Renzi

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camillobenso
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Re: Renzi

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La vox populi si è scatenata.



ididit4love • 3 ore fa

Per REnzie la paura fa 80. €uro e arriva nei casi più gravi fino a 500. Terrorizzato dallo scontento degli insegnanti: quelli in ruolo senza rinnovo contrattuale da una decina d'anni, supplenti senza stipendio da almeno 3 mesi e scuola ridotta alla fame, senza risorse per un mare di progetti irrealizzabili perchè non ci sono fondi ma solo annunci in stile REnziano. I giovani rimasti a casa senza soldi, senza lavoro , costretti ad emigrare, hanno già da tempo abbandonato i partiti riuniti di PDueFi, Quindi REnzie si inventa un gioco tipo "ruota della fortuna". 500 €. per corrompere, comprare il voto di chi gli sta dando l'addio. Sembra la stessa tecnica del B.anana.nana con le olgettine. Soldi in cambio della complicità.

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gabriella • 4 ore fa

Ma chi è quel cattivone che ha osato pensare che Renzi si volesse comprare i voti dei giovani? ma come si fa a pensare una cosa simile di Renzi?
I soliti gufi


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Cobra89 • 4 ore fa

Naturalmente Renzi ha tutto l'interesse a mantenere gli italiani in condizionie di difficoltà economica.
In questo modo può sperare di comprarsi e ribadiamo comprarsi i loro voti con umilianti elemosine pre elettorali.
In tutta Europa hanno il reddito di cittadinanza e il reddito minimo. In Italia invece: contratti bloccati da 7 anni, stipendi bassissimi, tasse sulle imprese di 24 punti superiori alla media europea... e poi i bonus pre elettorali di Renzi.


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Cobra89 • 5 ore fa

Quello che offende gli italiani è Renzi.
Perchè il bonus lo dà proprio ai 18enni (ai 17enni no visto che non votano) proprio l'anno in cui ci sono le amministrative e lui rischia di perdere Roma, Milano e Napoli in un sol colpo?
Chiaramente siamo davanti a un VOTO DI SCAMBIO per comprarsi i voti.
Il governo non rinnova i contratti, taglia la sanità, taglia i diritti... poi offende gli italiani con elemosine pre elettorali.


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camillobenso
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Re: Renzi

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asmodeus • 5 ore fa

Pare che il Pd incrementi i voti: Una volta si chiamava masochismo: ora "cambiare verso".

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MiRiprendo LaLiberta • 5 ore fa

Fa i tagli alla sanità e con i soldi risparmiati fa spesa di allocchi


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DAVIT • 5 ore fa

ma perchè non si va a votare ? Servono i numeri per governare in democrazia !

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asmodeus DAVIT • 5 ore fa

A loro per governare bastano solo due numeri: 80 e 500.
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Sinzen • 5 ore fa

Che statista! Winston Churchill? Chi era? De Gaulle? Gli fa un baffo. In che mani sta la gioventù Italiana...

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Silvan44 • 5 ore fa

Trasecolo!!! Gasparri che ne dice una giusta!!!


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Re: Renzi

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Mathias77 • 5 ore fa

Mamme... è tornato il televenditore di bufale... mettete a letto i vostri bambini! :-)

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MiRiprendo LaLiberta • 5 ore fa

Gli 80 euro agli statali arrivarono il venerdì e si votava alla domenica. Il bonus è per i diciottenni che voteranno per la prima volta... a volte come combinano le cose...

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asmodeus • 5 ore fa

Quindi i figli dei milionari si beccheranno 500 euro. questa si che è solidarietà! i pensionati al minimo, i disoccupati, i cassintegrati che votano PD, per una volta potranno andare orgogliosi.
Son soddisfazioni.


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MASTRUCATO • 5 ore fa




se sulle 500 euro ci sarà la faccia di RENZIE da una parte e PD dall'altra sarà solo per puro caso .......

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Re: Renzi

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chesterfield • 5 ore fa

secondo bloomberg le figaro e il pd usano" la cultura come arma di guerra" solo i 18enni. . gli under 18 non ne hanno bisogno perchè sono già grandi e vaccinati

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ちんちんいちご: fragola OGM • 5 ore fa

Interessanti queste corrispondenze tra M5S e Gasparri...


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Cobra89 ちんちんいちご: fragola OGM • 5 ore fa

Se fosse stato Berlusconi a volersi comprare i voti dei 18enni con 500 euro cosa avreste detto?
Siete riusciti a superarlo in squallore.

