Re: quo vadis PD ????
Inviato: 08/06/2012, 12:39
Cosa sono le primarie "aperte"? E quali sarebbero quelle "chiuse"? Sinceramente non l'ho capito
Bersani: «Primarie aperte e aut aut a Di Pietro»
8 giugno 2012 A - A CENTROSINISTRA APERTO E PATT0 CON MODERATI
Pier Luigi Bersani ha lanciato oggi una proposta ampia in vista delle elezioni: ai partiti di centrosinistra per un accordo di governabilità e ai moderati per un patto di legislatura. Ma non solo. Ha aperto il campo del centrosinistra a movimenti e liste civiche. «La proposta politica l'abbiamo da tempo e la teniamo ferma», ha detto il segretario del Pd alla direzione, «un centrosinistra di governo aperto a un patto di legislatura con forze democratiche e civiche moderate. Un patto di legislatura tra progressisti e moderati davanti alle esigenze di ricostruzione del Paese».
SERVE RISPETTO RECIPROCO, DI PIETRO DECIDA
Il 'Patto di legislatura' che il Pd propone presuppone un «centrosinistra di governo» e a questo punto Antonio Di Pietro deve «decidere» cosa vuole fare. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani durante la direzione del partito: «Centrosinistra di governo - ha spiegato - signifca un accordo di governabilità e una parziale cessione di sovranità. In caso di controversie fondamentali si procede a maggioranza nella riunione congiunta dei gruppi». Inoltre, un centrosinistra di governo offre «una proposta comune verso le forze autonome di centro disposte a un patto di legislatura». «C'è un corollario che noi rivolgiamo all'Idv e al collega Di Pietro - ha precisato - Una ovvia condizione di base è il rispetto reciproco e il saldo ancoraggio istituzionale. Decida se vuole mancare di rispetto alle istituzioni della Repubblica o fare l'accordo. Quelle cose assieme non possono stare. O l'una o l'altra».
CHIEDO A MIO PARTITO ATTO DI GENEROSITÀ
«So di chiedere al mio partito un atto di generosità e il coraggio di una sfida. Conosco bene le contraddizioni e i problemi che dovremo affrontare ma io ho sempre pensato di metterci al servizio di un processo più grande di noi». È l'impegno che Pier Luigi Bersani chiede al partito dopo aver proposto primarie aperte e l'apertura del Pd ad un patto dei democratici e dei progressisti.
ANCHE DA RETI PUBBLICHE
COSE ALLUCINANTI SUL VOTO Su tutte le tv, comprese quelle pubbliche, si è data una rappresentazione falsata dei risultati amministrativi, secondo il Pd, e questo è «allucinante» per Pier Luigi Bersani: «Su tutti in canali televisivi nelle ore dopo il voto abbiamo sentito cose allucinanti con i nostri candidati costretti ad dimostrare che due più due fa quattro».
RICONNETTERE POLITICA-SOCIETÀ
«Io mi candiderò alle primarie aperte per la premiership non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione ma per riconnettere politica e società e mettere in movimento la forza dei progressisti senza lasciarla spettatrice di acrobazie altrui spesso senza capo nè coda». Lo annuncia Bersani.
A METÀ LUGLIO ASSEMBLEA NAZIONALE
A metà luglio si terrà l'assemblea nazionale del Pd. Lo ha annunciato il segretario del partito, Pier Luigi Bersani, aprendo i lavori della direzione.
CI SARÀ RINNOVAMENTO, È MIO COMPITO FARLO
Pier Luigi Bersani annuncia un significativo rinnovamento della classe dirigente democratica. «Abbiamo nuove forze da mettere in campo. Abbiamo forze per un rinnovamento vero. Questo- dice il leader del Pd in direzione- mi fa dire che siamo nelle condizioni di mandare avanti persone nuove e sperimentate, e di mettere sulle loro spalle le responsabilità. Questo avverrà. Lo considero parte del mio compito. Non avverrà senza il presidio di esperienza maturate negli anni, ma detto questo, il rinnovamento avverrà», assicura il leader democratico.
