Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
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In mezzo alla tempesta - 156Cose di Cosa nostra - 1


Oramai, nella situazione in cui ci troviamo, se ti trovi nella necessità di sentire delle osservazioni intelligenti devi aspettare le esternazioni di Crozza.

Se vuoi il riassunto del fatto principale della giornata precedente devi guardare le pubblicazioni dei vignettisti italiani.

Con qualche tratto di matita sono in grado di farti il riassunto pungente, ma sempre perfetto del fatto principale del giorno precedente.

E’ tutta gente che ha il dono di individuare il fatto del giorno e farti la sintesi in una vignetta.

La sintesi di Crozza a Ballarò su Lupi è di straordinaria intelligenza.

“Sono sette anni che devono fare la legge elettorale sette, è durata meno la seconda guerra mondiale”.

(Una battuta come questa potrebbe abbattere qualsiasi dinosauro politico. Conoscono tutti il volume di fatti, forze, economie, messo in campo nella seconda guerra mondiale. E questi in tempo di pace non sono in grado di riformare una semplice legge elettorale da sette anni. Meglio che spariscano dal Parlamento)

“Cosa stanno aspettando? I partigiani?”

“Lupi,…buonasera. E’ dal 2006 che in questo Paese che la priorità è la legge elettorale,…e intanto va tutto a puttane. Ma perché non ci dite che la priorità è proprio andare tutti a puttane, ..e ci fate più bella figura…….

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 2.html#p=0


Viste le scelte fatte tutti insieme appassionatamente negli ultimi 19 mesi l’impressione netta che se ne ricava è che dietro questo modo di agire ci sia un disegno ben preciso mandare il Paese a puttane.

La situazione oggi è più grave di quella del novembre 2011.

Ci vogliono scelte drastiche e coraggiose per tentare di salvare il Paese.

A 40 giorni dalla partenza del governo Berlusconi-Letta, non si sono viste misure che possano almeno tamponare la situazione.

Stanno continuamente discutendo del sesso degli angeli, venendo meno a compiti semplici come trovare la soluzione del blocco dell’Iva.

Questi pretendono di correre il Gran Premio di Monza a bordo di un’automobilina a pedali, presente nei parchi giochi più di 50 anni fa.

Esiste la evidente volontà di mandate il Paese a puttane.

E ieri il Senato e il suo presidente, ce ne hanno dato una palese dimostrazione.

E’ emerso di nuovo il vecchio sistema collaudato dei “pianisti”.

E’ presidente Grasso che fa? Visto che è stato documentato proibisce le riprese in aula.

Per fortuna che Grasso è un magistrato che proviene dall’antimafia.

Questo Paese è già finito a puttane e Battiato aveva ragione.


Gravissimo il fatto che Grasso abbia ritenuto valido il fatto.

Ormai la truffa è la regola.


****


SCONTRO IN AULA, LE IMMAGINI RIMOSSE DA FACEBOOK
M5s, bagarre sul video dei «pianisti»
Grasso: «In Aula vietate le riprese»
Scontro con i senatori del Pdl. Il presidente del Senato: «Il voto di Malan è stato regolare>>

Bagarre in Aula al Senato tra M5S e Pdl sul video girato martedì in aula dai «grillini» - e pubblicato mercoledì su profilo Facebook «Senato Cinque Stelle» - per denunciare alcuni senatori del Pdl che fanno i «pianisti», cioè votano al posto dei «colleghi» assenti.

BOTTA E RISPOSTA - Sotto accusa è finito in particolare Lucio Malan (Pdl) che però ha dimostrato di aver in realtà votato correttamente e ha denunciato insulti a lui rivolti finiti in Rete. «Dire la menzogna su quanto avviene in aula è cosa grave - protesta Malan in questo momento il canale Youtube del Senato 5 stelle del gruppo ha tuttora pubblicato il video al quale sono stati aggiunti migliaia di commenti con insulti verso di me e la mia famiglia». E ancora: «Lo stesso accade nel profilo Facebook del gruppo 5 stelle del Senato con lo stesso tono». Per questo, prosegue Malan, «ho chiesto di essere messo in congedo e non potrò votare fino a quando un organo di questo parlamento può permettersi di dire che i voti al Senato sono irregolari. Io non posso votare in una situazione del genere». Il clima si surriscalda e si susseguono vari botta e risposta. Anche il capogruppo Pd Luigi Zanda ricorda che «stiamo discutendo un provvedimento importante (dl emergeneze, ndr) e nessun gruppo può monopolizzare i lavori del Senato sottraendo tempo. Questo è un fatto molto grave che mortifica il Senato».
Il video contestato