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teresio brosio • 5 ore fa

Beh certo che è un'operazione per comprare il consenso dei diciottenni neo votanti.. E non è neanche un'idea originale... Già Cicciolina organizzò il suo tour elettorale facendo spettacoli a prezzi calmierati vicino alle caserme, dove i diciottenni facevano la naja, e fu un successo inaspettato!
L'unica differenza risiede nel piccolo particolare che Cicciolina usò come merce di scambio il proprio corpo, Renzi punta ad utilizzare i contributi degli italiani.
.

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camillobenso
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Re: Renzi

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La canzone di Crozza-Renzi: «Mi compro i voti con la mancia»
Il comico nei panni del premier durante «Il Paese delle meraviglie»: «Io ho il problema della primavera prossima, non di quella araba»


http://video.corriere.it/canzone-crozza ... 7f4e9e995d
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Re: Renzi

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Si scrive "Poletti" ma si legge Renzi.



La Qualunque è arcinoto per metterci ovunque "la faccia" quando si è in presenza di qualunque cosa serve per la propaganda positiva della sua "augusta" persona.

In questo ha una fame terrificante di pubblicità.

Per tutte le rogne e dove deve prendersi i pesci in faccia manda in avanscoperta le truppe camellate di "YES MAN" di cui si è circondato.

Nessuno dotato di un briciolo di intelligenza minimo da 4 meno meno, può pensare che La Qualunque non sappia di quale bomba stia manipolando il rubicondo Poletti.


Fare questa proposta significa perdere automaticamente consenso.

Non è certamente un periodo propizio, questo, per La Qualunque.

I 5s avanzano, gradualmente, ma avanzano. Spesso non per merito loro ma per demerito di La Qualunque, che nel tempo lavora per il Movimento.

Più lui insiste con le supercazzole sesquipedali, più il Movimento cresce.

Da qui la necessità che la faccia, pardon, il faccione, che lo metta Paul Getty.

Ma difronte ad un'atomica di questo genere che ci fà ripiombare nel paleolitico, diventa spontaneo chiedersi: PERCHE' PROPRIO ADESSO??????????????


E poi. Chi ha dato l'ordine per "INDIETRO TUTTA"??????????????

^

la polemica
Poletti: «Superiamo l’orario lavoro»
Camusso: «Basta scherzare»

L’intervento di Poletti ad un appuntamento alla Luiss sui temi del Jobs act ha scatenato nuove polemiche, dopo quella sugli universitari: «Superiamo il contratto con l’orario lavoro, strumento vecchio». Ma i sindacati sbottano: «Spot a uso giornalistico»
di Valentina Santarpia

http://www.corriere.it/economia/15_nove ... 995d.shtml
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Re: Renzi

Messaggio da erding »

Poletti: «Superiamo l’orario lavoro»
"pagare a risultato" ... chi stabilirà il grado di "risultato" giusto, accettabile e retribuibile??
camillobenso
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Re: Renzi

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Si scrive "Poletti" ma si legge Renzi.




Lavoro & Precari
Lavoro, cottimo e abbondante: Poletti, peggio che nei marines
di Alessandro Robecchi | 28 novembre 2015
Commenti (10)



Insomma, basta con il Novecento, e “le otto ore vi sembran poche”, chi vi credete di essere, le mondine?

Ora, guidata come una trebbiatrice dal ministro Poletti arriva l’idea moderna: pagare a risultato.

Una cosa modernissima che si chiama “cottimo”.

Nel caso, cottimo e abbondante.

Una prassi che cambierà le nostre vite, il linguaggio, i rapporti interpersonali.



“A che ora torni, caro?”. “Uh, come sei antica! Ancora legata alle ore! Arrivo quando ho raggiunto il risultato, come impone la nuova etica del lavoro”.
“Quindi?”. “Boh, facciamo un giovedì di dicembre, ma non so quale”.


Ecco, niente orari. Preparatevi a un futuro di paste scotte e microonde. Perché ve lo diciamo con una mano sul cuore: in questo modo polettiano di intendere il lavoro, le ore non saranno mai meno, ma sempre di più.

Rottamando la paga oraria assisteremo finalmente a una guerra continua con ufficiali e graduati travestiti da capufficio.

“Signorina, faccia questi otto miliardi di fotocopie”.

