Come se ne viene fuori ?

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myriam
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da myriam »

Ho sentito un brivido quando Cazzullo ha ipotizzato l'entrata in scena di Marina B.
Ma non credo che tutti quelli nel pdl che gli stanno tirando i piedi sarebbero d'accordo. O no?!
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi


Come inizia una guerra civile – 281
La cruna dell’ago – 246
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 246
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 226
Cronaca di un affondamento annunciato - 226
In mezzo alla tempesta - 164


Il punto – 2 – Seconda parte –
Un mese difficile



L’aspetto sconcertante che va a sommarsi alla distanza degli elettori dalla politica, è apprendere che lo schema mentale che anziani e giovani giornalisti affermati come Enrico Mentana, Marcello Sorgi, Peter Gomez, Lina Palmerini, Stefano Cappellini, è continuo il persistere nel valutare la politica sempre e soltanto nello stesso modo.

Escludendo di fatto il dato stra arcinoto da anni e ribadito la scorsa settimana ancora una volta di più dal ministro dell’Economia Saccomani, che:

CI TROVIAMO DI FRONTE AD UNA CRISI ECONOMICA PIU’ DIFFICILE E COMPLESSA DI QUELLA DEL ’29.


Acqua calda, che però non riesce ad entrare in testa a politici e giornalisti al seguito.

Non si sa se temono di perdere il lavoro perché “tengono anche loro famiglia”, perché appartengono alla tribù dei “piedi caldi” convinti che la crisi toccherà agli altri e mai a loro, o perché proprio strutturalmente non ci arrivano al di fuori del limite di comminare ai loro lettori o telespettatori la solita brodaglia propagandistica, del”sottovuoto spinto”.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

myriam ha scritto:Ho sentito un brivido quando Cazzullo ha ipotizzato l'entrata in scena di Marina B.
Ma non credo che tutti quelli nel pdl che gli stanno tirando i piedi sarebbero d'accordo. O no?!

1) Prova a fare una disamina degli eventuali delfini in questo momento nel Pdl, per vedere se riesci a trovare un personaggio adatto alla sua successione. Vista dal punto di vista degli interessi di Berlusconi.

2) E’ corretta l’osservazione fatta nello speciale La7, circa il numero di delfini che in questi 19 anni il Caimano ha stritolato.
I primi due sono Fini e Casini. Alfano è solo un androgeno telecomandato. Tanto che quando durante l’anno sabbatico in cui ha preso in mano la guida del Pdl è sceso al 12 %.

3) Una decina di giorni fa è stata avanzata l’ipotesi del falco femmina, la Marescialla dell’Aria, Daniela Santanché. Solo che è divisiva all’interno del Pdl. Alcuni la odiano.

4) Ecco che a questo punto prende quota il nome di Marina Berlusconi, una con le palle. Non è un caso che B. non prenda in considerazione il maschio Piersilvio.

Questo perché il padre giudica che tra i due le palle le ha Marina.

5) Infine occorre valutare la partita in corso, che riguarda la scelta di buona parte del Pd di volersi alleare a tutti i costi con il Pdl.

I soliti democristiani hanno voluto a tutti i costi allearsi con il Pdl, considerando il calendario della giustizia nei confronti del cavaliere.

Se dovesse risultare negativo su tutto il fronte, potrebbe verificarsi l’ipotesi che Berlusconi sia costretto a farsi da parte.

In questo caso, se la reggenza passasse ad Alfano esistono alte possibilità di ricongiungimento dell’intera Dc. Un colpo ghiotto per i democristiani e i poteri forti su cui hanno puntato molto.

Se invece mette Marina, questa dà continuità al Pdl, sbarrando il gioco dei democristiani e dei poteri forti che intendono eliminarlo e che a lui il giochino non è di certo sfuggito.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

EVASIONE: “I POVERI E GLI ONESTI CONDANNATI A MANTENERE I RICCHI”
(Marco Travaglio).

10/06/2013 di triskel182


Ecco il vero problema del nostro Paese. L’articolo del giornalista su L’Espresso.

