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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 340
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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 07/06/2013, 19:47
da camillobenso
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi



Come inizia una guerra civile – 276
La cruna dell’ago – 241
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 241
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 221
Cronaca di un affondamento annunciato - 221
In mezzo alla tempesta - 159


Seduti sopra una polveriera pronta ad esplodere - 11


UN PO' TARDI MA CI SONO ARRIVATI ANCHE LORO A CAPIRLO.


Giovani Confindustria: “Senza prospettive future, rivolta unica prospettiva”
Il presidente Morelli: "No ai sussidi a pioggia e al reddito di cittadinanza: meglio il reddito minimo a tempo legato alla ricerca di lavoro e alla formazione"

di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 7 giugno 2013



“Senza prospettive per il futuro, l’unica prospettiva diventa la rivolta“. E’ il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, a sintetizzare così tutta “l’angoscia e il timore” che pesa sulla generazione under 40, in un Paese ingessato che non vuole e non può crescere. Un grido di dolore che i giovani lanciano dal palco del 43esimo Convegno di Santa Margherita Ligure dal titolo “Scateniamoci, liberiamo l’Italia da vincoli e catene”.

Quelle catene che fanno scolorire i lacci e lacciuoli di Luigi Einaudi e di Guido Carli e che hanno ormai “svuotato il domani di speranza e colmato il presente di angoscia”. Disoccupazione, diseguaglianze, inefficienze, tutti capitoli pesanti da cambiare per “ricostruire la fiducia”, restituendo “etica, trasparenza e coerenza” ai comportamenti di tutti a cominciare dalla politica chiamata a quella “visione”, che ancora manca, necessaria a portare il Paese fuori dalla crisi.

“La sfida è una, perseguire insieme sviluppo, libertà economica e coesione sociale“, spiega ancora Morelli ricordando come l’Italia “paga un prezzo altissimo alla recessione:”la disoccupazione giovanile al 40,5% che sale di 10 punti al Sud, una contrazione della produzione del 25% ed un Pil atteso per fine anno ancora in calo”. Concretamente la proposta di Morelli è di rifiutare i “i sussidi a pioggia” e il reddito di cittadinanza: meglio il reddito minimo a tempo “legato alla ricerca di lavoro e alla formazione”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... va/619078/

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 07/06/2013, 19:57
da camillobenso
Vox populi
Giovani Confindustria: “Senza prospettive future, rivolta unica prospettiva”


Scrillo 2 ore ago
Cos'è sta fiaba comunista che per la rivoluzione servirebbe la fame? La rivoluzione americana è stata fatta per delle bustine del tè! Ovvero agli merigani non andava di esportare la pianta e importare il prodotto finito lavorato, perché lo vedevano come un dazio voluto dal governo centrale inglese; ma non erano di certo alla fame. Per ogni rivoluzione serve una cosa fondamentale, le 00. E visto che non si comprano al supermercato, non ci sono speranze per noi, continueremo a parlarne per i prossimi 20 anni. Gli italiani che hanno fatto l'Italia, non erano alla fame per colpa degli austroungarici, semplicemente avevano un'idea diversa come stato. Un sacco di gente crede che per la rivoluzione ci voglia la fame: va bene, allora aspettate che arrivi la fame (e si spera che non arrivi mai perché non è una bella cosa per niente e non è detto soprattutto che con la fame uno pensi a ribellarsi e anzi potrebbe essere un motivo ulteriore per farsi schiavizzare...)

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Gerry68 3 ore ago
Il lavoro è la 1° emergenza, ma al governo pensa al Presidenzialismo!

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Giuseppe L\'A. 3 ore ago
L'industriale Morelli non si occupi dei sussidi dati ai lavoratori e si occupi dei sussidi non a pioggia ma a uragano che piovono sulle imprese.
La crisi va avanti dal 2008, bene, il signor Morelli dovrebbe spiegarci perché le aziende sono tutte con l'acqua alla gola, dove sono finiti gli utili dei decenni precedenti ?
Sicuramente ci sono imprenditori seri e onesti, ma tanti per mezzo secolo hanno portato soldi nei paradisi fiscali e ora che la situazione s'è fatta difficile licenziano e chiudono tanto hanno di che vivere per generazioni.


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ilmontanaro 3 ore ago
Che i politici siano quelli che sono,ossia quasi nullità,è assodato e chiaro ,ma anche gli imprenditori non sono da meno :mai sentito un'autocritica.Quanti di loro evadono ed eludono?Quanti lavorano al nero? Quanti portano le valigette di mazzette da 500 euro o lingottini d'oro in Svizzera?Quanti rubano i sussidi?Dove si annidono quelli che detengono il 50% delle ricchezze e non fanno niente per mettere in circolazione un po' di grana a disposizione almeno delle idee dei giovani?Silenzio assoluto.

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trecchi 4 ore ago
Si può ripartire come negli anni 60 rifacendo le città a costo zero e creando lavoro e reddito per migliaia di famiglie recuperando il territorio e facendone un paradiso ecologico e senza metterci un soldo pubblico ma solo di privati. Posti a tempo indeterminato e zero inquinamento e case in classe A+ a 400€ al mese. Un sogno chiamato Kilometroquadro.

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dittatura_pdx 4 ore ago
Basta soldi agli industriali. Soldi agli Italiani. Reddito di cittadinanza.

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albagone 4 ore ago
Armiamoci e partite !

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sonica 4 ore ago
Don't wait for the revolution because the revolution will not wait for you. Organize, agitate, create!

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Vonalex 4 ore ago
E chi la farebbe la Rivolta?i giovani di Confindustria...hahahahhahahaah non smetto più di ridere.In Italia non credo arriverà mai una rivolta,la rivolta arriva quando non c'e più il "panino"da mangiare,e in Italia in troppe zone si stà ancora bene e ci si accontenta.Sono rimasto incuriosito da un cartello affisso fuori da una vetrina di una grossa compagnia telefonica,c'era scritto"i Samsung 4 sono esauriti",ed io mi son detto,alla faccia della crisi...La gente si abbona a Sky usa i pc per scrivere nei blog"me compreso:)"..esce la sera,o alcune sere..io i pub li vedo cmq sempre pieni il week end..la gente si trastulla con i gratta e vinci sognando vincite milionarie...Sicuramente la crisi Vera c'e ma per una minoranza in Italia...Gente allo stremo....se fosse la maggioranza sarebbero gia scoppiati i casini...oramai e un paese strano ed "estraneo" per molti suoi cittadini..Ultimo appunto a confindustria ed hai suoi giovani..come mai il mondo del lavoro e completamente in mano alle agenzie interinali?..che spuntano come funghi..Mentre il Governo fà i titoloni "Chi assume avrà sgravi fiscali!".Il lavoro oramai è in mano alle Agenzie di lavoro temporaneo(e gia il nome dice tutto) le Aziende non assumono piùùùùù,tutto filtra tramite queste "agenzie".Sveglia!,giovanotti industriali!

