Il "nuovo" governo Renzi

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paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da paolo11 »

camillobenso ha scritto:Responsabilità civile dei giudici, passa il testo Lega anche con voti Pd. M5s astenuto
Alla Camera un emendamento leghista passa per 7 voti: astensione M5s, ma molti franchi tiratori nel Pd. Renzi: "Modifiche a Palazzo Madama". Ma anche lì c'è il voto segreto. Norma senza eguali in Ue. Vietti: "Indipendenza a rischio"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 11 giugno 2014Commenti (2148)


Mentre le bufere spazzano l’Expo e il Mose la politica “si vendica”. La Camera ha approvato un emendamento della Lega Nord a una legge comunitaria che introduce la responsabilità civile dei giudici.

Una norma contro la quale si schiera l’Anm (“Indebolimento proprio mentre si lotta contro la corruzione”) e il vicepresidente del Csm Michele Vietti e sulla quale indirettamente interviene anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “La tutela dell’indipendenza – dice – assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio“.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi invita alla calma: “Una tempesta in un bicchier d’acqua, lo correggiamo al Senato”. Più deciso il ministro della Giustizia Andrea Orlando: “E’ un pasticcio che va subito corretto”. Ma a Palazzo Madama resterà il problema del voto segreto, che è stata la base del capitombolo della maggioranza su una questione delicatissima. Resta, peraltro, il fatto che una norma del genere non esiste in nessun Paese dell’Europa occidentale: ovunque a pagare è lo Stato, che si può rivalere poi sul magistrato – a seconda delle circostanze – per casi di dolo intenzionale o magari dopo un’ulteriore decisione di un tribunale speciale.

L’ok di Montecitorio: almeno 34 franchi tiratori Pd
La maggioranza e il governo sono stati battuti di 7 voti: 187 a 180. Decisiva l’astensione del Movimento Cinque Stelle e di Sel, in tutto 65 deputati. Ma ancora più determinante è stato quello di decine di deputati del Pd. Secondo il calcolo del leghista Gianluca Pini almeno 80 parlamentari democratici che avrebbero approfittato del voto segreto per schierarsi con i partiti di centrodestra. Ciononostante il capogruppo del Pd Roberto Speranza parla di “colpo di mano del centrodestra con la complicità del M5s”. Qualcun altro tra i democratici nega che ci siano stati franchi tiratori. In realtà sarebbero stati almeno 34. Al momento del voto, con scrutinio segreto, erano infatti presenti in Aula 214 deputati del Pd su 293. Ma i no all’emendamento sono stati solo 180. Se si considera poi che tra i contrari all’emendamento ci sono anche alcuni deputati di Scelta Civica e Sel, due gruppi che hanno votato in ordine sparso, i dem che si sono astenuti o hanno votato a favore sono anche di più.

Giachetti: “Ho votato sì per rispetto per le mie battaglie”
“Ho votato sì all’emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati” “confessa” il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti che peraltro aveva già dichiarato il suo voto in Aula. Giachetti ha spiegato tra l’altro che è stato tra i firmatari del referendum che ha dato vita a una legge “che ha truffato quel referendum”. Bisogna “fare in modo – aggiunge il deputato renziano ma ex radicale – che si esca da questa ipocrisia e nel pieno del rispetto della magistratura e di quei tanti magistrati (la stragrande maggioranza) che operano correttamente ci sia però lo stabilire un principio in funzione del quale chi ha delle responsabilità che incidono sulla vita delle persone” vengano chiamati a risponderne. Giachetti ha fatto riferimento tra l’altro al caso di Mohamed Salim, un cittadino bengalese accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che è finito agli arresti e ci è rimasto per 10 anni per un caso di ominimia.

M5s: “Non siamo la stampella della maggioranza, volevamo svelare la spaccatura”
I Cinque Stelle assicurano che è stato solo un modo per far emergere le contraddizioni interne al Pd e che al Senato voteranno per cancellare la norma. “Non facciamo la stampella della maggioranza – spiega la deputata Giulia Sarti - la maggioranza ha detto che avrebbe votato contro l’emendamento e noi volevamo vedere se l’avrebbero fatto davvero. Noi comunque restiamo contro questa misura e infatti al Senato voteremo di conseguenza, voto palese o segreto che sia”. Come precisa il capogruppo al Senato Maurizio Buccarella “le manovre delle larghe intese non possono essere avallate dal segreto dell’urna e specialmente su un tema così importante quale è la responsabilità civile dei magistrati. I nostri colleghi alla Camera hanno svelato con intelligenza la spaccatura interna del Pd con la loro astensione, al Senato voteremo in maniera compatta contro questo emendamento”.