BERSANI: PRIMARIE APERTE, MI CANDIDO
Primarie aperte entro l'anno «per la scelta del candidato premier dei progressisti e dei democratici italiani». È la proposta avanzata da Pier Luigi Bersani che annuncia la sua candidatura e rivolge la proposta di «un patto per la ricostruzione non solo ai partiti di un centrosinistra di governo ma a movimenti, liste civiche e sindaci.
Aprendo i lavori della direzione del Pd, Bersani afferma che in base al patto che intende proporre ai democratici e ai progressisti si deve procedere «entro l'anno a primarie aperte per la scelta del candidato dei progressisti e dei democratici italiani alla guida del paese. Io mi candiderò, ma mi candiderò dentro a quel percorso e in una giornata di grande partecipazione costruita non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione, ma per ricavare governabilità dalla partecipazione, per riconnettere politica e società, per mettere in movimento la forza dei progressisti e non lasciarla spettatrice di acrobazie altrui, spesso senza capo nè coda; perchè alla fine la democrazia è guardare la gente negli occhi e farla scegliere liberamente. Si dimostrerà che questo lo facciamo solo noi. O vogliamo forse disperdere un punto di forza, un punto distintivo così grande e così vero?».
A MONTI: BASTA FARE SOLO RAGIONIERI
«Se è vero che i conti devono tornare è anche vero che questo è possibile anche senza approcci ragionieristici che vedo troppo spesso». Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel corso della Direzione del partito, ringraziando comunque Monti e Napolitano per quanto stanno facendo. Alla citazione del presidente della Repubblica applausi in sala.
BERSANI AD ALFANO: LEGGE ELETTORALE,
DECIDETE IN TRE SETTIMANE
«Tre settimane e si decide se c'è l'accordo o no e lo si decide all'aperto». Così il segretario Pd, Pierluigi Bersani, si rivolge ad Angelino Alfano e rilancia sulla possibilità di un accordo sulle riforme, a partire da quella della legge elettorale. «Considero che i tempi sono ormai molto molto stretti. Alfano ha detto: tre settimane. Gli rispondo: bene, tre settimane e si decide se c'è l'accordo o no».
il leader Pd che indica anche «paletti concettuali chiari» fondamentali per il suo partito: «basta liste bloccate: per noi la strada maestra sono i collegi» e «massima attenzione alla governabilità e quindi alla possibilità dei cittadini di pronunciarsi utilmente sull'indirizzo di governo».
«Ai primi di luglio - inviata Bersani - dobbiamo sapere con ragionevole certezza la soluzione. Chiedo quindi mandato alla direzione per metterci a lavoro da domani con le altre forze politiche».
Il leader Pd chiede agli attuali alleati chiarezza: «non si mostri di voler proseguire l'iter o far finta di proseguirlo con qualche voto a maggioranza. In una situazione come quella in cui stiamo sarebbe ridicolo», e il Pd è pronto a impegnarsi. Chiede che «la legge elettorale sia liberata da ogni condizionamento». Nel merito Bersani indica il doppio turno di collegio che ha «una sua rinnovata attualità» e «non è come è ovvio necessariamente connesso agli assetti costituzionali».
Ma il segretario mette in guardia: «noi non aggiungiamo: o è così o ci teniamo il porcellum», «non possiamo permetterci che ad ogni passo di mediazione parta l'accusa di volerci vendere l'anima. Io ribadisco il no al porcellum che considero una causa principe del distacco dei cittadini e che non ha consentito la governabilità».