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Far Loccus 3 ore ago in risposta a Vonalex
Condivido pienamente. Aggiungo inoltre che non avremmo un'insurrezione nemmeno se l'Italia fosse ridotta alla fame.

Nella mia città ho visto la gente andare in massa per le strade solamente in occasione dello scudetto Juventino.
Per gli impresari e i lavoratori suicidi? Per il sabotaggio sitematico della democrazia? Qualche marcetta dei soliti noti poi il nulla!
Massì! Dai, tutti a votare i movimentariani, quella sì che è la soluzione!

Panem, televisionem, internetem, apericenam, Ikeam et circenses. Il sedativo è servito.

(Comunque, ad essere sinceri, nemmeno io mi smuovo più di tanto. Predico bene, razzolo male... ahimè è così)

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gianfryb 4 ore ago
peccato però che per fare più soldi gli industriali abbiano esportato la capacità produttiva e il lavoro italiano all'estero! Con quale coraggio parlano di rivolta è davvero un mistero!

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dittatura_pdx 4 ore ago
I soldi dell'Italia agli Italiani!
Lavoro e ben retribuito o cospicuo reddito di cittadinanza


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Eponine 4 ore ago
io non volio il reddito di cittadinanza, voglio UN LAVORO!!!<

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bquadro 5 ore ago
" Senza prospettive future, rivolta unica prospettiva "
Questa frase non l'ha detta Grillo.....

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Francesco1610 5 ore ago
Ma pensa te... Hanno ottenuto forme contrattuali che stanno rendendo impossibile la vita a migliaia di persone e hanno ancora il coraggio di chiedere, di enunciare ricette... Cosa volete di più ancora? Due fette di c.lo?!?

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Disenchanted 5 ore ago
Egr. Morelli, il reddito minimo di cittadinanza ci vuole come c'è in molti altri stati civili europei, nessuno deve essere lasciato solo.....anche perchè siete Voi i primi a rifutare di assumere i 40enni e 50enni e oltre, (avendo sfruttato impunemente lo "status quo" con una logica del ribasso dei costi, applicato alla truffa delle agenzie interinali, che non valorizzano nessuno e di fatto escludono (anche per colpa vs.lavoratori dai 40 in sù) ammesso poi che dopo una certa età (60 e oltre) si sia in grado di fare lavori ordinari.
Secondo Lei e la sua degna compare (dal lato Governativo) Fornero, tutta questa gente che sono la maggioranza di cosa dovrebbe vivere di aria!!!??
Quindi racconti meno frottole e abbia il buon gusto di tacere.....

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Aqualung 5 ore ago
ma perchè mai nessun gornalista scrive o parla dell'avidità e della pochezza della nostra classe pseudo "imprenditoriale" che vogliono "villa città-mare-monti-SUV-barca" nel + breve tempo possibile (5 anni da pseudo imprenditori sono sufficienti per aver tutto ciò!) e che non c'è crisi che tenga ma il loro reddito NON DEVE MAI DIMINUIRE perciò loro delocalizzano da decenni(xchè che schifo questi dipendenti italiani che costano e vogliono le ferie e questo e quello...) e lo stato se ne frega..... e ora ho sentito dire anche da qualcuno della sinistra che "siamo tutti sulla stessa barca imprenditori e dipendenti " !! ma in che mondo ??? non nel mio che sono sulla zattera e loro sullo yacht ma che schifo questa italietta.

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news 5 ore ago
Ci sono due cose che frenano la crescita del nostro paese:
1- pressione fiscale troppo elevata
2- politici inetti e collusi

Se le cose non cambiano in fretta, le prospettive sono due:
1- rivolta
2 -miseria

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TIZIANA * 5 ore ago in risposta a news
e ne aggiungerei una terza, industriali molto poco onesti

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libertariolaborioso 5 ore ago in risposta a TIZIANA *
quindi secondo voi la MAFIA è una risorsa per il paese ???

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news 46 minuti ago in risposta a libertariolaborioso
Nel posare dei commenti, bisogna anche saper sintetizzare - non ho mai detto che la mafia è una risorsa, questa è una tua conclusione - è chiaro che non si possono elencare tutti i mali che affliggono lo stivale. Grazie per il tuo prezioso intervento e buon fine settimana.

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TIZIANA * 5 ore ago in risposta a libertariolaborioso
ma rispondi a casaccio?

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libertariolaborioso 4 ore ago in risposta a TIZIANA *
dov'è il casaccio???
non parlavi di ciò che frena la crescita del paese?
o il casaccio è solo tuo?

p.s.: tiziana + news = voi !
e comunque non hai risposto all' "accusa" !
più facile guardare il dito che la luna, eh???

p.p.s.: come vedi non mi danno la possibilità di risponderti, vabbè!
la tua frase era: "e ne aggiungerei una terza, industriali molto poco onesti"
dove sono i collusi di cui ti riempi la bocca???
e per fortuna il "casaccio" sarebbe mio!!!!!

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TIZIANA * 4 ore ago in risposta a libertariolaborioso
con collusi io mentalmente ho fatto riferimento alla mafia. Se condanno i collusi, condanno la mafia. Ti risultano politici e industriali mafiosi e collusi? A me si. E chiaramente la mia è anche una condanna anche al loro "datore di lavoro". Non lo sai, ma guarda che riguardo alla mafia non sono mai rimasta indietro con pensieri, opinioni e aiuti "concreti" a chi la combatte. Perciò nessun dito, soprattutto in un occhio.

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TIZIANA * 4 ore ago in risposta a libertariolaborioso
la tua era posta come domanda, ma è evidente che era un'accusa. Quindi spari delle..".inesattezze"?? Sai il "voi" non inganna,purtroppo per te ti sei rivolto alla persona sbagliata. Quando ti rivolgi a me dammi del tu, il voi non mi appartiene.

