Re: Top News
Inviato: 13/06/2012, 17:33
l Ddl anticorruzione incassa la prima fiducia
Condannati non candidabili. Il Pd: «Dal 2013»
Il governo regge sull'articolo 10 del provvedimento
Fli vota e con l'Idv polemizza: «In vigore solo dal 2018»
Il ministro della Giustizia Severino
L'aula della Camera ha votato la prima e la seconda fiducia al governo sul ddl corruzione. Dopo aver dato il proprio ok, l'articolo 10 sull'incandidabilità dei condannati, la Camera ha votato a favore anche sull'articolo 7, sull'impossibilità di fare contratti con enti pubblici per chi è condannato per reati contro la pubblica amministrazione, come la concussione o la corruzione. Resta da votare l'articolo 14, che include l'aumento, voluto dal Pd, delle pene, nel minimo e nel massimo, per la corruzione. «Il provvedimento sulla corruzione ha avuto una lunga fase di dialogo nelle commissioni riunite - ha detto nei giorni scorsi il ministro della giustizia Paola Severino -. C'è stato un dibattito molto ampio, il rispetto per il Parlamento c'è stato tutto e finchè è stato possibile andare avanti con il dialogo, senza che ci fossero nette contrapposizioni politiche, ho cercato di farlo». La fiducia insomma è arrivata come «unico strumento per portare avanti il provvedimento che tutti giudicano importante. Un mezzo anche costruttivo» ha spiegato il ministro.
L'INCANDIDABILITA' DEI CONDANNATI - L'articolo 10 che ha passato l'esame della fiducia ricalca il testo uscito dalla commissioni Affari costituzionali e Giustizia e stabilisce che il Governo è delegato ad adottare, entro un anno, un decreto legislativo recante un testo unico della normativa in materia di incandidabilità alla carica di membro del Parlamento europeo, di deputato e di senatore della Repubblica, oltre che per qualsiasi altra carica elettiva di enti regionali o locali, e per le cariche di presidente e di componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, aziende speciali e comunità montane.La norma, però, secondo Fli e Idv, non si applicherà alle prossime elezioni nel 2013 ma scatteranno dal 2018. Un'interpretazione non condivisa dai parlamentari del Pd Giovanelli e Ferranti: «L'incandidabilità in conseguenza di sentenze definitive di condanna può essere applicata già alle prossime elezioni politiche del 2013 se il governo eserciterà, come è sicuramente possibile, la delega in tempo utile».
LE VOTAZIONI - Fli non ha partecipato al primo voto di fiducia, votando a favore invece nelle due successive votazioni. Il Pdl invece ha votato sì «per responsabilità»: «Non ci sottraiamo alla nostra responsabilità - ha spiegato il deputato del Pdl Enrico Costa anche se, ha aggiunto - invece che la fiducia avremmo preferito il dibattito: eravamo vicini a un traguardo storico col ddl presentato da Alfano». Il partito democratico ha dato il suo ok: «Questa legge è un passo avanti e questo passo avanti lo sottolineeremo con la fiducia». Ancora in corso le votazioni per la seconda fiducia.
Corinna De Cesare
Antonio Castaldo
13 giugno 2012 | 17:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA
io certe volte Dipietro non lo capisco proprio!!! questa regola dell'incandidabilità dei condannati è stato un suo cavallo di battaglia per anni! ...non sarà precisa spiccicata alla sua? c'è il pericolo che non valga per le prossime elezioni? ma pazienza!!! è un passo avanti! intanto vota !!! poi un giorno si migliora !
uno stralcio dall'unità:
I parlamentari ddl Futuro e Libertà non hanno partecipato al voto. Il capogruppo di Fli alla Camera Benedetto della Vedova ha spiegato: »Non parteciperemo al voto di fiducia sull'articolo 10 del ddl anticorruzione, mentre voteremo a favore degli altri punti all'ordine del giorno«. Lanciamo un allarme - ha detto Della Vedova - perché diciamo 'no' alla candidabilità dei condannati in via definitiva per corruzione già da oggi: deve essere una norma che deve entrare in vigore per le elezioni del 2013 e non dal 2018«.
e come la realizzate? non votandola affatto? geni !
Contrari alla fiducia i parlamentari dell'Italia dei valori. Secondo il deputato dell'Idv David Favia «l'articolo 10 del ddl anticorruzione è incostituzionale, illegittimo e inopportuno. Come si può pensare che chi è condannato per mafia o altri reati gravissimi contro la pubblica amministrazione, anche in primo grado, possa fare l'amministratore pubblico o far parte del Parlamento?».
«Era dovere del Parlamento - sottolinea Favia - approvare un'incandidabilità immediata dei condannati in primo grado per reati gravissimi, come aveva chiesto Italia dei valori. Spiace che il governo si sia prestato a questo ricatto». No alla fiducia sull'art 10 anche dalla Lega nord «perché ancora una volta questo governo ha dimostrato di non avere una maggioranza. Se ci fosse stata una maggioranza solida non sarebbe servito mettere la fiducia su una tematica così importante per il Paese» ha spiegato in Aula alla Camera il deputato della Lega nord, Matteo Bragantini.
muahahahha quante fiducie hanno messo loro con la maggioranza bulgara che avevano? 745?
