mariok ha scritto:Mah, a me sembra che nella circostanza sia stato più Fassina a prendere la palla al balzo della "battuta" per uscire dal cul de sac nel quale si era infilato partecipando a questo governo.
Mi sembra in proposito abbastanza corretta l'analisi che ne da l'Europa.
http://www.europaquotidiano.it/2014/01/ ... imissioni/
Messo in questo modo, l’articolo di Europa si prefigge di dimostrare, che con l’ingenuità della battuta di Renzi, Fassina, dopo nove mesi di tormenti, ha colto in pieno il suo “Carpe diem” personale per uscire dall’angoscia ministeriale.
In questo modo si annullano le responsabilità renziane, soprattutto quelle che ha colto l’intero mondo politico intese a costringere il governo Letta all’angolo, e che sia lui a gettare la spugna dando le dimissioni. Un Todo modo del terzo millennio.
Con Letta e Renzi alla guida del Pd riesplode in pieno il vecchio democristianesimo della prima Repubblica, molto ben descritto in Todo modo di Leonardo Sciascia.
E’ fuor di dubbio al cento per cento che Fassina abbia colto l’attimo fuggente. Ma se si omettono, nella descrizione come fa l’Europa renziana, gli ultimi dieci giorni che precedono le dimissioni dell’ex vice-ministro dell’Economia, tutto può prendere facilmente la piega interessata del giornale di Menichini.
E’ fuor di dubbio che Fassina abbia vissuto male questi nove mesi al governo, ma non si può volutamente omettere il nodo politico centrale degli ultimi dieci giorni.
La mattina di sabato 4 gennaio, mentre la segreteria renziana era in corso a Firenze, Fassina all’Unità faceva sapere:
Fassina chiede chiarimento«Squadra Renzi vada al governo»
04-01-2014, 09:42:09: l'Unità
Forum relativi alla notizia: Matteo Renzi, Governo, Pd
«
Penso che sia necessario un chiarimento, nella prossima riunione della direzione del Pd, il 16 gennaio»
Come si può notare, fino alle 09:42:09 del fatidico sabato, Fassina, pur aggravato dal peso di nove mesi di governo indigesto, non manifesta nessuna intenzione di dimissioni, sollecitando invece un chiarimento “politico” alla direzione del 16 gennaio p.v.
La necessità di un chiarimento politico, Fassina lo ha esternato più volte nell’arco di quei dieci giorni precedenti il 4 gennaio 2014, sostenendo una tesi, che come è stato rimarcato stamani ad Agorà, è la normale prassi in tutti i Paesi Occidentali.
La segreteria che vince il congresso, impone la sua linea politica al governo, se il partito fa parte del governo.
Fassina, era arrivato al punto di affermare di mettere a disposizione il proprio mandato, affinché gli uomini di Renzi prendessero a ragione il posto di ministri e sottosegretari nominati secondo un’altra linea politica.
Normalmente, in altri Paesi, non certo nel nostro che conserva intatto nel Dna la mentalità delle lotte tra le fazioni politiche fiorentine tra il 1200 e il 1400 dc, elemento di spicco caratteristico della Dc della Prima Repubblica,.. nell’interesse della nazione, se la nuova segreteria è in grado di raggiungere un compromesso con i suoi rappresentanti di governo sulla linea da seguire, lascia inalterata la formazione di governo.
Se questo compromesso non si raggiunge, la nuova segreteria cambia gli uomini chiave per dare un’impronta diversa all’azione di governo.
In questo momento da noi tutto questo non è fattibile, perché:
1) Se Renzi dovesse fornire gli uomini per un rimpasto a Letta, si taglierebbe immediatamente le palle. Perché in questo modo Renzie dovrebbe sostenere obbligatoriamente, nel bene e nel male, l’azione di governo per non sputtanarsi.
Sarebbe assurdo mettere suoi uomini al governo ora e poi contestarli.
Ciò significa che se questo dovesse avverarsi, il governo potrebbe durare molto più in là del 2015.
2) Questa soluzione a Renzi non sta bene perché verrebbe così logorato da cause interne al Pd, da giungere completamente spompato a date lunghe.
3) La segreteria Bersani gli ha lasciato le casse vuote e un passivo di qualche milione. Il che vuol dire, dopo aver sostenuto apertamente il “basta al finanziamento pubblico dei partiti”, che:
- O si fa dare i soldi che mancano dai suoi finanziatori per ripianare i conti, oppure,
- Deve rimangiarsi la parola sul finanziamento pubblico e continuare a farsi dare i soldi dallo Stato.
