Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao camillobenso.In che senso?
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
SE Italicum passa ci troveremo a votare al primo turno PD o M5S. Stà al popolo Italiano poi scegliere.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
paolo11 ha scritto:SE Italicum passa ci troveremo a votare al primo turno PD o M5S. Stà al popolo Italiano poi scegliere.
Ciao
Paolo11
D’ora in avanti vi state giocando tutto. Quella che in termini calcistici si chiama la partita della vita. Vi giocate tutto. Dentro o fuori.
Se siete in grado di giocare bene le vostre carte potreste anche andare al governo. Se sbagliate entrerete nell’oblio perdendo la possibilità di essere credibili. Sarete paragonati a tutti gli altri partiti del passato.
Quelli che chiacchierano tanto ma non combinano niente.
Renzi docet. Vedi la propaganda sull’occupazione e la doccia gelata dell’Istat di oggi. Solo capacità di fare propaganda per merli, ma niente di più.
Oppure la propaganda che dura dall’estate scorsa sulla scuola. “La buona Sola”.
Senza elencare tutto il resto delle bufale di giornata che ci propina in grande quantità.
Se ci dovesse mettere il becco Grillo o Casaleggio, siete fottuti. Completamente out.
Fino a due domeniche fa, alcuni giornalisti e Marco Rizzo dell’ennesima Rifondazione comunista, sostenevano che il M5S non dovesse fare assolutamente niente. Stare fermo e raccogliere i frutti degli alberi vicini che stavano crollando.
Io ho condiviso questa visione.
Tanto che negli ultimi due sondaggi della 7 siete cresciuti al 22,5 %. Tre punti in meno delle europee, che vi avevano visto come il partito vincente (non la coalizione).
Ma adesso avete di fronte l’esame di maturità.
Vedremo se siete in grado di superarlo.
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Ciao camillobenso.Fino ad ora hanno dimostrato coerenza con quello che si sono prefissati.
Il parolaio stà perdendo consensi.Ne perderà ancora di piu mam mano che andiamo avanti.
Abbiamo Italiani che dormono in auto,che non trovano lavoro.
Abbiamo invece immigrati nessi negli alberghi e villette.
Ci vuole il reddito di cittadinanza come lo hanno altri paesi europei.
Assegno di 750 euro per un anno.Nel frattenpo ti cerchi un lavoro o te lo propongono gli uffici preposti dopo 3 posti di lavoro rifiutati viene tolto l'assegno.
-----------------------------
http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/ ... -anni.aspx
Per l'Alitalia cassa record di 10 anni Francesco Riccardi
13 giugno 2013
Il governo progetta la maxi-proroga
Le voci che giravano da qualche tempo le ha confermate ieri lo stesso ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi: per i lavoratori della "vecchia Alitalia" in cassa integrazione è in arrivo una nuova proroga dell’ammortizzatore sociale fino al 2018. Così da segnare un nuovo record: ben 10 anni di cig straordinaria con un trattamento che arriva fino all’80% dello stipendio reale. Un trattamento di assoluto favore rispetto agli altri lavoratori, che crea qualche imbarazzo persino nel sindacato.
La proroga sarà inserita con ogni probabilità nel cosiddetto «decreto del fare» sul quale il governo sta lavorando, ha spiegato ieri Lupi, uscendo dall’audizione in commissione Ambiente e Lavori pubblici alla Camera. Secondo il ministro, il provvedimento non peserà sui conti pubblici perché «è un fondo che si autoalimenta». In realtà, si alimenta con i soldi dei viaggiatori e infatti dovrebbe essere prorogata per altri tre anni anche la tassa di 3 euro che ricade sui viaggiatori per ogni tratta. Alla quale dal prossimo primo luglio dovrebbe aggiungersi un’ulteriore sovrattassa di 2 euro sempre a valere su ogni imbarco, introdotta lo scorso anno dalla riforma Fornero per finanziare gli ammortizzatori sociali (in questo caso di tutti i lavoratori).
