Pagina 32 di 77
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 10/09/2015, 20:48
da camillobenso
iospero ha scritto:cielo 70 ha scritto:iospero ha scritto:
L'immigrazione è una delle piaghe dell'umanità ed è normale , direi che risponde perfettamente alla legge fisica dei vasi comunicanti, per cui in un mondo globalizzato ci si deve organizzare per essere pronti a trovare delle soluzioni che siano degne di un mondo civile in cui la vita delle persone viene comunque prima dei beni materiali che nel mondo occidentale straripano in modo disordinato e diseguale .
E' logico , normale un flusso dai paesi poveri (o impoveriti dal mondo occidentale) verso i paesi più ricchi,
si tratta di distribuire meglio le risorse. [/color][/size]
Il fatto è che anche nel mondo occidentale c'è chi non riesce a vivere in modo dignitoso o fa fatica. Non si può chiedere a questi ceti (o nell'ambito di questi a chi ha più spese da sostenere e non è riuscito a risparmiare, o perché non lavora da molto tempo o perché non ha dei lavori occulti) di essere solidali nel senso di vivere peggio o dividere lo stato sociale con gli immigrati.
Come vedi metto l'accento sul fatto che nel mondo occidentale c'è una distribuzione delle ricchezze assurda e la politica ha il compito di correggere questa situazione
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 10/09/2015, 21:06
da camillobenso
Come vedi metto l'accento sul fatto che nel mondo occidentale c'è una distribuzione delle ricchezze assurda e la politica ha il compito di correggere questa situazione[/quote]
Che nel mondo occidentale ci sia una distribuzione delle ricchezze assurda è un fatto vero e noto. Talmente noto che senza soluzione di continuità la diseguaglianza della distribuzione delle ricchezze dura ininterrottamente da 9mila anni.
Che il compito di correggere questa situazione, in via teorica spetta proprio alla politica, è un fatto altrettanto vero.
Ma io sono vecchio e avendo visto come funziona l’ambaradan su questo assurdo pianeta, e soprattutto in quel lembo di terra denominato il Bel Paese a forma di Stivale, non riesco a capire (non per polemica) come si possa fare con la politica di oggi, che a maggior ragione si avvale di esercito di qualunquisti quarantenni che sono orientati solo ad impossessarsi del potere e trarne il massimo del profitto generale, visto anche l’esempio dei loro predecessori???
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 10/09/2015, 21:34
da camillobenso
pancho ha scritto:camillobenso ha scritto:ANCHE GLI ATEI SOGNANO IL PARADISO TERRESTRE
Ovviamente sognano il paradiso terrestre su questo pianeta, primo ed ultimo che potranno mai visitare.
Consapevoli che la vita sia una partita unica, gli atei auspicano che la loro unica e sola vita trascorra nel migliore dei modi possibili.
A differenza dei Fratelli mussulmani che credono nel Corano e nel Profeta Maometto, e che nella prossima vita, senz’altro migliore di questa, nell’aldilà disporranno di ben 72 vergini.
A differenza degli ebrei che stanno aspettando ancora l’arrivo del Profeta. Mentre nel frattempo però non disdegnano di affidarsi con grande trasporto al dio più potente della Terra, il dio denaro, a cui si sono inginocchiati papi, cardinali, vescovi e tanti semplici pretoni.
E allora si affidano al filosofo di Quelli della notte, Max Catalano, interprete di una filosofia semplice semplice, ma molto logica e pratica.
È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira.
È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze.
È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati.
Di conseguenza ripudiano la guerra e sono terribilmente infastiditi da tutti coloro che si danno un gran da fare per crearne una pronta all’uso.
Eugenio Orso, che mi è nuovo come autore, penso che appartenga a questa categoria, oltre al fatto che credo sia un incallito marxista visto che tre giorni fa ha scritto su LIBRE:
Siano maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli Stati Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i capi degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie del denaro e della finanza.
continua
Siano maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli Stati Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i capi degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie del denaro e della finanza.
Concordo perfettamente e a mia maniera, in questo forum, sostengo da tempo questa tesi.
Quindi, questi "milioni di innocenti", come dovrebbero comportarsi difronte a questo "Risiko? La domanda e' pertinente?
un salutone
Quindi, questi "milioni di innocenti", come dovrebbero comportarsi difronte a questo "Risiko? La domanda e' pertinente?