EUROPA, BERLINO SI MUOVA
«Non c'è più tempo, bisogna che la Germania si muova e ci siano alcune decisioni. Al Consiglio Europeo di giugno si deve arrivare a qualche decisione». È la richiesta del segretario Pd Pier Luigi Bersani, nel suo intervento alla Direzione del partito. «L'uscita della Grecia dall'euro - sostiene Bersani - non è pensabile, è un pensiero da apprendisti stregoni».
http://www.unita.it/italia/bersani-al-g ... i-1.418873
Bersani: «Primarie aperte e aut aut a Di Pietro»
8 giugno 2012 A - A CENTROSINISTRA APERTO E PATT0 CON MODERATI
Pier Luigi Bersani ha lanciato oggi una proposta ampia in vista delle elezioni: ai partiti di centrosinistra per un accordo di governabilità e ai moderati per un patto di legislatura. Ma non solo. Ha aperto il campo del centrosinistra a movimenti e liste civiche. «La proposta politica l'abbiamo da tempo e la teniamo ferma», ha detto il segretario del Pd alla direzione, «un centrosinistra di governo aperto a un patto di legislatura con forze democratiche e civiche moderate. Un patto di legislatura tra progressisti e moderati davanti alle esigenze di ricostruzione del Paese».
SERVE RISPETTO RECIPROCO, DI PIETRO DECIDA
Il 'Patto di legislatura' che il Pd propone presuppone un «centrosinistra di governo» e a questo punto Antonio Di Pietro deve «decidere» cosa vuole fare. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani durante la direzione del partito: «Centrosinistra di governo - ha spiegato - signifca un accordo di governabilità e una parziale cessione di sovranità. In caso di controversie fondamentali si procede a maggioranza nella riunione congiunta dei gruppi». Inoltre, un centrosinistra di governo offre «una proposta comune verso le forze autonome di centro disposte a un patto di legislatura». «C'è un corollario che noi rivolgiamo all'Idv e al collega Di Pietro - ha precisato - Una ovvia condizione di base è il rispetto reciproco e il saldo ancoraggio istituzionale. Decida se vuole mancare di rispetto alle istituzioni della Repubblica o fare l'accordo. Quelle cose assieme non possono stare. O l'una o l'altra».
CHIEDO A MIO PARTITO ATTO DI GENEROSITÀ
«So di chiedere al mio partito un atto di generosità e il coraggio di una sfida. Conosco bene le contraddizioni e i problemi che dovremo affrontare ma io ho sempre pensato di metterci al servizio di un processo più grande di noi». È l'impegno che Pier Luigi Bersani chiede al partito dopo aver proposto primarie aperte e l'apertura del Pd ad un patto dei democratici e dei progressisti.
ANCHE DA RETI PUBBLICHE
COSE ALLUCINANTI SUL VOTO Su tutte le tv, comprese quelle pubbliche, si è data una rappresentazione falsata dei risultati amministrativi, secondo il Pd, e questo è «allucinante» per Pier Luigi Bersani: «Su tutti in canali televisivi nelle ore dopo il voto abbiamo sentito cose allucinanti con i nostri candidati costretti ad dimostrare che due più due fa quattro».
RICONNETTERE POLITICA-SOCIETÀ
«Io mi candiderò alle primarie aperte per la premiership non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione ma per riconnettere politica e società e mettere in movimento la forza dei progressisti senza lasciarla spettatrice di acrobazie altrui spesso senza capo nè coda». Lo annuncia Bersani.
A METÀ LUGLIO ASSEMBLEA NAZIONALE
A metà luglio si terrà l'assemblea nazionale del Pd. Lo ha annunciato il segretario del partito, Pier Luigi Bersani, aprendo i lavori della direzione.
CI SARÀ RINNOVAMENTO, È MIO COMPITO FARLO
Pier Luigi Bersani annuncia un significativo rinnovamento della classe dirigente democratica. «Abbiamo nuove forze da mettere in campo. Abbiamo forze per un rinnovamento vero. Questo- dice il leader del Pd in direzione- mi fa dire che siamo nelle condizioni di mandare avanti persone nuove e sperimentate, e di mettere sulle loro spalle le responsabilità. Questo avverrà. Lo considero parte del mio compito. Non avverrà senza il presidio di esperienza maturate negli anni, ma detto questo, il rinnovamento avverrà», assicura il leader democratico.