Riepilogando: mentre per migliaia di lavoratori si fatica a trovare i fondi per la cassa integrazione in deroga, per quelli della "vecchia Alitalia" si ipotizzano altri 3 anni di copertura dopo i 7 anni già previsti dal fallimento del 2008, grazie da un lato ai fondi pubblici e dall’altro a una reiterata tassazione dei consumatori. Soprattutto, a differenza dei lavoratori degli altri comparti, i 3-4mila ex dipendenti della vecchia Alitalia rimasti – piloti, steward, hostess e personale di terra – ricevono l’assegno di cassa integrazione calcolato sull’80% dello stipendio reale, comprensivo di superminimi e altre voci, senza l’applicazione del tetto massimo che, per i dipendenti delle altre aziende, è fissato a 1.080 euro mensili.
«È una situazione insostenibile – commenta Dario Balotta, ex sindacalista Cisl e ora presidente dell’Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni dei trasporti – che pone da un lato un problema di equità rispetto ai lavoratori degli altri settori e dovrebbe interrogare tutti su quale sia il modello di solidarietà che perseguiamo. Dall’altro, sembra l’ennesima operazione di aiuti di Stato, sulla quale forse sarebbe il caso di interessare l’Unione europea».
In effetti i dubbi sulla scelta sono più d’uno. Ad esempio: quali sono i motivi di tanta fretta? Se la cassa integrazione per questi lavoratori scade nel 2015, perché inserire già ora la proroga? Addirittura nel primo decreto del governo su lavoro e crescita, quasi fosse la priorità delle priorità? E ancora: da chi viene la richiesta del provvedimento? I sindacati dei trasporti ufficialmente non commentano, ma spiegano che la questione era stata ipotizzata alcuni mesi fa. Poi, viste anche le condizioni generali del Paese, non se ne era più discusso. E infine: si pensa a un provvedimento per tutti i lavoratori cassaintegrati o solo per quelli prossimi alla pensione?
Resta poi la questione aperta del futuro di Alitalia, la nuova compagnia targata Cai e Air France, che ha appena firmato con i sindacati un accordo per evitare nuovi esuberi, grazie a contratti di solidarietà per più di 2mila persone. Così ieri a chi gli chiedeva se la proroga della cassa integrazione significasse una preoccupazione sul futuro di Alitalia, il ministro Lupi ha risposto di «non essere preoccupato. Il dialogo con Alitalia continua» e non ha voluto fare alcun commento specifico sulle voci di un interessamento dei russi di Aeroflot. Si è limitato a ricordare che la compagnia di bandiera, anche se privata «è un’azienda strategica» per il Paese e che «oggi c’è un asse strategico con Air France».
© riproduzione riservata
---------------------------------------
Non trovo giusto questa cassa integrazione così lunga.
Ciao
Paolo11
Il parolaio stà perdendo consensi.Ne perderà ancora di piu mam mano che andiamo avanti.
Abbiamo Italiani che dormono in auto,che non trovano lavoro.
Abbiamo invece immigrati nessi negli alberghi e villette.
Ci vuole il reddito di cittadinanza come lo hanno altri paesi europei.
Assegno di 750 euro per un anno.Nel frattenpo ti cerchi un lavoro o te lo propongono gli uffici preposti dopo 3 posti di lavoro rifiutati viene tolto l'assegno.
-----------------------------
http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/ ... -anni.aspx
Per l'Alitalia cassa record di 10 anni Francesco Riccardi
13 giugno 2013
Il governo progetta la maxi-proroga
Le voci che giravano da qualche tempo le ha confermate ieri lo stesso ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi: per i lavoratori della "vecchia Alitalia" in cassa integrazione è in arrivo una nuova proroga dell’ammortizzatore sociale fino al 2018. Così da segnare un nuovo record: ben 10 anni di cig straordinaria con un trattamento che arriva fino all’80% dello stipendio reale. Un trattamento di assoluto favore rispetto agli altri lavoratori, che crea qualche imbarazzo persino nel sindacato.