Secondo chi ha messo in piedi questo ambaradan, dovrebbero comportarsi come sempre,...........SUBIRE, SUBIRE, SUBIRE.
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 12:37
da pancho
camillobenso ha scritto:pancho ha scritto:camillobenso ha scritto:ANCHE GLI ATEI SOGNANO IL PARADISO TERRESTRE[/color]
Ovviamente sognano il paradiso terrestre su questo pianeta, primo ed ultimo che potranno mai visitare.
Consapevoli che la vita sia una partita unica, gli atei auspicano che la loro unica e sola vita trascorra nel migliore dei modi possibili.
A differenza dei Fratelli mussulmani che credono nel Corano e nel Profeta Maometto, e che nella prossima vita, senz’altro migliore di questa, nell’aldilà disporranno di ben 72 vergini.
A differenza degli ebrei che stanno aspettando ancora l’arrivo del Profeta. Mentre nel frattempo però non disdegnano di affidarsi con grande trasporto al dio più potente della Terra, il dio denaro, a cui si sono inginocchiati papi, cardinali, vescovi e tanti semplici pretoni.
E allora si affidano al filosofo di Quelli della notte, Max Catalano, interprete di una filosofia semplice semplice, ma molto logica e pratica.
È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira.
È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze.
È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati.
Di conseguenza ripudiano la guerra e sono terribilmente infastiditi da tutti coloro che si danno un gran da fare per crearne una pronta all’uso.
Eugenio Orso, che mi è nuovo come autore, penso che appartenga a questa categoria, oltre al fatto che credo sia un incallito marxista visto che tre giorni fa ha scritto su LIBRE:
Siano maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli Stati Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i capi degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie del denaro e della finanza.
continua
Siano maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli Stati Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i capi degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie del denaro e della finanza.
Concordo perfettamente e a mia maniera, in questo forum, sostengo da tempo questa tesi.
Quindi, questi "milioni di innocenti", come dovrebbero comportarsi difronte a questo "Risiko? La domanda e' pertinente?
un salutone
Quindi, questi "milioni di innocenti", come dovrebbero comportarsi difronte a questo "Risiko? La domanda e' pertinente?
Secondo chi ha messo in piedi questo ambaradan, dovrebbero comportarsi come sempre,...........SUBIRE, SUBIRE, SUBIRE.
Purtroppo quello che dovrebbero SUBIRE loro lo trasferiscono a noi sperando nel ns. senso di accoglienza che purtroppo non risolve il problema ma lo stoppa momentaneamente fino a che non scoppierà, come al solito, tutto il bubbone sulle ns. spalle.
Quindi, non per giustificarle ma queste tutte avversioni verso questa massa che si nuove per i problemi che abbiamo gia detto, le posso anche capire.
Potrebbe essere un modo per mandare al mittente tutto quello che loro signori ci hanno consegnato.
Ho perso il lume della ragione con queste mie piccole analisi?
un salutone
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 13:19
da camillobenso
Purtroppo quello che dovrebbero SUBIRE loro lo trasferiscono a noi sperando nel ns. senso di accoglienza che purtroppo non risolve il problema ma lo stoppa momentaneamente fino a che non scoppierà, come al solito, tutto il bubbone sulle ns. spalle.
Quindi, non per giustificarle ma queste tutte avversioni verso questa massa che si nuove per i problemi che abbiamo gia detto, le posso anche capire.
Potrebbe essere un modo per mandare al mittente tutto quello che loro signori ci hanno consegnato.
Ho perso il lume della ragione con queste mie piccole analisi?
un salutone
Ho perso il lume della ragione con queste mie piccole analisi?
Non si tratta di perdere il lume della ragione.
Leggi questo punto di vista.
InfoDirekt, Vienna: gli Usa finanziano il traffico di migranti
Scritto il 17/8/15 • LIBRE nella Categoria: segnalazioni
http://www.libreidee.org/2015/08/infodi ... -migranti/
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 18:25
da iospero
MIGRANTI O RIFUGIATI: L’IPOCRITA DILEMMA D’EUROPA
di Guido Viale – 8 settembre 2015
Lungo l’autostrada Budapest-Vienna si è dissolto il futuro dell’Unione europea e ha fatto la sua comparsa una Europa nuova, fondata su una cittadinanza condivisa con profughi e migranti. La mossa di Angela Merkel è stata abile — le ha restituito una popolarità che l’attacco alla Grecia aveva compromesso — e sacrosanta: ha permesso a migliaia di profughi di raggiungere la loro meta e a migliaia di cittadini europei — austriaci, tedeschi e soprattutto ungheresi — di dimostrare il loro vero sentire: rendendo felici milioni di europei. Ma dopo la promessa di accogliere tutti, sono arrivati i distinguo tra paesi di provenienza sicuri e insicuri e tra profughi e migranti economici e l’assicurazione che si tratta di una misura temporanea.
