[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/viewtopic.php on line 175: Undefined array key "forum_id"
Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 261
Pagina 261 di 586

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 15/03/2013, 20:47
da camillobenso
Manca l'accordo, Camere in stallo Berlusconi: "Noi non trattiamo"
(Foto Adnkronos)

ultimo aggiornamento: 15 marzo, ore 20:43

Roma - (Adnkronos/Ign) - Legislatura al via (VIDEO). Deputati grillini si siedono nelle ultime file. Eletta M5S Mangili si dimette al primo giorno. Neo-deputata Pd in aula con la maglietta di Save the Children: "Li sostengo". DIRETTA dalla Camera. Vendola: auspico presidente M5S. Spunta ipotesi candidatura Monti a presidenza Senato. M5S,scelti i candidati per le presidenze delle Camere. E' stallo sulla trattativa col Pd


****

Berlusconi, Pd irresponsabile,noi fuori
Cav, Pd ha irresponsabilmente respinto nostra disponibilita'
15 marzo, 20:22
salta direttamente al contenuto dell'articolo
salta al contenuto correlato

****

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - ''In questo quadro davvero sconfortante, essendo stata respinta irresponsabilmente dal Pd la nostra disponibilità a farci carico delle responsabilità di garantire un governo al Paese, noi ci chiamiamo fuori da ogni trattativa di spartizione delle principali cariche istituzionali''. Lo ha detto Silvio Berlusconi al Tg4.


****

Berlusconi, no a occupazione Quirinale
Cav,elezione Quirinale non nello spirito occupazione istituzioni
15 marzo, 20:31

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - ''Ci auguriamo che l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica non avvenga nello spirito di occupazione di tutte le istituzioni democratiche, cosi' come avvenne dopo le elezioni del 2006''. Lo ha detto il leader del Pdl, Silvio Berlusconi al Tg4.


*****

Cav, dramma crisi, ma Pd insegue Grillo
Berlusconi, Pd rovescia propri ritardi su paese
15 marzo, 20:32

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Di fronte alla drammaticita' della crisi economica e all'urgenza che s'insedi un governo capace di assumere immediatamente provvedimenti efficaci, il Pd rovescia sul Paese i propri ritardi, la propria invidia sociale'' inseguendo ''esplicitamente un accordo di governo con il movimento di Grillo''. Cosi' Silvio Berlusconi al Tg4.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 15/03/2013, 21:11
da camillobenso
Parlamento, nulla di fatto su presidenze

Berlusconi: noi fuori da trattative

A Montecitorio e Palazzo Madama la seduta inaugurale della nuova stagione parlamentare. Primo punto in agenda l'elezione dei vertici delle assemblee, ma tra i partiti non c'è ancora accordo e le prime cinque votazioni si sono concluse con un nulla di fatto. Prende corpo l'ipotesi di un montiano alla Camera la Finocchiaro al Senato. Il Cavaliere: "Pd irresponsabile"


A decidere i giochi saranno quindi probabilmente i contatti informali che si svolgeranno fino a notte fonda e le riunioni ufficiali dei diversi gruppi previste per domani mattina. Il tam tam dei corridoi parlamentari parla di una possibile soluzione targata Pd-Scelta civica. Anna Finocchiaro sarebbe in pole position per la presidenza del Senato e Lorenzo Dellai, neoeletto con il centro di Mario Monti, per la Camera. Berlusconi, che in serata ha lasciato l'ospedale San Raffaele, insorge: "Il Pd è irresponsabile, ignora la nostra disponibilità a garantire un governo al Paese. Noi ci chiamiamo fuori da ogni trattativa di spartizione delle principali cariche istituzionali. La sinistra non occupi anche il Colle".

Ma l'ipotesi dell'intesa con i montiani è una scelta di ripiego per i democratici, all'ostinata ricerca di un confronto con i 5 Stelle, che permetterebbe quanto meno di salvare il principio della condivisione nelle scelte delle cariche istituzionali. E poi i democratici rischiano di aprire una prima frattura nella coalizione di centrosinistra con Sel, visto che oggi il leader Nichi Vendola ha più volte ripetuto l'auspicio della nomina di un presidente di Montecitorio targato M5S, così da "far sentire al movimento il peso della reponsabilità".


http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 16/03/2013, 15:48
da erding
Presidenza camere, la mossa del Pd
fa riflettere il M5S anche senza scouting


La proposta democratica di far votare a Palazzo Madama e Montecitorio due personaggi fuori dagli schemi politici come Pietro Grasso e Laura Boldrini ha aperto qualche piccola crepa nella linea del Movimento, dove qualcuno inizia a porsi domande sull'assunzione di responsabilità. La preoccupazione è che restare fuori da tutto limiti il raggio d'azione
di Emiliano Liuzzi | 16 marzo 2013

Commenti (573

ll muro contro muro prosegue. E pensare a una via d’uscita è sempre meno credibile, anche se all’interno del Movimento 5 stelle qualcuno l’interrogativo sulla responsabilità – “ma non vuol dire trattare col Pd”, spiega uno dei senatori del Movimento – inizia a chiederselo. La preoccupazione è che restare fuori da tutto limiti il raggio d’azione. Ma valutata ogni strada, la decisione continua a essere quella. Di certo la mossa del Pd di schierare due nuovi volti, Laura Boldrini e Pietro Grasso, come possibili presidenti delle camere qualche effetto tra i 5 stelle l’ha avuto. E’ stato apprezzato il cambio di paradigma, mettendo sul tavolo due nomi lontani dall’apparato di partito.
(...)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... to/532419/

Si può dire che i grillini hanno almeno il merito di condizionare positivamente il parlamento?

