pd”

2-7 ..Grillo in Veneto: "Siamo primi.Ecco perché hanno paura di noi"

2-8 .. Il portavoce dei Cinque Stelle: "Apriremo il Parlamento come una scatola d'acciughe. Saranno costretti a seguirci o a sparire"

2-9 .. Il portavoce dei Cinque Stelle: Tasse? "Via Equitalia". Gli imprenditori? "Abbiano il coraggio di impegnarsi come ho fatto io"

2-10.. Il Cavaliere si dice disponibile a dialogare con il Pd sulla riforma della Costituzione, "una priorità per il Paese".

2-11.. La replica di Bersani: "Si riposi"

2-12.. Il segretario dei democratici, da Torino, risponde: "Quando arriveranno le nostre riforme non gli piaceranno".

2-13.. alle accuse di essere come Ceausescu, B. risponde: "Magari, avrei poteri che non ho mai avuto"

2-14.. Bersani critiche a Monti sul bilancio Ue: "Festeggiava solo Cameron"

2-15.. D'ALEMA: "MONTI POCO INFLUENTE IN EUROPA"

2-16.. MARONI FERMA B. SUL CONDONO: "SOLO UNA OPINIONE"

2-17.. Meloni: "Mi sono vergognata del Pdl"

2-18.. La replica: "Non sputare nel piatto..."

2-19.. Vespa: "Troppi cortigiani in politica" …………> (Se lo dice lui………………..)

2-20..Bersani: «Smacchieremo il giaguaro Berlusconi»

2-21..Schröder e il dopo-voto: Bersani e Monti sono compatibili. «Il Professore ha guidato l'Italia nella direzione giusta, Pier Luigi non sconfesserà questa linea»

2-22..Monti: «Berlusconi continua a comprare voti»

2-23..Monti: «Voto disgiunto in Lombardia? No»

2-24.. Monti :«Il mio predecessore cerca di acquistare consensi con i soldi degli italiani»

2-25.. La battuta di Monti per rispondere ai giaguari e a leoni - TGCOM 24 : «Rendiamo trasparenti i camaleonti»


2-26..Crozza: «Angelino, mi fai portare il Polase dalle hostess?»


2-27..Giannino: «A me gli indecisi» «Qui c'è chi si è stufato degli uni e degli altri»

2-28..Vendola verso Monti: <<Sei tu il responsabile della disoccupazione in Italia>>

Sempre per Amà


Proviamo ora a tradurre in pratica in modo elementare, alla portata di tutti, per capire gli effetti dello sviluppo iperbolico dell’automazione a cui da parecchi anni si è associata l’informatica, sull’economia.

Rende bene l’idea l’esempio iniziale di una piccola fabbrichetta meccanica di Via Procaccini in Milano.

Anno 2004.

Uffici e produzione tutto in Via Procaccini.

Il titolare decide di approfittare di un calo di vendite sensibile a causa del costo del prodotto finito sia in Italia che in Europa, per ottenere un maggiore utile per la sua impresa, e quindi per sé stesso.

Chiude l’officina di produzione e assemblaggio, costituita da 25 operai e dirotta tutto su di una fabbrica all’interno della Cina.

A Milano rimangono aperti:

L’ufficio vendite
L’ufficio progettazione
L’ufficio amministrativo

Tutto come prima, o meglio, potenzia l’ufficio vendite.
L’ufficio progettazione continua fare il suo lavoro. La differenza consiste solo nel fatto che prima portava i disegni dei particolari e del prodotto finito in officina e capi, capini, capetti e caponi, con gli operai provvedevano a realizzare il prodotto finito.

Dal 2004, invece, basta che sulla tastiera del computer prema “Invio” dopèo aver terminato la progettazione, che dopo una manciata di secondi la modalità di realizzazione del particolare meccanico da ottenere entra direttamente nella memoria del computer della macchina operatrice di una città industriale all’interno della Cina.

Il controllo numerico (la macchina operatrice) è in grado di produrre una quantità elevata di pezzi al giorno.

Questo fattore di per sé abbassa il costo finale del particolare prodotto.

