riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancellati.

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paolo11
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da paolo11 »

Bene così la persona anziana per modo di dire si trova negli ultimi anni di lavoro con i contributi piu bassi per la pensione.
Ma dove sono andati a prenderli questi personaggi su MARTE:
ciao
Paolo11
paolo11
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da paolo11 »

Questi personaggi meritano di andare a raccogliere pomodori.Almeno si avvicinano al mondo del lavoro VERO.
A mio avviso essendo una persona che ha lavorato per 38 anni.Il massimo di far lavorare una persona sono 40 anni di lavoro non usurante.
Mi accorgo ora che passati i 60 cominciano i disturbi ai tendini delle spalle per usura.In palestra quasi tutti hanno questi problemi , anche quelli che hanno lavorato in banca.Saranno i movimenti ripetitivi ecc......

ciao
Paolo11
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

per la serie:

"scelto per voi"

dal blog dell'on.Cesare Damiano trasmettiamo:

"collateral damage"

marco,
in mercoledì, 12 dicembre 2012 alle 14:33 ha detto:


Il mio countdown è già iniziato.
e la mia fine del mondo non sarà il 21/12/2012 ma il 31/12/2012 perche’ dopo tale data nonostante io sia :

- un lavoratore precoce.

- licenziato il 31/12/2011per cessata attività aziendale.

- con 40 anni di contributi che avrei raggiunto al 31/03/2012.

- in disoccupazione fino al 31/12/2012.

mi ritroverò,
perchè nessuno sta tutelando le persone come me:

- senza reddito.
- senza un sostegno.
- ne pensione.

Chi sposerà la mia causa ???

Fuori per 12 settimane.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2...cola/#comments
paolo11
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da paolo11 »

shiloh ha scritto:per la serie:

"scelto per voi"

dal blog dell'on.Cesare Damiano trasmettiamo:

"collateral damage"

marco,
in mercoledì, 12 dicembre 2012 alle 14:33 ha detto:


Il mio countdown è già iniziato.
e la mia fine del mondo non sarà il 21/12/2012 ma il 31/12/2012 perche’ dopo tale data nonostante io sia :

- un lavoratore precoce.

- licenziato il 31/12/2011per cessata attività aziendale.

- con 40 anni di contributi che avrei raggiunto al 31/03/2012.

- in disoccupazione fino al 31/12/2012.

mi ritroverò,
perchè nessuno sta tutelando le persone come me:

- senza reddito.
- senza un sostegno.
- ne pensione.

Chi sposerà la mia causa ???

