Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 23/04/2013, 12:38
Un antico testo anonimo firmato "il vecchio oligarca" - "La costituzione degli ateniesi" - sosteneva che la democrazia degenera senza avere le energie per autoriformarsi.
Gustavo Zagrebelsky
Come inizia una guerra civile – 94
La cruna dell’ago - 60
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 60
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 39
http://www.youtube.com/watch?v=7kVbnAR4CUY
Cronaca di un affondamento annunciato - 39
La premiata ditta “Pompe funebri – Becchini & Becchini” – 18
(Per il funerale del Pd niente fiori ma solo opere di bene - bene con la b)
Masoch-citorio (Massimo Gramellini).
23/04/2013 di triskel182
Il discorso di Masoch-citorio, in cui il Presidente ha maltrattato i politici fra gli applausi scroscianti dei medesimi, ha provocato un immediato effetto di emulazione nelle altre categorie di furbacchioni del Paese.
Pochi minuti dopo lo storico cazziatone presidenziale, veniva segnalato un assembramento di automobilisti in via Veneto: stavano portando in trionfo il vigile che li aveva multati per parcheggio in quadrupla fila (nella mischia qualcuno cercava di sfilargli i verbali dalle tasche).
A riprova che da noi il senso di colpa prevale sempre su quello del ridicolo, nei dintorni di piazza del Popolo alcuni evasori fiscali con yacht a carico facevano la ola a una pattuglia della Guardia di Finanza, costringendola a passare sotto una cascata di scontrini, ovviamente falsi.
Molto toccante la scena all’uscita della metropolitana di via Barberini, dove una madre esasperata ha requisito il computerino ai figli, che hanno accolto la decisione con urla di giubilo, tuffandosi nella lettura dei libri di scuola.
(Sotto la copertina c’erano le istruzioni di un videogioco).
In piazza di Spagna un marito fedifrago ascoltava a testa bassa la gelida requisitoria della moglie, interrompendone i passaggi più significativi con vivissimi applausi, mentre tramite sms spostava di mezz’ora l’appuntamento con l’amante.
Nulla è più liberatorio dell’essere scoperti, nulla più dolce della possibilità di sdoppiarsi fra vittima e carnefice smanioso di espiazione.
Noi Dostoevskij non abbiamo bisogno di leggerlo: lo abbiamo nelle vene.
Naturalmente un Dostoevskij in versione light.
Un peccatore felice di pentirsi perché non vede l’ora di ricominciare.
Da La Stampa del 23/04/2013.
Gustavo Zagrebelsky
Come inizia una guerra civile – 94
La cruna dell’ago - 60
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 60
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 39
http://www.youtube.com/watch?v=7kVbnAR4CUY
Cronaca di un affondamento annunciato - 39
La premiata ditta “Pompe funebri – Becchini & Becchini” – 18
(Per il funerale del Pd niente fiori ma solo opere di bene - bene con la b)
Masoch-citorio (Massimo Gramellini).
23/04/2013 di triskel182
Il discorso di Masoch-citorio, in cui il Presidente ha maltrattato i politici fra gli applausi scroscianti dei medesimi, ha provocato un immediato effetto di emulazione nelle altre categorie di furbacchioni del Paese.
Pochi minuti dopo lo storico cazziatone presidenziale, veniva segnalato un assembramento di automobilisti in via Veneto: stavano portando in trionfo il vigile che li aveva multati per parcheggio in quadrupla fila (nella mischia qualcuno cercava di sfilargli i verbali dalle tasche).
A riprova che da noi il senso di colpa prevale sempre su quello del ridicolo, nei dintorni di piazza del Popolo alcuni evasori fiscali con yacht a carico facevano la ola a una pattuglia della Guardia di Finanza, costringendola a passare sotto una cascata di scontrini, ovviamente falsi.
Molto toccante la scena all’uscita della metropolitana di via Barberini, dove una madre esasperata ha requisito il computerino ai figli, che hanno accolto la decisione con urla di giubilo, tuffandosi nella lettura dei libri di scuola.
(Sotto la copertina c’erano le istruzioni di un videogioco).
In piazza di Spagna un marito fedifrago ascoltava a testa bassa la gelida requisitoria della moglie, interrompendone i passaggi più significativi con vivissimi applausi, mentre tramite sms spostava di mezz’ora l’appuntamento con l’amante.
Nulla è più liberatorio dell’essere scoperti, nulla più dolce della possibilità di sdoppiarsi fra vittima e carnefice smanioso di espiazione.
Noi Dostoevskij non abbiamo bisogno di leggerlo: lo abbiamo nelle vene.
Naturalmente un Dostoevskij in versione light.
Un peccatore felice di pentirsi perché non vede l’ora di ricominciare.
Da La Stampa del 23/04/2013.