In più, la manodopera specializzata all’interno della Cina in grado di fare funzionare il controllo numerico non percepisce più di 110 dollari al mese. Che tradotto al cambio attuale di oggi 11 febbraio 2013 equivale a:

110 x 0,7477 = 82,247 euro mensili

Con quella paga mensile, noi ci paghiamo quasi 2 ore del tecnico equivalente cinese addetto alla stessa macchina operatrice.

L’assemblaggio all’intermo della Cina costa 80 dollari al mese per operaio.

Quindi nuovamente:

80 x 0,7477 = 59,816 euro mensili

La ditta cinese invia poi in Italia il prodotto finito.


Diventa quindi evidente anca a quel che mena el ges, che noi non possiamo reggere la concorrenza a prodotto finito.

Malgrado il costo del trasporto dal Paese del Dragone alla Penisola dei Famosi, il titolare dell’impresa milanese si lecca i baffi per essere diventato fortemente concorrenziale sui mercati italiani ed europei.

Il suo conto in banca ne ha risentito in maniera fortemente positiva.

Il secondo aspetto è che ogni giorno, nel mondo, le aziende che piazzano macchine automatiche, sono parecchie.

Questo si traduce nel fatto che i livelli di produzione mondiale aumentato sensibilmente ogni giorno che passa.

Se su di un piano cartesiamo disegnamo la curva dell’incremento della produzione mondiale (Indipendentemente dai fattori economici, solo quella dovuta all’inserimento quotidiano di macchine e impianti automatici nel mondo) e nello stesso tempo disegnamo la curva della disponibilità del denaro nel ciclo produzione/consumo possiamo notare che le due curve si sono già intersecate.

In pratica, tanto per capirci in forma elementare, siamo nelle condizioni reali di produrre di più di quello che consumiamo.

Se oltre a questo fattore si prende in considerazione la distorsione del denaro destinato alla produzione a favore del sistema finanziario speculativo e che siamo di fronte ad una crisi mondiale finanziaria ed economica superiore a quella del 1929, ci si rende immediatamente conto che lo “spread” tra livello di produzione giornaliera e capacità di assorbimento giornaliera del mercato, tende ad aumentare inevitabilmente di giorno in giorno.

*

Non è finito,….continua

zio ho finito i pop corn ... e vado di fretta ...
che facciamo ci mettiamo davanti al progresso e diciamo voglio scendere?
o lo fa tutto il mondo o non funziona.
una volta c'era chi vendeva il ghiaccio
io stessa ho sperimentato il calo delle vendite in agenzia di viaggi quando è arrivato il web ( l'ho venduta nel 2005) quindi non credo di essere tanto insensibile o cieca al problema.
il mondo cambia sempre, ora più velocemente e ci si deve adattare.
la classe dirigente è impreparata? vuoi ancora una volta dimostrare questo?
sì lo è.
ma questa abbiamo.
superman batman e robin sono impegnati con la marvel , non esistono, non ora non qui.
tu vuoi lo strappo? lo strappo indolore non esiste, il costo più elevato lo pagherebbe il ceto più debole.
non ho capito dove vuoi arrivare a parare .
che tutto ti fa schifo lo abbiamo ampiamente colto
ma che volemo fa?
rimanere davanti alla scrivania e continuare a scrivere quello è stronzo, quello è venduto, quello è farabutto,
se c'era berlinguer, se c'era degasperi ? che il paese è fottuto, che i giovani fanno la fila per farsi la foto con il fidanzato di Belen, e i meno giovani con quella tr della minetti ?
questa è .
chi è troppo schifato faccia l'intellettuale ( dove finito zagrebelsky e co) , noi andiamo a votare il meno peggio .

"...noi andiamo a votare il meno peggio..."

****************************

detta in a nutshell...è così anche per me.
poi me ne pentirò...poi.

Amaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?

Ma che stai addì, …..ma che stai affàààààà??????

Quando mio nonno iniziava con : “Amaliuccia cara..” verso la mi zia,…tutti sapevano in famiglia che erano,………amari per la su’ fiola minore.