“Guardi che io stacco alle sei!”. “No, lei stacca quando ha finito”.

Di colpo, in ufficio, si finirà di lavorare quando finirà il toner, mai prima. Bello!


Sembrerà di essere nei Marines.
Pubblicità

Del resto il ministro Poletti l’ha detto l’altro giorno: si lavora in un modo nuovo e a lui capita di leggere le mail anche all’una di sabato notte, a letto. Abolendo le ore e puntando ai risultati, un risultato lo si otterrà di sicuro: si lavorerà sempre, giorno e notte, a letto, in macchina, al cinema. La doccia sembrerà l’ultimo rifugio dove si può stare senza tablet o cellulare e forse questo migliorerà la vita:

“Caro, ti devo parlare”. “Presto, andiamo sotto la doccia, se no devo finire la relazione e mandarla al capo”. Peccato che accadrà solo per pochi minuti.

Ma del resto, pensateci: cosa sono i minuti se aboliscono le ore?


Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2015


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... s/2260792/
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Re: Renzi

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erding ha scritto:
Poletti: «Superiamo l’orario lavoro»
"pagare a risultato" ... chi stabilirà il grado di "risultato" giusto, accettabile e retribuibile??

Sua eminenza il profeta Renzie ????????????

In fondo é a lui che J.P. Morgan ha affidato il compito di demolire la vecchia Italia.


Demolire la Costituzione del "48" perché troppo socialista.

Lo scalpo dell'articolo 18 lo ha esibito fieramente ai suoi capi.Mission compiuta.

Adesso via con la nuova impresa.

Tanto i consensi che perde li recupera con i bonus e le mance, visto che viviamo nel più grande allevamento di merli d'Europa.
erding
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Re: Renzi

Messaggio da erding »

Fare questa proposta significa perdere automaticamente consenso.

Non è certamente un periodo propizio, questo, per La Qualunque.

I 5s avanzano, gradualmente, ma avanzano. Spesso non per merito loro ma per demerito di La Qualunque, che nel tempo lavora per il Movimento.


Più lui insiste con le supercazzole sesquipedali, più il Movimento cresce.
Rodotà e D'Arcais benedicono Di Battista e compagni:
"Le sinistre sono morte. Ora la speranza è M5S"


Andrea Carugati, L'Huffington Post
Pubblicato: 27/11/2015 20:09 CET Aggiornato: 27/11/2015 20:10 CET



Alessandro Di Battista non fa a tempo a citare l’asilo nido realizzato dal sindaco grillino di Pomezia che subito il prof. Rodotà s’accalora: “Gli asili erano le bandiere del Pci in Emilia, venivano da tutto il mondo a studiarli. Sono un pezzo della cultura della sinistra, dei diritti sociali, che non può essere abbandonato”. La platea – in parte grillina, in parte di reduci dei girotondi e di delusi dalle sinistre – si appassiona. Una donna in prima fila propone la sua risposta: “È finito tutto dopo la morte di Berlinguer!”. Rodotà sorride amaro: “Forse è proprio così”.

Sala Umberto, un vecchio teatro nel centro di Roma. Si presenta l’ultimo numero di Micromega, sul palco c’è anche il direttore Flores d’Arcais. Il titolo della serata la dice già lunga: “La rivolta del cittadino contro il partito unico del privilegio e del conformismo”. Sembra il titolo di un post di Beppe Grillo, e invece è quel che resta del Palavobis e delle piazze di Cofferati, più di dieci anni dopo. La sentenza di Flores pare inappellabile: “Ha ragione Di Battista, a sinistra non c’è più nulla da rianimare. Ci sono solo pezzi di partitocrazia, e la sinistra fuori dal Pd è ancora peggio, sono i pezzi di partitocrazia emarginati da quelli vincenti”. L’ex garante della lista Tsipras ci va giù durissimo con Vendola: “Dopo quella telefonata a capo chino con l’uomo delle relazioni esterne di Ilva non capisco come possa stare ancora in politica, ma ognuno ha la dignità che ha. E peggio di lui sono quelli che gli stanno ancora intorno e non l’hanno buttato giù”.

A Renzi ci pensa Rodotà: “In lui vedo un retaggio craxiano più ancora che berlusconiano…”. Fuori due. I maitre a penser della sinistra giustizialista e dei diritti non vedono più nulla nel loro vecchio campo. Il sol dell’avvenire, ormai, è solo a cinque stelle. E quando il Dibba rivendica il mancato sostegno a Bersani nel 2013, tutti gli danno ragione. E lui: “Se avessimo fatto l’inciucio con uno dei partiti responsabili del disastro, oggi non saremmo un’opzione possibile per il futuro”. Applausi.

