quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
new zealand • 3 ore fa
la sinistra italiana per molto tempo ha preferito essere la portavoce dei sindacati piuttosto che partito di governo. E infatti non ha mai governato, o quando lo ha fatto è franata sotto i ricatti e le faide interne, lasciando spazio a Berlusconi e Lega. Spero che il futuro offra qualche cosa di meglio
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Romano Scandiano RE • 4 ore fa
Una volta aveva un senso (forse), ma perchè mai una persona mediamente intelligente, dovrebbe iscriversi al PD, oggi come oggi??
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Gabriel • 5 ore fa
Già che passano di porta in porta, consegneranno anche il 740 precompilato?
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la sinistra italiana per molto tempo ha preferito essere la portavoce dei sindacati piuttosto che partito di governo. E infatti non ha mai governato, o quando lo ha fatto è franata sotto i ricatti e le faide interne, lasciando spazio a Berlusconi e Lega. Spero che il futuro offra qualche cosa di meglio
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Romano Scandiano RE • 4 ore fa
Una volta aveva un senso (forse), ma perchè mai una persona mediamente intelligente, dovrebbe iscriversi al PD, oggi come oggi??
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Gabriel • 5 ore fa
Già che passano di porta in porta, consegneranno anche il 740 precompilato?
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Re: quo vadis PD ????
Corriere 24.4.15
Alfredo D’Attorre
«Inaccettabili i ricatti aberranti Non parteciperò a scrutini blindati e mi schiererò contro la legge»
intervista di Alessandro Trocino
ROMA «L’ipotesi della fiducia è aberrante. Se fosse posta, non parteciperei al voto. E nel voto finale mi esprimerei, a viso aperto, contro la legge elettorale». Alfredo D’Attorre non si tira indietro e ribadisce fino in fondo il suo dissenso sulla gestione del Pd e sull’Italicum.
Perché sarebbe così grave?
«Si mette il Parlamento sotto ricatto. Solo due volte nella nostra storia si è chiesta la fiducia sulla legge elettorale: durante il fascismo, con la legge Acerbo del 1923, e con la legge truffa del 1953. Che fu una delle pagine più oscure e portò al ritiro dalla vita politica di Alcide De Gasperi».
Si fa capire che, se non si chiederà il voto segreto sul voto finale, non saranno poste le fiducie.
«Io il voto segreto non lo chiederò e auspico che non ci sia. Ma è insostenibile giustificare il ricorso alla fiducia sulla base di una possibilità prevista dal regolamento proprio per leggi così delicate. Voglio continuare a pensare che il governo sostenuto dal Pd non metterà la fiducia su una legge cardine. È imbarazzante il solo fatto che se ne parli».
E se si arrivasse fino a lì?
«Mi auguro che nel governo si manifestino apertamente le voci contrarie. È ora il momento di parlare. Ci sono ministri che hanno una storia di sinistra e che non possono tacere».
Lei che farebbe?
«Non sarei disponibile a votarla. Non lo farei nemmeno su una legge elettorale da me condivisa. La fiducia su una materia del genere è incompatibile con l’equilibrio democratico. Sarebbe una compressione intollerabile del Parlamento».
Qualcuno la seguirebbe?
«Penso che nel gruppo questa scelta possa creare rigetto e resistenza in una fascia più ampia di quella che si immagina. Ma su queste materie come non c’è disciplina di partito, non c’è disciplina di corrente. Ognuno deciderà secondo la sua coscienza».
La fiducia sarebbe incompatibile con la sua permanenza nel Pd?
«Sarebbe incompatibile con il Pd la scelta della fiducia. E sarebbe incompatibile con i nostri valori. Una scelta che lascerebbe una macchia indelebile sulla nostra pelle».
E senza fiducia?
«Non capisco l’insicurezza di Renzi. Senza fiducia, si ripristinerebbe una normale dialettica. Se gli emendamenti non passassero, voterei contro. Ma sarebbe fisiologico».