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peppino255 5 ore ago
Concordo pienamente sul fatto che soltanto una rivoluzione "civile" ci può salvare. Cìè troppa gente in Parlamento che frena ogni azione in nome dei propri interessi personali. Bisogna trovare il modo di CANCELLARE la legge elettorale PORCATA e ritornare alle urne eliminando dalle liste elettorali quelli che hanno fatto di tutto per rimanere sempre in primo piano a sfruttare l'ingenuità degli elettori e a ROVINARE l'Italia. I GIOVANI non dovrebbero stare fermi a piangersi addosso. Se l'intoppo è nella legalizzazione del precariato, facciano in modo di abrogare con referendum la legge Biagi e la riforma Fornero oppure si ORGANIZZINO per ASSEDIARE IL PARLAMENTO e costringere i parlamentari a FARE IL PROPRIO DOVERE.

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diabolik2000 5 ore ago in risposta a peppino255
Non ti preoccupare tornerà la lotta armata e sarà un punto senza ritorno.

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Kalimero 5 ore ago
Lo sviluppo va bene se non viene fatto sulla pelle dei lavoratori, dei cittadini e sul territorio.

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pgi 5 ore ago
Già me li vedo, schierati in piazza, affrontare l'antisommossa a colpi di olive del martini.
Ci siamo persi anche la decenza del tacere.

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luca Reitano 4 ore ago in risposta a pgi
Ti sei scordato l'arma più insidiosa........la raffica di caviale. Una rosa di pallini da caccia in confronto is nothing!

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Griana 5 ore ago in risposta a pgi
mi hai fatto sorridere.. ogni tanto ci vuole

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talia 5 ore ago
>>Compact, un altro »

un compact del lavoro ma è realta?

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diabolik2000 5 ore ago
E aggiungo pure che ci saranno delle vittime fra molti nostri esponenti politici ed imprenditoriali, già un mio amico imprenditore riceve minacce di morte per il fatto che voglia ridurre il personale e in più gli hanno incendiato l'auto. Agire prima che sia tardi.

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libertariolaborioso 5 ore ago in risposta a diabolik2000
non s'è mai visto diabolik che chiede agli altri di agire!

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diabolik2000 5 ore ago in risposta a libertariolaborioso
Beato a te che ne fai dello spirito, ci vorrebbe proprio una risata perchè di questi tempi non si ride più. Non riderei sul fatto che ho citato riguardo a quello che sta passando il mio amico imprenditore, su quello non riderei affatto ed è solo l'inizio purtroppo.

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Vicoludo 5 ore ago
Ho cercato invano la parola Euro:non c'è!
Pazienza:)Delle due l'una:o questo signore puo' delocalizzare e l'Euro gli fa un baffo(come Della Valle da Santoro,che commento' quasi schifato l'intervista a Bagnai)oppure è un piccolo(ma dubito,altrimenti non l'avrebbero intervistato)imprenditore disinformato:scegliete voi cos'è peggio!

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adamenzo 5 ore ago
in questo momento, la presidente della camera boldrini gliele sta cantando ai giovani industrialotti, rammentandogli che l'imprenditoria avida e ladrona è tra le prime responsabili dello stato di cose attuali. ma soprattutto mandando un messaggio chiaro: c'è bisogno di una dose di comunismo nelle politiche economico-sociali, anche nell'interesse della borghesia imprenditrice.

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Riccardo Maria Mantero 5 ore ago
Fino a ieri sostenevano il "grande" imprenditore ostentandolo come simbolo del "self made man" dè noantri, e ora se ne escono con queste perle di saggezza? Ma non è che 'sti giovani industriali sono solo dei giovani figli di papà industriali e grandi imprenditori finché ci sono i soldi delle banche? Mah?!

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nellonelli 6 ore ago
Certamente non credo ci sia Bisogno di molto Intelletto per rendersi conto che la situazione attuale del nostro vivere Sociale è prossima a l'Unica reazione Possibile per le masse; Ribellarsi in modo cruento.E' doveroso ricordare che la contestazione di Gruppo di qualunque matrice sia è Controllabile, nel mentre la contestazione delle Masse porta sempre come logica ad atti cruenti non controllabili, dove tutti, dico tutti in particolare chi piu' ha da perdere ne subiscono le drastiche conseguenze. Mi stupisce che la Politica non ne voglia prendere atto. oh addirittura non sa' gestire una situazione che ad oggi e sfuggita dall'essere governata Politicamente, in conclusione la politica del godimento ,dell'arricchimento, dell'intrallazzo non sa' piu' gestire una situazione Sociale oramai sfuggita alle regole della piu' normale Equita' Sociale. Mi chiedo cosa serve avere il troppo in una societa' allo sbando, ci rende solo Prede della fame altrui , attenzione la Fame è una Brutta Bestia..

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diabolik2000 6 ore ago
Lo dico da sempre come lo dicono i nostri 007. La nuova strategia della tensione, che di fatto è già scoppiata, sarà peggiore rispetto a quanto avvenuto negli anni 70.

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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 07/06/2013, 20:01
da camillobenso
iononvototroppafatica 6 ore ago
Meditate gente...meditate

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libertariolaborioso 6 ore ago
“Senza prospettive per il futuro, l’unica prospettiva diventa la rivolta“.
ma........
gli industriali ?????
che fino al 2007 hanno riempito i forzieri........
e poi portato tutto all'estero ???????????????

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maurizio 6 ore ago
c'è del marcio a Copenhagen: c'è del marcio a Roma.
non solo.
due fratelli imprenditori spinsro un loro dirigente a licenziare quattro operai, perché i conti non tornavano.
il lunedì successivo vennero al lavoro con due rolls rois nuove fiammanti.
costrinsero quel dirigente a fare il alvoro sporco. poi lo licenziarono perché gli operai si ribellarono con uno sciopero. conclusioni?
persero il dirigente, che fu sostituito da un altro fedele cane da riporto, ma incompetente, persero milioni per lo sciopero, e il nuovo dirigetne rubò parecchi milioni. due anni dopo l'azienda chiuse, ma i fratelli oramai possedevano mezza vicenza. persi 75 posti di lavoro.
decine di questi "imprenditori" ne ho conosciuti. la metastasi orami invade il tessuto sociale.
auguri!