http://video.corriere.it/video-contesta ... 978a004866


RIPRESE VIETATE - Fermo l'intervento del presidente del Senato Pietro Grasso che ha chiesto conto della paternità della pagina Facebook dove è stato caricato il video al centro delle polemiche. «Invito gli autori del documento che viene riprodotto sul web a eliminare questa evidente, e uso un eufemismo, anomalia», dice Grasso. A termini di Regolamento, spiega ancora il presidente del Senato, anche ai senatori sono vietate riprese video e foto in Aula. Vincenzo Santangelo (M5S) - più volte ripreso da Grasso - risponde che «i siti sono tanti» e che non può dare «indicazioni più precise». Poi interviene anche Alberto Orellana, sempre del M5S, che controbatte ricordando che tra i «pianisti» «ci sono dei rei confessi come Giovanardi e Formigoni e si vede bene anche sui siti» e qui è Grasso a riprendere la parola ricordando che «il senatore Malan ha votato dal suo posto non commettendo nessuna infrazione». Fatto sta che, dopo il botta e risposta in Aula, il video sul profilo dei senatori grillini non è più visibile.
Bagarre Senato su Malan "pianista", Grasso riprende M5s.


http://www.corriere.it/politica/13_giug ... 4866.shtml
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

peanuts ha scritto:Adesso, siccome si tratterebbe di un colpo di ombrello di un manifestante, vogliono farci dire che la polizia ha agito normalmente. tafano ha subito preso la palla al balzo. Ma le manganellate non le ha viste? Eh?
Ma credete di avere a che fare con dei cretini?
Vergognatevi, vergognatevi. Ma verrà il giorno in cui marcirete anche voi, non siete immortali anche se vi credete i padroni della vita e della morte
E parlate di presidenzialismo mentre il paese crolla a pezzi
Maledetti, maledetti
..................................
Caro peanuts.Comunque arriveranno i filmati, o visto telefonini che registravano.
Basta vedere la sentenza di Cucchi.Solo condanne ai medici.A chi lo ha ridotto in quel modo niente.
Ho raccolto le firme che venga introdotta anche in Italia una legge contro la tortura.MA NESSUNO CI SENTE.
Poi succedono i casi come la Diaz e Bolzanetto.Dove sono stati pestati anche giornalisti stranieri.Negli altri paesi esiste da anni.
E' proprio uno schifo.
--------------------
Ue, via Borghezio dal gruppo Edf.
Fuori dopo le affermazioni anti-Kyenge
A favore della proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage si è espressa una maggioranza superiore ai due terzi
BRUXELLES - Il gruppo parlamentare degli "euroscettici" Efd (Europa della libertà e della democrazia) ha ufficializzato l'espulsione "da oggi" di Mario Borghezio. Fonti del gruppo hanno reso noto che "una maggioranza superiore ai due terzi" si è espressa a favore della proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage.

Il parlamentare leghista era già stato sospeso dal gruppo il 22 maggio in seguito alle frasi pronunciate sul ministro per l'immigrazione Cécile Kyenge. Una decisione che arriva dopo l'intervista rilasciata a Giuseppe Cruciani e pubblicata sull'ultimo numero di Panorama. L'europarlamentare leghista dice di non essere razzista, ma ''differenzialista'', e afferma di ''preferire che la massa dei neri resti a casa sua'', per poi sostenere che ''il meticciato'' è un ''obbrobrio'' perché ''inquina la differenza tra le etnie''.

Non smentisce di essere "un po' nazista e un po' fascista'', come chiedeva l'intervistatore, ma si descrive come ''un tradizionalista monarchico'' aggiungendo che ''i regimi totalitari hanno fatto cose terribili, ma anche cose molto buone e positive: per esempio i nazisti furono i precursori dell'ecologismo''. E ancora: ''Io mi considero più a destra di Dio. Come Julius Evola, più

a destra di noi non c'è nessuno''; ''Da giovane sono stato simpatizzante di tutti i movimenti di estrema destra. Non ne ho mancato uno''.