Cosa prevede la norma introdotta
La Lega aveva chiesto il voto segreto sul suo emendamento, riferito all’articolo 26 della legge comunitaria. I deputati di M5S si sono astenuti. Governo e commissione avevano espresso parere contrario. In base al testo approvato, proposto dal leghista Gianluca Pini, “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario” compiuto dal magistrato, “in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave” può agire contro lo Stato e contro il magistrato ritenuto colpevole. E può così ottenere il risarcimento dei danni. Gli oneri derivanti dall’attuazione della nuova norma vengono valutati in 2,45 milioni di euro per l’anno 2014 e in 4,9 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.

Zanda: “Emendamento improvvisato”. Ncd: “Non si disciplina così responsabilità”
Ora, mentre l’intero centrodestra esulta, si apre un problema politico all’interno della maggioranza e soprattutto del Pd. “Il Pd, che ha già presentato proposte di legge per affrontare in modo organico il tema della responsabilità civile dei magistrati, è contrario all’ emendamento leghista alla legge comunitaria, che grazie ad un colpo di mano del centrodestra con la complicità del M5S, è passato alla Camera – dichiara il capogruppo al Senato Luigi Zanda – Quell’emendamento, improvvisato e frettoloso, colpisce l’autonomia della magistratura. Non si affronta in questo modo un tema importante che riguarda la responsabilità di un potere dello Stato. Per questo al Senato il Pd lavorerà, quando la legge comunitaria arriverà a Palazzo Madama, per cambiare quella norma”. Perfino il Nuovo Centrodestra rallenta: “Il tema della responsabilità civile dei magistrati è di un rilievo tale da non dover essere affrontato a colpi di emendamenti contenuti in provvedimenti disciplinanti tutt’altra materia. Occorre lavorare ad un testo organico tenendo conto che l’emendamento approvato oggi contiene palesi incongruità” dichiara in una nota il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa.

Scontro nel Pd: “Incredibili i franchi tiratori”. Il capogruppo: “Colpa di Fi e M5s”
Molti nella maggioranza parlano come se a votare fossero stati dei passanti. Invece sono state decine di parlamentari a contribuire a far passare l’emendamento della Lega. Qualcuno cerca di contribuire a un’operazione di verità: “Ha dell’incredibile che decine di franchi tiratori del Pd si siano espressi, scusate se è poco, per la responsabilità civile dei magistrati votando un emendamento occasionale e ostruzionistico della Lega alla legge comunitaria che si occupa di tutt’altro. Un mix imperdonabile di superficialità e irresponsabilità, di singoli, del gruppo parlamentare e di chi dovrebbe assicurane una direzione politica”: così Franco Monaco del Pd. “Come si può pretendere poi una disciplina militare sulla non meno delicata materia costituzionale quando anche esponenti vicini al premier incoraggiano tali scomposti comportamenti?”. E’ chiaro che il destinatario è Roberto Speranza, capogruppo democratico a Montecitorio, il quale invece la pensa così: “Si è trattato di un vero e proprio colpo di mano del centrodestra con la complicità del M5S. In parlamento esistono proposte sulla responsabilità civile dei magistrati e ritengo siano maturi i tempi affinchè la questione venga affrontata in modo serio e rigoroso. Penso sia oltremodo sbagliato trattare tale tema in modo frettoloso, attraverso un emendamento alla legge comunitaria”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... a/1023260/
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Sinceramente sono daccordo.Devono essere puniti pure i magistrati.Questo avviene in Europa.Noi siamo diversi!
Il caso emblematico di Tortora INSEGNA.Ognuno nel propio lavoro se sbaglia paga.

Ciao
Paolo11
Joblack
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da Joblack »

Rai, canone in base al reddito e niente spot il futuro deciso con un referendum online
Tra i principali obiettivi c'è il recupero dei 600 milioni che non vengono versati dal 26% degli abbonati che non pagano la tassa annuale. In che modo? Il governo progetta di chiederlo ai telespettatori con una consultazione su internet. In vista anche una riforma della governance. Lo scrive il Corriere della Sera
...
Le possibili domande: quante Reti Rai volete senza spot? Quante testate giornalistiche? Quali contenuti volete? Con l’idea di fondo del premier di avere almeno una rete pubblica svincolata dalla pubblicità. Dopo i telespettatori, sarà la volta degli addetti ai lavori: l’idea dell’esecutivo è quella di ascoltare gli operatori tv, gli autori, il mondo della pubblicità. Quindi procedere alla riforma della governance: il piano è quello di affidare ad un trust nominato dal Quirinale, i cui componenti verranno proposti dal governo, il compito di nominare un amministratore unico e stendere un rapporto annuale sullo stato del servizio pubblico.
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 giugno 2014
Ecco il prezzo del patto, tramite il mafioso verdini, con berlusconi.