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lisum 6 ore ago
dato che ho un abbonamento annuale come sostenitore chiederei una inchiesta documentata e soda e tosta su i c.d. sussidi che lo stato italiano dava e dà alle aziende che producono; niente contro il capitalismo che produce ma con quanti incentivi di stato?
grazie

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X12red 6 ore ago
aspettate...ottobre si avvicina...la tempesta perfetta per fare la rivoluzione...che mai si è fatta in Italia

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Te Pepa 6 ore ago
una volta erano i poveri a pralare di rivoluzione ora sono gli industriali. magari adesso i poveri si accontentano di avere solo la tv e la messa la domenica

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Maurizio 6 ore ago
La confindustria elargisce consigli quando sono le PMI a subire le conseguenze peggiori di questa crisi.

Tutti parlano di dare credito all'impresa, ma forse pochi sanno che dallo scorso anno le banche applicano un costo percentuale sul credito disponibile a prescindere dall'utilizzo. Quindi le aziende hanno dovuto portare al minimo indispensabile il fido richiesto per non vedersi addebitare spese folli per denaro che non si è nemmeno utilizzato.
Questo ai signorini della confindustria non fa ne caldo ne freddo, per il piccolo artigiano può fare la differenza tra restare aperto o chiudere. Io credo ci sia la precisa volontà di annientare la nostra economia, di impoverirci e sfiancare l'iniziativa del singolo, sennò non riuscirei a spiegare l'ostilità e l'ottusità di certe posizioni ed il silenzio assenso della classe politica.

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Marco Cinetto 6 ore ago
"senza prospettive future, rivolta unica prospettiva"
detto con lo scolapasta in testa

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willy1 6 ore ago
"Rivolta unica prospettiva".L'avesse detto Grillo apriti cielo!

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TIZIANA * 6 ore ago in risposta a willy1
ma guarda che anche detto da questi non è che faccia meno pena

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Marco De Markis 6 ore ago in risposta a willy1
vero, però a dire la verità io quella aspetto, con le buone e con la democrazie ho capito che non se ne esce

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Gerry68 6 ore ago in risposta a Marco De Markis
Non la penso come te!

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willy1 6 ore ago in risposta a Marco De Markis
D'accordo con te.

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TIZIANA * 7 ore ago
Non comprendo come mai nessuno di questi , tra giovani e "anziani" industriali, faccia mai autocritica. Loro non hanno mai colpa e responsabilità di nulla. Sono sempre "vittime" del sistema. Direi che forse la realtà è...leggermente diversa.

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Raffaele Norace 7 ore ago
riguardo al reddito di cittadinanza o minimo, il succo del discorso è lo stesso: dare la possibilità a chi perde il lavoro di avere il tempo necessario per trovarlo o riqualificarsi, ma garantendo il minimo indispensabile per sopravvivere.

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Alex S 6 ore ago in risposta a Raffaele Norace
si ma dovrebbe durare massimo 2 o 3 anni, e darlo a persone che cercano il lavoro.

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Raffaele Norace 6 ore ago in risposta a Alex S
appunto, ma questo è previsto ed è giusto, mica uno può essere mantenuto a vita?...è qui che si fraintende: questo nn lo vuole nessuno.

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uragan- 7 ore ago
I figli di papà non vogliono il reddito di cittadinanza ... non sarà mica perché poi non potrebbero più avere lavoratori stagisti a gratis? O magari che un reddito di cittadinanza anche di soli 500€ al mese sia più conveniente di un contratto a progetto offerto da loro?
Altro che giovani industriali, i figli dei vecchi prenditori sono solo " piccoli prenditori crescono".

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Alex S 6 ore ago in risposta a uragan-
il reddito di cittadinanza, dovrebbe essere massimo di 2 o 3 anni, e dovrebbe valere per chi cerca lavoro, se no lo si potrebbe dare pure alle casalinghe.

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rudy49 7 ore ago
questi giovani industriali con un occhio guardano ai mercati asiatici :pagano un euro al giorno al singolo operaio!!!!poi tendono la mano al bel paese chiedendo:vogliamo la pappa statale!!!!!!!!alla fine paga il popolino ridotto allo stremo dagli avvoltoi politici lobby e industriali straccioni!!!!fra un po obama caccerà il magliaro marchionne che verrà a chiedere l'elemosina agli amici politici italici,intanto elkann si diverte con la palla juve

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martello54 7 ore ago
Il presidente Morelli: "No ai sussidi a pioggia e al reddito di cittadinanza: meglio il reddito minimo a tempo legato alla ricerca di lavoro e alla formazione"

Alcune considerazioni...
Il reddito " a tempo" su quali spalle ricadrebbe? Solo su quelle pubbliche o anche
con contributo delle aziende?
La sostituzione del reddito di cittadinanza con il reddito a tempo non cambierebbe la realtà
odierna: speri di trovare lavoro, regolare o ti adatti al nero (...che sono le aziende ad offrirlo, grandi o piccole che siano) sommando, se sei fortunato, i due magri redditi.

La formazione: al solito pagata da chi? Sempre dal pubblico che finanzia improbabili corsi?
E che tipo di formazione? dalle mie parti, Roma, come credo dalle vostre, ci sono
PIU' corsi di ricostruzione unghie che da idraulici o altre professioni rare, desuete, antiche o artigianali
A Roma non mi risultano esistenti corsi di falegnameria di alcun tipo !
Nel 2010 la regione ha pagato a soc di formazione il mio corso di 8 ore di "motivazione personale"
1 anno dopo ho ricercato quella società per proporre mio cv, in quanto in CIGS a zero ore: evaporata....

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Namenick 7 ore ago
Reddito minimo a tempo? Fa proprio al caso loro: quando l'erogazione del sussidio cessa il disoccupato di turno deve accettare qualunque lavoro, anche se pagato con un pugno di noccioline. Un ulteriore passo verso la cinesizzazione della classe lavoratrice italiana.

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Giuseppe Bianchi 7 ore ago
Cominciano a preoccuparsi anche gli industriali, principalmente i giovani che hanno davanti lunghi anni dove non avranno le fortune e le sovvenzioni statali dei padri. Lavoratori e famiglie e' gia' un pezzo che sono preoccupati e non poco. Parole, parole, serve lavoro e reddito perche' l'economia funzioni, se aumentano i disoccupati e l'operaio non e' in grado di comprare cio' che produce (come avviene in tanti emergenti) il risultato non puo' che essere miseria, disordini sociali se non guai peggiori come guerre e dittature.