A proposito delle sue dichiarazioni sul ministro Kyenge, Borghezio afferma: ''Non ho mai chiesto scusa. Ho detto che se lei si è ritenuta offesa mi dispiace. Ma la parola scusa non l'ho pronunciata e non la pronuncio nemmeno se mi sparano''. E quando il giornalista gli chiede: "Pentito?", lui replica: ''No, non mi pento assolutamente delle cose che ho detto a questa signora''.

Venerdì scorso, dopo l'uscita dell'intervista, il leader dell'Ukip e copresidente dello Efd, Nigel Farage, ha inviato una mail a tutti i membri del gruppo parlamentare chiedendo di esprimersi sulla proposta di espulsione immediata che sarebbe scattata se almeno due terzi dei parlamentari iscritti non si fosse opposto.
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -60273273/
.........................................
Almeno questa petizione che ho firmato è andata in porto
Ciao
Paolo11
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Beh, come volevasi dimostrare
Il sindaco afferma di essere stato colpito dalla polizia e io credo al sindaco, evidente
tafano: "non commento la sentenza"

Non commenterà manco l'eventuale condanna del caimano?
Eh?

Ma caXXo, vi vedrò un giorno agonizzanti in un letto...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

peanuts ha scritto:Beh, come volevasi dimostrare
Il sindaco afferma di essere stato colpito dalla polizia e io credo al sindaco, evidente
tafano: "non commento la sentenza"

Non commenterà manco l'eventuale condanna del caimano?
Eh?

Ma caXXo, vi vedrò un giorno agonizzanti in un letto...
..................
Il sindaco è pure medico. qualcosina ne sa
Ciao
Paolo11
iospero
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da iospero »

Pensioni d'oro: Corte costituzionale no a tasse su quelle dei ricchi

Vietato tassare i ricchi. Dopo lo stop sugli stipendi superiori a 90 mila euro, arriva il no ai prelievi di natura fiscale che tocchino i soli pensionati, quand'anche titolari di pensioni d'oro. Lo ha stabilito la Consulta, giudicando incostituzionale un comma del decreto legge 98 del 2011. La norma censurata disponeva un contributo perequativo per le pensioni oltre 90 mila euro lordi. Contributo che la Corte Costituzionale considera di natura tributaria e in cui ravvisa "un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini". Una decisione che potrebbe provocare qualche grattacapo al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Il responsabile del Welfare nei giorni scorsi aveva infatti annunciato che i futuri provvedimenti sull'occupazione sarebbero stati finanziati anche tassando le pensioni d'oro.

A sollevare la questione di legittimità costituzionale di fronte alla Consulta è stata la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Campania, a seguito del ricorso di un magistrato presidente della Corte dei conti in quiescenza dal 21 dicembre 2007 e titolare di pensione superiore a 90mila euro: nel mirino, il comma 22.bis dell'art.18 del decreto-legge 98 emanato il 6 luglio 2011, contenente disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria.

La norma censurata disponeva che, dal primo agosto 2011 fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi superassero 90 mila euro lordi annui, fossero assoggettati a un contributo di perequazione del 5% della parte eccedente l'importo fino a 150 mila euro; pari al 10% per la parte eccedente 15 0mila euro; e al 15% per la parte eccedente 200mila euro.

La Consulta ha giudicato questa norma in contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, rispettivamente sul principio di uguaglianza e sul sistema tributario. "Al fine di reperire risorse per la stabilizzazione finanziaria - si legge nella sentenza della Corte Costituzionale n. 116 depositata oggi, relatore il giudice Giuseppe Tesauro - il legislatore ha imposto ai soli titolari di trattamenti pensionistici, per la medesima finalità, l'ulteriore speciale prelievo tributario oggetto di censura, attraverso una ingiustificata limitazione della platea dei soggetti passivi".

In sostanza la Corte Costituzionale ha bocciato le modalità di applicazione del contributo di solidarietà a carico delle pensioni più alte, perché discrimina una sola categoria - i pensionati - rispetto agli altri titolari di reddito: "L'intervento - si legge in sentenza - riguarda, infatti, i soli pensionati, senza garantire il rispetto dei principi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi".


