soloo42001 ha scritto:>>E' una vecchia struttura mentale tricolore che funzionava sotto il fascismo ed funzionata ancora dopo con la Dc ed il Pci, fino arrivare ai giorni nostri.
Ne conosco tanti così.
Inutile perderci tempo.
...Di qui la mia domanda di individuare contenuti (politici) e strumenti (movimenti, partiti).
E uomini.
Per gli elettori inutile perdere tempo dietro ai veci.
Ho notato infatti che più cerchi di convincerli, più pensano tu voglia ingannarli
e proseguono quindi a maggior ragione a votare come sempre hanno fatto.
Ovviamnte sono d'accordo con il fatto che bisogna individuare mezzi e uomini.
Meno d'accordo, anzi per niente, con il contenuto e la forma della tua affermazione che non bisogna perdere tempo "dietro" a...
Non mi piace il contenuto, perché bisogna presupporre che tutti hanno le loro (buone, meno buone) ragioni: non si insegue nessuno, ma è opportuno analizzare e tenere in conto le posizioni e le idee di tutti.
Non mi piace la forma, esageratamente dispregiativa, che somiglia troppo a quella dei leghisti e ai vaffanculo di Grillo.
Nel dirti questo, non credere che io non abbia capito le tue intenzioni, che sono probabilmente critiche, ma non dispregiative quanto sembrano dal senso letterale delle tue parole.
La mia insofferenza per il clima "rottamatorio" creato dal populismo (Lega, Grillo, Renzi, Berlusconi) mi fa desiderare, infatti, un'alternativa di sinistra che sia diversa da loro anche nei toni.
Poi, però, voglio cogliere l'occasione per parlare anche di un problema che abbiamo, nella nostra (questa) comunità: andiamo troppo per le vie generali, cercando di mettere la lingua e le mani sul traguardo, direttamente, come se certe cose si potessero decidere in quattro e quattr'otto e come, poi, se spettasse a noi scegliere e decidere quale formazione mandare in campo domani mattina.
In realtà, nel tuo post, senza sembrare, tu metti in fila almeno quattro o cinque argomenti, sui quali un forum potrebbe e dovrebbe ragionare per qualche mese di seguito, entrando nel dettaglio di ciascun argomento, vedendolo dai suoi diversi lati e nelle sue alternative, nella sua storia: le idee consolidate, l'eredità elettorale del PCI, l'obbedienza e la coscienza, i contenuti, i mezzi, gli uomini ...
E', naturalmente, un problema che mutuiamo dalla politica politicante, che finiamo per rispecchiare e imitare nei suoi vizi.
Quando infatti ci lamentiamo che questo parlamento sta manomettendo la Costituzione, sulla spinta di quattro battute di Renzi, abbiamo mille volte ragione: in altri tempi e altri luoghi, su ognuno dei cambiamnti proposti (anzi, che sono in cantiere) si sarebbe discusso cento volte di più di quanto si stia facendo in questo parlamento e su questa stampa.
Oltre tutto, non possiamo rimproverare i "veci", che obbediscono alla "linea", e poi comportarci come loro: anche dissentire, senza approfondire, accontendosi di un no, o di un motto dispregiativo speculare a quelli di Renzi, è una forma di "obbedienza", o meglio di rinuncia, di omissione.