Speranza si è dimesso da capogruppo, ha fatto bene?
«Ha fatto un atto di grande dignità, forza e coraggio. Che lo abbia fatto una persona del suo equilibrio, che non può essere tacciata di anti renzismo, avrebbe dovuto far riflettere. E invece si cerca di far passare in cavalleria anche le sue dimissioni. Del resto, per ben tre volte in commissione non c’è stato confronto. E la rimozione dei dieci membri della minoranza è un fatto senza precedenti. Credo che Renzi stia perdendo la misura».
Alfredo D’Attorre
«Inaccettabili i ricatti aberranti Non parteciperò a scrutini blindati e mi schiererò contro la legge»
intervista di Alessandro Trocino
ROMA «L’ipotesi della fiducia è aberrante. Se fosse posta, non parteciperei al voto. E nel voto finale mi esprimerei, a viso aperto, contro la legge elettorale». Alfredo D’Attorre non si tira indietro e ribadisce fino in fondo il suo dissenso sulla gestione del Pd e sull’Italicum.
Perché sarebbe così grave?
«Si mette il Parlamento sotto ricatto. Solo due volte nella nostra storia si è chiesta la fiducia sulla legge elettorale: durante il fascismo, con la legge Acerbo del 1923, e con la legge truffa del 1953. Che fu una delle pagine più oscure e portò al ritiro dalla vita politica di Alcide De Gasperi».
Si fa capire che, se non si chiederà il voto segreto sul voto finale, non saranno poste le fiducie.
«Io il voto segreto non lo chiederò e auspico che non ci sia. Ma è insostenibile giustificare il ricorso alla fiducia sulla base di una possibilità prevista dal regolamento proprio per leggi così delicate. Voglio continuare a pensare che il governo sostenuto dal Pd non metterà la fiducia su una legge cardine. È imbarazzante il solo fatto che se ne parli».
E se si arrivasse fino a lì?
«Mi auguro che nel governo si manifestino apertamente le voci contrarie. È ora il momento di parlare. Ci sono ministri che hanno una storia di sinistra e che non possono tacere».
Lei che farebbe?
«Non sarei disponibile a votarla. Non lo farei nemmeno su una legge elettorale da me condivisa. La fiducia su una materia del genere è incompatibile con l’equilibrio democratico. Sarebbe una compressione intollerabile del Parlamento».
Qualcuno la seguirebbe?
«Penso che nel gruppo questa scelta possa creare rigetto e resistenza in una fascia più ampia di quella che si immagina. Ma su queste materie come non c’è disciplina di partito, non c’è disciplina di corrente. Ognuno deciderà secondo la sua coscienza».
La fiducia sarebbe incompatibile con la sua permanenza nel Pd?
«Sarebbe incompatibile con il Pd la scelta della fiducia. E sarebbe incompatibile con i nostri valori. Una scelta che lascerebbe una macchia indelebile sulla nostra pelle».
E senza fiducia?
«Non capisco l’insicurezza di Renzi. Senza fiducia, si ripristinerebbe una normale dialettica. Se gli emendamenti non passassero, voterei contro. Ma sarebbe fisiologico».
Speranza si è dimesso da capogruppo, ha fatto bene?
«Ha fatto un atto di grande dignità, forza e coraggio. Che lo abbia fatto una persona del suo equilibrio, che non può essere tacciata di anti renzismo, avrebbe dovuto far riflettere. E invece si cerca di far passare in cavalleria anche le sue dimissioni. Del resto, per ben tre volte in commissione non c’è stato confronto. E la rimozione dei dieci membri della minoranza è un fatto senza precedenti. Credo che Renzi stia perdendo la misura».
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Re: quo vadis PD ????
MA STI CAZZI DI COMUNISTI VECCHI E GIOVANI NON HANNO CAPITO CHE SONO DIVENTATI FASCISTI CON IL NUOVO DUCE????