La proroga sarà inserita con ogni probabilità nel cosiddetto «decreto del fare» sul quale il governo sta lavorando, ha spiegato ieri Lupi, uscendo dall’audizione in commissione Ambiente e Lavori pubblici alla Camera. Secondo il ministro, il provvedimento non peserà sui conti pubblici perché «è un fondo che si autoalimenta». In realtà, si alimenta con i soldi dei viaggiatori e infatti dovrebbe essere prorogata per altri tre anni anche la tassa di 3 euro che ricade sui viaggiatori per ogni tratta. Alla quale dal prossimo primo luglio dovrebbe aggiungersi un’ulteriore sovrattassa di 2 euro sempre a valere su ogni imbarco, introdotta lo scorso anno dalla riforma Fornero per finanziare gli ammortizzatori sociali (in questo caso di tutti i lavoratori).
Riepilogando: mentre per migliaia di lavoratori si fatica a trovare i fondi per la cassa integrazione in deroga, per quelli della "vecchia Alitalia" si ipotizzano altri 3 anni di copertura dopo i 7 anni già previsti dal fallimento del 2008, grazie da un lato ai fondi pubblici e dall’altro a una reiterata tassazione dei consumatori. Soprattutto, a differenza dei lavoratori degli altri comparti, i 3-4mila ex dipendenti della vecchia Alitalia rimasti – piloti, steward, hostess e personale di terra – ricevono l’assegno di cassa integrazione calcolato sull’80% dello stipendio reale, comprensivo di superminimi e altre voci, senza l’applicazione del tetto massimo che, per i dipendenti delle altre aziende, è fissato a 1.080 euro mensili.
«È una situazione insostenibile – commenta Dario Balotta, ex sindacalista Cisl e ora presidente dell’Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni dei trasporti – che pone da un lato un problema di equità rispetto ai lavoratori degli altri settori e dovrebbe interrogare tutti su quale sia il modello di solidarietà che perseguiamo. Dall’altro, sembra l’ennesima operazione di aiuti di Stato, sulla quale forse sarebbe il caso di interessare l’Unione europea».
In effetti i dubbi sulla scelta sono più d’uno. Ad esempio: quali sono i motivi di tanta fretta? Se la cassa integrazione per questi lavoratori scade nel 2015, perché inserire già ora la proroga? Addirittura nel primo decreto del governo su lavoro e crescita, quasi fosse la priorità delle priorità? E ancora: da chi viene la richiesta del provvedimento? I sindacati dei trasporti ufficialmente non commentano, ma spiegano che la questione era stata ipotizzata alcuni mesi fa. Poi, viste anche le condizioni generali del Paese, non se ne era più discusso. E infine: si pensa a un provvedimento per tutti i lavoratori cassaintegrati o solo per quelli prossimi alla pensione?
Resta poi la questione aperta del futuro di Alitalia, la nuova compagnia targata Cai e Air France, che ha appena firmato con i sindacati un accordo per evitare nuovi esuberi, grazie a contratti di solidarietà per più di 2mila persone. Così ieri a chi gli chiedeva se la proroga della cassa integrazione significasse una preoccupazione sul futuro di Alitalia, il ministro Lupi ha risposto di «non essere preoccupato. Il dialogo con Alitalia continua» e non ha voluto fare alcun commento specifico sulle voci di un interessamento dei russi di Aeroflot. Si è limitato a ricordare che la compagnia di bandiera, anche se privata «è un’azienda strategica» per il Paese e che «oggi c’è un asse strategico con Air France».
© riproduzione riservata
---------------------------------------
Non trovo giusto questa cassa integrazione così lunga.
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 822
- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
caro paolo
gli immigrati li mettono nelle ....bare quando trovano il cadavere.
il reddito minimo garantito che e cosa diversa dal reddito di cittadinanza deve essere dato a tutti. ti rimando a clause offe e il reddito di cittadinanza in questo forum.
invece sotto altro nome indennità di mobilità viene dato solo ad alitalia.
il problema paolo non e che e troppo ...lungo....
il problema e che lo danno solo a loro.
non si puo chiedere il RMG E POI DIRE NO AD ALITALIA
E UN CONTRO SENSO DOBBIAMO DIRE SI MA DATELO A TUTTI
cassa integrazione ordinaria e straordinaria non riguarda i disoccupati ma i lavoratori
non facciamo confusione come il giovane pittibimbo.