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drjekill 7 ore ago
In caso di rivolta verranno distribuiti a scelta Kalashnikov firmati Dolce & Gabbana o delle Mauser con calcio originale Lagenfeld. Le barricate saranno disegnate da Gae Aulenti.

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dadim 6 ore ago in risposta a drjekill
tu sei un genio.

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Graziano Graziano 8 ore ago
Si è vero l'unica prospettiva è la rivolta, ed aggiungo con cacciata di tutti i parlamentari di destra e sinistra e confuisca di tutti loro beni compresi quelli delle mogli dei figli. Hanno dstrutto il paese ed ora meritano la galera a vita I giovani devono ribellarsi subito , Grillo non basta piu anzi ci ha portato ad un nuovo governo tipo Monti e continuano a fotterci con un nuovo e piu pesante finanziamento dei partiti. Tutti ancora pronti a rubare con ministri incapaci che non hanno neppure titoli adeguati al loro compito e diventano persino ridicoli sentirl parlare di ciose che non possono neppure comprendere ( vedi Lorenzin ministro della Sanita con solo maturità liceale in un paese dove quasi tutti hanno una laurea) Questo insulto per il paese deve finire. Subito rivolta con ghigliottine in piazza o saremop tutti morti di fame,

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Gerry68 6 ore ago in risposta a Graziano Graziano
Dimentiche che la scelta del ministro lorenzin è stata fatta da letta!
Non basta lamentarsi basta scegliesi i rappresentanti giusti!
La violenza non è una risposta civile!

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Graziano Graziano 1 ora ago in risposta a Gerry68
E questo cosa vuol dire Non sono certo un fan di Letta che è come MontiPer me questo governo è fatto solo per fotterci come ha fatto Monti tantro che lo ha voluto Napolitano quello che ha fatto senatore a vita Monti per meriti nulli se non perchè imposto dalla Merkel una ex spia della Germania dell'Est ed emerita incapace con laurea in chimica Fisica e anche in questa ignorante visto che si è subito appoggiata al Partito Comunista dell'Est cioè una stalinista come tanti in Italia Napolitano ovrebbe porima di morire essere almeno processato per alto tradimento . I posteri lo capiranno

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Fabrizio Ferrucci 8 ore ago
Giovani industriali figli di vecchi industriali..................Ma che ne sanno?

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Paolo Dagnino 8 ore ago
Vi siete sbranati l'Italia insieme con una classe politica svergognata e compromessa e sotto la supervisione di una informazione complice.

Non siete ancora sazi ?

Siete incredibili !

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rudy49 8 ore ago
questi giovani industriali sono stati addestrati dai genitori molto bene!!!!!!vogliono dire in parole semplici lo stato ha foraggiato gli industriali pezzenti italici e i loro eredi vogliono continuare a pappare a spese del popolino bue!!!!!!!!!!!!!le regole certe vale solo per il popolino,paese bananaroooooooooooooooooo

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LucaCellai 8 ore ago
PD e 5* su questo tema sono gia' in ritardo.
Il primo a richiedere una ri-negoziazione dei vincoli dell'Eurozona e' stato (purtroppo) Mr. B.

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Fox Con 7 ore ago in risposta a LucaCellai
e tu ancora credi al nano? ahahah

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LucaCellai 7 ore ago in risposta a Fox Con
Io no, ma quello che crediamo noi non conta.
Conta solo che lui raccogliera' i frutti e gli altri no.

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Vlad B 8 ore ago
Quanto odio 'sti convegni nei quali si parla solo di aria fritta!!!

Ci sono due proposte semplici-semplici:
1. Si deve dare la possibilità al privato cittadino di scaricare dalla denuncia dei redditi persino il caffè preso al bar. Lo stato può tassare solo il rimanente utile. Solo così il privato sarà invogliato a chiedere fattura e vai a stanare la micro-evasione e di conseguenza anche la macro (non puoi avere acquisti a 1000 e fatturato a 10).

2. Si deve alleggerire la burocrazia, almeno per quanto riguarda la tassazione: lo stato impone le aliquote 20, 30, 40 che vanno pagate come "intero". Io azienda prendo 1000 pago 300 e poi sarà lo stato ed i suoi impiegati a distribuirli ai comuni, province, inps ecc per conto di irap irpef ecc...

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Gerry68 6 ore ago in risposta a Vlad B
3) riduzione della tassazione sui lavoratori
4) lotta alla mafia in tutte le forme sopratutto dentro i PALAZZI e sedi istituzionale con pene certe
5) annullamento della prescrizione in caso di reati contro lo stato!
6) reintroduzione del falso in bilancio con aumento delle pene
7) separazione netta tra i poteri dello stato
8) abolizione dei finanziamenti pubblici ai giornali e allontanamento dall'albo dei giornalisti per chi si divulga notizie false.
9) equiparazione degli stipendi tra uomini e donne.
10) eliminazione dei tirocini gratuiti!
11) abolizione del finanziamento ai partiti, a favore del finanziamento privato opportunamente regolato!
12) eliminazione del conflitto di interesse una volta per tutte.
13) riforma elettorale con scelta diretta dei propri rappresentanti
14) finanziamento della ricerca.
15) potennziamento della giustizia e rioorganizazzione delle forze di polizia carabinieri .......
16) tagli alle forze armate, eliminazione delle spese supperflue