Proprio tu, ti metti gli occhiali scuri, niri niri, da Ciccillo o’ jettatore, la doppia benda nera sugli occhiali, i tappi nelle orecchie, le cuffie da poligono di tiro con la pistola, e sopra ancora un bel casco che copre tutto, poi rifasci il tutto ancora con un bel pezzo di stoffa pesante nira nira e reinfili il capino sotto la sabbia come gli struzzi???????

Non vedo, non sento, non parlo


E' così contaminante sta foto????????????????????????????



Nun me dicit' niente, nun vogl' sapè niente, nun me chiammat'…
E soprattutto... nun rumpit' e pall che oggi è mercoledì... m'aggia rilassà!

"In un testo scolastico di automazione di mezzo secolo fa veniva riportato che l’automazione era al servizio dell’uomo."

Così era scritto ...sarebbe dovuto essere, ma così non è stato.
L'evoluzione avuta dall'automazione e informatica applicate poi alle fabbriche e ai mezzi di produzione, è frutto del lavoro di tanti, della ricerca scientifica nel suo complesso e dovrebbe essere patrimonio universale.
Ecco quindi, che tutto ciò, dovrebbe andare al servizio dell'uomo = beneficio di tutti.
Dopo di che succede che:

“In pratica, tanto per capirci in forma elementare, siamo nelle condizioni reali di produrre di più di quello che consumiamo.”

Ora, in conseguenza di ciò, si dovrebbe (proprio perché tutti ne beneficino) andare tendenzialmente ad una riduzione del tempo lavorativo e cogliere subito il positivo vantaggio di alleviare la fatica ed avere maggiore tempo libero da dedicare a cose piacevoli ed utili, ad una crescita culturale, morale e spirituale.
Inoltre la forza lavoro in esubero (data dalla diminuzione degli addetti nei luoghi di produzione) potrebbe essere impiegata in settori che sono stati colpevolmente trascurati come la manutenzione del territorio, il riassetto idrogeologico, il restauro ed il mantenimento del patrimonio artistico, il potenziamento della scuola pubblica ecc.
Tutte cose che, a conti fatti, diventano produttive e redditizie.
In altre parole tagliando i profitti individuali si migliorerebbe la condizione sociale, diminuirebbero i conflitti e migliorerebbe la qualità della vita di tutti.
Prevengo le obiezioni, si dirà che tutto ciò è... semplicistico e da sognatori.

Forse, a me... piace sognare

un saluto erding

@zio
politica italiana è come malattia cronica, non ha guarigione, inutile invocarla o sognarla ( seppure legittimo e umano, non risolve il quotidiano )
aiuto solo con farmaci sintomatici, tamponano, non risolvono e spesso rovinano altri organi.
ci si deve affidare ad esperti che non sai mai quanto siano compromessi con le case farmaceutiche o quanta sperimentazione vogliono fare , ti devi fidare degli UOMINI .
si può scegliere di spararsi un colpo in testa o combattere con quello che c'è.
io scelgo di combattere anche se con armi spuntate e col rischio di fidarmi della persona sbagliata che mi propone la terapia sbagliata.
per me non equivale ad arrendersi o a fare finta di niente o a galleggiare .

«Gli italiani stessi forse non se ne rendono conto, .........ma il loro è un Paese chiave per tutto l’Occidente – per certi versi ne definisce l’anima -.......... e il collasso visibilmente in corso è una tragedia che pagheremo tutti, ...............nei decenni e forse nei secoli» Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, opinionista de La Stampa


Sotto le macerie – 126
Cronaca di un affondamento - 76
I giorni della follia che precedono il disastro…….ovvero, l’ultima fase della dittatura delle tdc – 54
Perché Bill Emmott ha ragione da vendere - 30

Il Vanna Marchi Show - 9
Gran finalino, ultimi 13 giorni


2) 11 febbraio 2013

2-29.. LA VOCE DEI FEDELI «SE NON CE LA FA, HA FATTO BENE»

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2-31.. La strategia economica del Cav. Lo spread sale? «Chissenefrega»

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2-33.. Dimissioni Papa, Monti: “Molto scosso da notizia inattesa” -----(Te credo,

2-34.. E Monti: "Irap dimezzata entro il 2017"

2-35.. Monti : «Abbassare le tasse? Una necessità»