‘Bersani escluso? Brutto gesto, lo invitiamo noi’
Bologna, cuoche della Festa de L’Unità in rivolta
Lui dice: “Ci verrei anche a piedi” – I precari contestano il ministro Giannini, salta dibattito (video)
Avevo dieci anni che facevo già da mangiare e sono ancora qui. Io sono una comunista schietta ma quando vedo delle cose così mi viene il nervoso”. Così Adele, 81 anni, cuoca sin dalla prima festa nel 1945, commenta l’esclusione dell’ex segretario Bersani dalla festa de L’Unità di Bologna. Le compagne del quartiere navile, dietro il loro bancone del pesce lanciano un appello: “Noi Bersani lo invitiamo al nostro stand” (video di David Marceddu). E a sera, da un salotto tv, Renzi dice: “Errore non invitarlo” (leggi)
Festa dell’Unità, la rivolta di cuoche e volontari: “Senza Bersani? Sale il nervoso”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... so/364727/
Al secondo giorno della Festa nazionale de l’Unità a Bologna, dedicata ai 70 anni di queste manifestazioni, siamo andati a parlare coi tanti volontari del partito che lavorano ai ristoranti o ai bar. La notizia che fra gli invitati ai dibattiti mancheranno tutti i big della minoranza interna, Pierluigi Bersani, Roberto Soperanza, Rosy Bindi, Massimo D’Alema, Pippo Civati, ha fatto arrabbiare tanti: “Non è un bel gesto, non è una bella scena per molti dei volontari e soprattutto per gli anziani che hanno molto affetto per questa parte della vecchia dirigenza”, spiega Enrico, volontario da 12 anni. Adele, 81 anni, cuoca sin dalla prima festa nel 1945, è arrabbiata: “Avevo dieci anni che facevo già da mangiare e sono ancora qui. Io sono una comunista schietta ma quando vedo delle cose così mi viene il nervoso“. Le compagne del quartiere navile, dietro il loro bancone del pesce lanciano un appello: “Noi Bersani lo invitiamo al nostro stand”. Qualcuno tra i volontari intervistati prova a giustificare la scelta di non invitarli: “Non c’era tempo e spazio, con un dibattito al giorno per dieci giorni”. “E poi – dice un altro volontario – comunque alla festa a parlare coi militanti potranno comunque venirci”. Il segretario provinciale del Pd, Francesco Critelli prova a smorzare le polemiche: “Non c’è alcuna scelta politica nel non avere invitato Bersani o Rosy Bindi. Comunque nelle ultime ore abbiamo preso accordi con Gianni Cuperlo, che sarà a Bologna per la chiusura di Matteo Renzi il 3 maggio” di David Marceddu
24 aprile 2015
‘Bersani escluso? Brutto gesto, lo invitiamo noi’
Bologna, cuoche della Festa de L’Unità in rivolta
Lui dice: “Ci verrei anche a piedi” – I precari contestano il ministro Giannini, salta dibattito (video)
Avevo dieci anni che facevo già da mangiare e sono ancora qui. Io sono una comunista schietta ma quando vedo delle cose così mi viene il nervoso”. Così Adele, 81 anni, cuoca sin dalla prima festa nel 1945, commenta l’esclusione dell’ex segretario Bersani dalla festa de L’Unità di Bologna. Le compagne del quartiere navile, dietro il loro bancone del pesce lanciano un appello: “Noi Bersani lo invitiamo al nostro stand” (video di David Marceddu). E a sera, da un salotto tv, Renzi dice: “Errore non invitarlo” (leggi)
Festa dell’Unità, la rivolta di cuoche e volontari: “Senza Bersani? Sale il nervoso”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... so/364727/