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Alessio Cecchi 7 ore ago in risposta a Vlad B
1. sinceramente mi pare un sistema veramente poco efficiente. Se uno scaricasse anche il pacco di gomme saremmo inondati di gente che racconta finti acquisti, Peraltro agli effetti pratici vorrebbe dire spostare la tassazione dal reddito al risparmio. Allora tanto vale farlo con una patrimoniale (a cui sono favorevolissimo: sostituire la tassazione del reddito con quella del patrimonio), che è più logica e semplice, anche da verificare per il fisco. La conseguenza, poi, sarebbe che le aliquote andrebbero notevolmente aumentate, rendendo ancora meno conveniente risparmiare Si arriverebbe all'assurdo che i negozianti non vorrebbero vendere nulla gli ultimi giorni dell'anno visto quante tasse pagherebbero su quei soldi, che non riuscirebbero a spendere, mentre i compratori vorrebbero spendere il più possibile. Infine si arriverebbe al ridicolo in molti casi: se io guadagno 20.000 euro l'anno pagherei zero se spendessi 20.000 euro tutti gli anni e un bel po' di soldi se un anno ne spendessi 15.000 e l'anno dopo 25.000 (a meno che non si decida di creare una specie di sistema per portare a nuovo le spese eccedenti il reddito, incasinando ancora di più la situazione).
2. le imposte sono diverse perché hanno compiti diversi. Peraltro non confondiamo imposte con contributi, che sono tutt'altra cosa e hanno tutt'altro fine. I pagamenti che uno deve fare non sono sadismo dello stato (non sempre quantomeno) ma rispondono a logiche su cui uno dovrebbe soffermarsi prima di fare una proposta

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drjekill 8 ore ago in risposta a Vlad B
Sono venti anni che lo dico, scaricare tutto, anche il dipendente. Inoltre cancellare il sistema ritenute d'acconto che non esiste in nessuno stato.
Se anche il dipendente può (se vuole chiaro..) evadere è finita questa assurda guerra con gli autonomi.

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moscatelli elisabetta 8 ore ago
Bè allora non è più solo Grillo il fomentatore di piazze... Speriamo di farcela...

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mazzoleni 8 ore ago
Giovani senza prospettive e matusalemme funzionari ovunque

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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 07/06/2013, 20:02
da camillobenso
mazzoleni 8 ore ago
Giovani senza prospettive e matusalemme funzionari ovunque.

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francesco 8 ore ago
Se lo dice lui !!! Ancora un mese di tempo al governo, poi scoppia la piazza

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Pier Angelo soorbole 8 ore ago
Con uno Stato come questo, è già tanto che vi lasciano parlare tra un po se va avanti così vedrete che bella dittatura con Nano Mafioso che diventerà duce!

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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 08/06/2013, 12:59
da camillobenso
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi



Come inizia una guerra civile – 277
La cruna dell’ago – 242
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 242
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 222
Cronaca di un affondamento annunciato - 222
In mezzo alla tempesta - 160


Seduti sopra una polveriera pronta ad esplodere - 12


Ha scritto Barbara Spinelli:
“Il presidenzialismo c’è già, il Colle ha forzato la Carta”


E’ realisticamente vero quanto afferma Barbara Spinelli, però non è stato voluto direttamente da O’ Re, è una condizione emergenziale obbligata dovuta al fallimento dei partiti e alla loro volontà precisa di non mollare la preda e rinnovarsi.

Il vuoto di potere è enorme da anni. I partiti comitati d’affari, più vicini alla criminalità organizzata di stampo politico che alla nobile funzione di rappresentanza della cittadinanza che assegna la Costituzione deve essere riempito.

A meno che non si voglia vedere il tutto da un’altra angolazione in cui il disegno primario è quello si fare fallire lo Stato italiano proponendo quelle soluzioni che un particolare mondo della massoneria, della massoneria deviata di stampo fascista sta cercando di imporci fin dal lontano 1964, con il tentativo di Colpo di Stato del generale dei Carabinieri De Lorenzo.

Le recenti affermazioni di Licio Gelli sul presidenzialismo destano non poche preoccupazioni. La malapianta fascista non demorde neppure alla venerabile età di 94 anni.

A O’ Re si può rimproverare di non aver vigilato sulla degenerazione e sulla decomposizione dei partiti. In fondo è lui il nostro garante.

Le vaccate economiche del governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011 hanno messo in ginocchio l’Italia.

Ma non è che si sono trovate soluzioni adeguate con il governo Monti.

La situazione è vistosamente peggiorata dal punto di vista economico.

Quell’aborto del governo Letta è la continuazione del governo Monti in peggio.

Sui quotidiani di stamane compare la notizia che il governo ha difficoltà a risolvere il problema dell’aumento dell’Iva.

Cose da chiodi.

Non era mai successo nell’Italia repubblicana che la Confindustria usasse termini che potevano essere patrimonio della Fiom – CGIL, e forse ancora più forti.

All’Assemblea di Confidustria Giorgio Squinzi aveva già lanciato l’allarme. Ci vuole una ripartenza se no si rischia la rivolta.

Lo hanno ripetuto ieri a Santa Margherita Ligure i giovani industriali. “Senza sviluppo è rivolta”

Ma il governo Letta in materia è paralizzato, anche se all’Assemblea di Confindustri ha dichiarato: “Il governo è con voi”. Con voi un c. Stanno a perdere tempo con minchiate sulle riforme che non servono in questo momento.

Il massimo che i geni hanno espresso è defiscalizzare l’assunzione dei giovani.

Questi sono completamente matti, o ci fanno per non pagare dazio.

Perché mai un’impresa prossima alla chiusura dovrebbe assumere se non c’è lavoro?

E qui, il sospetto che ci sia un disegno nascosto per mandare tutto a puttane diventa più consistente.

Spero che l’aver segnalato in anticipo una posizione che poteva sembrare visionaria:

“Come inizia una guerra civile”

oggi a fronte delle dichiarazioni di Confindustria, appaia meno visionaria.

Si comincia così, da una rivolta, poi non si sa dove si va a finire.

Era tutto scritto, bastava leggere con lenti non deformate e senza ricorrere a Nostradamus.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 08/06/2013, 13:03
da camillobenso
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi



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“Senza sviluppo è rivolta” Imprese, persi 60 miliardi

(Andrea Greco).
08/06/2013 di triskel182


È crescente il rischio della protesta sociale causata dalla crisi economica. A lanciare l’allarme, questa volta, sono i Giovani Industriali il cui presidente Jacopo Morelli spiega che «senza prospettive per il futuro l’unica prospettiva è la rivolta». E i segni della crisi si confermano anche rispetto al credito. Le banche, dal 2012, hanno prestato 60 miliardi in meno alle imprese.