BERSANI: PRIMARIE APERTE, MI CANDIDO
Primarie aperte entro l'anno «per la scelta del candidato premier dei progressisti e dei democratici italiani». È la proposta avanzata da Pier Luigi Bersani che annuncia la sua candidatura e rivolge la proposta di «un patto per la ricostruzione non solo ai partiti di un centrosinistra di governo ma a movimenti, liste civiche e sindaci.
Aprendo i lavori della direzione del Pd, Bersani afferma che in base al patto che intende proporre ai democratici e ai progressisti si deve procedere «entro l'anno a primarie aperte per la scelta del candidato dei progressisti e dei democratici italiani alla guida del paese. Io mi candiderò, ma mi candiderò dentro a quel percorso e in una giornata di grande partecipazione costruita non per allestire generiche carovane o determinare questa o quella rendita di posizione, ma per ricavare governabilità dalla partecipazione, per riconnettere politica e società, per mettere in movimento la forza dei progressisti e non lasciarla spettatrice di acrobazie altrui, spesso senza capo nè coda; perchè alla fine la democrazia è guardare la gente negli occhi e farla scegliere liberamente. Si dimostrerà che questo lo facciamo solo noi. O vogliamo forse disperdere un punto di forza, un punto distintivo così grande e così vero?».
A MONTI: BASTA FARE SOLO RAGIONIERI
«Se è vero che i conti devono tornare è anche vero che questo è possibile anche senza approcci ragionieristici che vedo troppo spesso». Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel corso della Direzione del partito, ringraziando comunque Monti e Napolitano per quanto stanno facendo. Alla citazione del presidente della Repubblica applausi in sala.
BERSANI AD ALFANO: LEGGE ELETTORALE,
DECIDETE IN TRE SETTIMANE
«Tre settimane e si decide se c'è l'accordo o no e lo si decide all'aperto». Così il segretario Pd, Pierluigi Bersani, si rivolge ad Angelino Alfano e rilancia sulla possibilità di un accordo sulle riforme, a partire da quella della legge elettorale. «Considero che i tempi sono ormai molto molto stretti. Alfano ha detto: tre settimane. Gli rispondo: bene, tre settimane e si decide se c'è l'accordo o no».
il leader Pd che indica anche «paletti concettuali chiari» fondamentali per il suo partito: «basta liste bloccate: per noi la strada maestra sono i collegi» e «massima attenzione alla governabilità e quindi alla possibilità dei cittadini di pronunciarsi utilmente sull'indirizzo di governo».
«Ai primi di luglio - inviata Bersani - dobbiamo sapere con ragionevole certezza la soluzione. Chiedo quindi mandato alla direzione per metterci a lavoro da domani con le altre forze politiche».
Il leader Pd chiede agli attuali alleati chiarezza: «non si mostri di voler proseguire l'iter o far finta di proseguirlo con qualche voto a maggioranza. In una situazione come quella in cui stiamo sarebbe ridicolo», e il Pd è pronto a impegnarsi. Chiede che «la legge elettorale sia liberata da ogni condizionamento». Nel merito Bersani indica il doppio turno di collegio che ha «una sua rinnovata attualità» e «non è come è ovvio necessariamente connesso agli assetti costituzionali».
Ma il segretario mette in guardia: «noi non aggiungiamo: o è così o ci teniamo il porcellum», «non possiamo permetterci che ad ogni passo di mediazione parta l'accusa di volerci vendere l'anima. Io ribadisco il no al porcellum che considero una causa principe del distacco dei cittadini e che non ha consentito la governabilità».
EUROPA, BERLINO SI MUOVA
«Non c'è più tempo, bisogna che la Germania si muova e ci siano alcune decisioni. Al Consiglio Europeo di giugno si deve arrivare a qualche decisione». È la richiesta del segretario Pd Pier Luigi Bersani, nel suo intervento alla Direzione del partito. «L'uscita della Grecia dall'euro - sostiene Bersani - non è pensabile, è un pensiero da apprendisti stregoni».
http://www.unita.it/italia/bersani-al-g ... i-1.418873