“Chi ha votato Pd voleva queste riforme? Voleva il ponte sullo stretto e le trivellazioni? Voleva De Luca?”, arringa Di Battista, supportato da una robusta claque che lui ogni tanto ferma con la mano per evitare il “santo subito”. Rodotà annuisce. “Con loro non ho sempre avuto un rapporto idilliaco, ma quando salirono sul tetto della Camera scongiurano la modifica dell’articolo 138 voluta dal governo Letta”. E ancora: “A me non piace lo spirito da curva, sono un vecchio signore, ma oggi per restare in contatto coi cittadini e non trasformarsi in oligarchia servono forme nuove di comunicazione…”.

C’è anche un ricordo personale del prof. Rodotà, che aleggia per due ore la sala: il ricordo di quei giorni del 2013 in cui “un popolo lo voleva al Quirinale”, dice il Dibba, e quella piazza gridava “Ro-do-tà”. La sala è commossa: “Sarebbe stato un grande presidente”.

Lui dà atto ai grillini di quell’omaggio: “Da allora mi riconoscono anche i ragazzi di 20 anni, ho ampliato in modo smisurato la platea a cui riesco ad arrivare”. Flores è assai più pragmatico: la sue guerra trentennale contro i “politici di professione” si invera nelle proposte grilline. “Fui io a proporre nel 1986 il tetto ai mandati, volevo persino metterlo in Costituzione. Ora loro lo fanno, la loro coerenza mi ha stupito”. E’ lui a sottolineare il collegamento coi girotondi, con i giorni del Palavobis e dell’indignazione della società civile contro Berlusconi. E oggi? “Oggi l’unica forza che assomiglia a quelle istanze è il M5s, l’unico movimento votabile. E infatti io lo voto sistematicamente da anni”. Applausi scroscianti, ma Flores, come ai tempi dei girotondi, vuole anche dettare l’agenda del partito di riferimento (anche se a fine 2013 definiva “molto inquietante” Casaleggio): “Dovete essere meno autoreferenziali, sulla Consulta andate all’offensiva, proponete voi tre nomi: Cordero, Carlassare e Rodotà”.

Il prof si chiama fuori: “No, non tiratemi più in ballo, io mi sono autorottamato!”. Flores è un fiume in piena e si rivolge al Dibba: “Organizziamo dei seminari con dei vostri parlamentari ed esponenti della società civile. Sarebbe un segnale grandioso. Solo se si apre alla società civile il M5s può davvero vincere a Torino e Roma, e anche nelle altre città”.

Dall’astio verso Napolitano (“Credevo di aver toccato il fondo con Cossiga e invece no…”, dice Flores) al reddito di dignità, dal no alle riforme costituzionali al parlamento delegittimato dopo la sentenza sul Porcellum: tra i due intellettuali e il giovane e arrembante Dibba la sintonia è pressoché totale. Il deputato ribadisce la coerenza del suo movimento, le regole da rispettare, dai soldi al tetto ai mandati all’impedimento a candidarsi a sindaco per chi sta in Parlamento. “A volte questa coerenza è faticosa…”, si sfoga. E a più riprese ribadisce che “secondo i sondaggi oggi potrei essere il sindaco della Capitale… un mestiere che mi renderebbe molto orgoglioso, durante il Giubileo tutti i grandi della terra che vengono a Roma incontrano anche il sindaco”, racconta con un (grande) retrogusto di rimpianto: “Ma non lo posso fare perché le istituzioni non sono un autobus da prendere per le convenienze personali”. La rinuncia pesa, la folla in platea lo incoraggia. Lui torna sul nazionale: “I più pericolosi oggi sono i partiti che si dicono di sinistra e che ti prendono in giro con il sorriso”. Flores è d’accordo: “E’ dai giorni dell’avvento di Blair che dico che ormai la scelta è tra due destre…”. Oppure cinque stelle. “Secondo me il M5s a Roma ce la può fare”, li benedice Rodotà.
http://www.huffingtonpost.it/2015/11/27 ... 65886.html


Che dire??? Non è possibile dire nulla di diverso.
I fatti sono sotto gli occhi di tutti.


Questo articolo pesa quanto una pietra tombale!
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