Immagine

Se TUTTI lo facessero funzionare davvero! ...


Orellana a Bruno Vespa: "Lei è un giornalista speciale?"
Il giornalista entra in una zona riservata, i grillini non condividono

Bruno Vespa "beccato" dai grillini nell'area riservata ai senatori. Il giornalista televisivo a Palazzo Madama, popolatissimo di cronisti per via delle votazioni sulla presidenza, è arrivato sin dietro l'aula, dove c'è l'area fumatori dedicata ai senatori e lì si è intrattenuto con alcuni di loro, ma e' stato "pizzicato" dal grillino Andrea Cioffi e dal candidato presidente del MoVimento 5 Stelle, Luis Alberto Orellana.

"Abbiamo incrociato Bruno Vespa nella zona riservata ai senatori e gli ho chiesto perche' era lì. E' forse un giornalista speciale?". Luis Alberto Orellana, candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza del Senato, affida la sua considerazione ad un tweet.

I due gli si sono avvicinati chiedendo spiegazioni e la risposta è stata, riferisce Cioffi, che era stato invitato da un senatore. Orellana, da parte sua aggiunge: "A noi i privilegi non piacciono mai. Se si è trattato di un infortunio pazienza, se invece era un privilegio non va bene".

http://www.cadoinpiedi.it/2013/03/16/or ... ciale.html

Se solo ci fosse rigore e correttezza fin dalle piccole cose...

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 16/03/2013, 22:44
da camillobenso
Spezzeremo le reni alla Grecia - 31
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I

Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 5



Quando David Thorne l’altro ieri ha incontrato a Roma i ragazzi del Visconti e dichiarato:

"Potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il M5S", è voluto entrare nella politica italiana, per poter dire quello che un’ambasciatore straniero, per ovvie ragioni diplomatiche non può dire ufficialmente al Paese che lo ospita.

Tanto è vero che abbiamo assistito ad una immediata reazione dei principali partiti italiani con la coda di paglia, che hanno parlato di "entrata a gamba tesa inaccettabile" nella vita politica del Paese.

Giochi delle parti inevitabili ed obbligati.

Infatti, l’ambasciata Usa, diplomaticamente fa sapere: "Non appoggiamo nessuno, dialoghiamo con tutti"

Sappiamo però molto bene che non è così, perché gli Usa hanno le loro preferenze nella rosa dei partiti politici italiani. Ma non bisogna però fare finta di niente sul perché l’ambasciatore Thorne, rompe gli indugi e sceglie i ragazzi del Visconti per dichiarare : "A te nuora dico e tu suocera intendi"

Molto probabilmente per via diplomatica l’ambasciatore statunitense David Thorne, può aver fatto presente più volte ai politici italiani e agli uomini delle istituzioni, che la visione dall’esterno indicava che il livello di corruzione in Italia aveva superato il livello di guardia da troppo tempo.

I risultati pratici sono sotto i nostri occhi. E’ uscita una legge anticorruzione dove sono ben presenti i vantaggi bipartisan di destra e della cosa informe. Da un parte gli uomini del Caimano, dall’altra gli uomini di Pierloden.

E’ con questa legge anticorruzione che sia avvia a prescrizione il caso Penati. Un caso che avrebbe coinvolto da vicino la direzione del Pd. Possiamo dire senza ombra di dubbio che al Nazareno sono stati molto abili nel gestire il tutto fino a portare alla prescrizione il caso.

Ma a questo punto diventa evidente erga omnes, che sul piano dei principi non esiste alcuna differenza tra Pd e Pdl quando si tratta di affari che li interessano e riguardano direttamente.

Sempre diplomaticamente, l’Europa del Kaiser Merkel non ha avuto lo stesso coraggio dell’ambasciatore Thorne nel dire agli italiani che devono cambiare registro.

I servizi segreti tedeschi negli ultimi 50 anni hanno operato attivamente sul territorio italiano.

Il Kaiser Merkel, e i suoi predecessori prima, conoscono molto bene l’alto tasso di corruzione vigente in Italia e nelle sue istituzioni. Ma soprattutto, conoscono alla perfezione il peso che le Mafie SpA hanno sull’intero territorio nazionale e all'interno dello Stato e delle istituzioni.

Quando il Kaiser si è pronunciata per l’imposizione dell’austerity nel Bel Paese, sapeva che riguardava in modo particolare la gestione politica allegra dello Stato in tutte le sue branchie.

Però si è limitata ad accettare gli interventi di Herr Professor Monti. Alla fine l’egoismo tedesco temporaneo ha prevalso su una visione a più largo respiro.

“Bravo Mario”, erano le dichiarazioni ufficiali in coro della Ue, soprattutto delle autorità tedesche, perché Mario ha garantito la restituzione del credito europeo e non solo, facendo pagare lo scotto a famiglie e imprese.

In questo momento ci troviamo in una situazione sensibilmente peggiore di quella del novembre 2011, e Squinzi, il grande capo di Confindustria che ha in mano i dati della realtà produttiva italiana, ha completamente ragione ad essere preoccupato e a dichiarare che il prossimo semestre sarà durissimo.

In un quadro tragico che non ha precedenti nella storia Repubblicana, si tratta di trovar immediatamente ed obbligatoriamente le risorse necessarie per rimettere in moto l’economia italiana dopo il disastro prodotto da Herr Professor, con la complicità diretta dei tre partiti che lo hanno sostenuto in questi ultimi 16 mesi.