Fuori per 12 settimane.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2...cola/#comments
.............................................
Con 40 anni di contribuzione deve andare in pensione questa persona.SE non cambiano quanto prima questa legge sono da buttare a mare tutti.
---------
a cura di flavia amabile
ROMA
Che cosa sono le baby pensioni?
In questi giorni se ne è parlato molto. Il termine baby pensioni però indica solo quelle godute da lavoratori del settore pubblico che hanno smesso di lavorare a meno di 50 anni di età. Furono introdotte nel 1973 dal governo Rumor e cancellate quasi 20 anni dopo, nel 1992 da Dini.
Chi ne aveva diritto?
Chi aveva 14 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi se si trattava di donne sposata con figli, 20 anni per gli statali, 25 per i dipendenti degli enti locali.
In quanti ne godono?
Sono 531.752 le pensioni di vecchiaia e di anzianità concesse in questi anni secondo l’ultimo rapporto della Confartigianato. In media i baby pensionati ricevono un assegno di circa 1500 euro lordi al mese. Cifre di tutto rispetto, se si considera che mediamente incassano la pensione per più di 30 anni, avendo versato pochi contributi. Incassano minimo tre volte rispetto a quanto hanno versato.
Chi sono i baby-pensionati?
Il 78,6% - quasi 8 su 10 - sono dipendenti pubblici. Di questi più della metà (il 56,5%) sono donne. Il restante 21,4% sono persone che godono di regimi speciali. Sono soprattutto persone che vivono al Nord, e non a caso la Lega punta i piedi contro ogni intervento in materia. Il 62,5% è concentrato al Nord. Al primo posto c’è la Lombardia con 110.497 baby pensioni e una spesa di 1,7 miliardi e un record assoluto di 2 baby-pensionati su 10. Al secondo posto c’è il Veneto con 56.785 assegni, il 10,7% del totale. Al terzo e quarto posto Emilia Romagna e Piemonte, rispettivamente con 52.626 e 48.414 assegni, il 9% del totale.
Quanto costano?
Cifre abnormi, se si considerano gli effetti sull’economia di quest’anomalia previdenziale. Costano allo Stato circa 163,5 miliardi, una «tassa» di 6630 euro a carico di ogni lavoratore, sostiene Confartigianato, se si calcola la maggiore spesa che le casse pubbliche sopportano rispetto ai pensionati ordinari. I baby pensionati infatti ricevono un trattamento pensionistico più lungo di 15,7 anni rispetto ad un pensionato medio. Se si calcola la maggior spesa pubblica cumulata per ognuno degli anni di pensione eccedenti alla media, si arriva a 148,6 miliardi di euro. A questa somma bisogna aggiungere la minore contribuzione, pari a 138.582 euro per ogni babypensionato del settore privato. Sono circa 100 mila e vuol dire 14,8 miliardi di mancate entrate previdenziali. Se invece si vogliono considerare solo le rendite erogate, siamo a una spesa di 9,45 miliardi: 7,43 miliardi per quelle incassate dai lavoratori del pubblico impiego, 2,02 miliardi per i lavoratori sottoposti a regimi speciali. E’ una cifra considerevole, se si tiene presente che nel 2010 la spesa pensionistica, secondo la Ragioneria generale, è arrivata a sfondare quota 193,4 miliardi, pari al 15,3% del Prodotto interno lordo. Insomma, oltre il 5% della spesa per assegni pensionistici serve a coprire l’esborso per i baby-pensionati.
Quanto hanno lavorato?
Forse sarebbe preferibile rovesciare la domanda e chiedere quanto restano in pensione per avere un quadro più chiaro di quello che accade. In media il 48% della vita, ovvero più di 40 anni, se si considera una durata media della vita di 85,1 anni. Ma ci sono 16.953 fortunatissimi baby pensionati che si sono ritirati a 35 anni e che restano in pensione quasi 54 anni, ovvero il 63,4% della vita, molto più della metà della loro esistenza. Da non disprezzare anche la condizione di coloro che sono andati in pensione tra i 35 e i 39 anni: restano in pensione 47 anni, il 55,8% della loro vita.
Esistono baby pensionati famosi?
Sì e sono anche molti e spesso politicamente scomodi. Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, andato in pensione da magistrato a 44 anni (oggi ne ha 60), e che incassa 2.644 euro lordi al mese. La moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, sposata con il leader della rivolta contro Roma Ladrona, è andata in pensione come insegnante a 39 anni. Su di lei si è scatenata l’ultima lite alla Camera. Tra i politici c’è anche Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo e oggi portavoce dell’Idv che è andato in pensione a 42 anni. E persino Adriano Celentano non si è tirato indietro: è in pensione dal 1988 a 50 anni. A livelli diversi, anche come rendite percepite, l’ex vicedirettore generale della Banca d’Italia, Mario Sarcinelli. Quando compì 48 anni decise di lasciare la Banca d’Italia, di cui era arrivato a ricoprire il ruolo di vicedirettore generale. Un’ottimo incarico che si è riflesso sulla pensione: 15 mila euro al mese per 24 anni di lavoro senza che questo impedisca di continuare a ottenere incarichi e stipendi mensili. Un percorso simile quello di Rainer Masera, andato in pensione a 44 anni, dopo una carriera in Banca d’Italia per diventare presidente dell’Imi, l’Istituto Mobiliare Italiano. Da allora lo Stato gli versa 18mila euro al mese.
http://www.lastampa.it/2011/10/28/cultu ... agina.html
.....................................
Dimenticavo anche Leoluca Orlando prende la pensione da anni.
E i poveri Cristi devono lavorare fino alla Morte.
Grazie alla DC e a Rumor.Purtroppo mio conterraneo.Cis e Uil bravi.
E poi dicono che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre posibilità.Ci credo avendo fatto queste leggi.
Ciao
Paolo11
Amadeus

Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da Amadeus »

nel ddl stabilità

Via libera alle ricongiunzioni gratuite per tutti coloro che sono passati dal pubblico impiego o da un fondo sostitutivo ed esonerativo all'Inps prima del 30 luglio 2010. Per i periodi successivi la totalizzazione sarà possibile invece solo se il lavoratore non è già in possesso di una pensione e comunque solo per il trattamento di vecchiaia.

Per quanto riguarda le coperture, l'emendamento attinge al Fondo del Welfare per una cifra pari a 32 milioni nel 2013, 43 nel 2014, 51 nel 2015. Un emendamento dei relatori presentato ieri al ddl Stabilità, infatti, introduce una nuova forma di totalizzazione per favorire i circa 610 mila lavoratori che hanno lavorato e versato contributi sia nel pubblico che nel privato e che, per effetto della riforma delle pensioni del 2010, dovrebbero adesso pagare un conto salatissimo per ricongiungere gli spezzoni contributivi al fine di ottenere una pensione.

Con la nuova formula di totalizzazione retributiva, invece, non ci sarà bisogno di spostare i contributi e, quindi, nessun conto da pagare per i lavoratori. Chi nel frattempo avesse richiesto la ricongiunzione onerosa, avrà un anno di tempo (fino al 31 dicembre 2013) per ripensarci e chiedere la restituzione di quanto versato.
paolo11
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da paolo11 »

caro Amadeus .Questo avveniva anche nel privato.Io ho lavorato con mio padre Artigianato per 6 anni.Poi sono andato nell'industria.
Ogni tanto andavo a controllare INPS come stavo con la contribuzione.Sono stati loro a dirmi le consigliamo di pagare la differenza dei 6 anni da artigiano, se non li paga li perde.Allora ho pagato la differenza e sono andato il pensione con quasi 38 anni di servizio.Prendevano gli ultimi 10 anni di stipendio e facevano i calcoli.Ora non ricordo se sono andato con il 70% so che chi aveva maturato i 40 anni di lavoro sempre calcolando la media degli ultimi 10 anni andava con 80%.Anche su questo ci sarebbe da dire.Visto che la Giogia Meloni spara sempre 80% dello stipendio.Non è vero, è la media dei ultimi 10 anni.Poteva succedere anche che una persona per vari motivi restando sempre sotto l'industria fosse licenciato e avesse trovato lavoro altrove, ma con una paga inferiore.Quindi se erano gli ultimi 10, o 5 anni in cui prendeva meno.Gli veniva la pensione piu bassa.
Ciao
Paolo11
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

dal blog dell'onorevole Cesare Damiano:

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... riuscirci/

Annuncio la mia candidatura alle Primarie per i parlamentari PD:
la passione per osare, l’esperienza per riuscirci.
Pubblicato il mercoledì, 19 dicembre 2012 da Cesare Damiano.

Carissime e carissimi,

vorrei incontrarvi Venerdì 21 dicembre 2012 alle ore 21, a Torino, presso la Fondazione Antonio Gramsci in via Vanchiglia n.3,

per discutere di programmi e candidature.
Con l’occasione vi comunico la mia candidatura alle Primarie di Torino per i parlamentari del Partito Democratico.

Sarà anche l’occasione per augurarci un Buon Natale.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... riuscirci/

un commento a caso,sempre dal blog:

francesco01, in giovedì, 20 dicembre 2012 alle 9:06 ha detto:
Grazie per l’augurio del buon natale e ricambio con sincerità.