Bisognerebbe equiparare gli stipendi e le pensioni degli alti magistrati a quelle degli operai e degli insegnanti.
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Ricordo che la prima ipotesi era quella di tassare tutti i redditi al di sopra dei 150 mila euro all'anno.

Poi in sede di discussione in commissione, l'ipotesi sparì e fu sostituita dalla tassa sui soli pensionati oltre i 90 mila euro (lordi) all'anno.

A me sembra giusta la sentenza della corte. Non si capisce infatti perché chi guadagna, a qualunque titolo, oltre i 150 mila euro debba essere risparmiato a scapito dei soli pensionati.

Personalmente, la cosa come pensionato mi fa piacere. La mia pensione purtroppo non arriva a queste cifre, ma mi sembra giusto il principio che non vadano colpiti sempre e soltanto i pensionati, che sembrano essere la causa di tutti i mali.
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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Il buio oltre la siepe - 30


Una mafia lava l’altra
(Marco Travaglio).
06/06/2013 di triskel182


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È incredibile l’ingenuità, mista a malafede, con cui si continua a raccontare che bastava un cenno del capo di Beppe Grillo per far nascere un “governo del cambiamento” Pd-5Stelle. Chi continua a sostenerlo, a dispetto dei fatti e dei santi, ignora o finge di ignorare il grumo di poteri che, dinanzi a una prospettiva del genere – quella che un pizzino mafioso descriveva efficacemente come “il governo dei froci e dei comici” –, casomai fosse davvero esistita, sarebbe stato disposto a sparare pur di evitarla. La verità vera, com’è evidente a chi non abbia gli occhi foderati di prosciutto dai tempi della Bicamerale, della caduta del primo governo Prodi, delle non-leggi sul conflitto d’interessi, dei voti per l’eleggibilità dell’Ineleggibile, del caso Telecom, dei furbetti rosso-azzurri, dell’indulto 2006, del bordello bipartisan di Gianpi Tarantini, dell’Ilva e del Montepaschi, dell’eterno inciucio alla Rai, giù giù fino al governo Monti, alla trombatura di Prodi, alla rielezione di Napolitano e al Governo Nipote, è che da almeno vent’anni la cosiddetta destra e la presunta sinistra cogestiscono il potere d’amore e d’accordo, espellendo come corpi estranei i disturbatori dell’inciucio permanente (Prodi, i girotondi, i movimenti referendari, Cofferati, Di Pietro, Ingroia, ora possibilmente M5S).

Gustavo Zagrebelsky, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere a proposito del presidenzialismo, cioè dell’ultima calata di brache del Pd al signore e padrone d’Italia dal quale sogna segretamente (ma nemmeno più tanto) di essere posseduto, parla di “sindrome di Stoccolma”. Troppo buono, professore. La sindrome di Stoccolma, come tutte le patologie, non è colpa di chi ne soffre. Questi calabrache sanno perfettamente quello che fanno.

Una delle radici malsane dell’inciucio è la trattativa Stato-mafia, pietra fondante della Seconda Repubblica, che ora vede imputati insieme ai boss uomini di centrodestra (Dell’Utri), di centro (Mannino) e di centrosinistra (Mancino e Conso, per falsa testimonianza). Anche la sfilata dei testimoni, da Napolitano a Violante in giù, è l’emblema del trasversalismo. Ecco: che quel processo non s’abbia da fare lo scrivono il Foglio, Libero, il Giornale, e anche l’Unità. Qualche ingenuo domanderà: ma come, anche l’organo ufficiale del Pd? Ma certo. Nel giro di una settimana ha fatto commentare il processo appena iniziato da Pino Arlacchi e da Giovanni Pellegrino. Arlacchi è riuscito a scrivere, restando serio, che la trattativa “non c’è mai stata” anche se la chiamano così quelli che l’hanno fatta (i mafiosi e gli ufficiali del Ros Mori e De Donno). Sì, è vero, i Ros erano di casa chez Ciancimino, ma quello è “un episodio minore”, semplici “contatti privi di copertura politica (ci mancherebbe, ndr) tra alcuni carabinieri spregiudicati e alcuni confidenti mafiosi”, di cui peraltro “eravamo al corrente”. Eravamo chi? Mistero, anche perché Arlacchi e gli altri fantomatici “noi” si guardarono bene dal denunciare.