Ma quella decisione unilaterale autorizza ogni governo ad andare per conto proprio: Cameron ha subito raccolto l’invito; i paesi del gruppo di Visegrad si sono opposti alle quote obbligatorie; i paesi baltici li seguiranno. E già si parla di sostituire all’accoglienza un “contributo” in denaro: si pagheranno i respingimenti un tanto al chilo? Èstato fatto così un altro passo nel dissolvere l’identità dell’Unione europea: ci sono paesi dell’Unione fuori dall’area Schengen e paesi Schengen fuori dall’Unione; paesi dell’Unione fuori della Nato e paesi della Nato furi dall’Unione; paesi nell’Unione dall’euro; paesi virtuosi e paesi dissoluti, ecc. Ora ci saranno paesi dell’Unione con le quote obbligatorie e paesi senza. E ciascuno si sceglierà la nazionalità che preferisce?
L’accoglienza divide tra loro gli Stati dell’Unione, impegnati a rimpallarsi le quote di profughi, e fomenta al loro interno lo scontro di cui si alimenta la xenofobia. Ma l’Unione non avrà una politica comune su profughi e migranti perché ha adottato da anni politiche che negano l’accoglienza — casa, lavoro, reddito e sicurezza — a una quota crescente dei suoi cittadini. Se la disoccupazione giovanile è al 20 per cento, e in alcuni paesi al 50, è a un’intera generazione che viene negata la cittadinanza. In queste condizioni è difficile varare una politica di inclusione per centinaia di migliaia o milioni di migranti: quanti se ne possono realisticamente aspettare sia aprendo le porte, sia puntando su respingimenti inefficaci e spietati. Il conflitto tra cittadini europei e profughi su cui ingrassa la destra xenofoba, ma a cui i governi non sanno offrire alternative, finendo per restarne succubi, non è un fatto “naturale”; è il prodotto dei tagli alla spesa pubblica e della restrizione di diritti, redditi e sicurezza di chi lavora. Non si può cambiare politiche dell’immigrazione senza cambiare quelle di bilancio.
Ma la vera ragione della dissoluzione dell’Unione è un’altra: per anni i suoi governi hanno assistito ignavi, o hanno partecipato a massacri e guerre ai confini dell’Europa come se la cosa non li riguardasse, perché impegnati a perseguire politiche di bilancio sempre più prive di respiro, di prospettive, di futuro. Per anni, a parte gli accordi commerciali per procurarsi petrolio e metano, nessuna forza politica europea ha mai formulato un disegno sensato sui rapporti con l’area mediorientale, mediterranea e nordafricana: che si andava avvitando in crisi e conflitti che non potevano che sfociare nella dissoluzione delle rispettive compagini sociali. Il flusso di migranti in cerca di sopravvivenza in terra europea è la prima — ma non l’unica — conseguenza di questa politica tirchia e insipiente. Ma ogni giorno che passa spegnere quegli incendi è più difficile. È più facile attizzarli: Francia e Regno Unito già pensano a unirsi alla guerra in Siria, come se non fossero stati loro a scatenare quella in Libia, dove hanno creato un caos di cui nessuno riesce più a venire a capo.
Ora che a risolvere il problema di centinaia di migliaia di esseri umani alla ricerca della sopravvivenza siano i vertici dell’Unione e i suoi governi è del tutto irrealistico. Vorrebbero respingerne la maggioranza, ma non riescono: troppo alto è il prezzo di sofferenze e di vite che stanno già facendo pagare alle loro vittime per potersene assumere la responsabilità. Così cercano di nascondere il problema dietro la falsa distinzione tra profughi e migranti economici: come se una ragazza sfuggita alle bande di Boko Haram in Nigeria fosse diversa da un siriano che scappa dalle bombe dell’Isis, o di Assad, o di Erdogan, o degli Usa.