Ma su questo fronte il comportamento dei partiti è sempre lo stesso degli ultimi 40 anni. Fanno in continuazione titoli di interventi immaginifici da marinaio, senza spiegare come e dove reperire le risorse. Il primo ad avere il coraggio di denunciare la vecchia e truffaldina politica italiana degli annunci e basta, è stato Luca Ricolfi circa una decina di giorni fa su La Stampa.

Per fare questo, occorre che qualsiasi tipo di esecutivo possa nascere prossimamente, compreso un teorico ed ipotetico governo golpista di colonnelli o generali, debba fare obbligatoriamente dei passaggi vincolati che avrebbe dovuto già fare a suo tempo il governo Monti, ma che per una soluzione assurda e pasticciata della formula del sostegno e della partecipazione dell’ammucchiata di partiti falliti e interessati non ha volutamente fatto.

Bisogna andare obbligatoriamente a reperire i fondi necessari per tamponare, stabilizzare e tentare, se possibile, di fare ripartire l’economia.

Ma contemporaneamente e da subito, parallelamente alla ricerca dei fondi, bisogna riparare il fondo del secchio, con una legge anticorruzione che non guardi più agli interessi particolari dei partiti. Il che vuol dire, che se si opera in questa direzione, il loro smantellamento e distruzione è inevitabile.

L’ambasciatore David Thorne, rivolgendosi però ai ragazzi del Visconti di Roma, ha detto loro solo una mezza verità. Non ha voluto dire ai ragazzi la verità più importante. Non basta dire di seguire l’esempio del M5S nel ricambiare il personale politico corrotto della casta. Bisognava metterli al corrente che la crescita esagerata di uno dei poteri forti, che condiziona l’economia produttiva, la finanza e lo Stato, deve essere decisamente ridimensionata e quindi combattuta, non a chiacchiere come succede da sempre, ma con i fatti concreti e rapidi, perché non esiste più tempo per nulla.

I partiti, tutti quanti, in questa materia sono renitenti. A parole sono 50 anni che fanno fessi gli italiani, e gli italiani sono ben felici di essere fatti fessi.

Il Capo dello Stato, qualche giorno fa, dopo aver ricevuto Squinzi, e aver toccato con mano la tragica situazione italiana riguardante la produzione, ha emanato un comunicato in cui sollecitava il pagamento da parte della P.A. alle aziende creditrici, dove al solito, all’italiana non si sanno mai i conti esatti.

Cosa ci stiano a fare i centri di elaborazione dati nello Stato rimane un mistero gaudioso.

I dati oggi disponibili variano tra i 70 e i 150 miliardi.

Il governo di Herr Professor, si è impegnato con i suoi ridicoli sostenitori, ABC, a restituire 7 miliardi anno.

Quindi, l’ultima tranche verrà erogata tra dieci anni.

In questo caso, anche il più scemo degli scemi dei merli tricolori, comprende che lo Stato confida sul decesso delle aziende per evitare di erogare il dovuto.

I tre partiti complici in materia non hanno fatto una piega.

Sono andati tutti assieme appassionatamente a recuperare fondi per salvare le banche e parte dello Stato nelle famiglie e nelle aziende italiane.

Il tema mafia fa paura ai politici vecchi e nuovi.

Tanto è vero che quando l’anno scorso hanno messo i bastoni tra le ruote al colonnello della Finanza, Rapetto, che da anni lavorava tra le altre cose, per riportare nelle casse dello Stato 98 miliardi annui di tasse evase da chi gestisce le macchinette mangiasoldi, la Mafia SpA, Herr Professor e la sua banda ABC, che non sono proprio degli Ambrosoli, dei Falcone, dei Borsellino, dei Don Puglisi, hanno fatto finta di niente. Hanno preferito che il colonnello Rapetto rinunciasse al suo incarico rassegnando le dimissioni.

Per la banda era più semplice prelevare i soldi da famiglie e imprese. La Mafia fa paura.

E’ più che logico che la lotta alle Mafie SpA, la può condurre solo una persona esperta in materia. Gente di alta competenza come erano ai tempi Falcone e Borsellino.

Era quindi ipotizzabile, che in una situazione emergenziale come questa, dove la lotta alle Mafie SpA, diventa un mezzo prioritario per recuperare fondi per far ripartire l’economia, il prossimo ministro dell’Interno dovesse essere affidato al massimo esperto in materia del momento, l’ex Capo della Direzione nazionale antimafia, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.

Giochi politici del momento hanno sacrificato Pietro Grasso.

Le Mafie SpA ringraziano sentitamente.

A combattere le Mafie SpA, conoscendo alla perfezione quanto possa essere utile al Paese il recupero dei fondi evasi in una fase senza via d’uscita per il Paese, c’è rimasto solo un povero prete con la sua organizzazione. Don Ciotti, che oggi a Firenze ha indetto l’ennesima manifestazione di protesta a cui hanno partecipato 150mila persone.

Il mondo politico, e moltissimi italiani che quando li spingi a ragionare in materia di Mafie Spa, arrivano alla medesima conclusione dell’ex ministro Lunardi, sostengono che:

CON LA MAFIA BISOGNA CONVIVERE.

Non la pensa così Don Ciotti e il suo movimento, ma sono solo una minoranza risibile.

Questo è un altro motivo per cui questo Paese è destinato ad affondare definitivamente nei prossimi mesi.


