Negare che il movimento operaio italiano è stato tra i più feroci critici del modello socialdemocratico tedesco e della cogestione può dipendere o dall'ignoranza (nel senso di ignorare) o dalla presunzione di voler avere ragione ad ogni costo.
Erore, caro mariok, erore.
Le alternative non le decidi tu.
Ce ne sono anche altre.
Ad esempio io SCELGO di guardare agli ultimi 30 anni.
Altrimenti la matassa non la si dipana piu'.
E negli ultimi 30 anni abbiamo visto cio' che e' successo.
Fine della politica industriale.
Caduta del muro di berlino.
Trionfo ideologico del modello capitalista.
Realizzazione della globalizzazione sregolata (nel senso di non regolata) con deriva verso lo sfruttamento dell'Uomo (inteso alla cattolica).
E in Italia berlusconismo, liberismo, caccia al sindacato, deindustrializzazione e diffusione della miseria.
Questo ho vissuto, questo ho visto, di cio' sono testimone diretto nonche' protagonista e vittima.
Cio' che puo' essere o non essere successo 50-60 anni fa, ai tempi dei miei padri e nonni, e cioe' alla tua
generazione se ho ben capito, non mi interessa affatto.
E' argomento utile a sollevare antichi livori e odi ideologici.
Ma soprattutto a distogliere l'attenzione dalla realta' rifugiandosi, retoricamente, in dispute storiografiche.
Accomodati pure.
Potrei farlo anch'io, e tornare dietro al corporativismo di marca fascista italiana.
O ancora piu' indietro, se vuoi.
Ma non servierebbe a fare politica industriale in Italia nel 2013.
Per cui lascio a te l'onore intellettuale.
A me interessa che politicamente il CSX si orienti verso il lavoro e i diritti.
E che non smantelli il poco di buono che i padri-nonni hanno realizzato.
Quanto al riferimento all'ILVA, forse bisognerebbe anche chiedersi cosa ha fatto (o non ha fatto) per anni il governatore della Puglia o come mai proprio in quegli anni Bersani si faceva finanziare da Riva.
Forse, nei tempi dovuti e con le proporzioni dovute e con le distinzioni e il discernimento dovuti.
Che pero' nella tua insinuazione, per caso eh, manca.
Eccaaallla` dunque.
La colpa di Vendola e del sindacalista dell'ILVA e dell'operaio che si e' finto malato
(ma poi invece si scopre che era malato davvero... di cancro).
Uno si frega miliardi di euro, avvelena un'intera citta', ma le colpe sono anche di Bersanie e Bertinotti
e Peppone e Diliberto e Toni Negri e il Triangolo Rosso.
Si mettono sullo stesso piano responsabilita' dirette e indirette, si mescolano tempi diversi,
responsabilita' materiali e politiche.
Cosi' poi e' tutto un minestrone e i responsabili veri se la godono.
Pazzesco.
Usasse Gelmini questi argomenti capirei.
Mi indignerei ma capirei la logica di parte.
Ma li usa gente del PD!!!!
E' sconvolgente!!!!
Giochiamo dunque.
Allora Renzi: mi domando dov'era mentre accadeva tutto cio'.
Non doveva forse denunciare e rinnovare il PD?
O tu stesso se e' per questo, dov'eri mariok?
Se le colpe le diamo a caso invece di rilevare le responsabilita' dirette
dei primi protagonisti e beneficiari delle azioni nefaste, allora andiamo fino in fondo no?
Colpa anche mia e tua dunque.
Ma anche di Pertini, va.
E di Ratzinger.
E di Maroni.
E anche mia, che all'ILVA ci ho fatto vari progetti.
Erano progetti informatici, ma fa niente.
E anche il mio capo, dove lo mettiamo?
Pazzesco.
Abbiamo a che fare sempre piu' con una sorta di grillismo anti-centrosinistra che sgorga dal cuore del PD.
Capito poi perche' in nostri si astengono a milioni.
soloo42000