Ma le politiche di respingimento, oggi impersonate da Orban, ma anche da tante forze politiche non solo di destra, e programmate, solo in modo un po’ meno esplicito, da molti governi, sono state rovesciate e sconfitte, anche se solo per qualche giorno, dalla straordinaria mobilitazione di un popolo europeo solidale con i profughi in marcia sull’autostrada per Vienna o nelle stazioni austriache e tedesche; un popolo che da qualche giorno ha occupato la scena in un tutt’uno con quei profughi. Papa Francesco ha aggiunto la sua voce, ma i protagonisti restano loro. Accanto a quelle manifestazioni che hanno bucato lo schermo ci sono altre migliaia di volontari che cercano, senza distinguere tra profughi e migranti economici, di alleviare le sofferenze di una moltitudine immensa respinta o abbandonata a se stessa: a Calais, a Ventimiglia, a Kos, a Lampedusa, a Subotica, a Milano e in mille altri luoghi a cui i media non hanno dedicato un decimo dello spazio riservato ogni giorno alle infamie di Salvini.
Laici e cristiani, di destra (ci sono anche quelli) e di sinistra, giovani e anziani, occupati e disoccupati (senza timore che gli portino via un posto che non c’è più per nessuno), zingari perseguitati da Orban e musulmani già insediati in Europa hanno costruito con la loro mobilitazione le basi di una nuova cittadinanza europea che include, senza mediazioni, quei profughi in marcia dietro la bandiera europea. Un unico popolo consapevole che l’accoglienza affettuosa di coloro che sono in fuga da guerre e fame è condizione irrinunciabile della convivenza civile nelle comunità e nei territori in cui vivono; e che lo sviluppo sociale dell’Europa non può prescindere dalla creazione di una cittadinanza europea comune a tutti coloro che ne condividono l’aspirazione. In questo melting pot si possono creare anche le premesse di una riconquista alla pace e alla democrazia dei paesi da cui profughi e migranti sono fuggiti: con organizzazioni comuni che individuino le condizioni di una loro pacificazione e i programmi per la loro ricostruzione; che conquistino il diritto di sedere al tavolo delle trattative diplomatiche; che siano punto di riferimento per le comunità dei loro paesi di origine. Nel gesto con cui migliaia di volontari hanno aiutato i profughi ad attraversare l’Ungheria c’è, senza ancora le parole per dirlo, il nuovo manifesto di Ventotene di un’Europa interamente da ricostruire.
da il manifesto dell’8 settembre 2015
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 19:25
da camillobenso
Immagini trasmesse anche dal Tg3 delle 19,00.
Cibo lanciato nelle gabbie: migranti trattati come animali
Il video girato nel più grande centro di accoglienza dell'Ungheria, al confine con la Serbia. Nuove proteste contro Orbàn: la polizia apre un'inchiesta
Sergio Rame - Ven, 11/09/2015 - 16:24
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cib ... 69655.html
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 20:23
da camillobenso
“Mediterraneo, migranti raddoppiati in un anno
Oltre 300mila giunti in Grecia, 120mila in Italia”
Secondo i dati Oim sono 2.748 le persone morte in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa nel 2015
Record di arrivi in Ungheria: “No a piano di ricollocamenti”. Orban usa detenuti per il muro anti-migranti
Cronaca
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni nel 2015 in Grecia, Italia, Spagna e Malta sono arrivate 432mila persone. Lo scorso anno erano state 197mila. Quasi 3mila hanno perso la vita. L’Onu: “Altri milioni in arrivo se non si risolve la crisi in Siria” (leggi). Intanto prosegue la migrazione dei siriani verso il Nord Europa. Oltre 7.600 arrivi in 24 ore nella sola Macedonia, 3.200 in territorio ungherese. Budapest ha chiesto di essere cancellata dai Paesi beneficiari dei 120mila ricollocamenti intra-Ue proposti da Bruxelles. Il governo ha inviato 3800 militari lungo il confine con la Serbia (leggi)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... o/2027696/
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 20:39
da camillobenso
l manifesto 11.9.15
Ue, ognuno va per conto suo
Divisa su come accogliere i profughi, l’Europa si prepara al vertice di lunedì
La presidenza lussemburghese spinge su rimpatri e immediata ricollocazione dei profughi e valuta una possibile flessibilità del patto di stabilità
di Carlo Lania
Solo dieci giorni fa parlando del modo in cui gli Stati europei affrontano l’emergenza profughi, il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muizniesks ha definito «isteriche» le risposte date dai vari governi alla crisi. Viste le cose accadute solo ieri, Muizniesks aveva ragione. Nell’ordine: la Danimarca ha riaperto i collegamenti ferroviari con la Germania che aveva bloccato mercoledì a tempo indeterminato. Nel frattempo però l’Austria ha fermato i treni da e per l’Ungheria, scelta spiegata da Vienna come una conseguenza del «sovraccarico» di migranti in arrivo da quel paese. A sera invece la Macedonia ha annunciato di voler costruire anche lei un muro, questa volta al confine con la Grecia, non escludendo la possibilità di schierare anche l’esercito. Con il rischio di provocare una crisi con Atene che va ben oltre quella riguardante i profughi. Infine la Polonia, Paese leader del blocco «no profughi» fino a ieri mattina, sarebbe invece pronta ad accettare il meccanismo delle quote proposto dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, meccanismo che sempre ieri la Romania ha invece detto di voler rifiutare. Se questa non è isteria, di certo è il segno inequivocabile di come ognuno vada per conto suo.