Riforme in cambio di salvezza delle reti mediaset ormai al fallimento.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da paolo11 »

http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/ ... index.html
Sette Luglio Processo firenze Renzi.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/ ... index.html
Sette Luglio Processo firenze Renzi.
Ciao
Paolo11

Se l'accusa fosse attendibile sarebbe una bomba atomica.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Legge elettorale: Pd-M5S, Renzi tirerà dritto come nulla fosse
di Andrea Scanzi | 18 giugno 2014


Il Ministro Karina Huff Boschi, con consueta incompetenza vagamente ilare, ha fatto sapere che il Pd valuterà la proposta (tardiva) dei 5 Stelle. Al tempo stesso, il mai stato giovane Presidente Orfini, ex bersaniano e attuale Fabris del Partito Democratico, avrebbe fatto sapere che comunque “l’Italicum non si tocca”. E’ più sincero il secondo: l’incontro Pd-M5S si farà ma non porterà a nulla. Se il Pd aprisse ai 5 Stelle, da un lato li accrediterebbe come forza politica e dall’altro metterebbe in discussione l’infinita schifezza infantile del cosiddetto “Senato alla francese”, che chiaramente M5S non può avallare (infatti ha appoggiato la proposta Chiti).

Renzi si trova a un bivio: o le riforme sensate e una legge elettorale degna con M5S, col rischio – sì, per lui è un rischio – di uccidere politicamente Berlusconi; oppure continuare a sfruttare la debolezza del Caimano, che allo stato attuale pur di vivacchiare accetterebbe qualsiasi proposta (anzitutto immorale). Se Renzi giungesse ad accordi con i 5 Stelle, potrebbe addirittura varare qualcosa di stranamente giusto e perfino un po’ di sinistra: ipotesi che non può nemmeno concepire, perché non ci è abituato.

Luisella Costamagna, sul Fattoquotidiano.it, ha chiesto al goffo Premier: #staiconSilvio o #staiconGrillo? Ovviamente Luisella conosce benissimo la risposta: raramente, in politica, i figli uccidono i padri. La mossa dei 5 Stelle, che doveva avvenire già a gennaio, può servire unicamente a svelare il bluff dei renzini, novelli berluschini 2.0 che – salvo rari casi – mirano a fama e potere. I 5 Stelle possono cioè smascherare definitivamente la natura berluschina di Renzi, evidenziando come i suoi amplessi costituzionali stipulati – in gran segreto – al Nazareno siano dettati non da “mancanza di alternative”, che ora esistono, ma da radicate e conclamate “affinità elettive” tra Pd e Forza Italia. E’ però tutto da dimostrare che gli elettori capiscano, o che comunque reputino tale aspetto sgradevole. La forza politica di Renzi, buffo e terribile “Pacioccone Mannaro”, è proprio quella di garantire il mantenimento dello status quo e dunque una serena morte democristiana: l’aspirazione massima per non pochi italiani.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... e/1032060/
Maucat
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da Maucat »

camillobenso ha scritto:Legge elettorale: Pd-M5S, Renzi tirerà dritto come nulla fosse
di Andrea Scanzi | 18 giugno 2014


Il Ministro Karina Huff Boschi, con consueta incompetenza vagamente ilare, ha fatto sapere che il Pd valuterà la proposta (tardiva) dei 5 Stelle. Al tempo stesso, il mai stato giovane Presidente Orfini, ex bersaniano e attuale Fabris del Partito Democratico, avrebbe fatto sapere che comunque “l’Italicum non si tocca”. E’ più sincero il secondo: l’incontro Pd-M5S si farà ma non porterà a nulla. Se il Pd aprisse ai 5 Stelle, da un lato li accrediterebbe come forza politica e dall’altro metterebbe in discussione l’infinita schifezza infantile del cosiddetto “Senato alla francese”, che chiaramente M5S non può avallare (infatti ha appoggiato la proposta Chiti).

Renzi si trova a un bivio: o le riforme sensate e una legge elettorale degna con M5S, col rischio – sì, per lui è un rischio – di uccidere politicamente Berlusconi; oppure continuare a sfruttare la debolezza del Caimano, che allo stato attuale pur di vivacchiare accetterebbe qualsiasi proposta (anzitutto immorale). Se Renzi giungesse ad accordi con i 5 Stelle, potrebbe addirittura varare qualcosa di stranamente giusto e perfino un po’ di sinistra: ipotesi che non può nemmeno concepire, perché non ci è abituato.