gli immigrati li mettono nelle ....bare quando trovano il cadavere.
il reddito minimo garantito che e cosa diversa dal reddito di cittadinanza deve essere dato a tutti. ti rimando a clause offe e il reddito di cittadinanza in questo forum.
invece sotto altro nome indennità di mobilità viene dato solo ad alitalia.
il problema paolo non e che e troppo ...lungo....
il problema e che lo danno solo a loro.
non si puo chiedere il RMG E POI DIRE NO AD ALITALIA
E UN CONTRO SENSO DOBBIAMO DIRE SI MA DATELO A TUTTI
cassa integrazione ordinaria e straordinaria non riguarda i disoccupati ma i lavoratori
non facciamo confusione come il giovane pittibimbo.
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
AVETE QUALCHE DUBBIO ?paolo11 ha scritto:SE Italicum passa ci troveremo a votare al primo turno PD o M5S. Stà al popolo Italiano poi scegliere.
Ciao
Paolo11
IO NO
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Caro Paolo, sono passati due anni da quando siete entrati in Parlamento. A questo punto non siete più digiuni nella conoscenza di come funziona l’ambaradan.
Certo, non avrete mai l’esperienza delle vecchie volpi che bivaccano da 40 anni.
In varie interviste avete sempre detto che voi siete andati in Parlamento da semplici cittadini perché gli altri non vi rappresentavano più.
In parte credo che sia così.
Di Battista ha dichiarato in un’intervista Tv, che vi trovate tutti giorni davanti alla Mafia.
E questo è vero, perché è dalla fine del 1800 che la Mafia SpA è in Parlamento e fa il brutto e il cattivo tempo.
Quindici giorni fa circa, Il Fatto Quotidiano riportava la notizia di un pentito che accusava Alfano di essere colluso con l’onorata società. Gli altri quotidiani si sono ben guardati dal riportare la notizia. Neppure i media Tv.
Alfano ne ha combinate di cotte e di crude ma è sempre lì al suo posto. Oggi a Milano si è scatenata la guerriglia e qualcuno, soprattutto Salvini, ha chiesto le dimissioni. Dubito che questo possa avvenire.
Il ricatto del sostegno al governo è sempre valido. Renzi allontana sempre i politi deboli che non hanno santi in paradiso.
Quindi, su Angelino è logico farsi venire qualche sospetto di collusione con la Mafia SpA. Ma prove schiaccianti non ci sono.
Proviene poi da FI, che ha come principali fondatori Berlusconi e Dell’Utri, che con la Mafia c’erano dentro fino al collo.
Domanda:
Voi siete sicuri di avere la forza ed il coraggio di battervi per i cittadini italiani?
Molte cose che dite appartengono alla normale propaganda.
Quando si fanno certe affermazioni, se volete differenziarvi da Pittibimbo, dovete essere capaci di spiegare per filo e per segno come si realizzano.
Altrimenti vi mettete sullo stesso piano di Leopoldo Paràkulos, che in fatto di sparare palle oggi è il numero uno nel Bel Paese.
Certo, non avrete mai l’esperienza delle vecchie volpi che bivaccano da 40 anni.
In varie interviste avete sempre detto che voi siete andati in Parlamento da semplici cittadini perché gli altri non vi rappresentavano più.
In parte credo che sia così.
Di Battista ha dichiarato in un’intervista Tv, che vi trovate tutti giorni davanti alla Mafia.
E questo è vero, perché è dalla fine del 1800 che la Mafia SpA è in Parlamento e fa il brutto e il cattivo tempo.
Quindici giorni fa circa, Il Fatto Quotidiano riportava la notizia di un pentito che accusava Alfano di essere colluso con l’onorata società. Gli altri quotidiani si sono ben guardati dal riportare la notizia. Neppure i media Tv.
Alfano ne ha combinate di cotte e di crude ma è sempre lì al suo posto. Oggi a Milano si è scatenata la guerriglia e qualcuno, soprattutto Salvini, ha chiesto le dimissioni. Dubito che questo possa avvenire.
Il ricatto del sostegno al governo è sempre valido. Renzi allontana sempre i politi deboli che non hanno santi in paradiso.