Marco Travaglio getta la maschera dietro cui si nascondono i nostri politici e dalle pagine de L’Espresso ci parla di evasione fiscale. E ci ricorda come sia questo il vero problema che mina il nostro Paese. Problema che non sembra interessare la classe dirigente.

Mentre il governo cerca una manciata di miliardi per abolire l’Imu sulla prima casa, rifinanziare la cassintegrazione e magari non aumentare l’Iva, l’Agenzia delle Entrate farebbe cosa buona e giusta pubblicando la somma delle imposte evase dai grandi gruppi imprenditoriali e bancari negli ultimi anni. L’anno scorso l’Espresso calcolò che le principali banche (Intesa, Unicredit, Montepaschi giùgiù fino all’ex Bpl-Italease) si erano scordate di versare tributi per un totale di 5 miliardi. Sommando poi le evasioni ed elusioni contestate agli Agnelli, a Berlusconi, a Passera, a Profumo, a Del Vecchio, a Briatore, a Mediolanum, a Bell, a Telecom Sparkle, aBulgari, a Marzotto, a Brachetti Peretti, ai Riva, a Dolce&Gabbana e così via, i miliardi superano i 10.

Basta tirare un po’ di somme per illuminare il problema dei problemi che ci condanna alla recessione perpetua: non la Costituzione da cambiare, ma un sistema che condanna i poveri e gli onesti (che non sempre, ma spesso coincidono) a mantenere i ricchi e i ladri (che non sempre, ma spesso coincidono).

Un sistema che non potrà essere nemmeno sfiorato dal governo di larghe intese con Berlusconi, appena condannato in appello a 4 anni nel processo Mediaset per una frode fiscale di 7 milioni di euro che in origine – prima di venire decimati dalla prescrizione abbreviata da varie leggi ad personam – erano 368milioni di dollari.

Nella sentenza i giudici ricordano le decine di società offshore create dall’avvocato Mills per il Cavaliere, servite a occultare fondi neri per 1500 miliardi di lire, tutti prescritti dalla controriforma del falso in bilancio fatta dall’imputato medesimo. Le motivazioni del verdetto Mediaset(l’ultimo di merito: la Cassazione ne valuterà solo la correttezza formale)avrebbero dovuto scatenare un apro dibattito nella politica e sui media: può un colossale evasore sedere a capotavola nella maggioranza di governo?

In Francia s’è appena dimesso il ministro del Bilancio perché aveva un conto in Svizzera(uno, non decine). Invece in Italia – primatista europea dell’evasione (180miliardi su mille) – tutti zitti. Come se questa fosse un’afflizioncella passeggera e non la prima causa della crescita sottozero. I pm e l’Agenzia delle Entrate, nonostante un diritto penale tributario scritto su misura per gli evasori, continuano a scoprire e a processare i ladri di tasse. Ma in un isolamento politico, mediatico e culturale spaventoso.

Nessuna reazione neppure alla scoperta che i Riva, oltre a devastare con l’Ilva l’ambiente a Taranto,avrebbero evaso 1,2 miliardi sbiancandoli poi con lo scudo fiscale Berlusconi-Tremonti ma lasciandoli all’estero (si può fare anche questo).Qualche sussulto ha suscitato il processo d’appello a Dolce & Gabbana, chela Procura di Milano ha chiesto di condannare a 2 anni e mezzo per un’evasione di 1 miliardo. Ma non per isolarli dal consesso civile in caso di condanna,come fanno i paesi che l’evasione la combattono e quindi quasi non la conoscono: per elogiarli.

Ha provveduto quel gran genio di Nicola Porro, vicedirettore del Giornale e conduttore di La7 in procinto di passare a Rai2 con un programma tutto suo. A suo avviso, i due stilisti sarebbero perseguitatidai pm perchè “ricchi e bravi”, perchè “ce l’hanno fatta”. E i pm, si sa, sono invidiosi. Mica come in America: lì si che gli evasori “sanno difenderli”.Infatti li buttano in galera e gettano la chiave. Ma Porro non losa, e fa anche degli esempi: “Negli ultimi 4 anni la Apple ha fatto 74 miliardi di utili e ha pagato tasse per 44 milioni, meno del 3 per cento, grazie allesue strutture irlandesi”. Ne avesse azzeccata una: i 74 miliardi non sonol’utile, ma l’evasione contestata alla Apple dal Congresso Usa sugli ultimi quattro anni. Sfortuna poi ha voluto che lo stesso Giornale dello stesso giorno, due pagine prima dell’inno di Porro a Dolce&Gabbana, plaudisse all’arresto di Massimo Ciancimino per una sospetta evasione di 30 milioni (undecimo di Berlusconi, un trentesimo di Dolce & Gabbana). E’ l’unico presunto evasore italiano finito in manette a memoria d’uomo. Ma da qualcuno bisognava pur cominciare. E finire.