Luisella Costamagna, sul Fattoquotidiano.it, ha chiesto al goffo Premier: #staiconSilvio o #staiconGrillo? Ovviamente Luisella conosce benissimo la risposta: raramente, in politica, i figli uccidono i padri. La mossa dei 5 Stelle, che doveva avvenire già a gennaio, può servire unicamente a svelare il bluff dei renzini, novelli berluschini 2.0 che – salvo rari casi – mirano a fama e potere. I 5 Stelle possono cioè smascherare definitivamente la natura berluschina di Renzi, evidenziando come i suoi amplessi costituzionali stipulati – in gran segreto – al Nazareno siano dettati non da “mancanza di alternative”, che ora esistono, ma da radicate e conclamate “affinità elettive” tra Pd e Forza Italia. E’ però tutto da dimostrare che gli elettori capiscano, o che comunque reputino tale aspetto sgradevole. La forza politica di Renzi, buffo e terribile “Pacioccone Mannaro”, è proprio quella di garantire il mantenimento dello status quo e dunque una serena morte democristiana: l’aspirazione massima per non pochi italiani.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... e/1032060/
Un applauso scrosciante, condivido fino all'ultima virgola...
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Mediolanum, Doris: “Renzi è figlio del modo di fare politica di Berlusconi”


Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/06/ ... ni/285474/


“Credo in Renzi perché lui è proprio un prodotto, un figlio del modo di fare politica di Berlusconi. Sono felice che sia apparso un Renzi nella scena politica italiana. Insieme Renzi e Berlusconi faranno le riforme“ Lo afferma Ennio Doris, numero uno di Mediolanum, a “Mix24”, su Radio 24. “Ritengo che a Renzi sia piovuta la storia addosso” – continua Doris, che si professa un ‘berlusconiano puro’ – “perché si trova in una condizione nella quale non si è mai trovato nessun primo ministro. In primo luogo, se lui dà le dimissioni il presidente della Repubblica non ha alternative e quindi con questa arma in mano può imporre molte cose agli altri politici. E, in secondo luogo, è la prima volta che c’è un accordo con l’opposizione per fare le riforme”. L’imprenditore si esprime anche sugli stipendi dei manager pubblici: “E’ vero che sono troppo alti, ma c`è un mercato. Se un top manager è veramente bravo e tu non lo paghi a sufficienza, se ne va e quindi quella banca ha un danno e quindi anche i dipendenti. Però molto spesso si paga chi non se lo merita”. Doris, infine, rende un omaggio a Silvio Berlusconi, lodandone la lealtà, la generosità e l’intelligenza
20 giugno 2014

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/06/ ... ni/285474/
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Segnalo alla vostra attenzione questo articolo di Franco Cordero.

Franco Cordero è un giurista e scrittore italiano di 86 anni. Nel ventennio berlusconiano sulle pagine de La Repubblica ha sfidato in solitario il Caimano mettendo in chiaro quello che poi una parziale verità giudiziaria ha sanzionato tardivamente il corsaro di Hardcore.

Oltre a mettere in evidenza il vuoto spinto della politica corsara di Silvius, Amstrong, Custer Berlusconi.

Franco Cordero è veramente uno che ci messo la faccia quando il potere del Caimano era al top.

Ovviamente inascoltato.

Cordero fa parte di quella cultura egualitaria e legalitaria che si sta spegnendo in Italia, e che il nuovo regime di stampo peronista ha bollato con il titolo :"I professoroni".

Forse, ma ripeto forse, inconsapevolmente la ministra Boschi non sa che l'artefice della propaganda del Terzo Reich, Joseph Goebbels, annoverava tra i suoi aforismi questo:

" Quando sento parlare di cultura metto mano alla fondina"

Il battistrada della liturgia di Goebbels per un ventennio è stato il nostro Silvius, Amstrong, Custer, Berlusconi, che ha fatto proprio un altro aforisma di successo, tanto caro al ministro nazista:

"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità."