Quindi, su Angelino è logico farsi venire qualche sospetto di collusione con la Mafia SpA. Ma prove schiaccianti non ci sono.
Proviene poi da FI, che ha come principali fondatori Berlusconi e Dell’Utri, che con la Mafia c’erano dentro fino al collo.
Domanda:
Voi siete sicuri di avere la forza ed il coraggio di battervi per i cittadini italiani?
Molte cose che dite appartengono alla normale propaganda.
Quando si fanno certe affermazioni, se volete differenziarvi da Pittibimbo, dovete essere capaci di spiegare per filo e per segno come si realizzano.
Altrimenti vi mettete sullo stesso piano di Leopoldo Paràkulos, che in fatto di sparare palle oggi è il numero uno nel Bel Paese.
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
--------------------------------------------aaaa42 ha scritto:caro paolo
gli immigrati li mettono nelle ....bare quando trovano il cadavere.
il reddito minimo garantito che e cosa diversa dal reddito di cittadinanza deve essere dato a tutti. ti rimando a clause offe e il reddito di cittadinanza in questo forum.
invece sotto altro nome indennità di mobilità viene dato solo ad alitalia.
il problema paolo non e che e troppo ...lungo....
il problema e che lo danno solo a loro.
non si puo chiedere il RMG E POI DIRE NO AD ALITALIA
E UN CONTRO SENSO DOBBIAMO DIRE SI MA DATELO A TUTTI
cassa integrazione ordinaria e straordinaria non riguarda i disoccupati ma i lavoratori
non facciamo confusione come il giovane pittibimbo.
https://www.youtube.com/watch?v=nIoawPfuswo
Nunzia Catalfo (M5S): Rai Parlamento - Reddito di cittadinanza
iao
Paolo11
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
--------------------------------camillobenso ha scritto:Caro Paolo, sono passati due anni da quando siete entrati in Parlamento. A questo punto non siete più digiuni nella conoscenza di come funziona l’ambaradan.
Certo, non avrete mai l’esperienza delle vecchie volpi che bivaccano da 40 anni.
In varie interviste avete sempre detto che voi siete andati in Parlamento da semplici cittadini perché gli altri non vi rappresentavano più.
In parte credo che sia così.
Di Battista ha dichiarato in un’intervista Tv, che vi trovate tutti giorni davanti alla Mafia.
E questo è vero, perché è dalla fine del 1800 che la Mafia SpA è in Parlamento e fa il brutto e il cattivo tempo.
Quindici giorni fa circa, Il Fatto Quotidiano riportava la notizia di un pentito che accusava Alfano di essere colluso con l’onorata società. Gli altri quotidiani si sono ben guardati dal riportare la notizia. Neppure i media Tv.
Alfano ne ha combinate di cotte e di crude ma è sempre lì al suo posto. Oggi a Milano si è scatenata la guerriglia e qualcuno, soprattutto Salvini, ha chiesto le dimissioni. Dubito che questo possa avvenire.
Il ricatto del sostegno al governo è sempre valido. Renzi allontana sempre i politi deboli che non hanno santi in paradiso.
Quindi, su Angelino è logico farsi venire qualche sospetto di collusione con la Mafia SpA. Ma prove schiaccianti non ci sono.
Proviene poi da FI, che ha come principali fondatori Berlusconi e Dell’Utri, che con la Mafia c’erano dentro fino al collo.
Domanda:
Voi siete sicuri di avere la forza ed il coraggio di battervi per i cittadini italiani?
Molte cose che dite appartengono alla normale propaganda.
Quando si fanno certe affermazioni, se volete differenziarvi da Pittibimbo, dovete essere capaci di spiegare per filo e per segno come si realizzano.
Altrimenti vi mettete sullo stesso piano di Leopoldo Paràkulos, che in fatto di sparare palle oggi è il numero uno nel Bel Paese.
http://www.beppegrillo.it/
Pieno sostegno alle forze dell'ordine contro i vandali #AlfanoAcasa
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Caro Paolo,
posto qui questo intervento di Marco Travaglio affinché tu possa renderti conto della gravità del momento e delle responsabilità che ti stai assumendo nel sostegno ad oltranza del M5S.
