mariok ha scritto:Ottima questione. Credo che appassionerà le prime pagine dei giornali ed i talk show dei prossimi giorni.
Come è ormai consuetudine, Brunetta e Grillo staranno sulle stesse barricate ergendosi (loro!) a difesa della legalità e della legittimità costituzionale.
Il PD è ovviamente diviso.
Che il paese in questo modo va in merda è un dettaglio che a questo popolo di santi poeti e navigatori gliene può fregare di meno.
Nel caso ce ne fosse ancora bisogno, è l'ultima riprova (in ordine di tempo) che non ne usciremo mai.
Un tempo eravamo maestri del diritto, anche se ai tempi aveva un valore relativo e non assoluto. Non era la perfezione assoluta. Era il meglio di quel tempo.
Duemila anni dopo noi siamo diventati invece i maestri del rovescio.
La politica si basa sui fondamentali, interesse e convenienza. Su questi fondamentali noi abbiamo piegato il diritto.
Cosa succederebbe in pratica se si applicasse il diritto? Che il Paese si renderebbe conto di essere totalmente allo sbando. Non tutti se ne rendono conto.
L’applicazione della sentenza metterebbe a nudo lo stato dell’arte.
Con tutte le conseguenze del caso.
Allora ai sudditi, bisogna raccontare le fiabe per tenerli buoni. Ha funzionato migliaia e migliaia di volte in passato, la casta ci sta tentando ancora una volta di più con tutti i mezzi possibili.
Il suddito entra come attore attivo nel gioco di quella cosa fasulla che viene impropriamente chiamata “democrazia” (1) solo in due occasioni. Quando viene chiamato a versare l’obolo alla casta, e quando vengono indette le elezioni.
In modo particolare alle elezioni nazionali, al suddito occorre far credere che il suo voto serve per orientare l’indirizzo della politica nazionale secondo il suo modo di pensare e il suo credo.
In pratica non è così.
Continua.
PS 1
La democrazia è il governo del popolo.
L’oligarchia è il governo di pochi sul popolo.
La nostra è praticamente un oligarchia da tempo immemore, ma ai sudditi è stato fatto il lavaggio del cervello, bombardandolo con ogni mezzo facendogli credere che questa sia una democrazia e non un oligarchia. Facendoli partecipare al voto, la casta fa intendere ai sudditi che questa sia la democrazia.
Un minuto al massimo ogni cinque anni, è quanto la casta concede ai sudditi della "democrazia".
Poi per il resto dei cinque anni la casta gestiste il Paese in funzione dei suoi stretti interessi.
Per far credere che questa sia una democrazia è stato massicciamente impiegato l’aforisma di Joseph Goebbels, il gerarca nazista del Terzo Reich:
“
Racconta una bugia, cento, mille, un milione di volte e questa alla fine diventerà una verità”
Noi ci siamo resi conto di quanto contano i voti dei cittadini successivamente alle ultime elezioni di febbraio.
Come in passato il voto sul referendum sulla responsabilità civile dei magistrati.
Oppure, nel 1993 sul referendum del finanziamento pubblico dei partiti.
La casta ha raggirato il tutto fino alla scorsa settimana quando la legge per il rimborso delle spese elettorali è stata definita illegale.
PS 2
In questo momento a Otto e mezzo sta intervenendo Cuperlo.
Stamani, un elettore del PPE, mi ha fatto sapere che s’incazza quando sente dire che sono tutti uguali.
Tra Cuperlo e un mussulmano, o altri, non esiste nessuna differenza.
Sta raccontando balle, cercando di essere credibile, come cercavano di esserlo i politicanti di 30 anni fa.
Basterebbe mandare in onda i filmati degli ultimi 30 anni per rendersene conto.
Cercano di far fessi i sudditi raccontando balle su balle infinite. Tanto da aver ucciso l’idea di democrazia della fine degli anni ’40 e dei primissimi anni ’50.