http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Cordero

******

Repubblica 20.6.14
Tutti gli ostacoli del governo Renzi
di Franco Cordero



A TRE settimane dal voto europeo numeri ed eventi suggeriscono rilievi irrispettosi: gli 11.202.231 di voti raccolti dall’esordiente, pari al 40.8% dei votanti, erano un exploit inaudito nelle fiere elettorali italiane ( adde L’Altra Europa, 4%); i 4.614.364 (16.8%) racimolati da Forza Italia riflettono un leader ormai fiacco ma, issato a cavallo, può ancora guidare la carica, se qualche espediente meccanico lo tiene ritto (capitava in un vecchio film sul Cid Campeador); e inclusi i presumibili confluenti nel cartello (Ncd, Udc, FdI, Lega Nord), l’armata variopinta conta 9.997.02 teste (31.1%), in vista del tête-à tête finale, potendo pescare nel 21.11% sterile accumulato dai pentasiderei (qualora viga l’Italicum). Votassimo domani, la vittoria sarebbe ancora più larga, sennonché l’ex sindaco fiorentino vuole un’intera legislatura, fino al 2018 e qui ha gioco meno facile. Glielo complicano degli handicap.
Vediamoli cominciando dalla mistica delle riforme costituzionali; le promuoveva il Quirinale, tale essendo l’obiettivo della «larghe intese»: le quali erano veicolo d’un regime consortile dove il Pd sarebbe stato junior partner, perché nella XVI legislatura Re Lanterna era padrone, ma in 42 mesi dilapida il capitale, fino alle squallide dimissioni, sabato 12 novembre 2011. Furioso e gemebondo, lamentava le maglie strette d’una Carta obsoleta e i lunghi percorsi legislativi, imputabili alla struttura bicamerale, ululando ogniqualvolta la Consulta dichiarasse invalide norme disegnate sulla sua anomala misura. Il Colle guardava, indifferente all’immane conflitto d’interessi e coinvolto in manovre d’abusiva immunità. L’eclissi dura un anno: redivivo, sfiora la clamorosa rivincita; nasce un governo bicolore guidato da Letta nipote, la cui storia familiare e politica vale un programma; e chi elabora le novità supreme, ministro competente? Gaetano Quagliariello, centurione berlusconiano. Marchiate dall’oligarchia partitica, le Camere attuali erano le meno idonee a rifondare lo Stato. Così tengono banco questioni artificiose su cui il governo s’impegna a vuoto.
L’urgente sta nell’economia infestata da mafie, camorra, corruzione: mancavano due spanne alla bancarotta; il morbo italico è debito pubblico straripante, declino produttivo, disoccupati, rendite parassitarie, caduta dei consumi, istruzione deficitaria, atonia morale. Molto cambierebbe appena fossero snidati i vampiri e l’uomo nuovo parla chiaro ma i consorti coltivano interessi nella cui gestione “garantismo” significa impunità: ad esempio, aborrono le intercettazioni, in ossequio alla privacy delittuosa; intendono la difesa come ingegnoso perditempo; difendono meccanismi perversi della prescrizione, affinché almeno un processo su tre finisca in scandalosi proscioglimenti. Nella casistica a colletto bianco è raro che scatti la pena: quando avviene, benefici penitenziari la convertono, tagliano, diluiscono; vedi Silvius Magnus, caso Mediaset. Che nell’Italia 2014 “mercato” sia parola vuota, lo dicono notizie Expo e Mose scoperchiando malaffari miliardari dall’effetto notorio: un km d’alta velocità costa sei volte la stessa opera in Francia; vi mangiano impresari, intermediari, “facilitatori”, funzionari, pseudoconsulenti, parassiti dal vario colore sotto trasversale ombrello politico. Le procure ottengono misure cautelari. Qui gli oligarchi battono un colpo strepitoso.
Mercoledì 11 giugno Montecitorio votava norme comunitarie sulla responsabilità civile del magistrato. L’emendamento del solito leghista contempla azioni dirette contro l’autore dell’asserito «danno ingiusto» ossia liti tra imputato e chi lo giudica: idea da manicomio; l’arnese intimidatorio inquina il giudizio e lo ostruisce perché ogni chiamato in causa diventa incompatibile; l’Olonese li fulminerebbe uno dopo l’altro. L’emendamento riscuote 187 sì contro 180 e se Palazzo Madama, ripetesse l’impresa, navigheremmo sulla Nave dei folli (l’aveva incisa Dürer, 1494). Naturali i trionfi a destra ma il Pd conta 293 teste sotto la cupola montecitoria e ne erano presenti 214; chi se ne intende calcola 57 traditori. Il capogruppo, pupillo dal emobersaniano, non se ne stupisce: fioriscono i « garantisti » Pd, eccome, primus quorum ipse; lo esclamava un anno fa, memorabile outing, e intavola la candidatura al patronato dei perseguibili o già imputati (corruttori, corrotti e simili); voci confraterne chiedono una «svolta storica» dal «giustizialismo» al virtuoso contrario. Il Quirinale emette una vaga frase equidistante ( l’anno scorso esortava tribunali e corti al rispetto dello «statista » indaffarato). Lo sconfitto 2013 grida d’avere votato contro l’emendamento e solleva dubbi sul gruppo M. R. Sono lunghi i quasi 4 anni residui d’una legislatura completa, con innumerevoli occasioni d’imboscata. La vecchia guardia include vescovi atei, pasticheur postmarxisti: non vinceranno mai partite elettorali ma sono temibili nei giochi d’inerzia e fuoco amico. Il premier in carica è colpevole d’avere vinto due volte, alle primarie e nelle europee. Insomma, quanto meno dura la mésalliance, tanto meglio, ed è auspicabile un trasloco al Quirinale. Scontiamo ancora i 101 voti Pd tolti a Romano Prodi: l’avevano appena acclamato; nella versione ipocrita Napolitano rieletto scongiura catastrofi. Nossignori, volevano larghe intese oligarchiche; Berlusco Felix canta al microfono «meno male che Giorgio c’è». Il disegno consortile lo presupponeva ancora una volta salvo dal processo. Era scena da teatro nero lo stupore rabbioso giovedì 1 agosto 2013, h. 19.38: la lunga caduta dell’impero forse comincia lì, dalla lettura del dispositivo d’una sentenza; staremmo assai peggio se il tempo avesse estinto anche quella frode fiscale.
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »


Corruzione, il momento di fidarsi delle istituzioni

di Ranieri Razzante | 21 giugno 2014Commenti (13)


Gli scandali Mose ed Expo fanno parlare anche troppo di se stessi. Soprattutto perché si ha fretta di ricorrere alla presunzione di innocenza, subito, e senza preoccuparsi di quanti danni questi lestofanti abbiano commesso. I provvedimenti cautelari adottati dai magistrati sono presunzione di colpevolezza, altro che. E non ci si dica che siamo giustizialisti. Siamo persone per bene, col diritto di parlare e giudicare. Perché in quelle situazioni tantissimi italiani onesti non si troveranno mai.

Auguri di cuore ad un italiano per bene, Raffaele Cantone, che avrà sempre il sostegno di Aira, cosi come i politici di ogni colore e gli uomini di buona volontà che si prodigheranno per rendere questo nostro martoriato Paese più vivibile. Perché quando è troppo, è troppo. Ma la cuccagna è finita. Evasori e mazzettari, delinquenti e mafiosi, corrotti e corruttori. Le nostre forze dell’ordine ne scoprono ogni giorno, senza sconti a nessuno. E chi fa quello che hanno fatto i “congiurati” del Mose e dell’Expo, come ha detto bene Cantone, è mafioso, anche se colletto bianco come sembrerebbero, allo stato attuale delle indagini, i coinvolti.

Una giustizia moderna “deve” riuscire ad assicurare al tempo stesso le garanzie del diritto, i processi brevi e le pene certe ed esemplari. Ed una classe politica degna di un Paese civile deve riuscire a raggiungere questo obiettivo, con i fatti e non con gli slogan, le grida e gli insulti. Siamo tutti buoni a dire ciò che non va, ma è certo più difficile proporre e
costruire, laddove il potere – ad ogni livello – droga chi lo possiede.

Non si può allo stesso tempo condannare la mafia ed utilizzare metodi propri delle associazioni a delinquere per gestire soldi dello Stato e dei cittadini. E deve passare l’idea, oggi come non mai, che chi pensa di essere furbo non può dormire sonni tranquilli. Continuiamo cosi. Fidiamoci di più delle istituzioni di questo paese. Il disfattismo ed i luoghi comuni, anche
se a volta giustificabili in base al disgusto che certi nostri connazionali più o meno illustri ci fanno provare, non ci porteranno i frutti che invece la concretezza e coerenza delle idee e dei comportamenti senz’altro garantiscono anche in questi periodi cosi foschi. In ogni caso, è vero - come ha detto il Presidente del Consiglio – che non si legifera sull’onda dell’emergenza. Ma lavorare per migliorare l’apparato già esistente è relativamente semplice, perché non siamo poi così indietro. E’ priorità assoluta nel bagaglio delle riforme.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... i/1035259/
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

La vox populi:

camillobenso • 11 minuti fa
Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
A proposito di:
Ma la cuccagna è finita. Evasori
e mazzettari, delinquenti e mafiosi, corrotti e corruttori.


Un po’ di antologia repubblicana.