Da cadoinpiedi.it
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Ha un bel dire Letta che l'esito dei ballottaggi rafforza il governo.

Se intende dire che Berlusconi deve allentare la presa sul governo, si sbaglia.

Il malessere interno del Pdl è alle stelle per la cocente sconfitta che proietta ombre oscure sul loro futuro, soprattutto se si tiene conto dei passaggi della magistratura di questo mese.

*****

CAFFÈ (S)CORRETTO
di Marco Esposito

Elezioni sindaco di Roma: Gianni Alemanno e il disastro della destra di governo.
I risultati di queste elezioni amministrative, in particolar modo per quel che riguarda la città di Roma, sono una vera e propria bastonata per il centrodestra. Qui parliamo spesso del centrosinistra e ancor più spesso facciamo le pulci al Pd.
Ma il risultato più significativo di questo doppio turno elettorale, oltre a sancire la vittoria di Marino, in proporzioni superiore alle attese della vigilia, è il clamoroso flop non solo di Alemanno, ma della destra tutta.
Raramente si è visto gettare così alle ortiche un’occasione storica di questo livello. Raramente un forza politica, la destra romana, ha amministrato così male una città dopo aver atteso per decenni di salire al Campidoglio.
Forse chi non è romano non è ancora in grado di capire cosa è accaduto in questa città 5 anni fa. Con la vittoria di Alemanno, la destra per la prima volta era chiamata ad amministrare Roma. E per destra intendo proprio la destra. Quella del MSI. Quella che per decenni ha vissuto ai margini delle istituzioni. Quella del FUAN, quella considerata “fascista” e basta.
Ecco proprio quella generazione con Alemanno saliva al punto più alto della propria storia. No, non la destra di Berlusconi, quella “edulcorata” del Berlusconismo. Quella liberista. Quelle delle tv del biscione. No, la vittoria del 2008 portava al campidoglio – e lo si è visto anche dai saluti romani che vedemmo quel giorno, la destra “sociale”. Il MSI.
Era la vittoria che aspettavano da una vita. E per la sinistra era la sconfitta peggiore che potesse mai essere vissuta.
Ebbene, dopo cinque anni, non solo si è davanti all’enorme fallimento della destra. Non solo siamo davanti ad un flop clamoroso. Un sindaco uscente che non è stato in grado neanche di riportare alle urne i suoi elettori. Siamo davanti al fallimento di un’intera generazione, di un’intera classe dirigente.
Diciamolo senza giri di parole: era la sfida della vita. I cinque anni al Campidoglio dovevano essere la prova della capacità di governo di un’intera classe dirigente. E la destra l’ha fallita.
In questi cinque anni Roma è diventata peggio di quello che era. Alemanno ha solo pensato a distruggere i “simboli” della Roma di “sinistra”, veltroniana: la notte bianca, l’estate romana, la festa del cinema. Obiettivo raggiunto, senza dubbio.
Ma dall’altra parte non è nato nulla. Della Roma di Alemanno non ricorderemo nulla. Rimarrà solo parentopoli, gli amici portati nelle aziende del comune, i vecchi “camerati” recuperati. Non ricorderemo un’idea, un’iniziativa, un’opera.
Soprattutto ad Alemanno è mancata una visione della città. E’ quasi clamoroso, ma è così: dopo una vità di opposizione non avevano un’idea della città. Della loro città. Arrivare impreparati all’occasione della vita, imperdonabile. E, infatti, i romani non l’hanno perdonato.