****


Don Ciotti: "Non uccidiamoli una seconda volta"
In 150mila nel corteo di Libera contro le mafie
Due minuti di applausi quando dal palco allo stadio Franchi si ricorda che è anche l'anniversario della strage delle Brigate Rosse in via Fani. C'è il procuratore Gian Carlo Caselli, la vedova Caponnetto, i parenti delle vittime. Dal palco letti i 900 nomi

di redazione



Il silenzio interrotto solo dalla voce che scandisce i nomi, uno per uno. E poi fiori di carta colorati, bandiere, striscioni. "Chi non lotta ha già perso", "Bisogna ricordare cos'è la bellezza, imparare a riconoscerla e a difenderla", "No alla camorra, sì alla vita libera". Un corteo composto e colorato, quello organizzato da Libera, centocinquantamla persone che hanno sfilato tra le strade di Firenze nella Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. In testa la dignità composta dei familiari delle 900 vittime di mafia, camorra e 'ndrangheta, seguiti da una lunga bandiera della pace e dai gonfaloni di decine di Comuni e Province di tutta Italia.

La cronaca multimediale

"Un abbraccio che diventa un impegno", come aveva detto Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Un impegno che continuerà anche dopo la due giorni fiorentina, soprattutto nelle coscienze dei più giovani.

I volti/ Striscioni e bandiere / Caselli e Don Ciotti


Prima di partire gli studenti di tante scuole hanno acquistato buste in carta riciclata contenenti semi di fiori che, al ritorno nelle proprie citta', saranno piantati nei giardini a futura memoria di questa giornata, ma soprattutto a simbolo della lotta alle mafie. Partiti dalla Fortezza da Basso i manifestanti sono arrivati allo stadio Franchi. Venuti da tutta Italia con autobus e treni. Scampia, Bari, Torino, Salerno e Palermo. Studenti delle scuole,giovani, attivisti, cittadini ma anche i sindaci di Firenze e Napoli Matteo Renzi e Luigi de Magistris, il segretario della Cgil Susanna Camusso, la vedova Caponnetto, il premio Nobel Esquivel e l'allenatore della Nazionale Cesare Prandelli che ha letto, sul palco allestito nello stadio, alcuni dei 900 nomi delle vittime della mafia, accolti da un lungo e intenso applauso.

Prandelli legge i nomi delle vittime

C'è un momento in cui si fa ancora più silenzio, in mezzo a decine di migliaia di teste, a decine di migliaia di voci. E' quando dal palco allestito davanti allo stadio Franchi si ricorda che oggi è anche l'anniversario della strage di via Fani, quella che diede il via al rapimento di Aldo Moro, una strage firmata dalle Brigate Rosse. Parte un applauso lungo due minuti.

Vd: "I cento passi" - I ragazzi da Scampia - Quei 900 nomi


Questa di Libera è la diciottesima edizione, la prima che sceglie il capoluogo toscano. "Non uccidiamoli una seconda volta con il nostro silenzio e con la nostra indifferenza" dice don Luigi Ciotti dal palco. Ci sono i familiari delle vittime venute con i cartelli o con le fotografie dei loro cari: giudici, poliziotti, carabinieri, politici, amministratori, gente qualunque finita in qualche modo a dare fastidio agli interessi della crimininalità. "Ho partecipato a tutte le manifestazioni - ricorda il procuratore di Torino Gian Carlo Caselli - ma questa è la più importante per il momento politico che stiamo vivendo".

Il corto anticamorra: "Giulia, uccisa per errore"

Dal palco Don Ciotti invita a non dimenticare, riceve l'ovazione dei centocinquantamila quando afferma che chi dice "che i magistrati sono peggio della mafia dovrebbe vergognarsi". Poi ricorda le vittime di tutti i grandi misteri dello Stato, dai morti per l'Eternit a quelli della strage di Viareggio, dalla Thyssen a Ustica. "La mafiosità può annidarsi dentro ognuno di noi, e dentro le coscienze addormentate o addomesticate.

E' una peste - dice Don Ciotti - chiamatela con questo nome". Un altro lungo applauso e poi le note de "La storia siamo noi" e "Io non ho paura" cantate da Fiorella Mannoia.

(hanno collaborato Gerardo Adinolfi, Maria Cristina Carratù, Laura Montanari, Mario Neri, Simona Poli, foto di Gianni Pasquini, Enrico Ramerini, Maurizio Degl'Innocenti e Matteo Bovo)

(16 marzo 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA


http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... ef=HRER2-1

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 17/03/2013, 10:48
da camillobenso
Spezzeremo le reni alla Grecia - 32
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I

Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 6

La ruota della macina della storia si muove - 1


La ruota della macina della storia è di nuovo in moto e ogni giorno, produce le sue vittime. La sera del 25 febbraio scorso, hanno scoperto di essere stati scelti come vittime sacrificali, Fini, Di Pietro per lo scherzo da prete della Gabanelli, Ingroia, Ferrero, Diliberto, Cesa, Buttiglione, Concia. Messa fuori gioco anche l’oltranzista cattolica Binetti, e il trasmigrante di professione Adornato. Fuori dai giochi anche il ministro dell’Agricoltura Catania, il figlio d’arte Giuseppe De Mita. Fuori Calgaro, fuori l’ex direttore del Secolo d’Italia, Perina, ma è anche fuori il braccio destro di Fini, Bocchino.

Sono fuori, anche Fabio Granata, Carmelo Briguglio, Giulia Bongiorno, Giuseppe Consolo, Chiara Moroni, anche lei trasmigrante di professione, ed Enzo Raisi, il tizio emiliano d’assalto che aveva denunciato la segretaria di Pierloden, Andrea Ronchi, Pasquale Viespoli, Adolfo Urso che ci allietava con le sue minchiate. Sacrificato sull’altare dei trombati anche il portavoce storico di Pierfurby, Roberto Rao. Pierfurby, la Giorgina Meloni e Gnaaazio si salvano per il rotto della cuffia. Non ce l’ha fatta neppure lo storico portavoce dei Verdi Angelo Bonelli. Trombato anche il gigante buono Crosetto.