Premessa doverosa.
Il ventennio fascista oltre ad essersi dimostrato quello che tutti sappiamo, eccelse anche nella corruzione diffusa ad opera di una buona parte del regime. Luigi Zampa ha magistralmente raccontato le vicende di un’imprecisato paesino della Puglia nel
film “Gli anni ruggenti”, dove gli esponenti locali del regime si distinguevano
per il noto: “Mangia tu che mangio anch’io”.

Un, due,..tre, pronti via.
Quando tutto cambia ed arriva la Repubblica, il vizietto non cambia.
Tra il 1948 e il 1949, il Tesoro Usa versa al Tesoro italiano l’accantonamento del Prisoner Fund. I soldi del rimanente dovuto ai prigionieri di guerra italiani che hanno
accettato di lavorare negli Stati Uniti.
L’ammontare del versamento fu pari 26 milioni di dollari (400 miliardi nell’anno 2.000).
A gestire l’operazione in Italia fu incaricato un giovane collaboratore di De Gasperi, tale Giulio Andreotti.

Di quei soldi non si seppe mai la destinazione. I militari italiani prigionieri negli
Usa non percepirono mai una lira. Neppure i loro eredi. Dopo 66 anni tutto è
andato in fanteria. Non credo nel modo più assoluto che De Gasperi ne sapesse
qualcosa, perché nel 1947 quando si reca in Usa per richiedere aiuti economici,
si fece prestare il cappotto buono dall’amico Piccioni. Eppure all’epoca era il
presidente del Consiglio dei ministri. De Gasperi non era di certo un uomo che
si prestasse a simili porcate Il suo giovane collaboratore, il segreto, invece,
se l’è portato nella tomba, oppure all’inferno per chi crede.
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Marco Giuseppe Polidori • 6 ore fa
solo perché ci è permesso uno spazio per esprimere in libertà le nostre opinioni, non vuol dire che dobbiamo riempirlo ad ogni costo con qualunque scempio del buon senso e della logica.
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Giovanni • 7 ore fa
le stesse istituzioni che vogliono l' immunita per il nuovo Senato? Signor Razzante ma lei ci è o ci fa?
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Sir Vizio • 10 ore fa
Egregio Prof. Razzante,

come ha ben descritto lei, la nostra situazione è desolante. Eppure ancora una volta dobbiamo crederci perché aneliamo alla Giustizia.
Condivido quanto ha esposto.
Aggiungo che , come ha detto Antonio Ingroia, le armi per combattere le mafie ( la politica, lo avete già detto, oggi è una delle tante mafie) sono ancora spuntate. I poteri assegnati al dott. Cantone vanno bene per prevenire fenomeni di corruzione e affini ma sul fronte della repressione siamo ancora inefficaci.
Occorre poter colpire i patrimoni dei rei con la confisca come si fa e si é fatto contro i mafiosi. Chi riveste un ruolo istituzionale ed è indagato per reati quali corruzione, concussione etc. etc. se non è in grado di dimostrare la liceità del patrimonio che ha accumulato ne subirà la confisca. Questo è l'unico e vero deterrente a non commettere reati che distruggono il tessuto economico di un intero paese e calpestano la certezza del diritto fondamento di ogni democrazia che si rispetti.

Spero ardentemente che aldilà delle convinzioni e dei credo politici ci si unisca in questa battaglia di civiltà e che la società civile compatta spinga la politica a legiferare in tal senso ( tutti, destra centro e sinistra devono farlo per noi e per il paese).
Sarebbe bello se la sua associazione e/o il FQ vi faceste promotori di questa proposta. Tanto per dimostrare con i fatti una chiara volontà.
un cordiale saluto
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ginobonatesta (0ccfec30) • un giorno fa
Oltre alla indubbia competenza e professionalità riconosco alla sua persona la "buona fede" senza se e senza ma, però dovrebbe avere la compiacenza di dire di quali "istituzioni" dovremmo fidarci. Partiamo dall'ultima affidata al dott. Cantone (persona degnissima) ma anche lui "segnato" dalla partecipazione a un tink tank politico. (vedrò di Letta Jr.) Poca cosa dirà lei, verissimo, continuiamo. Membri (controllori) di questa nuova "autorità indipendente" nonimati dalla politica (di massima, controllati) attingendo a riciclati o persone "politicamente" identificabili. (non eletti o che hanno lavorato con 2 campioni di onestà come scajola e clini senza accorgersi dei loro magheggi) Poca cosa anche questa, bene, andiamo avanti. Dovremmo forse fidarci dei nuovi padri della Patria fra i quali, al pari di Parri e Pertini, un pregiudicatodecadutointerdettoexcav. che, daccordo col pdc propongono l'"immunità" anche per i "senatori" nominati dai più corrotti enti locali di 2° o 3° livello invece di proporne la decadenza, per reati non attinenti alla funzione politica, (da codificare in modo puntuale) anche per i deputati così da rendere, di fronte alla natura e alla ns Costituzione, i cittadini uguali di fronte alla legge? O dovremmo fidarci del pdr che trova ogni cavillo per evitare una sua deposizione che egli stesso avrebbe dovuto sollecitare e che da qualche mese non "monita" più contro l'uso improprio della "fiducia" da parte del governo (più di 1 ogni 10gg.) e non tuona più contro l'esautoramento del parlamento dal dibattito politico? Grazie per la risposta.
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camillobenso • un giorno fa
Egregio Dott. Razzante,

