La vicenda FIAT

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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soloo42000
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da soloo42000 »

c.v.d.
mi piacerebbe intervistare adesso quell'energumeno del vecchio forum,
quello del:
"Marchionne c'ha ragione perchè tiene il lavoro in Italia",
tanto per intenderci...ma non ne vale la pena.

Certa gente parla senza sapere quello che dice. Per partito preso.
E MAI risponde delle conseguenze dei propri errori.

L'appoggio a Marchionne era funzionale a valorizzare una certa corrente
del PD contrastandone altre.
Funzionale alle destre becere, Brunetta e Sacconi in testa, per poter escludere
la CGIL dalle trattative e innescare fra i sindacati una corsa al ribasso.
Funzionale alle correnti PD che adesso appoggiano Renzi per non scomparire nel marasma democratico.
Ma anche ad alcune che lo avversano per apparire "moderne".

Di fatto, tuttavia, dell'operazione non risponde nessuno.
Non le destre.
Non i sindacati "cedevoli".
Non le correnti.
Non Renzi, non Ichino, non Fornero.

Gli unici a pagare sono stati i cittadini, prima di tutto.
E Bersani e il PD in generale con un calo pauroso di consensi.

E ancora non gli basta.
Vogliono spolparlo il CSX.
E' la loro exit strategy per il dopo Berlusconi.

Disintegrare il CSX dall'interno.
In modo che nel peggiore dei casi, frantumatasi la PdL,
non ci sia alcuna alternativa viabile di centrosinistra.
E nel migliore dei casi, come i sondaggi dimostrano, la destra
potrebbe anche vincere per mancanza di avversari.


shiloh, mi sa che mi iscrivo anche io a SEL.
Dopo mi informo.


soloo42000
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

La mia posizione è alquanto differente. Sono stato tra i primi ad abbandonare quel forum non perché ci fosse qualcuno pro-Marchionne, ma perché era materialmente impossibile esprimere un qualunque dissenso senza essere attaccato, cestinato o bannato.

Nel merito, continuo a non riconoscermi né in chi sostiene Marchionne, né in chi sostiene Landini, che rappresentano secondo me le facce della stessa medaglia Italia e della sua arretratezza.
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

mariok ha scritto:
...omissis...
Nel merito, continuo a non riconoscermi né in chi sostiene Marchionne, né in chi sostiene Landini, che rappresentano secondo me le facce della stessa medaglia Italia e della sua arretratezza.

sempre nel merito,
io continuo a sostenere che i lavoratori hanno diritto di scegliersi liberamente una rappresentanza sindacale
(pare che in merito una sentenza di un tribunale della Repubblica abbia dato torto alla FIAT...pare)
e di votare sul rinnovo del LORO contratto che qualsivoglia sindacato abbia concluso con confindustria
(così NON è stato per gli ultimi due contratti dei metalmeccanici,conclusi seperatamente da CISL e UIL e NON sottoposti al voto di TUTTI i lavoratori ).
casualmente...sono le stesse cose che sostiene Landini...e questa scuola di pensiero non mi pare per nulla arretrata,
anzi,
personalmente la definirei piuttosto moderna e persino...civilmente etica.
;)
soloo42000
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da soloo42000 »

Sono stato tra i primi ad abbandonare quel forum non perché ci fosse qualcuno pro-Marchionne, ma perché era materialmente impossibile esprimere un qualunque dissenso senza essere attaccato, cestinato o bannato.
Penso che TUTTI abbiano lasciato quel forum per le stesse tue ragioni, e non perchè c'era qualcuno maldestramente pro-Marchionne.
Il punto invece è che qualcuno aveva probabilmente mandato di tacitare il dissenso rispetto alla linea maldestra del PD.
Il che la dice lunga su come "agiscano" alcune correnti dentro il PD.

Nel merito, continuo a non riconoscermi né in chi sostiene Marchionne, né in chi sostiene Landini, che rappresentano secondo me le facce della stessa medaglia Italia e della sua arretratezza.
In ingegneria si usa effettuare misurazioni complesse mediante campionamento multiplo selettivo e successiva media.
Che vuol dire che in un ciclo di tempo si misura la grandezza (es. la temperatura), magari tramite più sonde,
SI ESCLUDONIO LE MISURAZIONI ANOMALE, e poi si fa la media.

Si escludono le misurazioni anomale, quelle fuori scala, per evitare che il malfunzionamento di una sonda possa inficiare
il calcolo della media rendendo le decisioni dell'utilizzatore impossibili.
Tuttavia particolare attenzione viene posta nella definizione dell'algoritmo di selezione, onde evitare di ritenere fuori scala
una misurazione in realtà accurata.