Al secondo giorno della Festa nazionale de l’Unità a Bologna, dedicata ai 70 anni di queste manifestazioni, siamo andati a parlare coi tanti volontari del partito che lavorano ai ristoranti o ai bar. La notizia che fra gli invitati ai dibattiti mancheranno tutti i big della minoranza interna, Pierluigi Bersani, Roberto Soperanza, Rosy Bindi, Massimo D’Alema, Pippo Civati, ha fatto arrabbiare tanti: “Non è un bel gesto, non è una bella scena per molti dei volontari e soprattutto per gli anziani che hanno molto affetto per questa parte della vecchia dirigenza”, spiega Enrico, volontario da 12 anni. Adele, 81 anni, cuoca sin dalla prima festa nel 1945, è arrabbiata: “Avevo dieci anni che facevo già da mangiare e sono ancora qui. Io sono una comunista schietta ma quando vedo delle cose così mi viene il nervoso“. Le compagne del quartiere navile, dietro il loro bancone del pesce lanciano un appello: “Noi Bersani lo invitiamo al nostro stand”. Qualcuno tra i volontari intervistati prova a giustificare la scelta di non invitarli: “Non c’era tempo e spazio, con un dibattito al giorno per dieci giorni”. “E poi – dice un altro volontario – comunque alla festa a parlare coi militanti potranno comunque venirci”. Il segretario provinciale del Pd, Francesco Critelli prova a smorzare le polemiche: “Non c’è alcuna scelta politica nel non avere invitato Bersani o Rosy Bindi. Comunque nelle ultime ore abbiamo preso accordi con Gianni Cuperlo, che sarà a Bologna per la chiusura di Matteo Renzi il 3 maggio” di David Marceddu
24 aprile 2015
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Re: quo vadis PD ????
LA VOX POPULI
Cobra89 • 15 minuti fa
Non era mai successo che un premier legasse la sopravvivenza del governo a una legge elettorale quando mancherebbero ancora 3 anni alla fine della legislatura.
Sembra quasi che Renzi cerchi il pretesto per farsi cacciare non riuscendo più a gestire i dati economici disastrosi e sapendo che ci sono le clausole di salvaguardia sui conti alle porte con aumenti dell'IVA ogni anno fino al 25,5%.
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Cobra89 • 42 minuti fa
Ma perché non lo cacciano una volta per tutte questo sbruffone incompetente che nessuno ha votato?
In ormai oltre un anno di governo non ha ottenuto NIENTE! Solo chiacchiere inutili, previsioni economiche deliranti come la grande ripresa "col botto" a settembre, fallimento totale in Europa sugli aiuti nel gestire l'immigrazione... e le 92 mila assunzioni a settembre col Jobs Act non sono altro che le conversioni contrattuali in contratti di decontribuzine a scadenza triennale di chi già lavorava.
A casa il Renzi!
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Cobra89 • 15 minuti fa
Non era mai successo che un premier legasse la sopravvivenza del governo a una legge elettorale quando mancherebbero ancora 3 anni alla fine della legislatura.
Sembra quasi che Renzi cerchi il pretesto per farsi cacciare non riuscendo più a gestire i dati economici disastrosi e sapendo che ci sono le clausole di salvaguardia sui conti alle porte con aumenti dell'IVA ogni anno fino al 25,5%.
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Cobra89 • 42 minuti fa
Ma perché non lo cacciano una volta per tutte questo sbruffone incompetente che nessuno ha votato?
In ormai oltre un anno di governo non ha ottenuto NIENTE! Solo chiacchiere inutili, previsioni economiche deliranti come la grande ripresa "col botto" a settembre, fallimento totale in Europa sugli aiuti nel gestire l'immigrazione... e le 92 mila assunzioni a settembre col Jobs Act non sono altro che le conversioni contrattuali in contratti di decontribuzine a scadenza triennale di chi già lavorava.
A casa il Renzi!
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Re: quo vadis PD ????
Beppe A. • un'ora fa
il non-votato da nesssuno, l'infiltrato di Palazzo Chigi, il colui che fa impallidire Antani, che si permette di cacciare la stessa persona dalla quale ha ricevuto i voti per fare il ducetto di Capocotta!
fatti votare imbroglione!
Rispetto per il Bersanone!
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Marty McFly • un'ora fa
porco boia ragazzi... non siamo mica qui a fare il parmigiano con il latte di soia. ... siamo tutti bravi, ma il sanguinaccio anemico non esiste mica ragazzi ...