Ma questo rappresenterebbe in sostanza il primo insuccesso, su una cosa non di poco conto.
4) Che il governo Letta sia logoro all’inverosimile, è opinione comune. Quale migliore occasione temporale di questa, per dargli una spallata definitiva ed andare ad elezioni?
Solo che Renzi e i renzini non lo ammettono, democristianamente todomodiani.
5) Il tempo per la finestra per andare a nuove elezioni sta per finire. Occorre far presto.
6) Lo appoggiano indirettamente Grillo e Berlusconi.
7) Fin quando non ti immergi completamente nella Morta Gora, non riesci a comprendere bene come sia difficile muoversi nella palude della politica. Fare editti con la bocca non costa nulla. E’poi mettere nero su bianco che diventa impossibile.
Berlusconi docet nell’ultimo ventennio. Ma lui non ha problemi di sorta. Ha sempre dato la colpa agli altri dei suoi numerosi insuccessi.
(
vedi gli ectoplasmi Fini e Casini nell’autunno del 2007)
8) Facendo cadere il governo prossimamente qui su questo schermo, Renzi si vendica di averlo costretto a passare dalla segreteria (
comprese primarie) prima di arrivare a Palazzo Chigi.
9) La segreteria a Renzi non sta stretta, ma strettissima.
Il Prof. Amadori ha tracciato un profilo molto reale di Renzi qualche giorno fa ad Omnibus.
- Renzi è un politico di media grandezza non un leader.
- Ha buone doti di comunicazione (
Aggancia i merli a sinistra come Berlusconi li agganciava a destra - ndt)
- Renzi non ha un programma, vive di contrasti. (
Cancellieri – Fassina, ieri e oggi)
- Questo modo di agire costruito sul marketing, e sulle sensazioni de panza della gente dura finché se ne accorgono gli elettori. (
E gli elettori di sinistra, una volta scottati non si comportano come quelli di destra. Ti mandano a quel Paese. Vedi i casi Dalemoni e Veltroni)
Un profilo di questo genere non è adatto a gestire un partito (
Lui non lo ha mai chiesto per la verità, ci è stato costretto), ma è adatto a giocare, secondo lui, solo in campo governativo alla Ghe pensi mi. 1.0. Una modalità che ha attratto parecchio la sinistra di base che non sopporta più l’establishment dell’ultimo ventennio, e confida in Renzi per cambiare.
Quello che Renzi non ha ancora capito è che Ghe pensi mi 1.0 aveva a disposizione tre televisioni, un mare di soldi personali, e la predisposizione naturale e la disponibilità a corrompere tutto e tutti.
Renzi deve dimostrare in questo momento di agire facendo il contrario, non avendo a disposizione questi incenso, mirra e oro.
Aspettiamo il Job act che doveva essere presentato alla prima riunione di segreteria. Si vede che i dolores de panza non riescono a dare ancora l’impostazione giusta al documento.
Però non si può prescindere da quanto affermato ieri dalla vecchia Camusso dalla Annunziata.
<<
Non è con le regole sul lavoro che si crea nuovo lavoro>>
Lo sanno benissimo anche il vecchio Cesare Romiti e il Prof. Sapelli, che sono sulla stessa onda della segretaria della CGIL, pur non essendo estimatori della Camusso.
L’economia ha le sue regole e non si possono aggirare con gli “artificier”, tanto cari all’Ing. Poli, mio insegnante di matematica ai tempi di Carlo Cudega.
1. (
I tempi di Carlo Codega... - Melegnano.net
http://www.melegnano.net/curios16.htm
Un modo di dire molto comune dei milanesi fa riferimento ai tempi di Carlo Cudega, quando si vuole intendere qualcosa di molto vecchio e sorpassato. L'origine ...)
Se non vara subito un Piano Marshall 2.0, Renzie farà la fine di Berlusconi, Monti e Letta.
Senza poi dimenticare che la crisi italiana è diversa da quella degli altri Paesi.
Siamo al 69° posto nella classifica sulla corruzione.
Siamo un Paese con 5 mafie, di cui una è al primo posto nel mondo da oltre dieci anni.
Di questi ultimi due problemi, Renzie Fonzie tace da sempre.
Non ha mai detto come li risolve.
Ma l’economia è strettamente legata anche a questi due problemi.