La conoscenza vuol dire molto nel viaggio della vita. Travaglio riporta un frammento del libro di Curzio Malaparte, “La rivolta dei santi maledetti” riferita alla rotta di Caporetto.
A mio avviso è una piccola opera d'arte nel descrivere quanto accaduto più di cent'anni fa che si adatta molto bene a quanto sta mettendo in scena esalando l'ultimo respiro di ciò che rimane della ex sinistra, oggi sinistra cimiteriale.
Io non conoscevo questa parte, anche perché non ho mai letto Curzio Malaparte. Vorrei conoscere molto di più, ma il tempo a disposizione è limitato e devi fare delle scelte.
Ringrazio pertanto Marco Travaglio, di aver ripreso quelle parole sulla ritirata di Caporetto che si adattano alla perfezione per descrivere quanto sta accadendo.
Pertanto è doveroso che anche voi del M5S, prendiate atto del momento che stiamo attraversando e che agiate di conseguenza lasciando da parte le sbavature, concentrandovi invece sul dopo Caporetto.
^^^^^^^
La posizione del missionario
(Marco Travaglio)
01/05/2015 di triskel182
Siccome, come diceva Karl Marx, le tragedie della storia tendono a ripetersi, ma in forma di farsa, la miglior descrizione del miserando squagliarsi della cosiddetta “opposizione interna” al Pd è “La rivolta dei santi maledetti” di Curzio Malaparte sulla rotta di Caporetto:
“Fuggivano gli imboscati,i comandi,le clientele,fuggivano gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i giornalisti, fuggivano i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, decisi a tutto fuorché al sacrificio, fuggivano gli ammiratori del fante, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob della guerra, gli ‘imbottitori di crani’, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, fuggivano i ‘roditori’della guerra,i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta, i buoni borghesi quarantotteschi che non volevano dare asilo al fante perché portava in casa pidocchi e cenci da lavare e parlavano del Re come del ‘primo soldato d’Italia’, fuggivano tutti in una miserabile confusione, in un intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, fuggivano tutti imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non volevano più combattere farsi ammazzare per loro”.
Mutatis mutandis, sostituendo le trincee con gli scranni vellutati e solitamente deserti di Montecitorio, i fanti contadini con i pingui deputati da 18 mila euro al mese, il pericolo di morte col rischio di poltrona, non c’è migliore ritratto della disfatta che va in scena ogni giorno a Montecitorio, fra proclami tonitruanti e bellicosi in tv e fughe di massa al momento delle votazioni in aula.
I cittadini, ma soprattutto i militanti ingenui che confidavano in un sussulto di dignità e coerenza dai vari Bersani, Cuperlo, Letta, Bindi, Damiano, persino Speranza e Fassina, hanno visto in tv le desolanti scritte sul tabellone luminoso dell’aula: “Bersani non ha risposto”, “Cuperlo non ha risposto”, “Letta non ha risposto”.
C’è financo chi, come Epifani e Speranza, prima ha parlato in aula contro l’Italicum e la fiducia, poi si è smaterializzato ed è evaporato per non votare contro.
I due risultavano “in missione”. Una missione tanto improvvisa quanto imprecisata: dove sarebbe questa missione? E chi ce li ha mandati? E perché? E dove, poi, di grazia? Alla toilette? Alla buvette? In sala fumatori? O a nascondersi in un posto sperduto?
Dopo i giustamente vituperati Responsabili di Berlusconi, abbiamo i Missionari di Renzi.
La loro posizione,nel kamasutra politichese, è nota: dicono sempre No, ma votano sempre Sì. O i più coraggiosi, in un soprassalto di temerarietà, dopo aver ingoiato tre o quattro bistecche di tigre, escono dall’aula e si danno.
E poi pigolano scuse puerili, balbettano supercazzole: la ditta, la governabilità, l’ultima mediazione, il senso di responsabilità.
L’altra sera a Lineanotte il fantasma di Damiano spiegava che lui, sì, sarebbe contro l’Italicum, ma ha votato pro perché “ben altre sono le battaglie da fare: per esempio sul Jobs Act”.