Pellegrino, già senatore Ds, dalemiano di ferro, già presidente di quel salotto di giallisti che era diventata la commissione Stragi, recensisce amorevolmente un “saggio” del professor Fiandaca pubblicato sul Foglio col titolo “Il processo sulla trattativa è una boiata pazzesca”, per dire che l’accusa dei pm ai 10 imputati, già passata al vaglio del gip che li ha rinviati tutti a giudizio, è “al limite estremo della verosimiglianza”. Perché? Perché dice lui: “è difficile credere che vertici mafiosi, ufficiali dei carabinieri e politici di primo piano abbiano operato insieme per imporre al governo una trattativa volta all’attenuazione del contrasto legale” alla mafia. Insomma, se i carabinieri incontrano Ciancimino che parla con Riina che manda un papello che anticipa profeticamente una dozzina di leggi anti-antimafia; se Borsellino scopre tutto ciò e muore subito ammazzato, mentre uomini dello Stato fanno sparire la sua agenda rossa e svuotano i cassetti del suo ufficio;

Se gli stessi militari arrestano Riina ma non perquisiscono il covo lasciandolo svuotare dai mafiosi; se il governo toglie il 41-bis a 343 detenuti fra cui molti mafiosi; se i Ros non arrestano Provenzano nemmeno quando un confidente li porta al suo nascondiglio; ecco, se tutto ciò avviene è per pura coincidenza. E lo scandalo non è lo Stato che cede alla mafia, ma i pm che pretendono di “processare la politica governativa di allora”, con “scarso rispetto del principio costituzionale della divisione dei poteri”. Ecco cos’è il processo sulla trattativa: l’ennesimo “conflitto tra politica e giustizia che nuoce all’ordinato svolgersi della vita democratica”. Come nel ’92, con Mani Pulite, “una parte non piccola della magistratura fu spinta ad avocare a sé l’egemonia rispetto al potere politico” con l’irrisorio pretesto che i politici rubavano, così ora i pm di Palermo “aprono una nuova fase nel conflitto tra giustizia e politica” con la trascurabile scusa che i politici mafiavano. A questo punto chi avesse perso il filo potrebbe domandare: ma queste cose le dice Berlusconi o uno dei suoi giannizzeri su uno degli house organ della ditta? No, le scrive su l’Unità il Pd Pellegrino. Che non è un omonimo dell’avvocato che nel 2006 difese Previti alla giunta della Camera, sostenendo che doveva restare deputato nonostante la condanna definitiva a 6 anni per corruzione giudiziaria con interdizione perpetua dai pubblici uffici. È proprio lui.

Da Il Fatto Quotidiano del 06/06/2013.
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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La cruna dell’ago – 240
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Il punto – 1 – Sesta parte -
Un mese difficile



I DIECI GIORNI CHE POSSONO SCONVOLGERE IL MONDO DI B.

(Gianni Barbacetto).
06/06/2013 di triskel182



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MEDIASET, RUBY E MONDADORI, LE GHIGLIOTTINE IN ARRIVO.

In politica va (quasi) tutto bene, dice Silvio Berlusconi, evidentemente soddisfatto di come sta lavorando il governo che lo ha salvato dall’irrilevanza. Intanto però si avvicinano i dieci giorni che potrebbero sconvolgere il mondo: almeno quello berlusconiano. Salvarlo o affondarlo. Si parte il 19 giugno: la Corte costituzionale si pronuncerà sul destino del processo Mediaset, in cui l’ex presidente del Consiglio è già stato condannato in appello a 4 anni; 24 giugno: prevista la sentenza per il caso Ruby, per il quale l’accusa ha chiesto una condanna a sei anni; 27 giugno: entra in scena la Corte di cassazione, che deciderà in maniera definitiva se Berlusconi deve pagare a Carlo De Benedetti i 560 milioni che gli sono stati imposti come risarcimento per avergli strappato la Mondadori grazie a una sentenza comprata.