Lo stesso dovrebbe avvenire in politica.
A fronte di un conflitto non si può evitare di entrare nel merito per discernere se taluna
o entrambe le posizioni sono inaccettabili (mediazione impossibile), o se entrambe
siano accettabili (mediazione possibile, aka concertazione, sintesi, soluzione).

Naturalmente discernere se le posizioni di partenza sono accettabili richiede un giudizio proprio
e una presa di posizione pubblica, cosa che molti protagonisti della politica preferiscono evitare.
Dire a un Marchionne "ti sei bevuto il cervello, io nazionalizzo te e la FIAT", è cosa dura.
Richiede coraggio, forza, volontà inossidabili.
Molto meglio allora svicolare.
E dire bonariamente "suvvia ragassi mettetevi d'accordo": si evita di entrare nel merito,
si fa la figura del buon padre di famiglia.

Ma, purtroppo, inevitabilmente si commette un'ingiustizia.
Perchè si mediano posizioni inaccettabili (una o entrambe), falsando del tutto il risultato.
Facendo alla fine gravi, gravissimi danni. Dei quali, però, i mediatori de' noantri non rispondono.

Ad esempio molti, come dimostra il post di mariok, ritengono ANOMALE entrambe le posizioni
di Landini e Marchionne.
Sullo stesso piano di ANOMALIA viene posto, sia chi vuole escludere dalle trattative i sindacati
scomodi imponendo, mediante inciucio col Governo, modelli contrattuali non negoziati coi
rappresentanti effettivamente scelti dai lavoratori.
Sia chi, invece, ritiene che la negoziazione vada fatta a tutto tondo coi rappresentanti eletti dai lavoratori.

Ovvero, tornando alla similitudine ingegneristica, ritiene FUORI SCALA l'idea che un lavoratore,
un pensionato, un cittadino, io stesso, possa scegliersi liberamente da chi essere rappresentato.

E' un paradosso, ovviamente.
Non voluto, sono sicuro.
Ma inevitabile conseguenza nel momento in cui si evita sistematicamente di prendere posizione.
E' conseguenza della terza via.


soloo42000
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

Da un punto di vista sociale è banale essere "emotivamente" dalla parte dei più deboli, nel caso specifico, quindi, dalla parte dei lavoratori.

Ma la politica ha altri compiti e doveri, che vengono clamorosamente traditi, se ciò si traduce in qualche frase ad effetto per conquistare la prima pagina dei giornali.

Su questioni di tale importanza, come quelle riguardanti l'ultima grande azienda manifatturiera italiana, le relazioni industriali che in essa si sono determinate, il diritto di rappresentanza dei lavoratori e la stessa convivenza all'interno della fabbrica, non si è sentita finora una sola voce seria, che non abbia lanciato qualche spot a buon mercato per tentare di attirarsi il consenso di un fronte o dell'altro.

Negli ultimi 60 anni si è volutamente ignorato l'art. 41, 4° comma della costituzione ("La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali") o l'art. 46 ("la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende").

Anzi, secondo la tradizione culturale alla quale ancor oggi si ispira la FIOM, qualunque forma di "cogestione", sul tipo di quelle che si andavano affermando in altri paesi, come la Germania, era considerata un tradimento della classe operaia e della sua libertà di movimento e di iniziativa.

Ad essa si è sempre contrapposta la "contrattazione permanente", una forma di confronto/scontro basato sui rapporti di forza.

E' evidente che, in tempi come questi di estrema debolezza della classe lavoratrice, i "padroni" cerchino di fargli pagare il conto e di riportare il livello dei rapporti indietro di mezzo secolo.

Ciò non sta avvenendo, o sta avvenendo in misura molto minore, in quei paesi tanto vituperati, nei quali si sono fatte scelte diverse.

Ora toccherebbe alla politica, per quanto possibile, mettere una pezza agli errori clamorosi commessi nel passato dal movimento sindacale "alla Landini". Ed invece ci si attarda ancora a contrapporsi in modo sterile ed insensato tra chi è a favore di Marchionne e chi è contro, come se si stesse assistendo ad una partita di calcio e non ad una tragedia epocale.
soloo42000
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da soloo42000 »

Ci giri intorno mariok.

Il cerchiobottismo alla Battista lasciamolo al Corriere.

O si entra nel merito di chi (e come) fa saltare le trattative.
O si vuole girare intorno al problema.

Per me Prodi e Berlusconi pari non sono.
E non lo sono neanche Marchionne e Landini.

Il disastro FIAT e' piena e totale responsabilita' della dirigena FIAT.
E di certi folli al governo che certe derive hanno assecondato.

Adesso se vuoi divertiti a dire che e' colpa del sindacato delle sinistre e dei lavoratori.

Ma la realta' che chiunque lavori in una grande azienda puo' toccare con mano, e' che
un'azienda delle dimensioni di FIAT se rischia di chiudere vuol dire che ha fatto una serie
devastante di errori uno dopo l'altro.
Per anni.