Giusto: i problemi sono sempre ben altri. A proposito: lui aveva votato Sì anche al Jobs Act. Renzi li conosce ormai a menadito uno per uno: gli fa “buh” e poi aspetta.
Nel giro di un paio di giorni arrivano tutti, alla spicciolata, camminando sulle ginocchia.
Risultato finale dei 120-130 impavidi bersanian-cuperlian-lettiani sull’Italicum: zero No, 38 fuggiaschi, una novantina di convertiti last minute al renzismo.
Tengono famiglia, corrono subito tutti tremanti da mammà, e ora sperano di far la guerra per procura: vedi mai che Mattarella non firmi o che la Consulta bocci.
“Pretendono di fare le barricate con i mobili degli altri”, come diceva Longanesi.
Un suicidio di massa da setta americana, in cambio di un posticino di capolista bloccato e dunque sicuro alle prossime elezioni.
Così, almeno, s’illudono che vada a finire.
Non hanno ancora capito che Renzi non solo li detesta, ma li disprezza pure.
Al momento buono li farà fuori tutti, non potendosi certo fidare di chi non tiene fede neppure alla parola data a se stesso.
E sarà meglio per tutti: al posto di queste anime morte, potrebbe persino venir fuori una classe politica che non ha nulla da perdere, ricatti da subire, pedaggi da pagare.
Noi cittadini, che ce ne infischiamo della coesione della Ditta e dell’unità del Partito, ma vorremmo solo tornare a eleggere i parlamentari con un sistema normale e decente, non ci meritiamo né Renzi né i suoi cosiddetti avversari: gli imboscati, i comandi, le clientele, gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob, gli imbotti-tori di crani, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, i ‘roditori’ e i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta che ora fuggono in questo miserabile intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non vogliono più combattere farsi ammazzare per loro. Sono loro che si meritano a vicenda.
Da Il Fatto Quotidiano del 01/05/2015
posto qui questo intervento di Marco Travaglio affinché tu possa renderti conto della gravità del momento e delle responsabilità che ti stai assumendo nel sostegno ad oltranza del M5S.
La conoscenza vuol dire molto nel viaggio della vita. Travaglio riporta un frammento del libro di Curzio Malaparte, “La rivolta dei santi maledetti” riferita alla rotta di Caporetto.
A mio avviso è una piccola opera d'arte nel descrivere quanto accaduto più di cent'anni fa che si adatta molto bene a quanto sta mettendo in scena esalando l'ultimo respiro di ciò che rimane della ex sinistra, oggi sinistra cimiteriale.
Io non conoscevo questa parte, anche perché non ho mai letto Curzio Malaparte. Vorrei conoscere molto di più, ma il tempo a disposizione è limitato e devi fare delle scelte.
Ringrazio pertanto Marco Travaglio, di aver ripreso quelle parole sulla ritirata di Caporetto che si adattano alla perfezione per descrivere quanto sta accadendo.
Pertanto è doveroso che anche voi del M5S, prendiate atto del momento che stiamo attraversando e che agiate di conseguenza lasciando da parte le sbavature, concentrandovi invece sul dopo Caporetto.
^^^^^^^
La posizione del missionario
(Marco Travaglio)
01/05/2015 di triskel182
Siccome, come diceva Karl Marx, le tragedie della storia tendono a ripetersi, ma in forma di farsa, la miglior descrizione del miserando squagliarsi della cosiddetta “opposizione interna” al Pd è “La rivolta dei santi maledetti” di Curzio Malaparte sulla rotta di Caporetto:
“Fuggivano gli imboscati,i comandi,le clientele,fuggivano gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i giornalisti, fuggivano i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, decisi a tutto fuorché al sacrificio, fuggivano gli ammiratori del fante, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob della guerra, gli ‘imbottitori di crani’, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, fuggivano i ‘roditori’della guerra,i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta, i buoni borghesi quarantotteschi che non volevano dare asilo al fante perché portava in casa pidocchi e cenci da lavare e parlavano del Re come del ‘primo soldato d’Italia’, fuggivano tutti in una miserabile confusione, in un intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, fuggivano tutti imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non volevano più combattere farsi ammazzare per loro”.