Trombato anche quel gran simpaticone di Mario Sechi. Trombati anche il lupo marsicano Franco Marini e il guru renziano Giorgio Gori. Anche Amedeo Laboccetta non ce l’ha fatta, ma neppure i siciliani don Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccicchè. Gli hanno detto no anche al battutista in camicia nera Francesco Starace.

Spariscono definitivamente i Radicali guidati da Emma Bonino e Rita Bernardini.

Ma quello che ci manca più di tutti e che rimpiangiamo amaramente è senza dubbio Claudione Scajolone per via che ci mancheranno le sue fiabe alla Andersen.

A guardar bene la macina della storia è stata veramente impietosa con nomi che oramai ci erano diventati familiari in questi ultimi vent’anni.

In compenso, la XVII legislatura si può avvalere ancora della preziosa presenza di tre grandi statisti che tutto il mondo c’invidia: Domenico Scilipoti, Antonio Razzi, e Augusto Minzoli, l’unica matricola del Trio Lescano.

Ma non è finita, la ruota della macina della storia ha ripreso a funzionare solo da una ventina di giorni, il conteggio delle vittime è appena iniziato.

Sul fronte dei partiti, spariscono la neonata Rivoluzione civile, e tutti i partiti della seconda Repubblica che avevano cercato riparo.

Spariscono definitivamente gli storici radicali. Pierfurby che aveva ripetutamente dichiarato che volevano vincere è stato fortemente ridimensionato. Fli è sparito completamente.

La Lista cinica di Herr Professor, ha subito un flop tremendo ed inimmaginabile.

Si salva e rischia di vincere alla Camera ardente, la mummia cinese in forte decomposizione (basta guardare le foto all’uscita del San Raffaello).

Las cosas de la Comunidad de la Buena Muerte che doveva vincere le elezioni a mani basse secondo il Conducator dello “squadrone”, ha vinto ma ha perso.

Solo loro potevano inventarsi questa puttanata.




Continua in:
La ruota della macina della storia si muove - 2

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 17/03/2013, 11:07
da iospero
da Il Fatto quotidiano

"Ora c’è da fare il governo: e l’intesa tra Pd, montiani e Lega è possibile”, dice un eletto di Scelta Civica. L’elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato sblocca lo stallo istituzionale, e in molti, tra i tre soggetti interessati, vedono ora un po’ più possibile arrivare alla formazione del governo. E con una maggioranza piena anche senza il Pdl: 161 senatori, contando i 122 di Pd-Sel, i 22 di Monti per l’Italia, e i 17 della Lega. Senza contare i segnali di cedimento nel monolite a Cinque Stelle


Se così fosse possibile , ci sarebbe pure un governo, cosa fondamentale per procedere su alcune cose essenziali per il Paese.
- la credibilità a livello internazionale sarebbe salvata;
- finalmente il 5 Stelle potrebbe fare quello che sa fare, votare Sì solo sulle cose che ha nel suo programma ;
- molte sono le cose nel programma di 5 Stelle condivise anche dal PD;
- al gruppo Monti e Lega potrebbe convenire per avere più visibilità;
- potrebbe essere un governo di legislatura per fare anche quelle riforme Costituzionali necessarie?
Restiamo a vedere , di certo questo è un Parlamento senza paragoni con il passato, giovani e donne fanno la differenza.
Se questo governo parte il centrodestra è tutto da rifare.
La nomina del presidente della repubblica : sarebbe auspicabile una figura super partes,
Emma Bonino andrebbe benissimo.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 17/03/2013, 17:20
da Amadeus
ansa
ROMA - Lite in diretta tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e la conduttrice di 'In 1/2 ora' Lucia Annunziata, su Rai 3. "Voi siete impresentabili", dice la conduttrice. "Con quale autorità si permette di dire questo a chi ha ottenuto così tanti voti dagli italiani?''.

Lei ha detto una cosa pesante ma soprattutto ingiusta", ha risposto Alfano alla Anunziata che lo accusava di aver manifestato di fronte alla porta della Bocassini "in modo minaccioso". "Mi scuso per il mio giudizio molto franco ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità", insiste la Annunziata. "E io confermo che voi della sinistra avete disprezzo per il popolo italiano, perché non si insulta così chi ha preso tanti voti dal popolo italiano", ribatte il segretario Pdl.

repubblica
ROMA - Potrebbe esserci un "sì" del Pdl ad un governo Bersani se il Pd accetterà di eleggere alla presidenza della Repubblica un "moderato".

uno qualsiasi? :mrgreen: o uno in particolare ???? :twisted:

E' un messaggio alla sinistra che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lancia nel corso di un'intervista a In mezz'ora, in Onda su Rai 3. "Parleremo con Bersani e saremo disponibili a sostenere un suo governo se ci sono le condizioni: rappresentanza dei moderati alla presidenza della Repubblica e misure economiche per far ripartire l'economia", dice Alfano. La replica del Pd arriva dopo poco. Ed è di netta chiusura: "Per scambi indecenti qui non c'è recapito".