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Domus Oscella • un'ora fa
Scusate, ma la cuoca "comunista" Adele durante l'intervista stava cucinando un bambino ? :-)
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il non-votato da nesssuno, l'infiltrato di Palazzo Chigi, il colui che fa impallidire Antani, che si permette di cacciare la stessa persona dalla quale ha ricevuto i voti per fare il ducetto di Capocotta!
fatti votare imbroglione!
Rispetto per il Bersanone!
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Marty McFly • un'ora fa
porco boia ragazzi... non siamo mica qui a fare il parmigiano con il latte di soia. ... siamo tutti bravi, ma il sanguinaccio anemico non esiste mica ragazzi ...
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Domus Oscella • un'ora fa
Scusate, ma la cuoca "comunista" Adele durante l'intervista stava cucinando un bambino ? :-)
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Re: quo vadis PD ????
joe • un'ora fa
Renzi dice sempre quello che puo' renderlo gradito alla gente, poi tanto fa quello che gli pare.
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mario pinna • un'ora fa
Non capisco cosa ci facciano questi personaggi alla Festa dell'Unità.
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Ivo Serenthà • un'ora fa
Quanto sono straccioni sti cosiddetti rottamatori,escludendo in questo modo sono da paragonare a dei fascis..lli
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Renzi dice sempre quello che puo' renderlo gradito alla gente, poi tanto fa quello che gli pare.
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mario pinna • un'ora fa
Non capisco cosa ci facciano questi personaggi alla Festa dell'Unità.
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Ivo Serenthà • un'ora fa
Quanto sono straccioni sti cosiddetti rottamatori,escludendo in questo modo sono da paragonare a dei fascis..lli
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Re: quo vadis PD ????
unochepassaognitanto • un'ora fa
Povero bersani, gli fan fare la fine di ochetto
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Gabriel • un'ora fa
Certo che un mancato invito a dove il PD mangia dovrebbe fare onore a Bersani. Ne dovrebbe essere contento!
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PieroBoncompagni • un'ora fa
SENZA PAROLEEEEE!!!!!!!
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Povero bersani, gli fan fare la fine di ochetto
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Gabriel • un'ora fa
Certo che un mancato invito a dove il PD mangia dovrebbe fare onore a Bersani. Ne dovrebbe essere contento!
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PieroBoncompagni • un'ora fa
SENZA PAROLEEEEE!!!!!!!
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Re: quo vadis PD ????
Francesco48 • un'ora fa
La festa dell'unita' ?...ma perche'...il pd ha ancora qualche motivo per festeggiare ?
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La festa dell'unita' ?...ma perche'...il pd ha ancora qualche motivo per festeggiare ?
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Re: quo vadis PD ????
Il Paese smantellò la patria, la Resistenza la ricostruì
di EUGENIO SCALFARI
"(...)I malanni di un Paese fortemente in ritardo rispetto all'orologio della storia dovrebbero tuttavia produrre degli anticorpi.
È così che avviene in ogni organismo. Se vive ma ha batteri e virus che lo minacciano, gli anticorpi cercano di migliorare
la situazione e di guarire la malattia. Ma accade qualche volta un fenomeno assai singolare:
gli anticorpi invece di aggredire virus, batteri e corpi estranei che minacciano la vita, si rivolgono contro se stessi
e finiscono per distruggersi lasciando campo libero al male ed anzi aggravandolo con la loro autodistruzione.
Se guardiamo alla storia dell'Italia moderna questo fenomeno è largamente diffuso.
Gli anticorpi dovrebbero mettere riparo alla fragilità della nostra democrazia e dovrebbe essere il Partito democratico
a produrli, specialmente ora che alla sua guida c'è un personaggio coraggioso, eloquente, dotato di molte capacità di
convincere amici e avversari. Ma il fatto strano degli anticorpi che distruggono se stessi si sta invece verificando con
preoccupante intensità ed è proprio Matteo Renzi, che adottando lo slogan del cambiamento,
sta cambiando la democrazia italiana non rafforzandola ma rendendola ancora più fragile sì da consentirgli
di decidere e comandare da solo.