Il credit crunch continua. Poco curante degli allarmi sui giornali, e della moria di imprese che ne porta via mezzo migliaio al giorno. Le banche prestano poco al sistema, sottocapitalizzato e bancocentrico di suo, e al quinto anno di recessione la spirale è perversa. Stime di mercato indicano che dal 2012 il credito domestico mancante all’appello ammonterebbe a un centinaio di miliardi. Nel solo aprile 2013 Bankitalia ha misurato nel 2,3% la contrazione, più marcata per le imprese (-3,7%). E il rischio sovrano — 265 punti base oltre il Bund tedesco — impedisce alla Bce di trasmettere all’Italia una politica monetaria più espansiva che mai. Per i banchieri se ne esce tornando alla crescita, gli imprenditori invocano prima il credito, il governo pone la questione ma appare schiacciato da priorità e vincoli (e ancora si aspetta l’incasso dei crediti verso la Pa). Tutto un palleggiare mentre l’ossatura del Paese si sgretola.
Il credit crunch nei numeri Per Bankitalia, in aprile la contrazione del credito ai privati è stata del 2,3%. Ma se per le famiglie il ribasso è stato lo 0,8%, le imprese hanno perso il 3,7%. «Dati estremamente allarmanti — ha detto Massimo Vivoli, presidente di Italia Comfidi — specie considerato che, senza i confidi, avremmo avuto un crollo peggiore». Secondo il consorzio fidi che rilascia garanzie collettive per facilitare i crediti alle Pmi la quota media dei prestiti con garanzia è salita tra 2007 e 2012 dal 63,5 al 67,6%, e le imprese sotto i 20 addetti viaggiano all’82%. Il governatore Ignazio Visco ha suddiviso le responsabilità alla scarsità di richiesta e alla restrizione dell’offerta bancaria. Cosi ieri il dg di Via Nazionale, Salvatore Rossi: «Spesso imprese e banche si rimpallano le responsabilità, bisogna uscire da una situazione che non giova a nessuno. C’è un problema di struttura finanziaria, non solo di comportamento delle banche». Circa il 90% dei crediti italiani, infatti, è erogato allo sportello. E in quello che S&p mercoledì ha chiamato «long deleveraging path», la traversata della crisi finanziaria, sono mancati almeno 60 miliardi di euro di prestiti. La stima S&p è certo per difetto, anche perché si ferma a marzo. Il meccanismo origina nell’identica carenza di mezzi delle imprese: i prestiti sono l’impiego più rischioso, e che assorbe più capitale; e in banca capitale ce n’è poco, sia per una redditività-zero sia perché le fondazioni hanno finito i soldi, e non intendono cedere il passo.
Debancarizzare il sistema.In tale scenario Abi e banche si sgraverebbero volentieri di parte del fardello di crediti, e relative perdite. L’unica alternativa sono le obbligazioni societarie, ma dopo fasti e fregature degli anni ‘90 è difficile ricostruire un mercato efficace. S&p, che prevede «un lento, sismico slittamento verso i bond» per l’Italia, valuta che «se nei prossimi cinque anni la crescita economica restasse bassa l’obbligazionario potrebbe arrivare all’11-14% del totale, perché il crunch spingerebbe le imprese a cercare fonti alternative di finanziamento come accade ora». In caso di congiuntura più favorevole, il canale bond potrebbe salire fino al 17% del totale, lasciando alle banche di finanziare l’83% restante. La “riapertura” dei mercati degli ultimi nove mesi ha visto praticamente ogni blue chip italiana emettere bond, sfruttando i tassi in calo. Ma le pmi ne sono quasi del tutto escluse: hanno taglie troppo piccole per i gestori stranieri, e il meccanismo del rating le penalizza.
Come ha accertato S&p, l’80% dei bond societari 2012 è finito in tesorerie straniere. Il decreto sviluppo ha introdotto canali di funding alternativi, e reso deducibili gli oneri su bond per le non quotate. Arca Sgr sta studiando con Prometeia come cartolarizzare debiti di imprese e collocarli sul mercato. Mps con Finint ha lanciato a maggio il primo fondo Minibond, riservato a investitori qualificati per comprare debiti delle pmi fino a 7 anni, e fino a 150 milioni. Ma sono gocce, e qui va travasato un mare.

Da La Repubblica del 08/06/2013.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 08/06/2013, 13:12
da iospero
Leggo che in Italia ci sono appena 600.000 persone con una ricchezza superiore a € 500.000.

Non consideriamo la prima casa , ma tutto il resto ,cioè beni mobili e immobili, e allora faccio fatica a credere a quelle statistiche, guardando i vicini di casa e altre persone di mia conoscenza ne individuo subito più di una decina , per cui direi al Fisco di controllare meglio.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 08/06/2013, 20:35
da camillobenso
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
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Seduti sopra una polveriera pronta ad esplodere - 14


CI MANCAVA SOLO QUESTA



Alta finanza e presagi: la Fenice Finanziaria

di Loretta Napoleoni
| 7 giugno 2013Commenti (59)


Il denaro, si sa, è superstizioso, ecco perché anche l’alta finanza è sensibile ai presagi. Alla fine di maggio, alla borsa di New York è ricomparso quello di Hindenburg e da allora tutti ne temono le conseguenze. Di che si tratta? Di una sorta di tempesta perfetta creata dal confluire di alcuni fattori come il verificarsi, simultaneamente e per un numero significante di titoli quotati in borsa, di valori massimi e minimi durante un periodo di tempo specifico pari a 52 settimane. Tra questi c’è anche l’aumento della media dei valori di mercato, ed infatti quella mobile della borsa si New York è in ascesa, e la fuoriuscita di capitali dal mercato, misurata da indicatori ad hoc quali il McClellan Oscillator, un indice che registra il tasso di entrata ed uscita degli investimenti in borsa.

La comparsa del presagio di Hindenburg è sempre preludio di cattive notizie e lo è in un arco di tempo che va dai 40 ai 65 giorni, ciò spiega il nervosismo delle sale cambio di mezzo mondo. Naturalmente si tratta di un presagio, ben lontano dalla certezza matematica, ma in finanza di certezze ce ne sono ben poche. E’ risaputo che dal 1985 il presagio ha preannunciato tutti i crolli della borsa di New York, prima di quella data è comparso altre 25 volte e soltanto in due occasioni non ha preannunciato un crollo ma soltanto una caduta di quotazioni ed indici.