Condannati non candidabili. Il Pd: «Dal 2013»
Il governo regge sull'articolo 10 del provvedimento
Fli vota e con l'Idv polemizza: «In vigore solo dal 2018»
Il ministro della Giustizia Severino
L'aula della Camera ha votato la prima e la seconda fiducia al governo sul ddl corruzione. Dopo aver dato il proprio ok, l'articolo 10 sull'incandidabilità dei condannati, la Camera ha votato a favore anche sull'articolo 7, sull'impossibilità di fare contratti con enti pubblici per chi è condannato per reati contro la pubblica amministrazione, come la concussione o la corruzione. Resta da votare l'articolo 14, che include l'aumento, voluto dal Pd, delle pene, nel minimo e nel massimo, per la corruzione. «Il provvedimento sulla corruzione ha avuto una lunga fase di dialogo nelle commissioni riunite - ha detto nei giorni scorsi il ministro della giustizia Paola Severino -. C'è stato un dibattito molto ampio, il rispetto per il Parlamento c'è stato tutto e finchè è stato possibile andare avanti con il dialogo, senza che ci fossero nette contrapposizioni politiche, ho cercato di farlo». La fiducia insomma è arrivata come «unico strumento per portare avanti il provvedimento che tutti giudicano importante. Un mezzo anche costruttivo» ha spiegato il ministro.
L'INCANDIDABILITA' DEI CONDANNATI - L'articolo 10 che ha passato l'esame della fiducia ricalca il testo uscito dalla commissioni Affari costituzionali e Giustizia e stabilisce che il Governo è delegato ad adottare, entro un anno, un decreto legislativo recante un testo unico della normativa in materia di incandidabilità alla carica di membro del Parlamento europeo, di deputato e di senatore della Repubblica, oltre che per qualsiasi altra carica elettiva di enti regionali o locali, e per le cariche di presidente e di componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, aziende speciali e comunità montane.La norma, però, secondo Fli e Idv, non si applicherà alle prossime elezioni nel 2013 ma scatteranno dal 2018. Un'interpretazione non condivisa dai parlamentari del Pd Giovanelli e Ferranti: «L'incandidabilità in conseguenza di sentenze definitive di condanna può essere applicata già alle prossime elezioni politiche del 2013 se il governo eserciterà, come è sicuramente possibile, la delega in tempo utile».
LE VOTAZIONI - Fli non ha partecipato al primo voto di fiducia, votando a favore invece nelle due successive votazioni. Il Pdl invece ha votato sì «per responsabilità»: «Non ci sottraiamo alla nostra responsabilità - ha spiegato il deputato del Pdl Enrico Costa anche se, ha aggiunto - invece che la fiducia avremmo preferito il dibattito: eravamo vicini a un traguardo storico col ddl presentato da Alfano». Il partito democratico ha dato il suo ok: «Questa legge è un passo avanti e questo passo avanti lo sottolineeremo con la fiducia». Ancora in corso le votazioni per la seconda fiducia.
Corinna De Cesare
Antonio Castaldo
13 giugno 2012 | 17:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA
io certe volte Dipietro non lo capisco proprio!!! questa regola dell'incandidabilità dei condannati è stato un suo cavallo di battaglia per anni! ...non sarà precisa spiccicata alla sua? c'è il pericolo che non valga per le prossime elezioni? ma pazienza!!! è un passo avanti! intanto vota !!! poi un giorno si migliora !
uno stralcio dall'unità:
I parlamentari ddl Futuro e Libertà non hanno partecipato al voto. Il capogruppo di Fli alla Camera Benedetto della Vedova ha spiegato: »Non parteciperemo al voto di fiducia sull'articolo 10 del ddl anticorruzione, mentre voteremo a favore degli altri punti all'ordine del giorno«. Lanciamo un allarme - ha detto Della Vedova - perché diciamo 'no' alla candidabilità dei condannati in via definitiva per corruzione già da oggi: deve essere una norma che deve entrare in vigore per le elezioni del 2013 e non dal 2018«.
e come la realizzate? non votandola affatto? geni !
Contrari alla fiducia i parlamentari dell'Italia dei valori. Secondo il deputato dell'Idv David Favia «l'articolo 10 del ddl anticorruzione è incostituzionale, illegittimo e inopportuno. Come si può pensare che chi è condannato per mafia o altri reati gravissimi contro la pubblica amministrazione, anche in primo grado, possa fare l'amministratore pubblico o far parte del Parlamento?».
«Era dovere del Parlamento - sottolinea Favia - approvare un'incandidabilità immediata dei condannati in primo grado per reati gravissimi, come aveva chiesto Italia dei valori. Spiace che il governo si sia prestato a questo ricatto». No alla fiducia sull'art 10 anche dalla Lega nord «perché ancora una volta questo governo ha dimostrato di non avere una maggioranza. Se ci fosse stata una maggioranza solida non sarebbe servito mettere la fiducia su una tematica così importante per il Paese» ha spiegato in Aula alla Camera il deputato della Lega nord, Matteo Bragantini.
muahahahha quante fiducie hanno messo loro con la maggioranza bulgara che avevano? 745?