Re: quo vadis PD ????
Inviato: 02/07/2013, 18:44
02 luglio 2013
eNEWS 367
Torno con molto ritardo alle enews. Mi scuso. E prometto (minaccio?) di riprendere da martedì prossimo alla cadenza settimanale. Se, terrorizzati, volete cancellarvi potete usare la procedura automatica alla fine della mail oppure scrivendo a enews@matteorenzi.it. Se volete segnalare altri nomi, sempre a enews@matteorenzi.it.
http://www.matteorenzi.it/newsletter/enews367/
2 - Questioni nazionali
Ho pubblicato un libro (Oltre la Rottamazione, lo trovate - se proprio non avete niente di meglio da fare - anche qui), in cui provo a raccontare qualche curiosità sulla fase politica che abbiamo vissuto e soprattutto a proporre idee per il futuro. Sono grato a tutti quelli che mi stanno scrivendo (matteo@matteorenzi.it) idee, critiche, suggerimenti. Nel frattempo sembra che il principale problema del centrosinistra sia sapere se mi candido alla guida del PD o meno. Interessante notare come il Corriere della Sera, ad esempio, schieri due firme prestigiose e autorevoli sullo stesso argomento con opinioni antitetiche (qui le opinioni di Angelo Panebianco, qui le opinioni di Ernesto Galli della Loggia). Ho grande autostima, ma continuo a pensare che ci siano problemi un po' più seri del mio futuro. Specie in un momento come questo, in cui la politica ha il dovere di dare risposte concrete, nette, verificabili. Il PD deve affrontare i problemi degli italiani, non giocare con le alchimie delle regole (che peraltro ci sono già, basta applicarle!). Ho parlato di questo una sola volta, un mese fa: intervenendo all'iniziativa di Repubblica (qui il video integrale) ho chiesto al "traghettatore" Epifani di fissare la data del congresso (Guglielmo #fissaladata). Non ho ricevuto per il momento nessuna risposta, ma so che a Roma hanno fatto una commissione. Vorrà dire che noi aspetteremo la fine dei lavori. Tanto, come avrete visto dall'elenco precedente, qua c'è molto da lavorare. In privato tutti mi dicono: Matteo, stai buono, ti facciamo fare il candidato premier. Stai buono, che poi tocca a te. Insomma: un bambino bizzoso cui si promette la caramella se non piange. Signori, conosco il giochino: i capicorrente romani prediligono lo sport del tiro al piccione. E io sinceramente non ho molta voglia di fare il piccione. Ho l'impressione che non mi conoscano un granché. Io faccio una battaglia se voglio affermare un'idea, non se devo ambire ad una poltrona. La poltrona al massimo è strumentale alla realizzazione dell'idea, non è il contrario. Sogno un Partito Democratico che cambia per cambiare l'Italia. Per prenderla per mano e portarla nel domani. Il Partito Democratico che vorrei, chiunque ne sarà leader, è un partito aperto (#openpd), coraggioso, che accoglie le persone senza respingerle ai seggi, che ha il coraggio di andare controcorrente e contro le correnti. Io vorrei un PD capace di vincere. Il Pd delle correnti non riesce a vincere al massimo può partecipare. Credo che il futuro ci raggiungerà presto e che dobbiamo farci trovare pronti. Quello che faremo, sia che ci candidiamo sia che non ci candidiamo, lo faremo come sempre senza chiedere il permesso ai capicorrente. E senza perdere la freschezza e la serenità di chi crede che la parola leggerezza in politica sia un valore. Il quotidiano discutere delle regole, mentre in Italia la crisi occupazionale continua a mordere, è difficile da accettare per me che sono parte in causa, figuriamoci per un cittadino normale. Faccio un appello ai dirigenti del PD: non preoccupatevi delle mie mosse, datevi voi una mossa. C'è un Paese, fuori dalle nostre stanze, che aspetta parole di proposta, parole di speranza. Non perdiamo (anche) questa occasione, vi prego!