Non a caso, dunque, anche la scelta del nome che lo contraddistingue, Hindenburg, è legata ad una catastrofe, la tragedia aerea del 1937, quando uno zeppelin tedesco prese inspiegabilmente fuoco nei cieli degli Stati Uniti, precipitando come una fenice in fiamme a terra. Sebbene nessuno ricordi chi fu il primo a legare questo evento ai disastri finanziari, l’immagine è certamente evocativa: tutti i crolli di borsa sono improvvisi, imprevedibili ed tutti bruciano ricchezza che poi si ricrea, come una fenice, per bruciare di nuovo in futuro.

Siamo a ridosso di un altro grande crollo? E’ quello che si chiedono in molti, e non solo i superstiziosi temono il peggio. C’è però anche chi ha trovato una spiegazione razionale all’arrivo del presagio di Hindenburg proprio adesso, all’inizio dell’estate. Le statistiche mostrano, infatti, che la sua comparsa avviene quasi sempre nei mesi estivi. E guarda caso la maggior parte dei grandi crolli finanziari si verificano tra settembre ed ottobre, tanto che il Wall Street Journal definisce ‘pauroso’ il periodo di tempo tra Labor Day, che cade tra le fine di agosto e l’inizio di settembre, ed Halloween, il 31 ottobre.

Il crollo della Lehman è avvenuto all’inizio di settembre ma i punti più bassi toccati dalle borse mondiali si sono verificati tra settembre ed ottobre; la crisi del 1998 è iniziata a fine agosto ed è durata per due mesi; il crollo del 1987, anch’esso avvenuto ad ottobre, era stata preceduto dalla caduta delle quotazione iniziata a fine agosto. Stessa dinamica si è registrata nel 1929, il grande crollo è avvenuto ad ottobre, ma il mercato era in caduta dall’inizio di settembre. Ed ancora: il peggior mese della grande depressione fu settembre del 1931, quando l’indice del Dow Jones scese del 30 per cento. Anche la crisi del 2001 è iniziata con l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre, insomma l’inizio dell’autunno spesso viene accompagnato da correzioni negative della borsa. Ed il motivo non è certo la comparsa del presagio di Hindenburg.

Tra le spiegazioni razionali dei crolli autunnali c’è l’inizio dell’anno accademico ed il ritorno dalle vacanze, due fattori che contribuiscono all’aumento della spesa per il consumo, dell’indebitamento ed alla riduzione del risparmio e dell’investimento in capitali. Nessun crollo finanziario, infatti, avviene senza una copiosa fuoriuscita di capitali dal settore finanziario, basta questo per spiegare che nei mesi autunnali è più facile che ciò avvenga perché aumenta la pressione negativa sull’investimento finanziario.

Ci aspetta un autunno di crisi come ci fa presagire la comparsa della fenice finanziaria? Tra massimo 65 giorni lo sapremo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ia/619180/

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 10/06/2013, 11:36
da peanuts
Buongiorno letta, anche oggi vorrei ripeterti INCIUCIONE E INETTO
Buona giornata (anzi no)

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 10/06/2013, 17:53
da camillobenso
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi



Come inizia una guerra civile – 280
La cruna dell’ago – 245
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 245
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 225
Cronaca di un affondamento annunciato - 225
In mezzo alla tempesta - 163


Il punto – 2 – Prima parte –
Un mese difficile



La prima delle 5 sentenze del Caimano in un mese per lui più difficile di un passaggio nella cruna dell’ago è arrivata a metà pomeriggio di oggi 10 giugno 2013.

Il Caimano perde ovunque e molto male. Qualche commentatore sulla 7 segnala che The Cayman non ha voluto metterci la faccia per non risultare perdente personalmente.

Il dato di astensione a livello nazionale rimane allarmante e indica chiaramente il tasso di disaffezione della politica degli elettori italiani.

In partiti evitano di affrontare questo tema perché dovrebbero mettere mano ad un cambiamento radicale dove tutti sanno che sia praticamente impossibile.

La malattia democristiana della seconda metà del novecento è stata ripresa pari pari per l’intero nella seconda Repubblica.

I partiti anno perso completamente la loro conformazione originaria assegnatagli dalla Costituzione per trasformarsi di fatto in COMITATI D’AFFARI.

Questo ha comportato un progressivo ed irreversibile distacco degli elettori che man mano prendevano coscienza dello stato di fatto e della presa per i fondelli.

I partiti sono falliti nel novembre 2011, ed invece di tentare di rinnovarsi, si sono chiusi a riccio a difesa della casta dei COMITATI D’AFFARI.

Da quella data sopravvivono sorreggendosi a vicenda.

Quanto era rimasto occulto alla stragrande maggioranza degli elettori di destra e della cosa informe che sprovveduti giornalisti insistono a chiamare ancora oggi, 10 giugno 2013, sinistra, senza comprendere la metamorfosi subita e guardandosi bene dal denunciare che i partiti sono COMITATI D’AFFARI, è diventata una realtà portata sfacciatamente alla luce del giorno dando vita al governo della Banda Larga, con l’imprimatur del Colle. Malgrado la pessima recitazione degli attori di entrambi gli schieramenti che tentano ancora una volta di più di abbindolare i rispettivi elettori merli, facendogli credere di mal sopportare l’”anomala” alleanza.

Il quadro politico di fronte alla prima sentenza del Caimano è nuovamente mutato.

In questo momento la convenienza di staccare la spina quando meglio crede The Cayman non ce l’ha più.

In modo particolare a causa del tracollo della Lega.

Il fedele alleato del Nord non offre più garanzie nell’alleanza di Cdx.

The Cayman è costretto a rivedere completamente la sua strategia.

Ma nei prossimi giorni, con le prossime sentenze il quadro si potrebbe fare ancora più fosco.

L’affermazione più convincente sentita nello speciale della 7 condotto da Mentana, come via d’uscita ad un rovescio dovuto alle sentenze della magistratura è l’entrata in campo di Marina Berlusconi, in quanto massima garanzia di continuità per il Caimano, dei suoi interessi aziendali, e a detta del proponente la stana ipotesi, sufficientemente gradita alla destra anche per il fatto di essere donna.

Ovviamente a tirare le fila dietro le quinte ci sarebbe sempre lui, The Cayman, nell’estremo tentativo di arginare eventi che non è più in grado di condizionare.

Valida anche l’osservazione di chi ha sostenuto che la mummia cinese strabollita in questo momento non ha più interesse a far cadere il governo perché le sentenze non garantirebbero la sua eleggibilità.

Meglio stare al riparo dell’attuale Parlamento che gli può garantire la temporanea immunità.