LA TELA DI PENELOPE VATICANA
Francesco rischia la pelle perché rompe la scatole al malaffare vaticano, e gli altri disfano tutto quello che riesce a tessere per rimettere in carreggiata la Chiesa Cattolica.
Vabbé(mica tanto), Buzzi e Carminati, ....ma i principi della Chiesa.
Stamani ad Agorà si sono chiesti se Bergoglio é un Papa comunista.
Non esageriamo, perché il comunismo non può essere attuato su questo pianeta.
Viene associato al comunismo per spaventare i merli che non mancano mai.
Semmai socialista, perché Gesù Cristo è stato il primo socialista al mondo.
L’INCHIESTA DI TRANI
Il cardinale dirottò 30 milioni all’Idi
«Ma non diciamo niente al Papa»
Una telefonata di Versaldi con Profiti nell’indagine sul crac delle cliniche vaticane
La difesa: «L’invito era di tacere di ciò che ancora non era chiaro neppure ai tecnici»
di Redazione online
Tacere al Papa che una somma di 30 milioni dell’ospedale Bambino Gesù proveniente da fondi pubblici italiani sarebbe stata utilizzata per l’acquisizione dell’Idi. Lo suggerisce il cardinal Giuseppe Versaldi, ora prefetto dell’Educazione Cattolica, in una conversazione telefonica con il manager Giuseppe Profiti intercettata nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Casa della Divina Provvidenza. Ma il cardinale precisa: «L’incontro con il Santo Padre era finalizzato ad ottenere l’approvazione generale a proseguire su questa linea di salvataggio per arrivare successivamente ad una approvazione circa la soluzione individuata. In questo contesto il mio invito a non entrare nei dettagli tecnici (ancora in discussione) non aveva nessun intenzione di “mentire” al Papa, ma semplicemente di tacere di ciò che ancora non era chiaro neppure ai tecnici». «Successivamente sono cadute tutte le ipotesi e si è giunti alla soluzione che di fatto è stata trovata - prosegue il cardinale Versaldi nella nota - proposta ed approvata anche dai Commissari governativi e che, come da atto pubblico documentato (a cui rimando le persone che cercano giustamente la verità nella trasparenza), è consistita in un prestito di 50 milioni di euro erogato dall’Apsa, dopo il consenso avuto dal S. Padre in una udienza successiva a quella a cui si riferisce la telefonata».
Il dialogo
Nella conversazione del 26 febbraio 2014, Versaldi, delegato pontificio per la Congregazione dei Figli dell’Immacolata e allora anche presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, e Profiti, presidente del Bambino Gesù e commissario straordinario della Provincia italiana dei Figli dell’Immacolata, proprietaria dell’Idi, affermano:
Profiti: «Pronto! Ciao don Giuseppe!».
Versaldi: «Ciao. Senti. Ci riceve stasera alle diciannove il Papa».
Profiti: «Ma chi ci?».
Versaldi: «Il Papa».
Profiti: «Aaah! O mio Dio!».
Versaldi: «Tu puoi?».
Profiti: «Io certo! E ci mancherebbe!».
Versaldi: «Bene. Ci troviamo...sì».
Profiti: «Eh! Cosa devo...».
Versaldi: «Passi...».
Profiti: «...dire? Fare? Portare?».
Versaldi: «No. Ma poi introduco io come delegato. E poi tu dici le cose che hai detto ieri sera».
Profiti: «Ah! Cos’è che dovevo saltare? Che me ne sto andando in paranoia?».
Versaldi: «Ma diceva...no! Mi pareva... mi pare no?».
Profiti: «Ah!».
Versaldi: «ehm...ehm...devi tacere che questi trenta milioni ...».
Profiti: «Sì. Sì. Sì. Sull’intervento, sì.».
Versaldi: «Sono stati dati per l’I.d.i. E dire semplicemente che, come ogni anno, oltre ai cinquanta sono stati dati trenta per il Bambino Gesù, senza...ah... ah...una...».
Profiti: «Vincolo di destinazione».
Versaldi: «...una...una...una destinazione, no?».
Profiti: «Ho capito. Ho capito».
Versaldi: «Eh...eh ...».
Profiti: «Sì. Se no bisognerebbe spie...ah! Ecco! Tu dici che è meglio così».
Versaldi: «A meno che Lui sappia, sappia diversamente».
Profiti: ...incomprensibile...
Versaldi: «Possiamo dire così. Poi vediamo».
Profiti: «Sì. Sì. Lo possiamo dire».
Versaldi: «Poi puoi dire che poi è intervenuto il Presidente, sapendo che avevamo queste...ma solo se Lui chiede, no?».
Profiti: «Sì, sì, sì. Se chiede..».
Versaldi: ...incomprensibile...
Profiti: «Beh! In fondo è stato un caldeggiamento, di quello di salvare l’I.d.i, insomma».
Versaldi: «Eh!».
Profiti: «Posso saltare i dettagli tecnici ecco! Del colloquio col Presidente».
Versaldi: «Ecco! Sì! Va bene. Puoi dire che tu... il Presidente per salvare...».