Le posso garantire che il mio stupore dopo aver letto il suo articolo ha raggiunto dimensioni megagalattiche.

Comprendo benissimo la Sua buona volontà personale incentrata nell’azione di contrasto alla corruzione ed altro. Ma nello stesso tempo per dare una giustificazione alla Sua esternazione, non posso far altro che pensare che Lei è stato assente dal Bel Paese negli ultimi 40 anni.

E che al rientro in Patria di fronte a un si grande squallore, l’unica reazione civile
praticabile fosse quella di mobilitarsi contro la corruzione ed altro.

Solo che lo stato dell’arte ha raggiunto dimensioni tali che neppure l’Istituto di Statica credo sia in grado di valutare per l’intero il fenomeno.
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Gabriele67 • un giorno fa
LOL! Speriamo che i magistrati arrivino fino in fondo, perchè di queste istituzioni qui non ci si può fidare proprio per nulla.
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Salvatore Contino • un giorno fa
viste le bozze che danno immunitá ai delinquenti in senato e la messa in chiaro degli accordi col pluri inquisito e condannato, si fidi Lei che io proprio non li digerisco. Auguri.
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Sergio Martinez • un giorno fa
Sig Razzante, non ho capito, nel suo articolo, cosa dovrebbe indurci oggi a fidarci, più di ieri, delle istituzioni. I processi stanno diventando più veloci? Le pene inflitte, e scontate, così gravi da indurre i lestofanti a non delinquere più?
Francamente mi pare stiamo andando in direzione opposta, veda le ultime notizie sui prossimi senatori, immuni da ogni controllo.
In ogni caso un sistema che funziona non può basarsi sulla "fiducia" , ma su un sistema di dissuasione preventiva e controlli da rendere il crimine non remunerativo.
La fiducia è una cosa troppo seria per darla a chi non fa nulla per meritarla, la riservi a chi la merita
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Leopoldo • un giorno fa
la corruzione fa male . annulla la speranza di chi è ai margini della società. annulla la fiducia di chi onestamente lavora per se e per gli altri. premia il 2 % della popolazione che comanda sul 98 %. alla lunga danneggia tutti tranne quel manipolo di potenti che manovra nell'ombra appoggiati da legislatori compiacenti
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hucco • un giorno fa
Sig. Razzante, lei HA SBAGLIATO il titolo di questo articolo: questo NON E' il momento di fidarsi delle istituzioni!!!!
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davidasini.blogspot.it/ • un giorno fa
Tutte le classifiche internazionali ci mettono ai primi posti per corruzione nel mondo occidentale. Con le leggi truffa degli ultimi 20 anni si e' arrivati ad una sostanziale impunita', con la prescrizione ad intervenire praticamente SEMPRE. La risposta della politica la puo' leggere sul titolo del Fatto di oggi: immunita' estesa alla politica anche fuori dal parlamento. E lei si mette a disquisire sulla mancanza di garanzie per gli imputati. Le garanzie in Italia mancano SOLO per le
parti lese.. Si vergogni.
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Gina Franklin • un giorno fa
Le ''istituzioni di questo paese'' purtroppo stanno legiferando per portare i magistrati in galera e offrire un ennesimo rifugio ai corrotti, con l'immunita' per i senatori (privati di funzioni), che la casta stessa insediera' senza alcun controllo dell'elettorato.
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Mices7 • un giorno fa
Ma se istituzioni stesse sono corrotte, come ci si può fidare? Quante di queste persone finiscono poi in carcere? Quante restituiscono il maltolto? Cambierei poi una frase dell'articolo in: "una giustizia moderna DOVREBBE riuscire ad assicurare al tempo stesso le garanzie del diritto, i processi brevi e le pene certe ed esemplari", perché qui non è affatto così.
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