Pensierino della Sera. Qualche giorno fa ci ha lasciato Stefano Borgonovo. Quando ha giocato a calcio ci ha fatto sognare. Poi quando è stato costretto a combattere con la SLA, ha mostrato la sua dote migliore quella di essere un grande uomo. In questi anni, quando già comunicava solo con i suoi occhi, è venuto due volte a Firenze, una volta allo stadio Franchi nell'aprile 2010 per ricevere il fiorino d'oro e l'anno seguente a Palazzo Vecchio per presentare il suo libro. Un libro scritto con gli occhi, ma soprattutto con il cuore. Sono andato a trovarlo a casa sua e sono arrivato tardi. Mi sono scusato per il traffico. Mi ha risposto con la sua ironia: "Tranquillo, non mi sono mosso". Grazie Borgo-gol. Ti ricordiamo per quel gol alla Juve al 91'. Ti ricordiamo l'anno in cui con Baggio hai fatto sfracelli. Ma soprattutto ti ricordiamo per come sei stato straordinario nella battaglia contro la malattia e per la dignità. Se oggi malati di SLA meno famosi e le loro famiglie hanno uno stimolo in più per andare avanti lo devono a te, al tuo coraggio di mostrarti, alla tua voglia di non arrenderti. Un abbraccio a Chantal e a tutta la tua splendida famiglia.
Appuntamento a martedì, allora.
Un sorriso,
Matteo
PS: In Italia la spesa per l'istruzione dei nostri figli è rimasta identica a quella del 1995, una stagnazione quasi ventennale. Non lo dico io, lo dice l'Ocse nel suo ultimo rapporto. E il confronto con gli altri Paesi dell'area ci inchioda: in media negli Stati Ocse la spesa per istruzione primaria e secondaria nello stesso periodo è cresciuta del 62% per studente. Non fa notizia ma sono molto felice di presentare un bilancio di previsione in cui per l'ennesima volta cresce lo stanziamento di fondi per l'educazione. Anche questa è Firenze, la Firenze che investe sulle scuole e sugli asili. Non la Firenze descritta in questi giorni sui media.
PPS: Polemiche su Ponte Vecchio. Non è vero che abbiamo chiuso per la prima volta Ponte Vecchio. Era già stato chiuso, senza polemiche, per Lucio Dalla con Benvenuto Cellini o per la sfilata di Roberto Cavalli. Stavolta abbiamo coinvolto i top clients mondiali di Ferrari, potenziali investitori in città. E abbiamo fatto una scommessa di comunicazione sulla città. En passant, abbiamo anche recuperato circa 120mila euro, l'equivalente del taglio che abbiamo ricevuto sul capitolo delle vacanze per i bambini disabili. Io credo che chiudere tre ore Ponte Vecchio per questi motivi sia doveroso per un Sindaco. Lo rifarei, nonostante le polemiche. Voi che ne pensate?
eNEWS 367
Torno con molto ritardo alle enews. Mi scuso. E prometto (minaccio?) di riprendere da martedì prossimo alla cadenza settimanale. Se, terrorizzati, volete cancellarvi potete usare la procedura automatica alla fine della mail oppure scrivendo a enews@matteorenzi.it. Se volete segnalare altri nomi, sempre a enews@matteorenzi.it.
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2 - Questioni nazionali
Ho pubblicato un libro (Oltre la Rottamazione, lo trovate - se proprio non avete niente di meglio da fare - anche qui), in cui provo a raccontare qualche curiosità sulla fase politica che abbiamo vissuto e soprattutto a proporre idee per il futuro. Sono grato a tutti quelli che mi stanno scrivendo (matteo@matteorenzi.it) idee, critiche, suggerimenti. Nel frattempo sembra che il principale problema del centrosinistra sia sapere se mi candido alla guida del PD o meno. Interessante notare come il Corriere della Sera, ad esempio, schieri due firme prestigiose e autorevoli sullo stesso argomento con opinioni antitetiche (qui le opinioni di Angelo Panebianco, qui le opinioni di Ernesto Galli della Loggia). Ho grande autostima, ma continuo a pensare che ci siano problemi un po' più seri del mio futuro. Specie in un momento come questo, in cui la politica ha il dovere di dare risposte concrete, nette, verificabili. Il PD deve affrontare i problemi degli italiani, non giocare con le alchimie delle regole (che peraltro ci sono già, basta applicarle!). Ho parlato di questo una sola volta, un mese fa: intervenendo all'iniziativa di Repubblica (qui il video integrale) ho chiesto al "traghettatore" Epifani di fissare la data del congresso (Guglielmo #fissaladata). Non ho ricevuto per il momento nessuna risposta, ma so che a Roma hanno fatto una commissione. Vorrà dire che noi aspetteremo la fine dei