IN DIECI GIORNI , due condanne penali e una batosta economica. Lui, sulla scena della politica, manda segnali rassicuranti: “Siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, a una guerra civile. Abbiamo un governo forte che può fare quelle riforme che una sola parte non poteva fare”. Intanto i suoi avvocati, sulla scena giudiziaria, lo paragonano a Luigi XVI alla vigilia della ghigliottina.

Che cosa accadrà davvero? I dieci giorni che sconvolgeranno il regno di Arcore si apriranno a Roma il 19, con il responso della Consulta su una vecchia questione rimasta per anni a riposare sotto le ceneri. Il 1 marzo 2010, il Tribunale di Milano, impegnato a giudicare in primo grado Berlusconi per la colossale frode fiscale del cosiddetto caso Mediaset (40 milioni di euro sottratti al fisco con giochi di prestigio tra società estere e società italiane impegnate a trattare diritti televisivi), non gli ha concesso il legittimo impedimento che aveva chiesto perché impegnato in una riunione del Consiglio dei ministri. I difensori Niccolò Ghedini e Piero Longo sollevano davanti alla Consulta un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (quello giudiziario e quello esecutivo). La Corte riceve il ricorso e lo tiene in un cassetto. Arriva la sentenza di primo grado, che condanna a 4 anni. Arriva l’appello che conferma. Ora finalmente il cassetto si apre e la questione viene affrontata. Se sarà data ragione al tribunale, avanti come prima. Se la ragione sarà dell’imputato, su quell’udienza del 1 marzo dovrà pronunciarsi la Cassazione, che potrebbe perfino azzerare tutto e ordinare la celebrazione di un nuovo appello (in questo caso, la prescrizione salverà ancora una volta Berlusconi). Più probabile però l’annullamento dell’ordinanza del tribunale emessa quel giorno, ma senza conseguenze sul resto del processo. Così, la conferma definitiva della condanna farebbe diventare operativa anche la pena accessoria: 5 anni d’interdizione dai pubblici uffici, ovvero la perdita per Silvio del suo seggio in Senato.

CINQUE giorni dopo la Consulta, arriverà la decisione del Tribunale di Milano che stabilirà se Berlusconi è colpevole di concussione (per le pressioni esercitate sui funzionari della questura per far liberare Ruby) e di prostituzione minorile (per i suoi supposti rapporti a pagamento con la ragazza). Anche in questo caso c’è una pena accessoria, prevista per legge per chi è ritenuto colpevole di reati contro i minori: l’interdizione dai pubblici uffici, a vita. Ma scatterà soltanto dopo l’eventuale conferma in appello e in Cassazione.

Tre giorni dopo, la Suprema corte dirà se la Fininvest di Berlusconi dovrà sborsare i 560 milioni alla Cir di De Benedetti. Condannato in primo grado e in appello, questa sarà la decisione definitiva sulla questione. “È un esproprio”, aveva commentato a suo tempo Marina Berlusconi, “l’ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti, compreso quello imprenditoriale ed economico”. Per i giudici, invece, è soltanto il congruo risarcimento per aver strappato al concorrente, con una sentenza comprata, la più grande casa editrice italiana.

Come se non bastasse, a luglio arriverà anche la sentenza su Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, accusati, in un processo parallelo a quello chiamato Ruby1, di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile. Non coinvolge direttamente Berlusconi, ma potrebbe confermare il quadro delle feste di Arcore, poiché ai tre imputati è addebitato di aver portato all’ex presidente del Consiglio le ragazze, tra cui la minorenne Ruby.

Intanto la politica va avanti facendo finta di niente, come un mondo a parte, come un universo parallelo in cui lo statista Silvio Berlusconi è azionista di un governo impegnato a salvare l’Italia e a produrre grandi riforme.

Da Il Fatto Quotidiano del 06/06/2013.
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

http://video.repubblica.it/cronaca/sind ... ef=HREC1-3

E adesso la polizia innocentina che dice?
E Letta? Ha troppo da fare per dire qualcosa?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

peanuts ha scritto:http://video.repubblica.it/cronaca/sind ... ef=HREC1-3

E adesso la polizia innocentina che dice?
E Letta? Ha troppo da fare per dire qualcosa?

Ha detto che non deve succedere più.
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