E ricorda che il Pdl "si sente pronto ad andare ad elezioni" perché "il clima è quello da campagna elettorale".
"Crediamo che dopo tre presidenti di sinistra il popolo dei moderati meriti un rappresentante alla presidenza della repubblica", insiste Alfano. L'ipotesi Napolitano bis non la ritiene realistica: basta accanirsi, "il presidente si è già sottratto con tono fermo e credo con una irreversibilità di giudizio all'ipotesi" di un secondo mandato "già lo hanno tirato per la giacca e anche maluccio", dice.

E sulla questione del Quirinale scoppia una lite in diretta con la conduttrice Lucia Annunziata, che definisce "impresentabili" gli esponenti del Popolo della libertà. Immediata la replica del segretario del Pdl: "Come si permette di definire impresentabili noi? Avete disprezzo per il voto di milioni di persone. Lei ha detto una cosa ingiusta". A fine trasmissione la giornalista chiede scusa per il suo "giudizio franco".
....

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 17/03/2013, 18:54
da lucfig
Ormai nel PdL si sta accorgendo che sta arrivando la resa dei conti.

Qualora si alleassero PD e M5S per loro è finita, niente più inciuci, niente ricatti, nulla ...

L'unica loro speranza è Grillo!

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 18/03/2013, 12:13
da camillobenso
Spezzeremo le reni alla Grecia - 33
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I

Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 7

La ruota della macina della storia si muove - 2


Le elezioni politiche del febbraio 2013 hanno modificato il quadro politico italiano. Sul campo sono rimasti 4 schieramenti, 4 eserciti in lotta tra di loro, 3 per la sopravvivenza, 1 per il ricambio totale del Parlamento.

Alla Camera i numeri sono questi:

Ejército blanco de los comandante Bersanderos
Partito Democratico--------------------------------------------------------------297 seggi
Sinistra Ecologia Libertà-----------------------------------------------------------37 seggi
Centro democratico----------------------------------------------------------------6 seggi
Sudtiroler VolKspartei e Partito Autonomista Trentino Tirolese-------------------------5 seggi
======================================================================
Totale---------------------------------------------------------------------------345 seggi

***

Ejército azul de los comandante Pa perón:
Popolo della libertà-----------------------------------------------------------------98 seggi
Lega Nord-------------------------------------------------------------------------18 seggi
Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale----------------------------------------------9 seggi
======================================================================
Totale----------------------------------------------------------------------------125 seggi

***

Ejército fucsia de los comandante Grillettos :
Movimento 5 Stelle----------------------------------------------------------------109 seggi

***

Ejército amarillo papal de los comandante Monteneros :
Lista civica------------------------------------------------------------------------39 seggi
Unione di centro--------------------------------------------------------------------8 seggi
======================================================================
Totale----------------------------------------------------------------------------47 seggi




Al Senato i numeri sono questi:

Ejército blanco de los comandante Bersanderos
Partito Democratico--------------------------------------------------------------112 seggi
Sinistra Ecologia Libertà------------------------------------------------------------7 seggi
PATT------------------------------------------------------------------------------1 seggio
Sudtiroler VolKspartei e Partito Autonomista Trentino Tirolese-------------------------2 seggi
Il Megafono – Lista crocetta--------------------------------------------------------1 seggio
====================================================================
Totale---------------------------------------------------------------------------123 seggi

***

Ejército azul de los comandante Pa perón:
Popolo della libertà-----------------------------------------------------------------98 seggi
Lega Nord-------------------------------------------------------------------------18 seggi
Grande Sud-------------------------------------------------------------------------1 seggi
======================================================================
Totale----------------------------------------------------------------------------117 seggi

***

Ejército fucsia de los comandante Grillettos :
Movimento 5 Stelle-----------------------------------------------------------------54 seggi

***

Ejército amarillo papal de los comandante Monteneros :
Lista civica-------------------------------------------------------------------------19 seggi


******


L’Ejército blanco de los comandante Bersanderos è composto da 25 tribù che erano riuscite dopo mesi e mesi di lunghe ed estenuanti trattative a raggiungere l’accordo per la spartizione delle poltrone nella tarda primavera del 2012, sicurissimi al 100 % di vincere le elezioni del 2013.

L’accordo finale prevedeva anche che il candidato premier fosse il comandante Bersanderos. E’ per questo motivo che nelle consultazioni con il Quirinale dopo la caduta del comandante Pa perón a metà novembre 2011, hanno annunciato la loro non disponibilità ad assumere la guida del Paese perché la spartizione delle poltrone era ancora in alto mare (verrà raggiunta 5 mesi più tardi. Un boccone a te, un boccone a me, un boccone al cane,…… un boccone a te, un boccone a me, un boccone al cane…., e così via)

Ai merli tricolori hanno però naturalmente raccontato la balla megagalattica di aver scelto di sostenere Monti per “spirito di sacrificio”. In cosa consistesse questo famoso e misterioso sacrificio non si sono mai degnati di spiegarlo. Ma tanto vale,…loro da anni sono fermamente convinti di poter fare fessi i merli sempre e comunque in continuazione senza troppa fatica (si sono ricreduti un po’ la sera del 25 febbraio u.s.. “Oibò!!! Vuoi vedere che questa volta i merli si sono svegliati?”).

La loro partecipazione attiva al gobierno Monteneros (“Noi fedeli fino all’ultimo”, - Bersani prima della campagna elettorale. Non aveva compreso che erano pericolosi pronunciamenti alla Tafazzi. A differenza di Francesco, Bersani frequenta il circuito chiuso del popolo amico, che lo sostiene e lo incensa,…e quindi, non ha l’esatta percezione di cosa si pensa a livello popolare della Comuninad de la Buena Muerte. Una ennesima ripetizione della favola “I vestiti nuovi dell’imperatore, di Hans Christian Andersen), alla fine, visti i risultati pratici, quella partecipazione gli è costata molto, molto, molto cara, perché hanno accettato di praticare la macelleria sociale proposta della destra per salvare le banche e lo Stato dopo la gestione allegra del gobierno Pa perón.