In questo clima ieri il parlamento europeo ha approvato il piano presentato da Juncker e si prepara al vertice dei ministri degli Interni di lunedì, primo vero scoglio all’avvio della distribuzione dei profughi. A Bruxelles circola una bozza della nota che la presidenza di turno lussemburghese presenterà al vertice e basata essenzialmente su due punti: rimpatri dei migranti non riconosciuti come aventi diritto all’asilo, e avvio della divisione dei primi 40 mila profughi arrivati in Grecia e Italia dal 15 agosto scorso. Non è esclusa anche la possibilità di valutare una flessibilità del patto di stabilità per i Paesi che hanno sostenuto le spese per rifugiati e migranti.
La questione dei rimpatri, che preoccupa non poco le organizzazioni che si occupano di migranti, punta soprattutto sul ruolo svolto da Frontex. Viene proposta la creazione «immediata di un ufficio europeo per i rimpatri» senza escludere la possibilità di creare nei paesi maggiormente coinvolti dagli sbarchi e insieme all’Ufficio europeo per l’asilo, centri di accoglienza co-finanziati dal budget europeo dove esaminare le richieste di asilo.
C’è poi la questione ricollocamenti. Se il consiglio del 14 approverà il piano, potrebbero essere avviati già dal 16 settembre e riguarderanno 24 mila profughi sbarcati in Italia e 16 mila in Grecia. Gli Stati membri «devono cominciare subito a ricollocare» si legge nella bozza, nella quale però si sollecita ancora una volta Italia e Grecia ad aprire gli hotspot: «Priorità va alle infrastrutture per le identificazioni, registrazioni, raccolta impronte». Per i richiedenti asilo devono essere avviate «subito le procedure», è scritto ancora, mentre le registrazioni dei migranti devono essere collegate a «efficaci politiche di rimpatri».
Da notare che per ora si parla di soli 40 mila profughi (cifra ridotta a luglio a 32.256 per le resistenze di alcuni Paesi), e non si fa invece parola degli ulteriori 120 mila previsti da Juncker. Silenzio anche sull’intenzione di rendere il meccanismo dei ricollocamenti obbligatorio. Tutti argomenti su cui la divisioni all’interno della Ue sono pesanti e di cui si parlerà sicuramente oggi a Praga, dove è previsto un vertice dei Paesi del gruppo Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia) al quale parteciperanno anche il ministro lussemburghese Jean Asselborn, in qualità di rappresentante della presidenza di turno, e il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier. Se sono vere le indiscrezioni circolate ieri, che danno la Polonia disponibile ad accettare il meccanismo delle quote, anche il gruppo di Visegrad avrebbe perso l’unità mostrata finora. Intanto qualcosa si muove oltreoceano con gli Stati uniti che annunciano di voler prendere diecimila profughi siriani.
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Inviato: 11/09/2015, 22:33
da iospero
A Camillobenso che scrive
Che nel mondo occidentale ci sia una distribuzione delle ricchezze assurda è un fatto vero e noto. Talmente noto che senza soluzione di continuità la diseguaglianza della distribuzione delle ricchezze dura ininterrottamente da 9mila anni.
Come si può vedere dal grafico l'indice di Gini in Italia non è che peggiori sempre, ma varia nel tempo in positivo o in negativo, un governo che si dice di sinistra dovrebbe migliorarlo, se non lo fa, non è di sinistra.
L'abilità di un governo sta nel diminuire le differenze e nel contempo fare in modo che restino gli stimoli per migliorarsi perché l'appiattimento fa regredire.