pancho ha scritto:Oggi la dissidenza che fa a capo Bersani dichiara che dara il suo voto a favore poiche(dichiarazione di oggi) il Paese potrebbe restare senza governo.
Domani, prossimo venturo, difronte ad un'altra angheria che scusa troveranno?
La stessa, poich' le loro considerazioni sul "problema del paese", rimarranno sempre le stesse .
E allora che stanno cercando?
Non si rendono conto che cosi' avvalorano la tesi di Renzi che se il governo cade la colpa sara soltanto dei dissidenti e non dei renziani che non hanno voluto tener conto delle proposte della minoranza del partito.
E poi siamo cosi' sicuri che la situazione del ns. paese potrebbe peggiorare?
Quindi, harakiri perfetto, almeno per i Bersaniani.
un salutone da Juan
Caro pancho,
tu conosci benissimo quel vecchio detto italiano che recita:
“CHI VA CON LO ZOPPO IMPARA A ZOPPICARE”
Ergo, in questo mondo di figli di buona madre, sono costretto ad adeguarmi. Sono diventato malfidente in tutto da troppi anni. Già i democristiani double face ti invitavano a stare attento. Poi è arrivato Bettino, il socialista di stampo mussoliniano. Per non farci mancare niente ci siamo tenuti per un ventennio il Caimano, che ha spinto la diffidenza ai massimi livelli. Infine, la ciliegina sulla torta. Il Vangelo secondo Matteo. Essere diffidenti di tutto è diventata una norma di vita.
In questo caso, come già scritto la settimana scorsa come ipotesi di lavoro, potrebbe verificarsi la possibilità che il governo venga comunque battuto.
L’intemperante Silvietto, in caduta libera ( è stata ribaltata anche la sentenza Mediatre), con un vaffa ha mandato a quel paese don Raffaele Fitto, ras della destra pugliese che spera di prendere il posto del Caimano nella guida di FI. “Sei un democristiano figlio di democristiano” ha dichiarato Silvietto la scorsa settimana. Come dargli torto. Ma don Raffaé pensa al suo futuro, come hanno fatto in precedenza Angelino Jolie, Sacconi, il Formigone sempre in piedi, l’entusiasmante Quagliariello, Schifani e tanti altri.
Don Raffaé ha tutto l’interesse che Matteo cada, perché se cade Renzi, cade definitivamente anche Berlusconi e lui potrebbe approfittarne per mettere il cappello su FI.
D’altra parte Fitto si trova ora nella scomoda posizione di Fini prima ed Angelino poi.
Silvietto ha annunciato che interverrà lui a ripianare i debiti del partito. E quindi, ha fatto capire a Fitto che rimarrà a bocca asciutta per quanto riguarda il reperimento fondi.
Siamo un’altra volta davanti all’ultra famoso: “Che fai?? Mi cacci”, di finiana memoria.
A mio avviso a Fitto conviene con i suoi 18 senatori non porre la fiducia a Renzi.
Poi in certi passaggi della vita politica non si guarda tanto per il sottile.
Dall’altra parte, quella dei Desaparesidos, ci sta quel D’Alema che non ha solo il dente avvelenato, ma l’intera dentiera per essere stato fatto fuori per l’ottenimento di una comoda poltrona di prestigio in Europa.
Ed a meno che il conte Max non si sia convertito sulla via di Damasco negli ultimi minuti, noi tutti lo conosciamo come un vendicatore raffinato. Questo è certamente un momento propizio per servire la polpetta avvelenata a Matteo.
Anche perché solo una settimana fa dopo aver fatto un’intervento al flambé contro Matteuccio nella riunione dei Desaparesidos, dove chi lo conosce bene sa che si è tatuati i segnali di guerra sul suo volto terreo, si è sentito dire da Pittibimbo che li aveva spianati. Il conte Max certi affronti pubblici non li aveva ancora ricevuti nella quasi ormai lunga carriera.
E’ ipotizzabile che con il dissenso dei mohicani si saldi, anche previo accordi con gli amici di Don Raffaé al Senato.
Ripeto, è un’ipotesi vagliata sulla stima degli interessi convergenti delle forze in campo in questo momento.
Anche perché questa è un’occasione da non perdere.
Domani a Milano Pittibimbo incontra il Kaiser Merkel. Dove ha intenzione di esibire il ”cammello” facendo credere di aver fatto i compitini a casa. E pertanto spera nell’allargamento dei cordoni della borsa da parte del Kaiser.
Se Pier Luigi, il Conte Max, Corredino Mineo, Civati e Don Raffaé bocciassero il decreto Renzi, gli assesterebbero un colpo non indifferente.
Se invece si adeguano, passivamente, agli occhi di una parte degli italiani verrebbero valutati come tanti “ Tanto fumo e niente arrosto”.
Vedremo tra qualche ora se il Conte Max e soci hanno le palle. Altrimenti continueranno a sacramentare per nulla.