http://esposito.blogautore.espresso.rep ... i-governo/
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

"Video denuncia del Movimento 5 Stelle Lombardia relativa all'assenza di due consiglieri regionali in Commissione sanità, che avevano comunque firmato il foglio di presenza e la diaria. Nel video Silvana Carcano e Iolanda Nanni, portavoce di Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Lombardia, denunciano che la mattina del 10 giugno i consiglieri Umberto Ambrosoli e Giulio Gallera del PdL, si sono presentati in Commissione Sanità, convocata la mattina alle 10 e conclusasi intorno alle 12 e 30, hanno firmato il foglio di presenze e si sono immediatamente assentati. Un tweet inequivocabile attesta che Umberto Ambrosoli, intorno alle 11 e 20 era intento a seguire i lavori dell'assemblea di Assolombarda. "Peccato che avrebbe dovuto essere presente in Commissione, o almeno, non avrebbe dovuto firme il foglio di presenza e la diaria. Abbiamo notato che questo atteggiamento è comune ad altri consiglieri e in altre commissioni. D'ora in avanti denunceremo queste pratiche molto sorrette da parte degli amministratori, che invece di seguire i lavori del consiglio si assentano e, peggio, si intestano, con una firma, la diaria senza averne diritto", dichiara Silvana Carcano, capogruppo M5S in Regione Lombardia." M5S Lombardia
http://www.beppegrillo.it/2013/06/m5s_lombardia_a.html
----------------------------------------------------
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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Romano Prodi



Come inizia una guerra civile – 282
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In mezzo alla tempesta - 165




Romanzo criminale - 1


Art. 580 Codice Penale. Istigazione o aiuto al suicidio.
580. Istigazione o aiuto al suicidio.

Chiunque determina altrui al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima [c.p. 29, 32, 50, 583].

Le pene sono aumentate [c.p. 64] se la persona istigata o eccitata o aiutata si trova in una delle condizioni indicate nei numeri 1 e 2 dell'articolo precedente. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni quattordici o comunque è priva della capacità d'intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all'omicidio [c.p.p. 575, 576, 577] (1).


Come per il caso Cucchi, in questo caso è lo Stato in evidente flagranza di reato.


***

Savona, suicida disoccupato 32enne dopo avviso di sfratto esecutivo
E' successo a Cairo Montenotte, dove un ragazzo senza lavoro si è gettato dalla finestra della casa al terzo piano in cui viveva con il fratello, che riceveva la pensione di invalidità, e con la madre, pensionata


Lo avvisano che entro giovedì deve tassativamente lasciare la casa dove vive e lui decide di farla finita. E’ successo a Cairo Montenotte, dove un disoccupato di 32 anni si gettato dalla finestra della casa al terzo piano in cui viveva con il fratello, che riceveva la pensione di invalidità, e con la madre, pensionata. Secondo quanto emerso, l’uomo si è lasciato cadere dal palazzo di via Pighini, non distante dalla caserma dei carabinieri di Cairo Montenotte. Il corpo è finito in un giardino. I soccorritori del 118 e della Croce Bianca di Cairo hanno provato inutilmente a rianimarlo. Era stato allertato anche l’elicottero dei vigili del fuoco, ma è stato inutile. Per i carabinieri non vi sono responsabilità da parte di terzi. “E’ una tragedia – ha detto il sindaco di Cairo Fulvio Briano – L’uomo e la famiglia avevano mantenuto la residenza nel Genovese e per questo motivo il Comune aveva le mani legate perché possiamo aiutare solo chi è residente. La situazione è davvero difficile anche per i cairesi. E’ un’emergenza sociale senza fine”. “Proprio questa settimana sono in corso le procedure di sfratto per altre due famiglie che hanno bambini piccoli”, ha detto ancora il sindaco. Intanto la salma dell’uomo è stata ricomposta all’obitorio a disposizione della magistratura di Savona.

L’ennesima tragedia della disperazione segue di neanche 24 ore quanto accaduto ieri a Ercolano, in provincia di Napoli, dove un fioraio si è dato fuoco e si è lanciato nel vuoto dal balcone del Comune partenopeo per una storia ordinario disagio.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... vo/622876/


===================================================



Quando una comunità si da un’ordinamento che definisce Stato, in cui si sancisce che lo Stato siamo NOI, allora diventiamo interamente responsabili di tutto quanto avviene.