E' come il Titanic.
Per farlo affondare ce ne vuole!!!!
E quando affonda certo non puo' essere colpa del sindacalista in sala macchine.
E' materialmente impossibile.

Chi mette sullo stesso piano la responsabilita' folle del capitano che ha scagliato FIAT contro
l'iceberg che aveva di fronte, e i disservizi causati dal sindacalista in sala macchine, e' ovvio
che lo fa per ragioni strumentali.

Tirale fuori dunque queste ragioni.
Fuori.
Alla luce del sole.

Diciamocelo.
Siamo stanchi di fare politica in salita.
Vogliamo andare in discesa e farci condurre dai poteri forti.

Diciamocelo.
E poi che ognuno voti.


soloo42000
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

Forse viviamo in due mondi diversi.

La FIAT non sta fallendo, ha solo spostato il suo baricentro oltre l'oceano e dal punto di vista degli azionisti va, date le circostanze, bene.

Il problema è dei lavoratori e del paese che sta correndo il rischio di perdere l'unica azienda automobilistica nazionale, con tutto ciò che significa dal punto di vista industriale, economico e sociale.

Se ciò non sta avvenendo con la Volkswagen in Germania una ragione ci sarà pure. Non è certo colpa esclusiva del sindacato ma non si può ignorare che negli anni passati le politiche sindacali e della sinistra nei due paesi sono state totalmente differenti.

E chi abbia avuto ragione e chi torto non lo vede solo chi non vuole.
soloo42000
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da soloo42000 »

a FIAT non sta fallendo, ha solo spostato il suo baricentro oltre l'oceano e dal punto di vista degli azionisti va, date le circostanze, bene.
Frase da incorniciare.
Degna dello stato maggiore italiano in africa, che mentre gli inglesi li buttavano a mare parlavano nei dispacci diretti a Roma
di "situazione in evoluzione parzialmente soddisfacente".

Il problema è dei lavoratori e del paese che sta correndo il rischio di perdere l'unica azienda automobilistica nazionale, con tutto ciò che significa dal punto di vista industriale, economico e sociale.
Vedi che non vedi? Non sta "ricschiando". Ha gia' perso. Sono anni che FIAT sta lavorando indisturbata su questo suo piano.
Adesso e' tardi per tornare indietro.
Le quote di mercato sono perdute.
Le unita' di produzione e progettazione si sono assestate oltreoceano.
Rischio? Una cippa.

Se ciò non sta avvenendo con la Volkswagen in Germania una ragione ci sarà pure. Non è certo colpa esclusiva del sindacato ma non si può ignorare che negli anni passati le politiche sindacali e della sinistra nei due paesi sono state totalmente differenti.
Frase da incorniciare.
E poi dice che il liberismo non esiste, specie poi nel PD...

Prima si cita proprio la Germania che:
1. ha imprenditori all'altezza, non mignottari tendenzialmente evasori fiscali
2. ha un governo all'altezza, che fa politica industriale attiva da decenni (persino mentre unificava la ex DDR)
3. ha una struttura di welfare all'altezza (altro che flex security senza finanziamenti perche' la priorita' va a consentire l'evasione fiscale)
4. di conseguenza ha un mercato del lavoro e relazioni sindacali ben diverse
5. il sindacato in Germania "compartecipa formalmente, di diritto" con l'imprenditore nella gestione del piano industriale (sia quando va male e
bisogna licenziare, sia quando va bene e c'e' da condividere)

Secondo si introduce una "ragione che ci sara' pure", lasciando intendere che l'anomalia non sono mica i punti da 1 a 4, ma il 5.

Terzo si ammette con riluttanza che non puo' essere solo colpa del sindacato.

Ma poi, quarto, si torna a dare la colpa al sindacato (che in Italia sbraga dalla riforma Dini del 1995, dall'introduzione
del precariato con Treu nel 1997, e si divide sulle questioni piu' impensabili da anni) e alla sinistra (che in Italia negli
ultimi 20 anni ha governato neanche 7 e certo non con politiche di sinistra, e comunque la politica industriale in Italia
si e' fermata gia' negli anni 70).

Un vero capolavoro di retorica volta a portare acqua al proprio mulino.
La morale e' la solita: "Si cio' che dici e' vero, ma comunque e' colpa del sindacato e della sinistra".

RETORICA. Sempre e ovunque.
Questa si che e' causa dello stallo italiano.
Altro che sindacato.