Dopo la batosta del 25 febbraio del 2013, tutti gli equilibri interni de la Comunidad de la Buena Muerte, saltano. L’accordo sulla spartizione delle poltrone faticosamente raggiunta 10 mesi prima salta completamente.

Le 25 tribù sono obbligate ad affrontare la realtà e di conseguenza si riorganizzano intorno a 3 direttrici principali. I bersanderos, i renzianeros, i dalemoneros.

I bersanderos, hanno cercato invano fino al 15 marzo un accordo con il Movimiento de cinco estrellas, senza alla fine ottenere nulla.

I renzianeros questa settima hanno tentano di rientrare in gioco con il loro general Lo renzias che si è detto pronto per la premiership se chiamato dall’arbitro supremo, perché secondo lui la situazione pilotata da Bersanderos languiva in un pauroso stallo e ci ha intravisto la possibilità di una rapida rivincita delle primarie perse.

Sono qua, pronto per il gran salto dalle stalle alle stelle. Nessuna esperienza parlamentare, nessuna esperienza ministeriale, nessuna esperienza diplomatica, nessuna esperienza internazionale, ecco che di nuovo dopo 20 anni la storia si ripete pari pari allo stesso modo con un nuovo Pa perón, della stirpe dei ghe pensi mi. Ma più sgiovane. Pronto a governare la crisi repubblicana più difficile del dopoguerra come se fosse un giro in bicicletta alle ‘ascine.

L’esperienza lacerante del ghe pensi mi, brianzolo anche lui senza esperienza alcuna se non quella di imprenditore, dopo un disastro durato perlomeno dal 2001, sembra non aver insegnato niente a nessuno. Tutto rientra però con l’entrata in campo del Conde Duque Dalemones e la mossa del cavallo del comandante Bersanderos.

Anche el Conde Duque Dalemones, cerca di rientrare in gioco con la teoria che gli è più congeniale, los inciuciamientos total.

Con altri della Comunidad de la Buena Muerte, Veltrones, Fiorones, Bindones, Franceschinos, mira ad una accordo con la destra.

Un accordo il più ampio possibile perché nel mercato delle vacche el Conde Duque Dalemones, mira ad essere eletto al sacro Colle. Il sogno della sua vita che lo tormenta da anni.

Dalemones sa che questa potrebbe essere l’ultima occasione e quindi gioca il tutto per tutto.

Nel tentare di salvare il salvabile e cercare di rimanere disperatamente in gioco, il comandante Bersanderos, brucia tutto quanto necessario alla causa. Brucia Franceschinos alla Camera ardente e la Finocchiaras, al Senato. Un vecchio democristiano da una parte, e un”uomo” di Dalemones dall’altra.

I nomi nuovi che gli hanno suggerito non appartengono alla vecchia nomenclatura ed infatti alla Camera non ha problemi a far passare l’ultima sua candidata, mentre al Senato grazie alla mossa incomprensibile e sconsiderata dal punto di vista tattico ( bastava che avessero presentato un Quagliariello qualsiasi per ottenere considerazione, al posto di chi ha costretto all’insurrezione nelle fila dei grilletteros al grido di “Basta la Mafia al Senato”) da parte dei bucaneros di Pa perón, e grazie all’apporto di 12 dissidenti del Movimiento de cinco estrellas, passa il candidato del conducator della Comunidad de la Buena Muerte.

Il comandante Bersanderos vince la prima battaglia, ma crea malumori nella corrente di Dalemones.


Continua in:
La ruota della macina della storia si muove - 3

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 18/03/2013, 18:38
da camillobenso
Spezzeremo le reni alla Grecia - 34
http://www.youtube.com/watch?v=AGCGt-bYd0I

Da Fratelli d’Italia a Banditi d’Italia - 8


La ruota della macina della storia si muove - 3



Il più incazzato di tutti del dopo elezioni è fuor di dubbio il comandante Pa perón, alias la mummia cinese strabollita, alias il Caimano, alias il Cainano, alias il merendero, alias Mastrolindo, alias il piazzista di spazzole usate, alias il puttaniere, alias il pompetta(R.D’Agostino).

Come sempre lui è primo in tutto, anche nei nickname.

Dal suo punto di vista ha tutte le ragioni per essere incazzato, perché il “porcellum” del Calderolum express prevede:

Per la Camera dei deputati, la legge prevede che la lista o coalizione di liste che ottiene la maggioranza dei voti ma che non consegue i 340 seggi, sia assegnataria di una quota ulteriore di seggi oltre quelli già ottenuti, in modo da raggiungere tale numero.”

E i risultati alla Camera dei deputati del 25 febbraio u.s., sono:

Centrosinistra…………….= 29,54 %
Centrodestra………………= 29,18 %

Pa perón …non ha vinto solo per un 0,36 %…Da queste parti dicono:.”Solo per un pelo di f…”

Se Pa perón avesse vinto per un solo 0,36 % in più, la musica sarebbe un’altra.

Quando il Pdl avanza le prime proposte di collaborazione con il Pd, antepone la pregiudiziale del salvacondotto al comandante Pa perón.

I problemi del mese di marzo 2013 sono gli stessi del marzo 1994. I problemi giudiziari con possibilità di arresto.