Mutatis mutandis, sostituendo le trincee con gli scranni vellutati e solitamente deserti di Montecitorio, i fanti contadini con i pingui deputati da 18 mila euro al mese, il pericolo di morte col rischio di poltrona, non c’è migliore ritratto della disfatta che va in scena ogni giorno a Montecitorio, fra proclami tonitruanti e bellicosi in tv e fughe di massa al momento delle votazioni in aula.
I cittadini, ma soprattutto i militanti ingenui che confidavano in un sussulto di dignità e coerenza dai vari Bersani, Cuperlo, Letta, Bindi, Damiano, persino Speranza e Fassina, hanno visto in tv le desolanti scritte sul tabellone luminoso dell’aula: “Bersani non ha risposto”, “Cuperlo non ha risposto”, “Letta non ha risposto”.
C’è financo chi, come Epifani e Speranza, prima ha parlato in aula contro l’Italicum e la fiducia, poi si è smaterializzato ed è evaporato per non votare contro.
I due risultavano “in missione”. Una missione tanto improvvisa quanto imprecisata: dove sarebbe questa missione? E chi ce li ha mandati? E perché? E dove, poi, di grazia? Alla toilette? Alla buvette? In sala fumatori? O a nascondersi in un posto sperduto?
Dopo i giustamente vituperati Responsabili di Berlusconi, abbiamo i Missionari di Renzi.
La loro posizione,nel kamasutra politichese, è nota: dicono sempre No, ma votano sempre Sì. O i più coraggiosi, in un soprassalto di temerarietà, dopo aver ingoiato tre o quattro bistecche di tigre, escono dall’aula e si danno.
E poi pigolano scuse puerili, balbettano supercazzole: la ditta, la governabilità, l’ultima mediazione, il senso di responsabilità.
L’altra sera a Lineanotte il fantasma di Damiano spiegava che lui, sì, sarebbe contro l’Italicum, ma ha votato pro perché “ben altre sono le battaglie da fare: per esempio sul Jobs Act”.
Giusto: i problemi sono sempre ben altri. A proposito: lui aveva votato Sì anche al Jobs Act. Renzi li conosce ormai a menadito uno per uno: gli fa “buh” e poi aspetta.
Nel giro di un paio di giorni arrivano tutti, alla spicciolata, camminando sulle ginocchia.
Risultato finale dei 120-130 impavidi bersanian-cuperlian-lettiani sull’Italicum: zero No, 38 fuggiaschi, una novantina di convertiti last minute al renzismo.
Tengono famiglia, corrono subito tutti tremanti da mammà, e ora sperano di far la guerra per procura: vedi mai che Mattarella non firmi o che la Consulta bocci.
“Pretendono di fare le barricate con i mobili degli altri”, come diceva Longanesi.
Un suicidio di massa da setta americana, in cambio di un posticino di capolista bloccato e dunque sicuro alle prossime elezioni.
Così, almeno, s’illudono che vada a finire.
Non hanno ancora capito che Renzi non solo li detesta, ma li disprezza pure.
Al momento buono li farà fuori tutti, non potendosi certo fidare di chi non tiene fede neppure alla parola data a se stesso.
E sarà meglio per tutti: al posto di queste anime morte, potrebbe persino venir fuori una classe politica che non ha nulla da perdere, ricatti da subire, pedaggi da pagare.
Noi cittadini, che ce ne infischiamo della coesione della Ditta e dell’unità del Partito, ma vorremmo solo tornare a eleggere i parlamentari con un sistema normale e decente, non ci meritiamo né Renzi né i suoi cosiddetti avversari: gli imboscati, i comandi, le clientele, gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob, gli imbotti-tori di crani, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, i ‘roditori’ e i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta che ora fuggono in questo miserabile intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non vogliono più combattere farsi ammazzare per loro. Sono loro che si meritano a vicenda.
Da Il Fatto Quotidiano del 01/05/2015
Ultima modifica di camillobenso il 02/05/2015, 14:22, modificato 1 volta in totale.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Amazon [Bot] e 1 ospite