E chi abbia avuto ragione e chi torto non lo vede solo chi non vuole.
Concordo pienamente mariok.
Proprio mentre i liberisti de' noantri giocavano alla caccia al sindacato insieme alla PdL
e a Confindustria, oltre a perdere FIAT, vai a vedere cosa combinavano i Riva all'ILVA.
Notizie fresche di oggi.



soloo42000
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

Negare che il movimento operaio italiano è stato tra i più feroci critici del modello socialdemocratico tedesco e della cogestione può dipendere o dall'ignoranza (nel senso di ignorare) o dalla presunzione di voler avere ragione ad ogni costo.

Quanto al riferimento all'ILVA, forse bisognerebbe anche chiedersi cosa ha fatto (o non ha fatto) per anni il governatore della Puglia o come mai proprio in quegli anni Bersani si faceva finanziare da Riva.
soloo42000
Messaggi: 1081
Iscritto il: 15/05/2012, 9:38

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da soloo42000 »

Negare che il movimento operaio italiano è stato tra i più feroci critici del modello socialdemocratico tedesco e della cogestione può dipendere o dall'ignoranza (nel senso di ignorare) o dalla presunzione di voler avere ragione ad ogni costo.
Erore, caro mariok, erore.
Le alternative non le decidi tu.
Ce ne sono anche altre.

Ad esempio io SCELGO di guardare agli ultimi 30 anni.
Altrimenti la matassa non la si dipana piu'.
E negli ultimi 30 anni abbiamo visto cio' che e' successo.

Fine della politica industriale.
Caduta del muro di berlino.
Trionfo ideologico del modello capitalista.
Realizzazione della globalizzazione sregolata (nel senso di non regolata) con deriva verso lo sfruttamento dell'Uomo (inteso alla cattolica).
E in Italia berlusconismo, liberismo, caccia al sindacato, deindustrializzazione e diffusione della miseria.
Questo ho vissuto, questo ho visto, di cio' sono testimone diretto nonche' protagonista e vittima.

Cio' che puo' essere o non essere successo 50-60 anni fa, ai tempi dei miei padri e nonni, e cioe' alla tua
generazione se ho ben capito, non mi interessa affatto.
E' argomento utile a sollevare antichi livori e odi ideologici.
Ma soprattutto a distogliere l'attenzione dalla realta' rifugiandosi, retoricamente, in dispute storiografiche.
Accomodati pure.
Potrei farlo anch'io, e tornare dietro al corporativismo di marca fascista italiana.
O ancora piu' indietro, se vuoi.
Ma non servierebbe a fare politica industriale in Italia nel 2013.
Per cui lascio a te l'onore intellettuale.

A me interessa che politicamente il CSX si orienti verso il lavoro e i diritti.
E che non smantelli il poco di buono che i padri-nonni hanno realizzato.



Quanto al riferimento all'ILVA, forse bisognerebbe anche chiedersi cosa ha fatto (o non ha fatto) per anni il governatore della Puglia o come mai proprio in quegli anni Bersani si faceva finanziare da Riva.
Forse, nei tempi dovuti e con le proporzioni dovute e con le distinzioni e il discernimento dovuti.
Che pero' nella tua insinuazione, per caso eh, manca.

Eccaaallla` dunque.
La colpa di Vendola e del sindacalista dell'ILVA e dell'operaio che si e' finto malato
(ma poi invece si scopre che era malato davvero... di cancro).
Uno si frega miliardi di euro, avvelena un'intera citta', ma le colpe sono anche di Bersanie e Bertinotti
e Peppone e Diliberto e Toni Negri e il Triangolo Rosso.
Si mettono sullo stesso piano responsabilita' dirette e indirette, si mescolano tempi diversi,
responsabilita' materiali e politiche.
Cosi' poi e' tutto un minestrone e i responsabili veri se la godono.

Pazzesco.
Usasse Gelmini questi argomenti capirei.
Mi indignerei ma capirei la logica di parte.
Ma li usa gente del PD!!!!
E' sconvolgente!!!!

Giochiamo dunque.
Allora Renzi: mi domando dov'era mentre accadeva tutto cio'.
Non doveva forse denunciare e rinnovare il PD?
O tu stesso se e' per questo, dov'eri mariok?
Se le colpe le diamo a caso invece di rilevare le responsabilita' dirette
dei primi protagonisti e beneficiari delle azioni nefaste, allora andiamo fino in fondo no?
Colpa anche mia e tua dunque.
Ma anche di Pertini, va.
E di Ratzinger.
E di Maroni.
E anche mia, che all'ILVA ci ho fatto vari progetti.
Erano progetti informatici, ma fa niente.
E anche il mio capo, dove lo mettiamo?

Pazzesco.
Abbiamo a che fare sempre piu' con una sorta di grillismo anti-centrosinistra che sgorga dal cuore del PD.
Capito poi perche' in nostri si astengono a milioni.


soloo42000
Ultima modifica di soloo42000 il 07/09/2013, 14:32, modificato 2 volte in totale.
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