lavori. Tanto, come avrete visto dall'elenco precedente, qua c'è molto da lavorare. In privato tutti mi dicono: Matteo, stai buono, ti facciamo fare il candidato premier. Stai buono, che poi tocca a te. Insomma: un bambino bizzoso cui si promette la caramella se non piange. Signori, conosco il giochino: i capicorrente romani prediligono lo sport del tiro al piccione. E io sinceramente non ho molta voglia di fare il piccione. Ho l'impressione che non mi conoscano un granché. Io faccio una battaglia se voglio affermare un'idea, non se devo ambire ad una poltrona. La poltrona al massimo è strumentale alla realizzazione dell'idea, non è il contrario. Sogno un Partito Democratico che cambia per cambiare l'Italia. Per prenderla per mano e portarla nel domani. Il Partito Democratico che vorrei, chiunque ne sarà leader, è un partito aperto (#openpd), coraggioso, che accoglie le persone senza respingerle ai seggi, che ha il coraggio di andare controcorrente e contro le correnti. Io vorrei un PD capace di vincere. Il Pd delle correnti non riesce a vincere al massimo può partecipare. Credo che il futuro ci raggiungerà presto e che dobbiamo farci trovare pronti. Quello che faremo, sia che ci candidiamo sia che non ci candidiamo, lo faremo come sempre senza chiedere il permesso ai capicorrente. E senza perdere la freschezza e la serenità di chi crede che la parola leggerezza in politica sia un valore. Il quotidiano discutere delle regole, mentre in Italia la crisi occupazionale continua a mordere, è difficile da accettare per me che sono parte in causa, figuriamoci per un cittadino normale. Faccio un appello ai dirigenti del PD: non preoccupatevi delle mie mosse, datevi voi una mossa. C'è un Paese, fuori dalle nostre stanze, che aspetta parole di proposta, parole di speranza. Non perdiamo (anche) questa occasione, vi prego!
Pensierino della Sera. Qualche giorno fa ci ha lasciato Stefano Borgonovo. Quando ha giocato a calcio ci ha fatto sognare. Poi quando è stato costretto a combattere con la SLA, ha mostrato la sua dote migliore quella di essere un grande uomo. In questi anni, quando già comunicava solo con i suoi occhi, è venuto due volte a Firenze, una volta allo stadio Franchi nell'aprile 2010 per ricevere il fiorino d'oro e l'anno seguente a Palazzo Vecchio per presentare il suo libro. Un libro scritto con gli occhi, ma soprattutto con il cuore. Sono andato a trovarlo a casa sua e sono arrivato tardi. Mi sono scusato per il traffico. Mi ha risposto con la sua ironia: "Tranquillo, non mi sono mosso". Grazie Borgo-gol. Ti ricordiamo per quel gol alla Juve al 91'. Ti ricordiamo l'anno in cui con Baggio hai fatto sfracelli. Ma soprattutto ti ricordiamo per come sei stato straordinario nella battaglia contro la malattia e per la dignità. Se oggi malati di SLA meno famosi e le loro famiglie hanno uno stimolo in più per andare avanti lo devono a te, al tuo coraggio di mostrarti, alla tua voglia di non arrenderti. Un abbraccio a Chantal e a tutta la tua splendida famiglia.
Appuntamento a martedì, allora.
Un sorriso,
Matteo
PS: In Italia la spesa per l'istruzione dei nostri figli è rimasta identica a quella del 1995, una stagnazione quasi ventennale. Non lo dico io, lo dice l'Ocse nel suo ultimo rapporto. E il confronto con gli altri Paesi dell'area ci inchioda: in media negli Stati Ocse la spesa per istruzione primaria e secondaria nello stesso periodo è cresciuta del 62% per studente. Non fa notizia ma sono molto felice di presentare un bilancio di previsione in cui per l'ennesima volta cresce lo stanziamento di fondi per l'educazione. Anche questa è Firenze, la Firenze che investe sulle scuole e sugli asili. Non la Firenze descritta in questi giorni sui media.
PPS: Polemiche su Ponte Vecchio. Non è vero che abbiamo chiuso per la prima volta Ponte Vecchio. Era già stato chiuso, senza polemiche, per Lucio Dalla con Benvenuto Cellini o per la sfilata di Roberto Cavalli. Stavolta abbiamo coinvolto i top clients mondiali di Ferrari, potenziali investitori in città. E abbiamo fatto una scommessa di comunicazione sulla città. En passant, abbiamo anche recuperato circa 120mila euro, l'equivalente del taglio che abbiamo ricevuto sul capitolo delle vacanze per i bambini disabili. Io credo che chiudere tre ore Ponte Vecchio per questi motivi sia doveroso per un Sindaco. Lo rifarei, nonostante le polemiche. Voi che ne pensate?