Re: Diario della caduta di un regime.
Inviato: 24/06/2015, 22:30
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/ ... 1.11668955
Si è ucciso l'imprenditore Egidio Maschio
Il presidente della Maschio Gaspardo di Campodarsergo si è sparato all'alba nel suo ufficio di Cadoneghe. Aveva 73 anni
di Giusy Andreoli
CADONEGHE. Egidio Maschio, 73 anni, noto imprenditore di Campodarsego, fondatore con il fratello Giorgio del gruppo Maschio Gaspardo, leader multinazionale nella produzione di attrezzature agricole, si è ucciso in azienda a Cadoneghe. L'uomo si è sparato con un fucile al petto poco dopo le 6.30 nell'ufficio dove era arrivato da poco a bordo della sua Mercedes.
Il corpo senza vita è stato trovato da un dipendente pochi minuti dopo.
Ieri sera Egidio Maschio aveva cenato in famiglia e il suo umore era sereno, come sempre. Nulla faceva pensare ad una tragedia simile.
Venti giorni fa Egidio Maschio aveva annunciato la nomina in azienda di due nuovi manager per gestire l'impresa che oggi ha duemila dipendenti e un fatturato di 324 milioni annui.
CAMPODARSEGO - «Mai mollare, bisogna sempre attaccare. Perché il mondo non si ferma. E bisogna stare vicini a chi lavora per non sentire la crisi. Mettere la testa fuori e non chiudersi nel guscio».
Egidio Maschio aveva la genuinità degli imprenditori veneti di una volta. Ma era riuscito a stare al passo con la globalizzazione.
Operaio meccanico specializzato alla Carraro di Campodarsego nel padovano, nel 1964 ha lasciato il posto fisso e si è messo in proprio.
Oggi, a 73 anni, da presidente del Cda del Gruppo Maschio Gaspardo, si è ucciso sparandosi un colpo al torace.
Era partito con il fratello Giorgio, in una stalla con una sola saldatrice. Ma il primo modello di macchina agricola era riuscito a venderlo in Grecia. Poi era andato in Francia e Olanda, fino a coprire nel tempo i cinque i Continenti con le sue fresatrici, falciatrici, erpitrici rotanti, trincia e seminatrici di precisione, per cereali e macchine passive per la lavorazione del terreno.
In azienda erano già entrati due figli e una nipote: Andrea che è amministratore delegato, responsabile Sviluppo dei nuovi prodotti e della filiale cinese, Mirco che segue i nuovi progetti industriali e la filiale rumena, e la giovane Martina nel ramo acquisti.
A chi gli chiedeva come egli affrontava la crisi rispondeva: «Col coraggio di investire, creando filiali e fabbriche nei Paesi che stanno andando bene. La mia forza è essere all’estero, produrre dove i costi della manodopera sono contenuti». Egidio pensava all’Africa, una «terra tutta da scoprire e un grande mercato». Meglio andare in Borsa che vendere ai Fondi, diceva.
La sua parola d’ordine era «fedeltà». Alle banche, ai fornitori, agli operai con i quali aveva firmato a fine 2014 un accordo integrativo per crescere, vantandosi di non aver mai fatto un’ora di cassa integrazione. «Mai fare le corna» ironizzava in dialetto, l’unica lingua vera che sapeva parlare con determinazione. «Quando inizi con una banca bisogna continuare con quella». Da qui il rapporto amicizia con un altro veneto da sempre al suo fianco, Ennio Doris che atterrava in elicottero direttamente alla Maschio. Doris è nato a Tombolo, a un tiro di schioppo da Campodarsego. Poi il legame con Silvio Berlusconi che proprio nello stabilimento tenne un comizio elettorale due anni fa. Ma anche Romano Prodi
ece tappa da queste parti.
Negli ultimi tre anni il Gruppo aveva investito qualcosa come 120 milioni per l’ampliamento dei siti italiani e l’avvio di quello in Usa. «Il debito è contenuto - precisava Maschio -. Indebitarsi è una questione di coraggio» diceva solo pochi mesi fa.