Sarà per me il più bel natale della mia vita.

LICENZIATO A 59 ANNI E 8 MESI CON TRENTASETTE ANNI DI CONTRIBUTI E QUALCHE MESE.

SENZA LAVORO – SENZA PENSIONE SENZA ALCUN REDDITO.

Se il buon Natale deve essere così non lo auguro a nessuno.
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

per la serie:
"fratellanza Natalizia"

direttamente dal blog dell'onorevole Cesare Damiano trasmettiamo il musical:

"togli un posto a tavola"

mic, in giovedì, 20 dicembre 2012 alle 18:47 ha detto:

Stanno tutti male ,
vorrei pero trovare qualcuno che,
esodato con duemila euro (prendere o lasciare) nel 2009 deve arrivare ,
grazie alla riforma fornero (complice il PD), fino al 2020 senza pensione e senza sussidio alcuno,
stà peggio di me.
Chi scrive , nonostante il periodo disastroso fin’ora passato, avrebbe percepito la pensione con le vecchie regole a fine 2103.
Grazie al PD
(partito che dovrebbe farsi carico delle fascie deboli)
si vede condannato a morte fino al 2020 !
A MORTE !
perchè non riuscirò a farcela per i prossimi sette anni !
La mia morte per salvare questa italia di mafiosi che si appropria di tutti i miei contributi versati fin’ora (c.a. cinquecentomila EURO)

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... /#comments

che poi uno con minimo di buon senso ,
visto anche che siamo a Natale dovrebbe pure chiedersi se non sia proprio possibile restituire a queste persone un po' di quelle centinaia di migliaia di euro che hanno GIA' versato.
così,giusto per impedire che questi si mettano a spacciare droga ai nostri figli pur di tirare avanti...
che la fame è una brutta bestia eh...
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »


Le orecchie di Elsa

I leghisti non mi piacciono, e non piacciono a tanti.
Ma sono rappresentanti del popolo.
Eletti in elezioni democratiche.

E quando uno di loro parla in aula un ministro – neanche eletto – ha il dovere di ascoltare.

Tapparsi platealmente le orecchie come ha fatto la Fornero oggi a Montecitorio è un gesto non solo sgradevole, ma grave e offensivo per tutti noi.
L’antipolitica non è solo la demagogia dal basso.

Ma è anche la spocchia di chi,
dall’alto del suo tecnico e presunto sapere,
dimostra tutto il suo aristocratico disprezzo per le istituzioni che dovrebbe servire.

http://bracconi.blogautore.repubblica.it/?ref=HREC1-1
shiloh
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Re: riforma Pensioni Fornero-Si lotta per i diritti cancella

Messaggio da shiloh »

quello che c'è scritto in questo documento,
visto col senno di poi,ha dell'incredibile:

Il protocollo sul welfare del 2007 ha visto il coinvolgimento di
5 milioni di lavoratori, lavoratrici e pensionati e pensionate,
che hanno confermato nel referendum ciò che il Governo
Prodi aveva proposto per lo stato sociale.
...omissis...
Il Partito Democratico vuole garantire a chi ha 40 anni di contributi,
a chi ha perso il lavoro, a chi ha l'autorizzazione alla
prosecuzione volontaria il mantenimento dei requisiti previsti
nel 2007.
Il PD sosterrà questi contenuti nella battaglia politica in parlamento
e con il confronto con le parti sociali. Noi siamo per
una vera riforma delle pensioni che sia discussa con le forze
sociali e valuti che la situazione del lavoro e delle garanzie
si è modificata e che le regole devono tenerne conto per
garantire il futuro, la sostenibilità del sistema, ma anche l'adeguatezza
degli importi pensionistici per garantire la reale
possibilità di vivere con la pensione.

approvato all'unanimità all'Assemblea di Varese il 19 ottobre 2010

http://www.deputatipd.it/ExternalDocume ... nsioni.pdf
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