Renzi sta smontando la democrazia parlamentare col rischio di trasformarla in democrazia autoritaria.
Forse non ne è consapevole, (ancora peggio) è possibile, ma quella è la strada che sta battendo e sia la legge elettorale
sia la riforma costituzionale del Senato rendono quel pericolo ancora più concreto."(...)
http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... ef=HRER2-1
di EUGENIO SCALFARI
"(...)I malanni di un Paese fortemente in ritardo rispetto all'orologio della storia dovrebbero tuttavia produrre degli anticorpi.
È così che avviene in ogni organismo. Se vive ma ha batteri e virus che lo minacciano, gli anticorpi cercano di migliorare
la situazione e di guarire la malattia. Ma accade qualche volta un fenomeno assai singolare:
gli anticorpi invece di aggredire virus, batteri e corpi estranei che minacciano la vita, si rivolgono contro se stessi
e finiscono per distruggersi lasciando campo libero al male ed anzi aggravandolo con la loro autodistruzione.
Se guardiamo alla storia dell'Italia moderna questo fenomeno è largamente diffuso.
Gli anticorpi dovrebbero mettere riparo alla fragilità della nostra democrazia e dovrebbe essere il Partito democratico
a produrli, specialmente ora che alla sua guida c'è un personaggio coraggioso, eloquente, dotato di molte capacità di
convincere amici e avversari. Ma il fatto strano degli anticorpi che distruggono se stessi si sta invece verificando con
preoccupante intensità ed è proprio Matteo Renzi, che adottando lo slogan del cambiamento,
sta cambiando la democrazia italiana non rafforzandola ma rendendola ancora più fragile sì da consentirgli
di decidere e comandare da solo.
Renzi sta smontando la democrazia parlamentare col rischio di trasformarla in democrazia autoritaria.
Forse non ne è consapevole, (ancora peggio) è possibile, ma quella è la strada che sta battendo e sia la legge elettorale
sia la riforma costituzionale del Senato rendono quel pericolo ancora più concreto."(...)
http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... ef=HRER2-1
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Re: quo vadis PD ????
scrive Civati
Il partito della nazione, fondato sull’Italicum
Il premier dice che se non si voterà l’Italicum non ci sarà più il Pd.
In realtà, è proprio vero il contrario: il Pd che non è più Pd si fonderà proprio sull’Italicum (da qui la solerzia con cui si spinge per l’approvazione). Se ci sarà l’Italicum, il Pd istituzionalizzerà il partito della nazione che vediamo già all’opera dalla Liguria alla Puglia, dalla Campania al Parlamento: è la legge elettorale perfetta a questo scopo e così la legge di riforma costituzionale che l’accompagna.
Non ci sarà più il bipolarismo, ci sarà solo il PdR, come scrive anche Ilvo Diamanti, come dice Romano Prodi nel suo libro, come spiegano molti analisti sbaragliati in questi mesi dalla retorica violentissima del governo.
Il partito della nazione, fondato sull’Italicum
Il premier dice che se non si voterà l’Italicum non ci sarà più il Pd.
In realtà, è proprio vero il contrario: il Pd che non è più Pd si fonderà proprio sull’Italicum (da qui la solerzia con cui si spinge per l’approvazione). Se ci sarà l’Italicum, il Pd istituzionalizzerà il partito della nazione che vediamo già all’opera dalla Liguria alla Puglia, dalla Campania al Parlamento: è la legge elettorale perfetta a questo scopo e così la legge di riforma costituzionale che l’accompagna.
Non ci sarà più il bipolarismo, ci sarà solo il PdR, come scrive anche Ilvo Diamanti, come dice Romano Prodi nel suo libro, come spiegano molti analisti sbaragliati in questi mesi dalla retorica violentissima del governo.
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