Piaccia o non piaccia.

Ergo, della morte di quel ragazzo trentaduenne, responsabili siamo anche noi nella quota parte.

Non ci possiamo sottrarre.


Altrimenti, di questa poesia di Martin Niemöller, significa che non abbiamo capito una mazza.

Quando i nazisti sono venuti a prendere gli zingari

ho taciuto
anzi, ero contento
perchè rubacchiavano
Quando sono venuti a prendere gli ebrei
ho taciuto
perchè non ero ebreo
e mi stavano anche antipatici
Quando sono venuti a prendere gli omosessuali
ho taciuto
e ne fui sollevato...
perchè mi erano fastidiosi
Quando sono venuti a prendere i comunisti
ho taciuto
non ero certo un comunista!
E quando sono venuti a prendere...
me
non c'era rimasto
nessuno
che potesse protestare...
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

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La stagione in cui i comici vogliono fare i politici e i politici fanno i comici - 1



Questa sera è il turno di D’Alema a fare il comico ad Otto e mezzo.

E’ quel tipo di comico che non suscita la risata, ma comico lo è. Forse vicino a Petrolini.

Il cazzeggio fa ridere?
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

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In mezzo alla tempesta - 167


Romanzo criminale - 2


Il malato Italia è da 19 mesi ricoverato al Pronto Soccorso e sta morendo lentamente di una lunghissima agonia.

I medici al suo capezzale, ammesso che si possono definire tali, perché assomigliano di più a becchini delle pompe funebri che aspettano che l’illustre inferma esali l’ultimo respiro, si stanno trastullando nel perverso gioco della disputa sul sesso degli angeli. Tema millenario mai risolto.

Questa è la puntata di Piazzapulita andata in onda sulla 7, lunedì 10 giugno 2013.

Il nodo centrale della malattia italiana viene riassunto dall’imprenditrice Antonella Nonino:

………..abbiamo bisogno di concretezza, ma di concretezza vera…………………………….
…………il Paese ha bisogno di avere risposte concrete adesso,..non tra sei mesi………”


punto
01: 37:38
http://www.la7.tv/richplayer/index.html ... d=50343670



Veramente, dal punto di vista strettamente economico la risposta concreta doveva essere data nel dicembre del 2011, dal governo dei tecnici, Monti.

La risposta non solo non è arrivata, ma sono stati effettuati interventi atti ad aggravare la situazione.

Di Monti salvatore della Patria oggi non ne parla più nessuno. Oggi si prosegue con un governicchio Berlusconi – Letta, che prosegue i disastri del governo Monti.

Dopo 45 giorni dall’insediamento, si è potuto vedere di che pasta è fatto questo governo.

L’anonima becchini ciarlieri e canterini prosegue il suo macabro rito, mentre il Paese già 19 mesi fa aveva la necessità di una istantanea terapia d’urto solo per tamponare la situazione.

Le dichiarazioni fatte da Letta Enrico alle Camere all’atto del suo insediamento, sono solo favolette per bimbi scemi.

Della terapia in extremis per salvare il Paese non se ne parla neppure.

Quarantacinque giorni persi per nulla.

Pagheremo e pagheremo molto caro questo inno all’inefficienza e alla deficienza.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

I dati della crisi

Scheda 2) I fallimenti

2 – 1) – Aggiornata al 06 giugno 2013
2 - 2 ) Aggionata 12 giugno 2013


=======================================================================================

2 – 2 ) – Aggiornata al 12 giugno 2013 – Fonte Il Sole 24 Ore

Il contatore della crisi
Fallimenti al giorno……………….………= 00073
Fallimenti da inizio anno............. = 06840
----------------------------------------------------------
+ 193 rispetto a 6 giorni fa


2 – 1) – Aggiornata al 06 giugno 2013 – Fonte Il Sole 24 Ore

Il contatore della crisi
Fallimenti al giorno……………..….………= 00073
Fallimenti da inizio anno ...............= 06647
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