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24 giugno 2015
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Anche questa notizia nei Tg nazionali e passata inosservata.Altro veneto che si eè suicidato
Ciao
paolo11
Si è ucciso l'imprenditore Egidio Maschio
Il presidente della Maschio Gaspardo di Campodarsergo si è sparato all'alba nel suo ufficio di Cadoneghe. Aveva 73 anni
di Giusy Andreoli
CADONEGHE. Egidio Maschio, 73 anni, noto imprenditore di Campodarsego, fondatore con il fratello Giorgio del gruppo Maschio Gaspardo, leader multinazionale nella produzione di attrezzature agricole, si è ucciso in azienda a Cadoneghe. L'uomo si è sparato con un fucile al petto poco dopo le 6.30 nell'ufficio dove era arrivato da poco a bordo della sua Mercedes.
Il corpo senza vita è stato trovato da un dipendente pochi minuti dopo.
Ieri sera Egidio Maschio aveva cenato in famiglia e il suo umore era sereno, come sempre. Nulla faceva pensare ad una tragedia simile.
Venti giorni fa Egidio Maschio aveva annunciato la nomina in azienda di due nuovi manager per gestire l'impresa che oggi ha duemila dipendenti e un fatturato di 324 milioni annui.
CAMPODARSEGO - «Mai mollare, bisogna sempre attaccare. Perché il mondo non si ferma. E bisogna stare vicini a chi lavora per non sentire la crisi. Mettere la testa fuori e non chiudersi nel guscio».
Egidio Maschio aveva la genuinità degli imprenditori veneti di una volta. Ma era riuscito a stare al passo con la globalizzazione.
Operaio meccanico specializzato alla Carraro di Campodarsego nel padovano, nel 1964 ha lasciato il posto fisso e si è messo in proprio.
Oggi, a 73 anni, da presidente del Cda del Gruppo Maschio Gaspardo, si è ucciso sparandosi un colpo al torace.
Era partito con il fratello Giorgio, in una stalla con una sola saldatrice. Ma il primo modello di macchina agricola era riuscito a venderlo in Grecia. Poi era andato in Francia e Olanda, fino a coprire nel tempo i cinque i Continenti con le sue fresatrici, falciatrici, erpitrici rotanti, trincia e seminatrici di precisione, per cereali e macchine passive per la lavorazione del terreno.
In azienda erano già entrati due figli e una nipote: Andrea che è amministratore delegato, responsabile Sviluppo dei nuovi prodotti e della filiale cinese, Mirco che segue i nuovi progetti industriali e la filiale rumena, e la giovane Martina nel ramo acquisti.
A chi gli chiedeva come egli affrontava la crisi rispondeva: «Col coraggio di investire, creando filiali e fabbriche nei Paesi che stanno andando bene. La mia forza è essere all’estero, produrre dove i costi della manodopera sono contenuti». Egidio pensava all’Africa, una «terra tutta da scoprire e un grande mercato». Meglio andare in Borsa che vendere ai Fondi, diceva.
La sua parola d’ordine era «fedeltà». Alle banche, ai fornitori, agli operai con i quali aveva firmato a fine 2014 un accordo integrativo per crescere, vantandosi di non aver mai fatto un’ora di cassa integrazione. «Mai fare le corna» ironizzava in dialetto, l’unica lingua vera che sapeva parlare con determinazione. «Quando inizi con una banca bisogna continuare con quella». Da qui il rapporto amicizia con un altro veneto da sempre al suo fianco, Ennio Doris che atterrava in elicottero direttamente alla Maschio. Doris è nato a Tombolo, a un tiro di schioppo da Campodarsego. Poi il legame con Silvio Berlusconi che proprio nello stabilimento tenne un comizio elettorale due anni fa. Ma anche Romano Prodi
ece tappa da queste parti.
Negli ultimi tre anni il Gruppo aveva investito qualcosa come 120 milioni per l’ampliamento dei siti italiani e l’avvio di quello in Usa. «Il debito è contenuto - precisava Maschio -. Indebitarsi è una questione di coraggio» diceva solo pochi mesi fa.
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24 giugno 2015
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Anche questa notizia nei Tg nazionali e passata inosservata.Altro veneto che si eè suicidato
Ciao
paolo11