La differenza, oggi consiste nel fatto che allora c’era un Parlamento numericamente più disponibile nei suo confronti. Oggi invece è presente il M5S, che 10 giorni fa ha fatto sapere di essere disponibile a prendere in considerazione la non eleggibilità del comandante Pa perón.

Gli ex compagni di merende della Comunidad de la Buena Muerte, dopo la tranvata del 25 febbraio u.s.gli hanno fatto sapere di non essere più disponibili ad accordi sottobanco come quelli del 1994, perché per loro, dopo i risultati elettorali, è iniziata a suonare la campana e non possono più farsi vedere in giro con i bucaneros e il suo capo perché vige la legge…”Mors tua, vita mea”.………………

Una buona parte dei 3,5 milioni di voti persi rispetto al 2008, hanno compreso il giochino dietro il retrobottega. Quindi adesso si cambia, “Ognun per se,..Dio per tutti”.

Tutte le proposte ufficiali avanzate dal Pdl vengono respinte dal Pd. Per i bucaneros le cose si complicano, tanto che lunedì scorso danno vita ad una manifestazione quadristica stile pre fascismo.

Ovviamente questa manifestazione va a complicare ulteriormente i rapporti con gli avversari. Il problema, sia chiaro, non è la riunione davanti al Tribunale di Milano, perché più volte lo ha fatto anche la sinistra come ha fatto osservare Paolo Mieli, giovedì scorso a S.P.. Ci ho partecipato pure io 7/8 anni fa con la presenza di Di Pietro, Dario Fo, Roberto Zaccaria per protestare contro il conflitto d’interessi.

Ma tutto si è svolto all’esterno del Tribunale.

La classificazione di “manifestazione squadristica” scatta dal momento che Alfano decide di varcare le porte del Tribunale e tentare di entrare nelle aule e negli uffici.

Tramite Alfano, Pa perón, cerca aiuto da Napolitano che emana un comunicato ambiguo rilevato dalla stampa e successivamente corretto. Anche lì viene a mancare l’appoggio.

Sabato, Pa perón viene battuto in Parlamento, alla Camera dalle armate bianche del comandante Bersanderos, e al Senato con l’aiuto dei “disertori” del comandante Grillettos.

Lo spazio si restringe, il comandante Pa perón, non riesce a piazzare i suoi uomini in punti chiave per condizionare la sua politica di ostruzione alla giustizia.

Ieri il general Alfanos, avanza la proposta dell’ennesimo mercato delle vacche pilastro della seconda Repubblica. Via libera al governo in cambio del Colle.

Proposta respinta dal quartier generale del Nazareno.

Sono in molti a non comprendere cosa sta accadendo, più di quello che si possa credere. Ma gli ultimi a non volerlo capire sono i bucaneros e il loro comandante.

Se gli vengono sbarrate le strade istituzionali per poter resistere e difendere il capo, l’armada azul, ha deciso di scegliere la piazza. Si fermeranno a questo?


****


Berlusconi: “Battaglia a tutto campo. Se la sinistra sceglie il Capo dello Stato”.

18/03/2013 di triskel182


Napolitano: “IL Vaticano ha fatto prima dei politici”
Fornero: “Governo la prossima settimana”.



«Credo che sceglieranno anche il presidente della Repubblica e allora daremo battaglia nel Parlamento e nelle piazze».



Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi nel corso della riunione del Pdl alla Camera.



Dove ha aggiunto: «Io sono pronto, come vent’anni fa, a non dare il Paese che amo a questi signori della sinistra».



« Dobbiamo sempre lavorare come se fossimo in campagna elettorale>>. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi, nel suo intervento alla riunione Pdl secondo quanto viene riferito.

Il Cavaliere avrebbe anche citato alcuni punti sui quali insistere: l’abolizione dell’Imu; la defiscalizzazione per le imprese che assumono; la cancellazione del redditometro e la possibilità che qualora si apre un’impresa (il Cav avrebbe citato l’ipotesi di un ristorante) i controlli vengano fatti solo dopo l’apertura abbattendo la burocrazia».

L’ex premier ha aggiunto che «All’interno della magistratura c’è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici.

Stamane il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scherzato col vicepresidente americano Biden, che sottolineava la velocità con cui è stato fatto il nuovo Papa.

«Sono stati più veloci dei politici italiani», ha detto. «Sono stati più veloci anche dei politici americani», ha aggiunto Biden.


Dei tempi del nuovo governo ha parlato stamane il ministro del welfare Elsa Fornero: «Mi auguro che la prossima settimana ci sia un governo per riportare l’Italia sul sentiero della crescita».

Lo afferma il ministro ad un convegno a Milano. . «Un governo che può fare tutto quello che vuole» e che punti sulla crescita, «perché con tutti i problemi che abbiamo non possiamo permetterci la decrescita», aggiunge Fornero.

Quanto a sé, «Sono un ministro che ha lavorato molto, ma i risultati sono stati pochissimi. Dobbiamo dirlo con franchezza».

Per Fornero la riforma del lavoro «penso sia una buona riforma, come voto le darei un 7. Ma mi sono mancati 6 miliardi di euro per ridurre il costo del lavoro in questa fase».

Lo afferma il ministro del Welfare Elsa Fornero.

«Negli stessi momenti il mio collega in Francia ha avuto 10 miliardi e quelle risorse – aggiunge Fornero intervenendo al convegno annuale dell’Aifi a Milano – sarebbero state fondamentali da abbinare alle nuove regole».

Da La Stampa del 18/03/2013.

***

Tutto uguale a 20 anni fa. Vent’anni buttati via perché la ex sinistra si è fatta corrompere e gli ha permesso di realizzare il disastro.