Profiti: «Se te lo chiede però».
Versaldi: «Sì».
I fatti
Nella conversazione, secondo gli inquirenti, si parla del tema da affrontare al cospetto di Papa Francesco che è la destinazione di un fondo di 30 milioni di euro (oltre ad altri 50) in favore dell’Idi, Istituto dermopatico dell’Immacolata, anziché dell’Ospedale Bambino Gesù, del cui Consiglio di amministrazione Profiti era all’epoca presidente. I 30 milioni sarebbero stati assegnati al Bambino Gesù dalla legge di stabilità ma sarebbero stati utilizzati, sempre secondo gli inquirenti, nelle intenzioni di Versaldi e Profiti per un’altra struttura sanitaria, cioè appunto l’Idi, peraltro in Amministrazione Straordinaria e al centro essa stessa di un’altra indagine giudiziaria. Lo scopo sarebbe stato quello di far riacquisire l’Idi, prima di proprietà della provincia italiana dei Figli dell’Immacolata, alla Congregazione religiosa generale, utilizzando per questo fondi provenienti dallo stato italiano.
Le ipotesi
Per la procura di Trani tali risultanze dell’inchiesta sono rilevanti per comprendere il modus operandi utilizzato nel caso dell’Idi che troverebbe un parallelo anche per quanto accertato a proposito della bancarotta delle case di cura pugliesi della Divina Provvidenza, anche qui con Profiti nel presunto ruolo di trait d’union. Nell’inchiesta della procura di Trani, che finora ha portato a dieci misure cautelari tra cui la richiesta di arresto per il senatore Ncd, Antonio Azzollini, il cardinale Versaldi non sarebbe comunque indagato.
La smentita
Ma dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma arriva a stretto giro la smentita: con riferimento alle notizie riguardanti l’inchiesta della Procura di Trani circa le vicende legata all’inchiesta sulle case di cura della Divina Provvidenza, scrive in una nota la direzione, l’Ospedale «smentisce categoricamente che propri fondi di bilancio, meno che mai fondi pubblici, siano stati destinati all’acquisizione dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata». «Neanche un euro dell’Ospedale - afferma con risolutezza la nuova presidente Mariella Enoc - risulta distratto dalle attività cliniche, di ricerca o organizzative che riguardano l’Ospedale e i suoi pazienti».
Parla Profiti
«Nessuna somma, di qualunque provenienza pubblica o privata, è stata trasferita dal Bambino Gesù all’Idi, alla Congregazione, alla Fondazione Luigi Maria Monti (Idi) o ad altri soggetti comunque collegati o controllati da questi ultimi». Lo afferma in una nota Giuseppe Profiti, delegato pontificio vicario della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione (Cfic), a proposito della telefonata intercettata. «L’ammontare di 50 milioni di euro necessari all’operazione sono stati resi disponibili da un finanziamento Apsa e impiegati dalla Cfic per la costituzione del patrimonio della Fondazione Luigi Monti», prosegue Profiti, aggiungendo che «riscontro documentale a quanto sopra è rinvenibile presso il Ministero dello Sviluppo Economico e presso gli Istituti di credito di appoggio della Fondazione Luigi Maria Monti e della Congregazione dove sono stati costituiti i fondi patrimoniali con le risorse provenienti da Apsa e impiegate per l’acquisizione dell’IDI e del San Carlo di Nancy». «I contenuti della telefonata intercettata - prosegue Profiti - hanno avuto per oggetto le possibili soluzioni tecniche al problema Idi: dalla vendita del patrimonio immobiliare della Congregazione, al suo impiego come strumento di garanzia presso istituzioni finanziarie italiane o vaticane (Ior e Apsa), sino anche alla possibile pubblicizzazione del patrimonio a fronte di previsione di un finanziamento legislativo straordinario (analogo a quello del Bambino Gesù)». «Tali considerazioni - aggiunge il manager - spiegano i contenuti della telefonata in questione laddove il Cardinal Versaldi, su mia ultima richiesta, invita a non esporre al Santo Padre la soluzione in questione, ed anzi invita a mantenersi sui concetti generali delle opzioni al fine di consentire una valutazione generale sui diversi aspetti dell’operazione. Operazione che, come dimostrano gli atti ministeriali, ha visto la Congregazione attenta ad intervenire solo dopo che ben due aste pubbliche di vendita sul mercato sono risultate deserte con il rischio di liquidazione del Gruppo Idi-San Carlo ed il licenziamento dei 1.334 dipendenti e la dispersione di un patrimonio clinico e scientifico di rilievo nazionale e internazionale». «In ultimo, relativamente alle considerazioni espresse a margine dell’intercettazione ed a commento della stessa, riferite all’inchiesta relativa alla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza di Bisceglie, preciso - conclude Profiti - che nei 20 mesi trascorsi quale Commissario Vicario della predetta Congregazione non ho mai dato corso ad alcun atto, contratto, intesa o progetto con enti o istituzioni sanitarie, immobiliari, finanziarie vaticane o di altra origine».
19 giugno 2015 | 11:06
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